Felice Balsamo

Felice Balsamo Nato a Napoli informatico dall'età di 9 anni, pubblico ciò che ritengo utile e divertente. Mai arrendersi.

Ho pubblicato a 49 anni il mio primo libro: Storie Verosimili della città di Napoli, con oltre 700 copie vendute.

Queste che vedete sono le foto dell’Antico Pastificio Setaro di Torre Annunziata.No, non è la scena di un film ambientat...
05/12/2025

Queste che vedete sono le foto dell’Antico Pastificio Setaro di Torre Annunziata.
No, non è la scena di un film ambientato nel 1939: è tutto esattamente così.

Era troppo tempo che mancavo, e pochi — troppo pochi — conoscono davvero questa nostra eccellenza, una di quelle vere, senza filtri e senza marketing.

Il Pastificio Setaro è uno dei più antichi, e lavora la pasta ancora come un tempo, con quella sapienza lenta che altrove non esiste più.

La pasta che parte da Torre Annunziata finisce nelle cucine dei ristoranti più famosi del mondo. E quando vai all’estero, in quei negozi del “Made in Italy” dove tutto profuma di lusso, spesso trovi proprio loro: i Setaro.

Eppure la loro sede non si è mai mossa da Torre Annunziata. È ancora lì, identica al 1939, al punto che ci potresti girare un film senza spostare nemmeno una sedia.
Stessi gesti, stessi profumi, stessa accoglienza.

E qui viene la parte più bella: chi manda la pasta ai ristoranti più blasonati del pianeta, ti accoglie come un fratello, come uno di casa, con quel tipo di accento pazzulunaro che hanno Torre Annunziata ed Ercolano.
Non per magia, ma perché per anni i pescatori di Pozzuoli hanno “invaso” quelle due città di mare, lasciando l’accento come eredità.

Se volete una bellissima idea regalo per Natale, al Pastificio Setaro dovete prendere una cosa per forza: i sacchi di pasta “ammiscata”.

La pasta mista è una nostra invenzione geniale: quello che avanzava nei sacchi veniva recuperato, mischiato, salvato.
Era l’arte di non buttare nulla, l’arte di far diventare poesia quello che per altri era scarto.

Oggi nei supermercati la trovate già confezionata… ma qui no.
Qui la pasta “ammiscata” la fanno ancora come una volta: lavorazione in eccesso, tagli che restano, formati mischiati a mano.
Li trovate all’ingresso, nelle grandi ceste, una scena che dovrebbe stare in un film!

E quando vi dico che con 3 euro vi portate a casa 3-4 chili di pasta mista vera, di quella che tiene davvero la cottura… non sto esagerando.
Io ne ho già comprata un bel po’ per i regali di Natale.

Questa è la nostra regione: ovunque vai trovi una storia da raccontare, una tradizione da difendere, una meraviglia da custodire.

E allora basta con i soliti regali: la pantofola, il pigiama, la vestaglia.
Quest’anno compriamo locale.

P.S.
Adesso che ho scritto questo post… mi tocca cambiare il regalo a mia moglie.
Cari se volete approfondire di più cecate Pasta Setaro sul web e sui social.

Ci ha lasciato Austin ’o pazz, al secolo Antonio Mellino.Ne avevo raccontato qualche anno fa, nella mia storia n. 14.Res...
04/12/2025

Ci ha lasciato Austin ’o pazz, al secolo Antonio Mellino.
Ne avevo raccontato qualche anno fa, nella mia storia n. 14.
Resteranno il modo di dire e la sua leggenda.
Perché, anche senza saperlo, è stato — e resterà — una storia di questa città.

Ci ha lasciato Austin ’o pazz.
Sì, proprio lui: un personaggio vero, di quelli che negli anni ’70 hanno inciso così profondamente da diventare parte del linguaggio quotidiano.
Negli ultimi anni lo incontravi nel suo piccolo negozio di antiquariato ai Girolamini, sempre pieno di oggetti e ricordi.

Agostino non era solo un napoletano: era un pezzo di mondo.
Ha girato film con Sofia Loren, Ornella Muti, Ettore Scola… una carriera talmente assurda che, se non fosse documentata, sembrerebbe fantasia pura.

