Felice Balsamo

Felice Balsamo Nato a Napoli informatico dall'età di 9 anni, pubblico ciò che ritengo utile e divertente. Mai arrendersi.

Ho pubblicato a 49 anni il mio primo libro: Storie Verosimili della città di Napoli, con oltre 700 copie vendute.

È per lavoro! Anche oggi mi tocca.Non immaginate come sono buone le polpette con la salzulella e il parmigiano.Buona dom...
28/09/2025

È per lavoro! Anche oggi mi tocca.
Non immaginate come sono buone le polpette con la salzulella e il parmigiano.
Buona domenica!

Inviato ad un convegno, non so perché questo è il momento che preferiscono. Ma guardate la salsiccia adagiata sul comodo...
27/09/2025

Inviato ad un convegno, non so perché questo è il momento che preferiscono. Ma guardate la salsiccia adagiata sul comodo lettino di friariello... è arte!
Secondo voi quando salsicce ho fatto fuori?

Se mai dovessi rinascere un giorno, fatemi nascere preside di un istituto alberghiero! A che serve studiare Dante e Manz...
15/09/2025

Se mai dovessi rinascere un giorno, fatemi nascere preside di un istituto alberghiero! A che serve studiare Dante e Manzoni ... la vera cultura è nel friariello con la salsiccia!
Quelli che vedete sono i piatti preparati dai ragazzi dell’ ISIS "Elena di Savoia - Diaz" di Napoli, in pieno centro storico.
Mi ricordo che, quando andavo a scuola io, a stento c’erano le aule… oggi invece istituti come questo sono dotati di cucine, forni, lavanderie: tutto quello che serve per formare i ragazzi al futuro.

La scuola è cambiata molto, è vero. Ma quello che non cambia mai è il profumo e il sapore dei friarielli con la salsiccia, delle polpette al sugo e di quei piatti che solo a guardarli ti fanno ve**re fame.

Un grazie speciale alla consigliera regionale Roberta Gaeta, che mi ha fatto scoprire questo mondo e questi ragazzi straordinari. Come potete immaginare… non mi sono certo tirato indietro nell’assaggio: il merito va riconosciuto!

Prometto che tornerò a trovarvi presto… ovviamente sempre intorno all’ora di pranzo, state tranquilli! 😋

Nuovi tour del golfo: Storie Verosimili… a mare! Domenica 14 settembre A bordo di Nesis E-Boat l'unico gozzo elettrico d...
09/09/2025

Nuovi tour del golfo: Storie Verosimili… a mare!
Domenica 14 settembre

A bordo di Nesis E-Boat l'unico gozzo elettrico del golfo di Napoli, tra bibite fresche, le inimitabili sfogliatelle dell’Antica Pasticceria Carraturo (dal 1837, unica sede a Porta Capuana).
E, mentre il mare vi culla, potrete leggere le storie del mio libro: sarà Paulina, la skipper, a condurvi nel magico golfo in un’esperienza immersiva che unisce tradizione e innovazione.
Insieme a Debora ha costruito da zero NESIS, un gozzo totalmente elettrico, uno dei pochissimi al mondo capace di navigare con grande stabilità, sorprendente autonomia e soprattutto in totale silenzio.

👉 Orari e costi dei tour
💶 Costo: 20 euro a persona (tour + sfogliatelle Antica Pasticceria Carraturo - Unica sede a Porta Capuana, acqua e bibite (freddissime) a bordo!

Turno 1:
Partenza: 10.30
Ritorno: 11.30
Sbarco: 12.00

Turno 2:
Partenza: 12.30
Ritorno: 14.00
Sbarco: 14.30

📌 A bordo vi aspetta anche una copia del mio libro da leggere, con una dedica speciale per chi partecipa al tour.

✨ Questa è la Napoli che amo: quella che sa emozionare, reinventarsi e sorprendere, vista dal mare.

📲 Per prenotare basta scrivere un messaggio a Paulina. +39 380 342 9455 o al link:https://lucisunapoli.it/e/index.php?e=4

⚠️ Posti limitati: prenotate subito il vostro viaggio sul gozzo elettrico NESIS!

Ho scoperto che il mio libro “Storie Verosimili della città di Napoli” viene utilizzato da Paulina e Debora durante i lo...
28/08/2025

Ho scoperto che il mio libro “Storie Verosimili della città di Napoli” viene utilizzato da Paulina e Debora durante i loro tour su NESIS, il primo gozzo elettrico che accompagna centinaia di persone alla scoperta di Napoli. A bordo del loro gozzo, completamente elettrico e silenzioso, le storie e i racconti del libro possono essere letti e ascoltati durante la navigazione, rendendo l’esperienza unica e immersiva!

