La Croce DI Costantino - Caltagirone

La Croce DI Costantino - Caltagirone LA CROCE DI COSTANTINO CALTAGIRONE -
PERIODICO FONDATO DA LUIGI STURZO NEL 1897.

L'Associazione no profit Pegaso è editrice del periodico "la Croce di Costantino" fondato da Don Luigi Sturzo nel 1897 per la conoscenza integrale del pensiero e dell'azione Sturziana.

18/07/2025

EDITORIALE del 17/07/25 '' APPELLO AI CALATINI '' a cura di Franco D'Urbino.
̀dellaceramica

18/07/2025

TG PEGASO DEL 17/07/25

̀ ̀dellaceramica

14/07/2025
05/07/2025

TG PEGASO DEL 04/07/2025

"𝙊𝙏𝙏𝙄𝙈𝙄𝙎𝙏𝙄 𝙄𝙈𝙋𝙀𝙉𝙄𝙏𝙀𝙉𝙏𝙄" 𝙎𝘾𝙍𝙄𝙑𝙊𝙉𝙊 𝘼 𝙋𝙄𝙐̀ 𝙈𝘼𝙉𝙄 𝙄𝙇 𝙁𝙐𝙏𝙐𝙍𝙊 𝘿𝙀𝙇 𝙁𝙊𝙉𝘿𝙊 𝙎𝙏𝙐𝙍𝙕𝙊𝙉𝙨. 𝙎𝙚𝙧𝙫𝙞𝙯𝙞𝙤𝙎i è concluso sabato 28 Giugno il Con...
30/06/2025