La sua leggenda però nasce molto prima, quando era solo Antonio Mellino.
Un ragazzo semplice, onesto, come ce n’erano tanti.
Di nascosto dal padre compra una Vespa — ai tempi non servivano patente né assicurazione — convinto di cavarsela.
Finché non incontra un posto di blocco.
Non teme la polizia, teme il padre.
E scappa.

Quella fuga ne genererà cento altre.
La polizia lo cerca ovunque, tra tranelli e posti di blocco improvvisati, ma non riesce mai a fermarlo.
Lui vola, letteralmente: vicoli, scale del Pallonetto, curve impossibili, galleria della Vittoria a velocità f***e.
Al solo rumore del motore, la gente si affacciava per vederlo passare.
Era diventato un fenomeno.

Austin diventa simbolo di ribellione, di libertà, ma anche della nostra eterna tensione con l’autorità.
E nasce l’espressione che usiamo ancora oggi:
“Pare Austin ’o pazz”, per chi corre senza motivo.

E perché “Agostino”?
Perché negli anni ’70 il re delle due ruote era uno solo: Giacomo Agostini, 15 volte campione del mondo.
E così quel ragazzo senza nome diventa “Agostino ’o pazz”.
Poi Austin.
E così resterà per sempre.

E poi le famose altre quattro giornate di Napoli, quelle del 23-26 agosto.
Quattromila persone in strada, ufficialmente per “aspettare Austin”.
In realtà era una protesta contro i sequestri di motorini messi in atto per contrastare scippi e rapine.
Scontri, feriti, arresti… ma Austin non si vide.
Non serviva: la sua assenza era già leggenda.

Lo arrestarono solo nel settembre ’70, in piazza del Gesù.
Scoprirono che era un bravo ragazzo, di brava famiglia.
Lo rilasciarono quasi subito.
Ma a quel punto era già entrato nei giornali di mezzo mondo: Umberto Lenzi lo scritturò per “Un posto ideale per uccidere”, e poi arrivarono altri registi e ruoli da stuntman.

Agostino lascia la moglie e cinque figlie.
Ci mancherà in quella sua bottega ai Girolamini, dove ritirato dalle scene, apriva le saracinesche e continuava a vendere oggetti d’antiquariato, proprio come faceva suo padre.
A noi non resta che ricordarlo.
Magari, un giorno, organizzando una mostra della sua Gilera 125, quella che ha scritto una pagina di città.

Ha segnato un’epoca senza volerlo.
Un ragazzo qualunque diventato leggenda nei giorni più difficili della Napoli degli anni ’70.

Storie vere della città di Napoli n. 14: Austin ’o pazz
Personaggi veri, nomi veri, storie vere.
Napoli è fatta anche di questo: di chi non vuole diventare leggenda… e ci riesce lo stesso.

Ogni anno arriva puntuale la classifica del Sole 24 Ore.E ogni anno a Napoli parte il solito coro:“È sbagliata”, “Non è ...
03/12/2025

Ogni anno arriva puntuale la classifica del Sole 24 Ore.
E ogni anno a Napoli parte il solito coro:
“È sbagliata”, “Non è vero”, “Non capiscono niente”. Succede da anni, e da anni commettiamo sempre lo stesso errore.

E invece no: il Sole 24 Ore ha ragione e vi spiego perché.

La prima cosa che sbagliamo è questa: "la classifica non parla delle città, ma delle province".
Quindi non racconta la città di Napoli, ma la "Provincia" di Napoli, fatta di 92 comuni. E comunque in genere tutte le nostre province, ne escono male.

Ripeto: la Provincia di Napoli, non è piazza del Plebiscito, il lungomare, il golfo, Spaccanapoli e il murales di Maradona.
Il report si riferisce alla qualità dei servizi fruibili da 3,1 milioni di persone, distribuite in territori diversissimi, ognuno con carenze, limiti e problemi.
E quando metti insieme tutto questo, la magia del golfo non basta a far salire il punteggio.

E lo dico da innamorato di Napoli: so difenderla meglio di chiunque altro. Ma sui servizi, diciamolo chiaramente: siamo ultimi. E non da ieri.

Da quattro anni vivo a Castel Volturno, provincia di Caserta—che in classifica sta poco sopra Napoli—e vi dico solo questo: sembra Ginevra! Certo con i suoi mille problemi.