Paulina e Debora le ho conosciute per caso: due donne coraggiose che hanno trasformato una pazza idea in realtà, qui a Napoli. Hanno costruito da zero NESIS, un gozzo totalmente elettrico, uno dei pochissimi al mondo capace di navigare in mare con grande stabilità e un’autonomia sorprendente.

Ho visto Napoli dal mare decine di volte, anche in barca a vela, ma vi assicuro che su NESIS l’esperienza è completamente diversa: più comoda, più rilassante e con un tocco di accoglienza tutto partenopeo. Paulina e Debora vi offriranno acqua, bibite, spumante e dolci tipici napoletani, rendendo il tour ancora più speciale.

E sapete la cosa più bella? In questo mese di agosto hanno accompagnato i turisti leggendo alcune storie tratte dal mio libro “Storie verosimili della città di Napoli”. Un orgoglio immenso per me.

📅 Il prossimo tour ci sarà domenica 31 agosto 2025, in due turni:
dalle 10:00 alle 12:00
dalle 12:30 alle 14:30

💶 Il costo è di soli 15 euro a persona, e comprende acqua, bibite, spumante, dolci napoletani e ovviamente la lettura di alcune mie storie.

Questa è la Napoli che amo: innovazione e tradizione che si incontrano sul mare.
Dimenticavo per info e prenotazione qui: https://lucisunapoli.it/e/index.php?e=4

Esagerato. Solo perché oggi ho lavato per terra e mia moglie mi ha fatto i complimenti.
25/08/2025

Esagerato. Solo perché oggi ho lavato per terra e mia moglie mi ha fatto i complimenti.

Questa è una rara foto dell'epoca, fu scattata durante l'ingresso dei vari animali sull'Arca di Noè. Racconta una verità...
24/08/2025

Questa è una rara foto dell'epoca, fu scattata durante l'ingresso dei vari animali sull'Arca di Noè. Racconta una verità dimenticata: Noè, con la sua barba saggia e lo sguardo severo, non voleva far salire a bordo la zanzara femmina. Voleva salvarci tutti. Ma già allora la corruzione faceva scuola: la zanzara, furba, sganciò qualche favore alla giraffa che, col suo collo lungo, fece da passaporto d’ingresso.
La scienza tace, la verità è tenuta nascosta dai poteri occulti e dalla massoneria. Ecco perché ci siamo ritrovati, secoli dopo, a combattere con le zanzare.
Grazie a questa foto scattata con un iPhone dell'epoca, sappiamo che non fu il diluvio, ma la corruzione… seconda per evento ai famosi danari di Giuda.

23/08/2025

Il Napoli è primo in classifica ...
(È la matematica a dirlo)

Pochi napoletani conoscono davvero l’esistenza del Molo San Vincenzo. Eppure, almeno una volta nella vita, ci sono passa...
21/08/2025

