31/10/2025
La festa che oggi è conosciuta con il nome di Halloween, festa di origine celtica risalente al medioevo, che successivamente si diffuse negli odierni Stati Uniti a partire dal XIX secolo con l’immigrazione di massa di irlandesi e scozzesi, in Sardegna è conosciuta da secoli con il nome di Is Animeddas, Su mortu mortu o Is Panixedda, nome che varia da zona a zona.
Gli anziani ricordano come loro stessi da bambini andassero in giro per le vie del paese bussando di casa in casa chiedendo doni o, in alternativa, minacciando scherzetti. Dolci che ovviamente richiamavano alla tradizione sarda come “is pabassinas e su pani de saba” ma soprattutto un dolce che merita attenzione anche per il nome che lo caratterizza, ossu de mottu (osso di morto), a cui venivano aggiunti poi altri doni come le melagrane, le castagne e la frutta secca.
Anche la zucca non è una prerogativa di Halloween. In Sardegna, infatti, venivano intagliate a rappresentare esseri spettrali, per far divertire e allo stesso tempo spaventare i bambini. Nelle case invece si accendevano le lampade ad olio (lantias), una per ogni defunto di famiglia.
Insomma, ancor prima che i paesi anglosassoni esportassero in tutto il mondo la loro festa, nell’Isola era già conosciuta. Ad impressionare sono le analogie che ci sono tra la festa sarda e quella americana. Di sicuro entrambe hanno lo stesso fine, ovvero la commemorazione dei defunti.
Gh4mori