Perché quando vivi davvero un territorio lo capisci subito: buca per strada? Sistemata in pochi giorni.
ASL? Entri, fai, esci in dieci minuti, senza scene da “Mission Impossible”.
Documento al Comune? Parcheggi davanti e in dieci minuti hai finito.
Passaporto? Modulo, foto, e dopo un mese ti richiamano.

A Napoli?
Basta la ASL di Piazza Nazionale: file dalle 7 del mattino, uffici spostati con indicazioni vecchie, procedure bibliche anche solo per un certificato di nascita o una variazione anagrafica. Io stesso ho rinunciato dopo mesi di attesa.

Napoli la vivo tutti i giorni.
Ma vivere—nel senso di dormire, respirare, fare documenti, bollette, visite, commissioni—lo faccio a Castel Volturno. E la differenza è enorme.

Non hai il centro storico, è vero.
Non hai via Toledo.
Non hai il lungomare.
Ma ditemi la verità: quante ore al giorno ci andiamo davvero in questi luoghi ?
Quante volte in un mese ci godiamo piazza del Plebiscito?
Il mare non rende migliore la fila all’anagrafe, né la caccia disperata a un parcheggio, anche se hai davanti Capri.

La qualità della vita la fanno i servizi. Non la bellezza, non il mare, non la storia millenaria. E nella vita di tutti i giorni la bellezza pesa… ma i servizi pesano di più.

Quindi sì, lo ammetto: nel casertano si vive meglio.
Non perché sia il paradiso. Ma perché capisci cosa significa davvero avere un servizio efficiente, una pubblica amministrazione che funziona, una quotidianità che non ti consuma, rispetto alla provincia di Napoli.

Io stesso, a 50 anni, mi stupisco di completare una semplice visita medica o fare un documento in dieci minuti, senza stress, senza numeretti da prendere, senza parcheggi impossibili.

Napoli—o meglio, la Campania—ha un potenziale infinito, questo lo sappiamo tutti.
Ma finché i servizi restano al palo, ogni classifica continuerà a piazzarci in fondo. E non sarà colpa degli altri: sarà semplicemente la realtà.

Nella foto, il nuovo porto fluviale di Castel Volturno appena inaugurato. Qui il mare lo vivi davvero tutto l’anno, paradossalmente più che a Napoli, che dopo 50 anni scopro non essere davvero una città di mare.

Facciamo un passo avanti: non difendiamo la città con i luoghi comuni, difendiamola, pretendendo servizi all’altezza, e ricordandoci che molti problemi dipendono anche da noi: auto in doppia fila, rifiuti buttati a tutte le ore, carte a terra, semafori ignorati, e soprattutto poco rispetto quando dobbiamo offrire servizi pubblici ad altri.

La bellezza ce l’abbiamo già. Quello che manca è il resto.
E dobbiamo farlo capire alle nuove generazioni, altrimenti diventeranno anche loro permalosi e piagnoni quando qualcuno farà notare che le cose non vanno.

Questo spiega anche perché siamo una delle città più visitate al mondo: abbiamo storia, fascino e identità che racconto nelle mie storie, ma il turista, per pochi giorni, i “servizi” li vive solo in parte, nota solo la nostra storia!

Ho scritto troppo, avete ragione.
Adesso vi saluto: devo andare ad abbandonare un materasso a Via Marina.

Uno ci prova a fare il serio.Tavolo con persone arrivate da mezza Italia:c’è chi ordina la Focaccia aromatizzata al rosm...
28/11/2025

Uno ci prova a fare il serio.
Tavolo con persone arrivate da mezza Italia:
c’è chi ordina la Focaccia aromatizzata al rosmarino, chi la Tartelletta salata al pecorino, chi ancora la Quiche di verdure di stagione.

E poi ci sono io.
Che faccio finta di annuire… finché non esce tutta la mia origine partenopea: “A me passat’ ’o casatiello.”

Perché puoi mettermi davanti tutte le specialità del mondo, ma quando vedo un casatiello… esce Napoli, esce la storia, esce la verità.