"𝙊𝙏𝙏𝙄𝙈𝙄𝙎𝙏𝙄 𝙄𝙈𝙋𝙀𝙉𝙄𝙏𝙀𝙉𝙏𝙄" 𝙎𝘾𝙍𝙄𝙑𝙊𝙉𝙊 𝘼 𝙋𝙄𝙐̀ 𝙈𝘼𝙉𝙄 𝙄𝙇 𝙁𝙐𝙏𝙐𝙍𝙊 𝘿𝙀𝙇 𝙁𝙊𝙉𝘿𝙊 𝙎𝙏𝙐𝙍𝙕𝙊
𝙉𝙨. 𝙎𝙚𝙧𝙫𝙞𝙯𝙞𝙤

𝙎i è concluso sabato 28 Giugno il Convegno dedicato alla presentazione del "Parco del Mediterraneo dell' Innovazione Tecnologico - Ambientale e dell' Ecologia dell' Umano". La seconda giornata di lavori, cominciati nel pomeriggio del 27 presso il Salone di Rappresentanza " Mario Scelba", si è svolta presso il Casale del fondo Sturzo con la presenza di eminenti relatori che hanno illustrato un disegno di riqualificazione accurato e ambizioso. Un lavoro che mira a restituire un progetto titanico di sostenibilità sociale, come annunciato da Valentina Parisi, Consigliere scientifico del Ministero dell' Ambiente.
I servizi editoriali sono stati curati dall'Associazione Pegaso, attraverso le testate giornalistiche TelePegaso TV e La Croce di Costantino. La testata giornalistica
La Croce di Costantino viene ancora pubblicata, anche online, dall'Associazione Pegaso di Caltagirone, di cui è Direttore Responsabile e Presidente il giornalista Franco D'Urbino. Acquisita ora da AnimAzione ETS, avrà un rilancio a diffusione nazionale. AnimAzione è una piattaforma di impegno corale, un movimento culturale "Cuori pensanti", che riunisce giovani leader di amicizia sociale per il bene del Paese. Don Sturzo, a 34 anni già prosindaco di Caltagirone attraverso La Croce di Costantino chiamava a raccolta i cattolici di Caltagirone.
Un progetto etico e di fede che si fonda sulla dialettica tra cultura, capacità ed intelletto e che si fa impresa con obiettivi a medio e lungo termine. Un disegno nel quale confluiranno le tecnologie più innovative, a cominciare da un parco "Agrivoltaico" capace di alimentare un altissimo fabbisogno energetico, la cui realizzazione sarà avviata nel settembre 2026, e dettagliatamente illustrato da Alessandro Della Zoppa, Capo delle Rinnovabili di Eni Plenitude.
La ricerca e l' ecosostenibilità a servizio della natura, introdotte in un ambiente selvaggio che in origine era caratterizzato dalla presenza di cardi e di spine, una terra arida e arsa dal sole che attraverso il lavoro, i mezzi e la perseveranza, risplenderà di rigogliosa bellezza. Un rilancio che mira in alto perché ha ad oggetto un luogo di "Provvidenza", "uno strumento del Giubileo della Speranza" come definito dal prof. Salvatore Martinez, Presidente del Rinnovamento dello Spirito, Presidente di AnimAzione ETS e della Fondazione " Mons. F. Di Vincenzo ETS, nonché coordinatore e motore propulsore del progetto.
- Un modo per vivere la storia da figli e non da schiavi - ha suggerito il Vescovo Mons. C. Peri.
- Un' attività sinergica tra istituzioni pubbliche e private che sulle orme di Sturzo coniuga questioni sociali, antropologiche ed ecologiche - ha sottolineato Mon. M. Pennisi.
Una terra dono di Dio che Don Luigi Sturzo ha difeso con veemenza, come testimonia la sua battaglia per salvare la sughereta di Santo Pietro.
Il piano, di respiro internazionale, coinvolge attori provenienti da diverse parti del mondo tra ricercatori, investitori e esperti dei diversi settori, con un' attenzione al territorio ed alle risorse umane in esso già presenti. Collaborazione e sinergia, nel pieno rispetto dell' intuizione di Don Sturzo che nel suo ruolo di antesignano del progresso propugnava una speranza creatrice che punta sempre al futuro e non si arrende.
Un' opera che si ispira al Metodo sturziano articolato nei concetti di amicizia, collaborazione e organizzazione, perché è solo con l'apertura verso gli altri che ci si evolve, è solo con il lavoro che l' uomo può sviluppare sė stesso. Concetti teologici e sociologici profondi, espressi da illustri ospiti, quali il Card. A. Bagnasco e Don R. Beghini.
Protagonista indiscusso del progetto è l' ulivo ed il suo genoma, pianta dal significato simbolico trasversale alle diverse culture, emblema di pace, come ha sottolineato il Sindaco Roccuzzo. Una pianta resistente e longeva da sempre circondata da un' aura di sacralità, sul significato della quale si è soffermata Carla Maurano, Consulente UNESCO.
E sulla coltivazione dell' uliveto, punta di diamante del territorio, il prof. Di Bella, ordinario presso l' Università di Palermo, ha esposto un interessante piano di lavoro , disponendo anche, con l' ausilio di due ricercatori, la posa di 4 cultivar di olivo provenienti da Tunisia, Grecia, Spagna e Italia, accanto alle piante ultracentenarie presenti nel Fondo.
In apertura dei lavori, moderati dalla giornalista RAI Ilenia Petracalvina, l' intensa e commovente preghiera di Don Luigi Sturzo, letta da Luciana Leone.
Una " due giorni" ricca di spunti di riflessione e soprattutto di speranza, percorrendo la storia del pensiero sturziano, per partecipare attivamente alla realizzazione di un rigoglioso futuro per la nostra terra.

𝙈𝙖𝙧𝙞𝙡𝙚𝙣𝙖 𝙏𝙧𝙤𝙫𝙖𝙩𝙤

𝙇'𝙐𝙈𝘼𝙉𝙀𝙎𝙄𝙈𝙊 𝘾𝙍𝙄𝙎𝙏𝙄𝘼𝙉𝙊 𝙉𝙊𝙉 𝙀' 𝘼𝙍𝙏𝙄𝙁𝙄𝘾𝙄𝘼𝙇𝙀!𝙋orgo un cordiale benvenuto alle autorità  e a tutti i relatori e gli intervenu...
30/06/2025

𝙇'𝙐𝙈𝘼𝙉𝙀𝙎𝙄𝙈𝙊 𝘾𝙍𝙄𝙎𝙏𝙄𝘼𝙉𝙊 𝙉𝙊𝙉 𝙀' 𝘼𝙍𝙏𝙄𝙁𝙄𝘾𝙄𝘼𝙇𝙀!

