TCS Telecostasmeralda

TCS Telecostasmeralda Emittente televisiva regionale della Sardegna al canale 11 del digitale terrestre. Parliamo di Sardegna

30/10/2025

"Cagliari è stata fondata anche perché ci sono le saline. Il sale era come il petrolio". E pare sia proprio così. Cagliari è nata dal sale. È una frase che può sembrare poetica, ma che, come racconta lo storico Stefano Pira - di UniCa - Università degli Studi di Cagliari - ad , il nostro programma dedicato alle storie e alla storia della Sardegna che va in onda ogni venerdì alle 20.30, ha solide radici nella realtà.

In questa terza puntata del programma condotto da Flavio Soriga, la storia della città si intreccia con quella delle sue saline, in un racconto che affonda nel tempo fino al Neolitico, quando — forse — nel grande curvone del Poetto sorgeva un piccolo villaggio di palafitte.

Il sale, spiega Pira, è stata una delle merci più strategiche della storia universale. In ogni epoca, anche il villaggio più isolato tra le montagne d’Europa aveva bisogno del sale: serviva per conservare il cibo, per sopravvivere alle carestie, per affrontare gli inverni. Prima della scoperta della catena del freddo, era il conservante per eccellenza. Eppure, si poteva produrre solo in pochi luoghi al mondo.

Ecco perché le saline erano ricchezze preziose, risorse strategiche al pari del petrolio oggi. Se oggi il potere si misura in energia, nel passato era il sale a determinare la sopravvivenza di intere comunità. Lì dove si poteva produrlo, si costruivano insediamenti, città, economie.

Cagliari era uno di quei luoghi privilegiati. Il vento, l’acqua e la conformazione del territorio rendevano perfette le condizioni per l’evaporazione e la raccolta del sale. Un elemento semplice ma fondamentale, che non solo garantiva la vita quotidiana, ma influenzava anche la religione e la cultura.

Per secoli, il calendario cristiano prevedeva fino a 166 giorni all’anno di astinenza dalla carne: Quaresima, vigilie, periodi di penitenza. In quei giorni, il pesce conservato sotto sale diventava la principale fonte di proteine. Persino uova e volatili erano vietati, se non “con certificato medico”.

Così, il sale ha plasmato non solo l’economia, ma anche la dieta, le abitudini, le credenze di milioni di persone.

📺 La puntata completa è su YouTube (Cerca “Amsicora Tele Costa Smeralda”)

30/10/2025

Cagliari nasce dal sale. È una frase che può sembrare poetica, ma che, come racconta lo storico Stefano Pira - di - ad , il nostro programma dedicato alle storie e alla storia della Sardegna che va in onda ogni venerdì alle 20.30, ha solide radici nella realtà.

In questa terza puntata del programma condotto da Flavio Soriga, la storia della città si intreccia con quella delle sue saline, in un racconto che affonda nel tempo fino al Neolitico, quando — forse — nel grande curvone del Poetto sorgeva un piccolo villaggio di palafitte.

Il sale, spiega Pira, è stata una delle merci più strategiche della storia universale. In ogni epoca, anche il villaggio più isolato tra le montagne d’Europa aveva bisogno del sale: serviva per conservare il cibo, per sopravvivere alle carestie, per affrontare gli inverni. Prima della scoperta della catena del freddo, era il conservante per eccellenza. Eppure, si poteva produrre solo in pochi luoghi al mondo.

Ecco perché le saline erano ricchezze preziose, risorse strategiche al pari del petrolio oggi. Se oggi il potere si misura in energia, nel passato era il sale a determinare la sopravvivenza di intere comunità. Lì dove si poteva produrlo, si costruivano insediamenti, città, economie.

Cagliari era uno di quei luoghi privilegiati. Il vento, l’acqua e la conformazione del territorio rendevano perfette le condizioni per l’evaporazione e la raccolta del sale. Un elemento semplice ma fondamentale, che non solo garantiva la vita quotidiana, ma influenzava anche la religione e la cultura.

Per secoli, il calendario cristiano prevedeva fino a 166 giorni all’anno di astinenza dalla carne: Quaresima, vigilie, periodi di penitenza. In quei giorni, il pesce conservato sotto sale diventava la principale fonte di proteine. Persino uova e volatili erano vietati, se non “con certificato medico”.

Così, il sale ha plasmato non solo l’economia, ma anche la dieta, le abitudini, le credenze di milioni di persone.