Pochi napoletani conoscono davvero l’esistenza del Molo San Vincenzo. Eppure, almeno una volta nella vita, ci sono passati davanti, senza sapere cosa custodisse dietro quei cancelli, né cosa rappresenti per tutti noi.
Proprio lì, in quel luogo sospeso tra mare e storia, c’era una volta la sede del Servizio Mare del Comune. Non era più quella di un tempo: i funzionari erano rimasti in pochi, molti andati in pensione, compreso l’unico che aveva la patente nautica per far muovere un vecchio gommone ormeggiato, due motori da 200 cavalli rimasti a secco per anni. Un ufficio umido, spoglio, che sopravviveva come poteva, sempre in bilico tra abbandono e resistenza.
Fu lì che incontrai don Francesco, uomo di mare, che aveva iniziato a fare l’ormeggiatore a quindici anni. Mi raccontava che ogni porto è fatto di cime, navi e banchine, ma soprattutto di sacrifici nascosti e storie dimenticate. La sua vita intera si era consumata al Molo San Vincenzo. Come me, aveva ascoltato le promesse di ogni sindaco: “A breve lo apriremo alla città”. Promesse che restavano puntualmente sospese, come reti calate senza mai pescare nulla.
Il Molo, però, è un luogo magico. Qui un tempo la Real Marina del Regno delle Due Sicilie faceva varare le navi e forgiava i cannoni. Era il cuore pulsante di una delle marine più potenti d’Europa, capace di tecniche idrauliche uniche: manutenzioni complesse, fatte senza mettere a rischio la vita degli uomini. Un orgoglio del Regno, un vanto che raccontava la sua grandezza… e, insieme, la sua caduta. Poi l’Unità d’Italia, la Seconda Guerra mondiale, i bombardamenti: oggi ne resta l’eco, che vibra nei silenzi del bacino di carenaggio.
Io il Molo l’ho percorso tante volte: quattro chilometri in tutto, due all’andata e due al ritorno. Una passeggiata tra edifici della Marina ormai abbandonati, tra segni di riscatto come quella di “Scugnizzi a vela” che meriterebbe un racconto a parte. Camminare lì è come restare sospesi tra la città e il mare, tra passato e presente, con la sensazione che ogni passo sia un tuffo nella memoria. E per questo spero, con tutto il cuore, che il Molo San Vincenzo venga presto aperto ai cittadini. Perché attraversarlo non significa solo guardare il mare: significa camminare dentro la nostra storia, passo dopo passo, e scoprire che Napoli non finisce mai di stupire, proprio quando credi di conoscerla già tutta.
La nostra camminata finiva sempre in fondo al Molo, davanti alla statua di San Gennaro, con lo sguardo severo rivolto al Vesuvio e al mare. È lì che il patrono sembra sussurrare: “Qua ci penso io”. Da quel punto Napoli appare in tutta la sua grandezza: il golfo che si apre, i palazzi che brillano al sole, e la certezza che questa città, anche nei suoi silenzi, non smette di parlare.
Oggi il Molo San Vincenzo è forse più che mai a un punto di svolta. Divenuto famoso come location della fiction “Mare Fuori”, qualche giorno fa ha vissuto un piccolo spiraglio di rinascita: il primo evento aperto al pubblico, un cinema all’aperto. Camminando lungo quei metri, ho pensato a don Antonio, vecchio ormeggiatore che, anche da pensionato, tornava lì ogni mattina. Lasciava la moglie a fare la spesa e lui, fedele come sempre, si metteva a sistemare cime, ferri, arnesi. Perché il mare, quando ti entra nelle ossa, non lo lasci più: resta lì, come un respiro eterno, che ti accompagna fino alla fine.

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Storie verosimili della città di Napoli n. 96
Luoghi e nomi diversi, ma intrecciati in personaggi e storie della città di Napoli, realmente vissute ed esistenti.
Foto di Velia Cammarano
Il Libro
- Storie verosimili della città di Napoli Vol. 1 disponibile su Amazon (https://amzn.eu/d/8s99cx3) e in tutte le librerie
- Storie verosimili della città di Napoli Vol. 2 in uscita il 4 Ottobre 2025

✨ Una nuova storia sta per cominciare: Storie verisimili della città di Napoli vol. 2!Dopo il successo del primo volume ...
16/08/2025

✨ Una nuova storia sta per cominciare: Storie verisimili della città di Napoli vol. 2!

Dopo il successo del primo volume di “Storie Verosimili della città di Napoli” – con oltre 1000 copie vendute e un affetto che continua a sorprendermi – sono felice di annunciarvi che il Volume 2 è in arrivo! 📖💙

A luglio ho avuto l’onore di partecipare al Premio Letterario “Un Libro in Salotto”, organizzato da Casa Bagaria a San Giorgio a Cremano, nello splendido scenario di Villa Bruno. Con mia grande emozione, la giuria ha scelto il mio libro come primo classificato 🏆. Un riconoscimento che dedico a tutti voi che mi avete sostenuto e incoraggiato lungo questo percorso.

In questa estate sto lavorando, insieme al nuovo editore De Nigris Editore, al secondo capitolo di questo viaggio tra emozioni, ricordi e Napoli, sempre con lo stesso stile e sentimento che avete amato nel primo.

📅 L’uscita è prevista per inizio ottobre (la data ufficiale ve la svelerò prestissimo!) e sarà disponibile anche in preordine, così da non perdere nemmeno un giorno.

Cari grazie per esserci sempre e per rendere questa avventura ancora più speciale. Napoli ha ancora tante storie da raccontare… e io non vedo l’ora di condividerle con voi. 💫

23/07/2025

Questa mattina al VG21 su Canale 21 ho spiegato (spero in modo semplice) perchè è importante passare da SPID a CIEID, per accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione.

Ed ecco alcune domande che possono aiutarvi nella transazione da SPID e CIEID

Qual è la differenza tra SPID e l’accesso con la Carta d’Identità Elettronica (CIE)?