27/11/2025

Ospite di Lucio Pierrio nel suo programma quotidiano Attenti Al Lucio. Ho parlato del mio nuovo libro, “Storie verosimili della città di Napoli – Volume 2”, edito da De Nigris Editore .
Un’altra corsa dentro la Napoli che conosco, che vivo e che racconto… quella vera, quella che è bella da raccontare e scoprire.
Cari , il libro lo potete già trovare in tutte le Feltrinelli di Napoli, su Amazon https://amzn.eu/d/7capJN0 e sul sito di https://armandodenigriseditore.it

Ospite di Lucio Pierrio su Telecapri nel suo programma quotidiano Attenti Al Lucio. Tra poco pubblicherò qui la registra...
26/11/2025

Ospite di Lucio Pierrio su Telecapri nel suo programma quotidiano Attenti Al Lucio. Tra poco pubblicherò qui la registrazione.

Ho parlato del mio nuovo libro, “Storie verosimili della città di Napoli – Volume 2”, edito da De Nigris Editore.
Un’altra corsa dentro la Napoli che conosco, che vivo e che racconto… quella vera, quella che è bella da raccontare e scoprire.

È Natale:  Mettiamo sotto i nostri alberi un bel libro, lasciamo da parte pantofole, vestaglie, magliette intime e guant...
25/11/2025

È Natale: Mettiamo sotto i nostri alberi un bel libro, lasciamo da parte pantofole, vestaglie, magliette intime e guanti.
Il regalo di Natale perfetto esiste.
È fatto di carta, profuma di Napoli e racconta storie delle nostre famiglie, le nostre usanze, la nostra città.

È il mio Storie Verosimili – Volume 2 da oggi si può ordinare online e arriva a casa senza pagare costi di spedizione. Vale solo fino al 31 dicembre.

Se volete fare un regalo che non finisce nel cassetto dopo 5 minuti, approfittatene adesso.

Potete comprarlo (anche più di uno) qui: https://armandodenigriseditore.it/product/storie-verosimili-della-citta-di-napoli/

La politica vera non si fa sotto i riflettori.Si fa quando nessuno guarda.E Roberta Gaeta questo lo fa da anni.Ecco perc...
21/11/2025

La politica vera non si fa sotto i riflettori.
Si fa quando nessuno guarda.
E Roberta Gaeta questo lo fa da anni.
Ecco perché vi chiedo di ascoltare la mia storia.

Ci sono quelli che fanno politica solo quando si accendono i riflettori.
E poi ci sono quelli che la politica la fanno quando le luci si spengono, nelle periferie, tra la gente, nei posti dove non arriva nessuna telecamera ma arriva sempre il bisogno: ascolto, rispetto, presenza.

Negli ultimi anni, con Roberta Gaeta ho consumato più di un paio di scarpe.
È una consigliera regionale atipica: odia farsi chiamare “Onorevole” (già questo dovrebbe farvi capire il personaggio).
Con lei — e grazie a lei — ho scoperto luoghi, storie e persone della nostra terra che non avrei mai incrociato.
Alcune le ho messe nel mio nuovo libro, altre ve le racconterò presto qui.

Io credo in chi non promette miracoli, ma si sporca le mani.In chi non va a tagliare nastri, ma a raccogliere storie, a sostenere famiglie, a portare soluzioni nei quartieri dove la politica, di solito, si ricorda di esistere solo sotto elezioni.

Con Roberta ho visto da vicino chi si muove davvero con questo spirito: sempre dalla parte dei più fragili, degli animali, dei quartieri dimenticati. E ho capito che una Campania più giusta non è un poster motivazionale: è lavoro quotidiano, testardo, spesso invisibile.

Lo dico chiaramente: a me farebbe piacere che Roberta restasse in Consiglio Regionale. È una donna, non ha pacchetti di voti da esibire, non ha mai usato la sua posizione per vantaggi personali.

Il 23 e 24 novembre si vota. Alla Totò diremmo: “vota Antonio”… ma stavolta serio.
Andate a votare, soprattutto votate una donna. Basta barrare il simbolo AVS e scrivere GAETA.

Sì, è un messaggio politico. Sì, sto dicendo apertamente “votate Roberta Gaeta”.
Di politici ne ho conosciuti tanti… e proprio per questo mi sento di consigliarvela.