📺 La puntata completa è su YouTube (Cerca “Amsicora Tele Costa Smeralda”)

30/10/2025

l culto dei morti in Sardegna: un legame antico e profondo.  Secondo gli studi – anche archeologici – a partire da quelli di Giovanni Lilliu, si tratta di un culto arcaico e primordiale, parte costitutiva dell’identità sarda, insieme al culto delle acque.
Un rituale che affonda le sue radici nelle antiche comunità agropastorali dell’isola, dove ci si rivolgeva agli antenati per propiziare raccolti abbondanti, annate favorevoli e nascite serene.
Sebbene il giorno dei morti cada il 2 novembre, in Sardegna le celebrazioni si estendono da ottobre fino a gennaio, un lungo periodo dedicato alla memoria e al dialogo con chi non c’è più.
I riti più noti sono le questue infantili — i bambini che, il 1° novembre, chiedono is animas o su mortu mortu — e l’usanza di apparecchiare la tavola per i defunti la notte tra l’1 e il 2 novembre.
In molti paesi, da Benetutti a Nule, da Nuoro a Bitti, questa tradizione vive ancora oggi, con cibi offerti e piccoli gesti di rispetto: niente coltelli o forchette, per non ferire le anime in visita.
Una memoria che resiste, segno di un legame profondo tra i sardi, la terra e i propri antenati.

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28/10/2025

Ottobre in Sardegna è diventato il nuovo agosto: temperature estive, città piene, extraalberghiero con numeri in crescita rispetto al 2023 (che era già un anno positivo).

La stagione non è ancora finita e il bilancio è solo parziale, ma il trend è chiaro: bene giugno, rallentamento a luglio-agosto per via del calo degli italiani, poi un settembre forte e un ottobre che sta andando ancora meglio grazie agli stranieri.

Cagliari è affollata di turisti e crocieristi: sempre più viaggiatori scelgono l’autunno per evitare il caldo estremo e trovare condizioni ideali. Per gli analisti ottobre, ormai, assomiglia sempre più ad agosto.
L’extraalberghiero conferma il suo peso crescente: in Sardegna ci sono circa 42mila strutture, in Italia 650mila.

Un’ospitalità diffusa e capillare, che genera fatturati importanti e intercetta pubblici diversi: chi viaggia in famiglia sceglie appartamenti o ville, chi si sposta per lavoro resta sugli hotel.

Seconde case, B&B, Airbnb e affitti brevi non sono più gestione amatoriale: il settore oggi è fortemente professionalizzato, con competenze su pricing, canali online e customer care. La reputazione – e quindi le recensioni – è tutto.

Ma mentre domanda e numeri crescono, la Sardegna si prepara al suo solito blackout: con la fine di ottobre la maggior parte dei voli, soprattutto internazionali, scompare. Ed è lì che si blocca ogni strategia. Perché si può parlare di servizi, qualità, offerta, ma alla fine resta una verità brutale: siamo un’isola. O ci arrivi in modo semplice e veloce, oppure rinunci.

E finché l’accessibilità resta stagionale, il turismo continuerà a essere stagionale.

24/10/2025

Non solo stelle: oggi il lusso si misura anche in chiavi. La celebre Guida Michelin, punto di riferimento internazionale per la ristorazione, da quattro anni premia i migliori hotel del mondo con le chiavi Michielin, il massimo riconoscimento per l’eccellenza nell’ospitalità.

Una selezione severissima: oltre 7.000 strutture in 125 Paesi, valutate con un sistema da una a tre chiavi, riservato solo agli hotel capaci di unire design, servizio impeccabile e forte identità.

In Sardegna, al momento, solo due hotel hanno conquistato questo traguardo. Due modi opposti di interpretare l’isola, entrambi straordinari.

- Il primo è il Cascioni Eco Retreat, in Costa Smeralda!

Un’antica tenuta rurale trasformata in un rifugio di lusso diffuso nella natura. Suite indipendenti con piscina privata, materiali locali, arredi sartoriali, esperienza gastronomica contemporanea firmata Ulia. Qui il lusso è silenzioso, sostenibile, immersivo.

Il secondo è Casa Clàt nel capoluogo sardo, Cagliari!

Nel cuore pulsante della città, affacciata a pochi passi dal porto. Un boutique hotel che fonde memoria storica e arte contemporanea grazie al lavoro di designer e artigiani locali. Ogni ambiente è un racconto. La cucina? Radicata nel mare e nella cultura gastronomica cagliaritana.

Le chiavi Michelin vengono assegnate in base a cinque criteri universali:
• eccellenza in architettura e design
• qualità del servizio
• personalità e carattere
• legame con il territorio
• coerenza tra prezzo ed esperienza

Due hotel, due anime della Sardegna. Entrambe riconosciute tra il meglio dell’ospitalità mondiale.

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La cometa C/2025 A6 Lemmon sta attraversando in questi giorni i nostri cieli, regalando uno spettacolo raro e affascinan...
23/10/2025

La cometa C/2025 A6 Lemmon sta attraversando in questi giorni i nostri cieli, regalando uno spettacolo raro e affascinante agli osservatori anche in Sardegna.

