23/07/2025
Questa mattina al VG21 su Canale 21 ho spiegato (spero in modo semplice) perchè è importante passare da SPID a CIEID, per accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione.
Ed ecco alcune domande che possono aiutarvi nella transazione da SPID e CIEID
Qual è la differenza tra SPID e l’accesso con la Carta d’Identità Elettronica (CIE)?
SPID e CIE 3.0 sono due sistemi molto simili per accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione.
Lo SPID, ovvero Sistema Pubblico di Identità Digitale, funziona tramite un nome utente e una password, rilasciati da uno dei 12 fornitori privati (aziende) accreditati.
La CIE 3.0, invece, è la nostra Carta d’Identità Elettronica, dotata di microchip. Per accedere ai servizi digitali, si utilizza un PIN di 8 cifre, un lettore NFC (quello che usiamo per pagare con il telefono) o, ancora più semplicemente, l’impronta digitale sullo smartphone.
La grande differenza? La CIE è rilasciata direttamente dallo Stato, tramite il Ministero dell’Interno, e non da fornitori privati. In pratica, non devo più ricordare username e password: basta il mio PIN o il dito sul cellulare.
Quali sono i costi di SPID e quelli della CIE?
Lo SPID attualmente è gratuito, anche se alcuni provider stanno iniziando a chiedere un piccolo canone annuale o un costo per l’attivazione.
La CIE, invece, ha un solo costo: quello del rilascio della carta, che oggi è intorno ai 22 euro, e vale 10 anni. Nessun canone, nessun abbonamento.
Sarà difficile passare da SPID a CIE?
Assolutamente no. I due sistemi funzionano quasi allo stesso modo. Anzi, la CIE è ancora più semplice, perché non serve ricordare il nome del provider, né nome utente e password. Basta il PIN, e con lo smartphone anche solo l’impronta digitale.
Ma questo PIN della CIE, dove si trova?
Per anni l’uso della CIE non è stato incentivato, e molti di noi hanno smarrito o buttato i documenti ricevuti al momento del rilascio.
Il PIN è diviso in due parti:
• I primi 4 numeri sono stampati sulla ricevuta che ci viene consegnata quando prenotiamo la carta;
• Gli altri 4 numeri sono nella lettera che accompagna la CIE quando ci viene consegnata.
Quindi, quando rifacciamo la carta d’identità, ricordiamoci di conservare entrambi i documenti. Con tutti e 8 i numeri del PIN possiamo accedere ai servizi pubblici online.
E per chi ha perso il PIN, come si fa?
Come ho fatto io. Si può richiedere una copia gratuita del PIN presso qualsiasi ufficio anagrafe in Italia. Basta presentarsi con la propria CIE.
Attenzione però: alcuni Comuni rilasciano il PIN solo ai propri residenti, quindi il consiglio è rivolgersi subito all’anagrafe del proprio Comune, così evitiamo file e attese.
Per esempio, a Napoli, il servizio si può richiedere presso gli sportelli anagrafe della propria Municipalità.
Consigli di passare subito alla CIE?
Assolutamente sì. Io stesso ho abbandonato lo SPID da tempo e uso solo la CIE.
Accedo con la sola impronta digitale, non devo ricordare più nulla. Inoltre, SPID verrà gradualmente dismesso, perché ha dei costi per lo Stato, visto che i fornitori vengono pagati per gestirlo, prima prendiamo il nostro PIN, prima evitiamo di fare file.
Inoltre, la CIE utilizza la nostra carta di identità, rendendo l’identificazione più sicura. Ci sono purtroppo molti casi in cui SPID è stato utilizzato da soggetti esterni senza autorizzazione.
In ultimo, ma perchè prima ci fanno fare SPID e poi ora CIE? Non si poteva fare direttamente CIE?
No, perchè l'accesso ai servizi digitali della pubblica amministrazione è iniziata nel 2016 e si è diffusa a quasi 40 milioni di italiani dal 2020. Nel 2016 la CIE non esisteva e nel 2020 solo 3 milioni di Italiani avevano la CIE (Carta d'identità elettronica). SPID è venuta in soccorso alla mancata diffusione della CIE.
Oggi la CIE è in possesso di oltre 50 milioni di Italiani, quindi SPID non ha più senso.