Io la mia idea me la sono fatta.
Se volete farvi la vostra, guardate cosa ha fatto in questi anni Roberta — sul territorio, tra la gente, lontano dai palchi e dalle finte promesse, potete leggere tutto qui: https://www.robertagaeta.it
Oppure cercatela sui social Roberta Gaeta

Se vi fidate di me, e se siete residenti a Napoli o in uno dei 91 comuni della provincia di Napoli, sulla scheda potete mettere una X sul simbolo AVS e scrivere GAETA.

Amazon mi ha combinato un guaio.Uno bello grosso.Per tutti quelli che hanno acquistato il mio libro su Amazon, in queste...
20/11/2025

Amazon mi ha combinato un guaio.
Uno bello grosso.

Per tutti quelli che hanno acquistato il mio libro su Amazon, in queste ore sta arrivando un messaggio surreale: l’ordine è annullato, il libro non verrà spedito.

Sapete perché?
Perché Amazon ha caricato il mio libro con un peso di… 1000 kg.
Avete letto bene: una tonnellata.

Ora, tralasciando la battuta che mi viene spontanea — “il mio è un libro di peso” — la stanno risolvendo. Però intanto succede una cosa importante, e per voi vantaggiosa davvero.

📦 Fino al 31 dicembre il mio editore, De Nigirs, spedisce il libro GRATIS a casa vostra.
Zero spese di spedizione.
Zero attese strane.
Zero problemi.

👉 Potete ordinarlo direttamente dal sito dell’editore.
Funziona, è rapido e arriva a casa vostra senza pagare un euro in più.

E se volete approfittarne, questo è il momento perfetto per:
🎁 comprare più copie,
🎁 fare regali di Natale,
🎁 mandarlo a parenti e amici che vivono fuori,
🎁 oppure tenerne uno da regalare a qualcuno che se lo merita.

Tanto la spedizione è gratis… e già questo, oggi, è un regalo.

Grazie a tutti per la pazienza, per i messaggi, e per il sostegno che mi state dando.
Questo libro è nato da Napoli, per Napoli, e sta camminando grazie a voi.

E adesso… andiamo a farlo diventare davvero un libro di peso, ma nel senso buono.

Potete comprarlo qui: https://armandodenigriseditore.it/product/storie-verosimili-della-citta-di-napoli/

Un’occasione rara: vedere gratuitamente il teatro dell’Istituto Colosimo. Una buona occasione, anzi ottima, per scoprire...
17/11/2025

Un’occasione rara: vedere gratuitamente il teatro dell’Istituto Colosimo. Una buona occasione, anzi ottima, per scoprire un luogo di Napoli che quasi nessuno conosce, ma che merita rispetto e applausi.

Perché dentro il Colosimo non c’è “solo una scuola”.
C’è un teatro e un comodo parcheggio gratuito!
Un teatro elegante, curato, che sembra uscito da un’altra Napoli — quella che investe nella cultura, nel bello, nelle storie che devono essere raccontate.

E mercoledì 19 novembre lo potete vedere dal vivo, gratis, grazie a uno spettacolo che promette di farvi ridere e pensare.

🎭 SCETATE PARTENOPE
a cura de La Nuova Comune
Progetto approvato dal Ministero della Giustizia

È uno spettacolo che passa dalla risata alla mazzata emotiva in un secondo, e racconta il mito di Partenope in tutti i suoi volti: irriverente, ferita, ironica, arrabbiata, madre, sirena, donna.
Un viaggio tra musiche, maschere, poesie, miti e verità napoletane che conosciamo… e altre che scopriremo.

E credetemi: vederlo dentro questo teatro, dentro il Colosimo, ha un senso speciale. È un posto che pulsa, che merita gente, voci, applausi. E merita di essere conosciuto.

🗓 19 Novembre 2025
🕡 Ore 18:30
📍 Teatro Barocco – Istituto Colosimo, Napoli
🆓 Ingresso GRATUITO (su prenotazione: 349.1325497 e 3427529196 non è il mio numero è dei ragazzi che organizzato lo spettacolo)
🚗 Parcheggio gratuito all'interno del Colosimo

Io vi lascio le foto del teatro qui sotto. Guardatele. E ditemi se non vi viene voglia di sedervi in platea.

C’è un posto, a San Giovanni a Teduccio, che nessuna guida turistica vi segnalerà mai.Non c’è insegna luminosa, non ci s...
15/11/2025

C’è un posto, a San Giovanni a Teduccio, che nessuna guida turistica vi segnalerà mai.
Non c’è insegna luminosa, non ci sono influencer a fare video “venite con me”.
Eppure basta entrarci una volta per capire che lì dentro c’è la parte migliore di Napoli.