𝙋orgo un cordiale benvenuto alle autorità e a tutti i relatori e gli intervenuti alla presentazione del Parco del Mediterraneo dell’innovazione Tecnologica-ambientale e dell’Ecologia dell’Umano.
Ci troviamo nella Casa di campagna della famiglia Sturzo dove è stato realizzato il “ Polo di eccellenza di solidarietà e di promozione umana Mario e Luigi Sturzo” per l'integrazione sociale dei soggetti disagiati. Opera che ora viene rilanciata con un Progetto innovativo di valorizzazione dell'agricoltura sociale attraverso un Progetto tecnologico-ambientale, che scaturisce dalla sinergia fra istituzioni universitarie, istituzioni pubbliche e fondazioni private, associazioni culturali e di volontariato sociale.
Per la realizzazione di questo progetto la diocesi di Piazza Armerina ha messo a disposizione questo fondo agricolo di oltre 40 ettari , che il Seminario Diocesano di Piazza Armerina aveva ereditato dal grande ed illuminato vescovo mio predecessore nella sede di Piazza Armerina mons. Mario Sturzo e dalla sorella gemella di don Luigi Nelina, in seguito ad un arbitrato portato a termine dallo stesso don Luigi Sturzo su invito di mons. Giambattista Montini, poi salito al soglio pontificio con il nome di Paolo VI, ora santo.
Sono stato partecipe e testimone del lavoro svolto in questo Fondo rurale per il Polo Sturzo negli 11 anni alla guida della Diocesi di Piazza Armerina. Questo Fondo è stato affidato alla Fondazione Istituto di Promozione Umana "Mons. Francesco Di Vincenzo" , di cui è presidente il prof. Salvatore Martinez che è anche Presidente dell'ETS Animazione . Lo ringrazio, unitamente a tutti i suoi collaboratori e a tutti gli amici qui riuniti, per la passione ecclesiale e per la tenacia che ha sempre dimostrato nel portare avanti in modo creativo la grande eredità sturziana.
Il servo di Dio don Luigi Sturzo sentì come una sua missione quella di introdurre la ca**tà nella vita pubblica come anima della riforma della moderna società democratica nella quale le persone sono chiamate a partecipare responsabilmente e fattivamente alla vita sociale per realizzare il bene comune.
Dagli scritti di Sturzo emerge uno stretto rapporto fra questione morale, questione sociale e questione ambientale. Possiamo serenamente affermare che nessuno più di don Sturzo è stato il precursore dal cammino che la Chiesa ha fatto con le sue Encicliche Sociali, dalla Rerum Novarum di Leone XIII , alla Laudato Sì e alla Fratelli tutti di Francesco, coniugando insieme questione sociale, questione antropologica e questione ambientale.
Sturzo ebbe una visione unitaria del problema della tutela dell'ambiente, che non implicava nessuna esaltazione di vago sapore panteista della natura, ma che si inseriva nella sua visione religiosa. Le montagne, le foreste, i fiumi, le campagne come creature da Dio, affidate alla cura e alla custodia dell'uomo, creato ad immagine di Dio.
Egli non elaborò una teoria ecologica astratta, ma più concretamente collegò la difesa e la promozione dell'ambiente naturale alle possibilità di uno sviluppo razionale dell'economia , mosso dalla convinzione che esiste un rapporto stretto fra rispetto dell'ambiente e vita dell'uomo che vive in società. Per Sturzo la tutela dell'ambiente, che comprende anche le opere realizzate dall'uomo (monumenti, chiese, strade, infrastrutture urbanistiche, ed energetiche) e le tradizioni di un popolo che vive in un territorio, è collegata con uno sviluppo economico orientato verso il bene comune. Egli nel parlare di problemi ambientali parte spesso dalla sua città di Caltagirone e nomina proprio questa campagna di famiglia in Contrada “Russa dei boschi ” confinante con il bosco di S. Pietro, coltivata con oliveti, vigne, mandorleti, querce, aranceti o le «calanche di san Giorgio» a Caltagirone, il panorama, i quartieri, le chiese, il suono delle campane, come anche l'odore del gelsomino e della citronella della casa paterna.
Nei quindici anni in cui Sturzo fu pro-sindaco di Caltagirone , dal 1905 al 1920, oltre a realizzare una serie di importanti opere pubbliche fra cui l'officina elettrica per l'illuminazione della città, sostenne una lunga battaglia per salvare il bosco demaniale di santo Pietro , che costituiva la più grande sughereta d'Italia e d'Europa, coniugando la motivazione economica con quella più squisitamente ecologica . Egli riteneva possibile uno sviluppo industriale equilibrato, complementare con quello agricolo, forestale, fluviale, montano.
Sturzo cercava proposte razionali per aumentare la superficie coltivabile, il valore produttivo dei terreni, l'utilizzo ottimale delle acque ad uso agricolo o industriale. Mi pare che a distanza di oltre 100 anni sia simile l'approccio che ci muove, proprio nello stesso luogo, nella stessa terra da cui mosse l'impegno civile e politico del prete di Caltagirone.
Per don Luigi Sturzo la questione meridionale come questione nazionale implica una attenzione particolare alla tutela dell'ambiente attraverso una politica economica che favorisca tutta una serie di interventi attivi dell'uomo. La questione meridionale in Sturzo implicava un'attenzione particolare alla tutela dell'ambiente, collegata all'idea di regionalismo euro-mediterraneo. Per don Luigi le regioni del Mezzogiorno continentale e le Isole avevano e hanno un riferimento importante all'area del Mediterraneo, in quanto sono non solo il ponte gettato dalla natura fra le varie parti del Continente europeo in rapporto alle coste africane ed asiatiche, ma il centro economico e civile più adatto allo sviluppo di forze produttive e commerciali e punto di interferenza degli scambi .
Per ultimo Don Luigi Sturzo fondò, nel 1897, il periodico “LA CROCE DI COSTANTINO”, come organo prima delle associazioni cattoliche della diocesi di Caltagirone e poi del movimento cattolico democratico cristiano della Sicilia. Questo periodico, ancora iscritto al Registro degli operatori della Comunicazione, fu sospeso durante il ventennio fascista che coincise con l'esilio politico di don Sturzo e fu ripreso nel 1946. Viene pubblicato ancora on line dall'Associazione Pegaso di Caltagirone di cui è Presidente il dott. Franco D'Urbino.
La Fondazione Mons. Di Vincenzo ETS ha acquisito la testata e ha affidato la redazione e l'organizzazione per uno sviluppo nazionale della testata all'Associazione ANIMAZIONE ETS, come organo di collegamento di enti e associazioni di ispirazione cristiana e come campo aperto di elaborazione culturale, di dialogo e di comunione.
La Croce di Costantino , che avrà un rilancio a diffusione nazionale , vuole essere uno strumento di elaborazione critica di ampio respiro , affidato ai giovani di leader “Cuori pensanti” che AnimAzione ETS sta formando , per un “welfar culturale”, di cui il nostro Paese ha bisogno.