Scoperta nel gennaio 2025 dall’osservatorio Mount Lemmon in Arizona, è una cometa non periodica, proveniente dalle zone più remote della nube di Oort ( una vasta e sferica regione di corpi ghiacciati (comete, asteroidi e pianeti minori) che avvolge il nostro Sistema Solare, situata a circa 3,2 anni luce dal Sole).

La sua luminosità è in costante aumento e, nelle condizioni di cielo sereno e buio, è osservabile anche a occhio n**o o con un semplice teleobiettivo.

Questa immagine è stata scattata sopra Sinnai, nel Sud Sardegna.

📸 Grazie a per averci taggato!

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23/10/2025

Presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, il documentario “Looking for Nivola” di Peter Marcias è pronto a intraprendere un tour internazionale che lo porterà anche negli Stati Uniti, tra New York e Boston, sulle tracce di un grande artista: Costantino Nivola.

Il film è un vero e proprio viaggio tra due mondi, tra la Sardegna di Orani, paese natale dell’artista, e le grandi metropoli americane dove Nivola ha vissuto, lavorato e lasciato un segno profondo nel mondo dell’arte e del design urbano.

Tra le testimonianze raccolte nel documentario, anche quella toccante e inedita di Claire Nivola, figlia dell’artista, che aggiunge un valore personale e familiare alla narrazione.

Dopo il successo dell’anteprima romana, il film contribuisce a riscoprire e valorizzare la figura di Nivola non solo come scultore, ma anche come ponte culturale tra la Sardegna e gli Stati Uniti.

Diretto da Peter Marcias, “Looking for Nivola” è più di un documentario: è una riflessione sull’identità, sull’arte e sulla memoria, attraverso lo sguardo di chi va alla ricerca di un uomo che ha saputo scolpire non solo la materia, ma anche il proprio tempo.

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22/10/2025

La Sardegna porta in Giappone “Idili”: il videogioco firmato dallo studio sardo Megalith Interactive Studios, ha fatto il suo debutto internazionale al prestigioso Tokyo Game Show, uno degli eventi videoludici più importanti al mondo.

Un progetto innovativo e coraggioso: Idili è interamente ambientato in Sardegna, e disponibile anche in lingua sarda, un unicum nel panorama videoludico mondiale. Un modo originale per preservare e promuovere la cultura, le tradizioni e i paesaggi dell’isola, parlando ai giovani e al mondo attraverso il linguaggio dei videogiochi.

La presentazione ha riscosso un enorme successo, con pubblico e addetti ai lavori entusiasti. Ma l’esperienza non si è fermata agli stand del Game Show: il team di sviluppo ha infatti organizzato un evento speciale al Seadas Flower Café, ristorante sardo nel cuore di Tokyo, dove ha raccontato il dietro le quinte del gioco tra piatti tipici, storytelling e identità.

L’iniziativa è stata resa possibile anche grazie alla collaborazione con l’Associazione Isola Sardegna-Giappone, che ha unito il mondo del gaming con la promozione culturale e gastronomica della Sardegna.

I nomi del team Megalith Interactive Studios in ordine di apparizione:
• Stefano Piras, game e sound designer
• Emanuele Balia, AI Programmer
• Raphael Bernal Tejedor, Senior 3D Artist
• Valentino Nioi, Narrative Designer
• Jesus Manuel Subero Galarza, Gameplay Programmer

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Tra le dune sabbiose di Culuccia, a Santa Teresa Gallura, vive un’ape che fino a oggi nessuno aveva mai documentato. È p...
22/10/2025

Tra le dune sabbiose di Culuccia, a Santa Teresa Gallura, vive un’ape che fino a oggi nessuno aveva mai documentato.

È piccola, interamente nera e misura appena un centimetro e mezzo: è stata riconosciuta come una nuova specie selvatica e ribattezzata Andrena culucciae, in onore della pen*sola che la ospita.

L’insetto è stato individuato sui fiori di Armenia pungens durante i mesi di maggio e giugno, all’interno della oasi naturalistica che dal 2017 è gestita dal patron di BasicNet, Marco Boglione, e dedicata alla tutela della biodiversità.

La scoperta arriva da uno studio del Dipartimento di Scienze dell’Università Roma Tre insieme all’Osservatorio naturalistico di Culuccia, che ha censito ben 77 specie di api presenti nell’area.

La presenza della Andrena culucciae conferma il valore straordinario di questo ecosistema, oggetto di ricerche che interessano anche i molluschi marini e le farfalle diurne che popolano i tre chilometri quadrati della pen*sola.

Indirizzo

Piazzetta L'Unione Sarda 24
Cagliari
09122

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