Quel posto si chiama Figli in Famiglia, e a guidarlo c’è Carmela Manco.
Carmela è napoletana vera, di quelle che parlano poco e fanno molto.
È Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica — sì, proprio una di quelle onorificenze che il Presidente Mattarella non assegna certo a caso.
Eppure la trovate sempre lì, in quei capannoni che un tempo erano abbandonati e che lei, con un mutuo sulle spalle e una testardaggine fuori dal comune, ha trasformato in un mondo parallelo.

Un mondo dove ogni pomeriggio arrivano quasi 300 ragazzi del quartiere.
Ragazzi che spesso non hanno una famiglia alle spalle.
Molti hanno almeno un genitore in carcere.
Qualcuno è entrato lì con cognomi pesanti, “da strada”.
Eppure dentro quelle stanze sono diventati attori, ingegneri, medici, diplomati.
Perché Carmela non salva soltanto i ragazzi: li ribalta, li raddrizza, gli cambia la traiettoria.

In quei capannoni c’è di tutto.
Una cucina dove la domenica puoi pranzare da lei.
Una sala studio dove i volontari si siedono accanto ai ragazzi (bianchi, neri, poco importa) e non li mollano.
Una palestra dove atleti professionisti insegnano a togliersi dalla strada, sudando.
Poi ci sono ben due teatri, uno al chiuso e uno all’aperto, e uno spazio esterno magnifico dove vi invito ad andare a prendere un aperitivo.
C’è anche un’area giochi per i bambini.
E poi c’è quella sensazione che ti stringe lo stomaco: bella, pulita, commovente.
Ogni volta che ci vado, puntuale, una lacrimuccia scappa.
È inevitabile.

Carmela è la faccia buona di Napoli.
La controparte reale, concreta, umana delle miserie che scorrono su TikTok.
Lei meriterebbe milioni di follower.
E invece resta lì, fedele al suo quartiere, al suo pezzo di mondo, senza clamore.

E sapete a chi devo questa consapevolezza?
A Roberta Gaeta.

Perché è lei che mi porta sempre nei luoghi dove la politica non arriva, dove non c’è nessuna telecamera ma c’è tutto da fare. È lei che mi ha portato da Carmela, facendomi capire che la Napoli che funziona esiste eccome — e che a sostenerla sono spesso donne così.

La storia di Carmela Manco merita pagine, memoria e voce.
Ed è presente nel mio nuovo libro appena uscito che potete ordinare qui: https://amzn.eu/d/7a5WkW3

Napoli merita persone come lei… e come Roberta Gaeta, che continua a camminare, ascoltare, sostenere, senza bisogno di palchi.

Se volete capire di cosa parlo davvero, iniziate da qui:
👉 https://www.robertagaeta.it

E poi cercate Carmela, cercate Figli In Famiglia
Vi si apre un mondo.

📚 “Storie Verosimili della Città di Napoli – Volume 2” è già tra i 100 libri più venduti su Amazon, a pochi giorni dall’...
14/11/2025

📚 “Storie Verosimili della Città di Napoli – Volume 2” è già tra i 100 libri più venduti su Amazon, a pochi giorni dall’uscita del 12 novembre! 💥

Non vi nascondo che mi fa un certo effetto… perché dietro ogni pagina ci sono mesi di scrittura, incontri, voci e pezzi di Napoli vera — quella che ride, lotta e sopravvive ogni giorno.

Adesso voglio provarci davvero: arrivare tra i primissimi posti e raggiungere il primo grande traguardo — 200 copie entro fine novembre. In tanti lo state acquistando anche come "idea per Natale".

Se non l’hai ancora preso, puoi ordinarlo ora su Amazon 👉 https://amzn.eu/d/7a5WkW3
Sono sicuro che se ti è piaciuto il primo volume, questo ti emozionerà ancora di più.
Nelle librerie è al momento ordinabile (arriva in 5 giorni).

Grazie a tutti quelli che stanno credendo in questo progetto fatto di parole, foto, strade e un'immagine di Napoli autentica.
Andiamo avanti, insieme. 💚

Indirizzo

Naples
80139

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