SPID e CIE 3.0 sono due sistemi molto simili per accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione.
Lo SPID, ovvero Sistema Pubblico di Identità Digitale, funziona tramite un nome utente e una password, rilasciati da uno dei 12 fornitori privati (aziende) accreditati.
La CIE 3.0, invece, è la nostra Carta d’Identità Elettronica, dotata di microchip. Per accedere ai servizi digitali, si utilizza un PIN di 8 cifre, un lettore NFC (quello che usiamo per pagare con il telefono) o, ancora più semplicemente, l’impronta digitale sullo smartphone.
La grande differenza? La CIE è rilasciata direttamente dallo Stato, tramite il Ministero dell’Interno, e non da fornitori privati. In pratica, non devo più ricordare username e password: basta il mio PIN o il dito sul cellulare.

Quali sono i costi di SPID e quelli della CIE?
Lo SPID attualmente è gratuito, anche se alcuni provider stanno iniziando a chiedere un piccolo canone annuale o un costo per l’attivazione.
La CIE, invece, ha un solo costo: quello del rilascio della carta, che oggi è intorno ai 22 euro, e vale 10 anni. Nessun canone, nessun abbonamento.

Sarà difficile passare da SPID a CIE?
Assolutamente no. I due sistemi funzionano quasi allo stesso modo. Anzi, la CIE è ancora più semplice, perché non serve ricordare il nome del provider, né nome utente e password. Basta il PIN, e con lo smartphone anche solo l’impronta digitale.

Ma questo PIN della CIE, dove si trova?
Per anni l’uso della CIE non è stato incentivato, e molti di noi hanno smarrito o buttato i documenti ricevuti al momento del rilascio.
Il PIN è diviso in due parti:
• I primi 4 numeri sono stampati sulla ricevuta che ci viene consegnata quando prenotiamo la carta;
• Gli altri 4 numeri sono nella lettera che accompagna la CIE quando ci viene consegnata.
Quindi, quando rifacciamo la carta d’identità, ricordiamoci di conservare entrambi i documenti. Con tutti e 8 i numeri del PIN possiamo accedere ai servizi pubblici online.

E per chi ha perso il PIN, come si fa?
Come ho fatto io. Si può richiedere una copia gratuita del PIN presso qualsiasi ufficio anagrafe in Italia. Basta presentarsi con la propria CIE.
Attenzione però: alcuni Comuni rilasciano il PIN solo ai propri residenti, quindi il consiglio è rivolgersi subito all’anagrafe del proprio Comune, così evitiamo file e attese.
Per esempio, a Napoli, il servizio si può richiedere presso gli sportelli anagrafe della propria Municipalità.

Consigli di passare subito alla CIE?
Assolutamente sì. Io stesso ho abbandonato lo SPID da tempo e uso solo la CIE.
Accedo con la sola impronta digitale, non devo ricordare più nulla. Inoltre, SPID verrà gradualmente dismesso, perché ha dei costi per lo Stato, visto che i fornitori vengono pagati per gestirlo, prima prendiamo il nostro PIN, prima evitiamo di fare file.
Inoltre, la CIE utilizza la nostra carta di identità, rendendo l’identificazione più sicura. Ci sono purtroppo molti casi in cui SPID è stato utilizzato da soggetti esterni senza autorizzazione.

In ultimo, ma perchè prima ci fanno fare SPID e poi ora CIE? Non si poteva fare direttamente CIE?
No, perchè l'accesso ai servizi digitali della pubblica amministrazione è iniziata nel 2016 e si è diffusa a quasi 40 milioni di italiani dal 2020. Nel 2016 la CIE non esisteva e nel 2020 solo 3 milioni di Italiani avevano la CIE (Carta d'identità elettronica). SPID è venuta in soccorso alla mancata diffusione della CIE.
Oggi la CIE è in possesso di oltre 50 milioni di Italiani, quindi SPID non ha più senso.

Domani mattina, in diretta da Piazza Municipio dalle 8:05 sarò al VG21 su Canale 21  per parlare dello SPID, che presto ...
22/07/2025

Domani mattina, in diretta da Piazza Municipio dalle 8:05 sarò al VG21 su Canale 21 per parlare dello SPID, che presto sarà dismesso, e di come accedere ai servizi online con la nuova Carta d’Identità Elettronica. Il passaggio è gratuito e anche semplice!
Vi aspetto sul canale 10 del telecomando o in streaming su https://canale21.it

Indirizzo

Naples
80139

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