𝙈𝙄𝘾𝙃𝙀𝙇𝙀 𝙋𝙀𝙉𝙉𝙄𝙎𝙄
𝘼𝙧𝙘𝙞𝙫𝙚𝙨𝙘𝙤𝙫𝙤 𝙚𝙢𝙚𝙧𝙞𝙩𝙤 𝙙𝙞 𝙈𝙤𝙣𝙧𝙚𝙖𝙡𝙚

𝘿𝘼𝙇𝙇𝙀 𝙄𝘿𝙀𝙀 𝘼𝙄 𝙁𝘼𝙏𝙏𝙄: 𝙄𝙇 𝙑𝘼𝙇𝙊𝙍𝙀 𝘿𝙀𝙇𝙇' 𝙀𝙍𝙀𝘿𝙄𝙏𝘼̀ 𝙈𝘼𝙏𝙀𝙍𝙄𝘼𝙇𝙀 𝙀 𝙄𝙈𝙈𝘼𝙏𝙀𝙍𝙄𝘼𝙇𝙀 𝘿𝙄 𝘿𝙊𝙉 𝙇𝙐𝙄𝙂𝙄 𝙎𝙏𝙐𝙍𝙕𝙊 𝙋𝙐𝙉𝙏𝘼 𝘼𝙇 𝙋𝙍𝙊𝙂𝙍𝙀𝙎𝙎𝙊."𝙇' Umanesi...
27/06/2025

𝘿𝘼𝙇𝙇𝙀 𝙄𝘿𝙀𝙀 𝘼𝙄 𝙁𝘼𝙏𝙏𝙄: 𝙄𝙇 𝙑𝘼𝙇𝙊𝙍𝙀 𝘿𝙀𝙇𝙇' 𝙀𝙍𝙀𝘿𝙄𝙏𝘼̀ 𝙈𝘼𝙏𝙀𝙍𝙄𝘼𝙇𝙀 𝙀 𝙄𝙈𝙈𝘼𝙏𝙀𝙍𝙄𝘼𝙇𝙀 𝘿𝙄 𝘿𝙊𝙉 𝙇𝙐𝙄𝙂𝙄 𝙎𝙏𝙐𝙍𝙕𝙊 𝙋𝙐𝙉𝙏𝘼 𝘼𝙇 𝙋𝙍𝙊𝙂𝙍𝙀𝙎𝙎𝙊.

"𝙇' Umanesimo Cristiano non è artificiale!" è il titolo della due giorni dedicata alla rivalutazione del Fondo Sturzo. Il 27 Giugno, si è svolta con grande partecipazione di pubblico presso il Salone di Rappresentanza" Mario Scelba", il primo convegno dedicato al lascito ideologico del genio sturziano. A moderare l' incontro, dopo i saluti istituzionali del sindaco Fabio Roccuzzo e del Vescovo Mons. Calogero Peri, Ilenia Petracalvina, giornalista RAI.
- Questo incontro rappresenta la possibilità di riflettere su valori profondi e fondanti la buona politica, in una città, qual è Caltagirone, che possa guardare al futuro poggiando saldamente sull' eredità immateriale donatale da Sturzo - ha evidenziato il Sindaco Roccuzzo.
Mons. Peri ha sottolineato l' importanza della cooperazione, della comunione di intenti e della condivisione.
Ad introdurre i lavori il prof. Salvatore Martinez, presidente di AnimaAzione ETS, che ha sottolineato che l' uomo che vive con gli altri tende al vero progresso umano, nell' era della globalizzazione è importante esaltare le differenze e dare slancio alle esperienze di sussidiarietà circolare; l' aggregazione deve essere finalizzata a ricucire le maglie sfibrate della socialità tendendo alla costruzione del bene comune. Numerose ed eminenti voci si sono espresse su aspetti umanistici, ideologici e politici, a cominciare dal Card. A. Bagnasco, che ha precisato che a contrapporsi alla formula "Europa dello spirito" sia il concetto di nichilismo, come atteggiamento invasivo e distruttivo, appetibile in tutte le sue forme. La despiritualizzazione, strategica e voluta, crea un vuoto nell' uomo e nella società; soggettivismo, individualismo e relativismo creano un disagio che spinge l' individuo a qualunque fuga e al tentativo disperato di riempire quel vuoto, attraverso il consumismo. - Possiamo e dobbiamo essere dissidenti per resistere al depistaggio di massa, attraverso la verità anche quando scomoda. Il compito dell' Europa è culturale, non imperialistico. L' uomo non si spiega da solo con se stesso. All' origine del cristianesimo c'è un fatto: Dio si è mostrato, e di questo la cultura non può non tenere conto - ha affermato il Cardinale, concludendo che - Il cristianesimo dell' occidente non è terminato, come qualcuno ha scritto, ma è all' inizio di una nuova primavera -.
Giuseppe Di Forti, Direttore di Sicilbanca e Fondazione Sicana, nel suo breve ma sentito intervento, ha esortato a lavorare con anima e amore per raggiungere obiettivi importanti.
Francesco Bonini, Rettore Università LUMSA e Vicepresidente di AnimAzione ETS, ha portato l' attenzione sulla necessità di guardare al futuro e di puntare "oltre" con uno slancio che tende al progresso in maniera consapevole.
Alessandro Della Zoppa, Capo delle rinnovabili di ENI Plenitude ha acceso un focus sugli sforzi comuni per contrastare il cambiamento climatico, rilevando che l' Europa ha dato il suo contributo ma occorre lavorare in sinergia per la tutela dell' ambiente e la sostenibilità.
A chiusura della prima, ricca giornata, il suggestivo recital dedicato alla poliedrica figura di Don Luigi Sturzo, realizzato dal cantautore Mario Incudine e dall' artista Stefania Bruno.

𝙈𝙖𝙧𝙞𝙡𝙚𝙣𝙖 𝙏𝙧𝙤𝙫𝙖𝙩𝙤

27/06/2025

Video deI Sindaco Fabio Roccuzzo:

- Sulla Villa comunale che riapre: "Un gioiello che ritorna al suo antico splendore. Pronta a metà luglio; dal 18 al 20 ospiterà una tre giorni enogastronomica; il 23 la tradizionale Serata alla Villa"
- Sugli eventi del fine settimana: il recital su Sturzo con Mario Incudine e Stefania Bruno venerdì 27 giugno, la rassegna jazz con due importanti appuntamenti sabato 28 e domenica 29
- Sulle manifestazioni di "Maraviglia", legate al Patrono, San Giacomo, con la Scala illuminata e altro.

27/06/2025

𝙋𝘼𝙏𝙀𝙍𝙉𝙊 ' : 𝘾𝙊𝙉𝙏𝙍𝙊𝙇𝙇𝙄 𝙎𝙏𝙍𝘼𝙊𝙍𝘿𝙄𝙉𝘼𝙍𝙄 𝘿𝙀𝙄 𝘾𝘼𝙍𝘼𝘽𝙄𝙉𝙄𝙀𝙍𝙄 𝘾𝙊𝙉𝙏𝙍𝙊 𝙇’𝙄𝙈𝙈𝙄𝙂𝙍𝘼𝙕𝙄𝙊𝙉𝙀 𝙄𝙍𝙍𝙀𝙂𝙊𝙇𝘼𝙍𝙀

𝙄l rispetto delle norme che regolano la permanenza sul territorio nazionale rappresenta un principio fondamentale per garantire la sicurezza collettiva, la convivenza civile e l’accesso legale ai diritti previsti dall’ordinamento italiano per coloro che ne hanno titolo, prevenendo, così, anche lo sfruttamento della manodopera straniera.
In tale contesto, secondo le indicazioni fornite dal Comando Provinciale di Catania, i Carabinieri della Compagnia di Paternò stanno effettuando, da alcuni giorni, verifiche mirate all’accertamento della regolarità delle posizioni di alcuni cittadini stranieri e della conformità alle condizioni previste per la permanenza sul territorio nazionale.
A Paternò, i militari della locale Stazione assieme a quelli di Biancavilla, e con il supporto dei Carabinieri dello squadrone eliportato Cacciatori “Sicilia”, hanno svolto un servizio straordinario, interessando diverse aree urbane e rurali del territorio, con l’obiettivo di garantire la corretta gestione delle presenze sul territorio, nel pieno rispetto della dignità personale.
Una parte significativa dell’attività ha riguardato l’ispezione di immobili situati nel centro cittadino, in alcuni casi in stato di abbandono, utilizzati come ripari di fortuna da persone senza fissa dimora. Gli edifici, spesso non idonei sotto il profilo igienico e della sicurezza, sono stati oggetto di sopralluoghi mirati. Nei casi in cui sono risultati disabitati, i militari dell’Arma hanno proceduto all’identificazione dei proprietari per gli accertamenti di competenza e la successiva messa in sicurezza.
Nel corso degli interventi sono stati identificati 6 cittadini stranieri, tra cui 4 di nazionalità marocchina e 2 tunisina, privi della documentazione necessaria per la regolare permanenza in Italia. Nei loro confronti sono state attivate le procedure previste dalla normativa vigente, compreso l’accompagnamento presso gli Uffici Immigrazione di Catania e Lucca dove,per alcuni di loro, sono emerse richieste pendenti di protezione internazionale.
In particolare, un cittadino marocchino di 32 anni, incensurato, è stato condotto presso l’ufficio immigrazione di Catania, dove gli è stato notificato un ordine di espulsione con obbligo di lasciare il Paese entro 7 giorni.
Un 36enne di origine maghrebina, invece, attualmente sottoposto a cure mediche, è stato destinatario di un invito a presentarsi presso quello stesso ufficio al termine delle terapie, risultando a suo carico un provvedimento di espulsione emesso dalla Questura di Torino.
Nel medesimo contesto operativo, i militari della Stazione di Paternò, con il supporto degli specialisti del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (N.A.S.) di Catania, hanno eseguito un controllo igienico-sanitario presso un esercizio commerciale gestito da un 45 enne marocchino, residente in città.
Durante l’accertamento sono stati rinvenuti oltre 200 alimenti di vario genere esposti per la vendita con etichettatura non conforme alla normativa vigente, in quanto redatta esclusivamente in lingua straniera. La violazione ha comportato una sanzione amministrativa compresa tra 3.000 e 24.000 euro, con il conseguente sequestro amministrativo dei prodotti.
I controlli dei Carabinieri proseguiranno nei prossimi giorni con l’obiettivo di tutelare la legalità, la sicurezza pubblica e la salute dei cittadini, attraverso una presenza capillare e costante sul territorio.

19/06/2025

EDITORIALE del 19/06/25 ''PENSIERO STURZIANO DALL'IDEA AL FATTO'' , a cura di Franco D'Urbino

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