
29/07/2025
Non si gira un film senza una sceneggiatura buona. ” Le parole di James Gunn oggi suonano come un avvertimento che Hollywood sembra ignorare. Una volta, tutto partiva da una storia solida: si scriveva un copione, poi arrivava il set. Adesso succede spesso l’opposto. Lo ha raccontato anche Rebecca Romijn a proposito di Avengers: Doomsday, dicendo che “la sceneggiatura non è pronta”. Non è solo una curiosità, ma la conferma che i film da centinaia di milioni di dollari si mettono in moto senza una base chiara.
Non è una novità di quest’anno. Negli ultimi tempi abbiamo visto titoli come Quantumania, The Flash, Jurassic World: Dominion e persino Star Wars: L’Ascesa di Skywalker riscritti mentre le riprese erano già in corso. Le grandi case di produzione fissano una data di uscita, prenotano attori e lanciano il merchandising, sperando che la storia si sistemi strada facendo. Così facendo però i film perdono coerenza e personalità.
Il caso di Avengers: Doomsday è emblematico. Dovrebbe essere il film che rilancia l’universo Marvel dopo una serie di insuccessi. Invece rischia di diventare l’ennesimo lavoro assemblato in corsa, con un cast enorme e un budget astronomico, ma una trama che non ha fondamenta sicure.
Il motivo di tutto questo è ormai evidente. Gli studios danno la priorità al marketing: una volta comunicata la data d’uscita, non si torna indietro. E poi ci sono troppi produttori e team diversi che mettono mano al copione, che finisce per essere il risultato di un compromesso tra mille esigenze, più che il frutto di una visione chiara.
Il risultato sono film spettacolari, certo, ma spesso privi di carattere, fatti in serie, con storie che non convincono e personaggi sacrificati. Il pubblico se ne accorge: il calo di incassi di Marvel e DC non dipende solo dalla “fatica dei supereroi”, ma anche dalla sensazione di vedere sempre la stessa minestra riscaldata.
Resta da vedere se Hollywood riuscirà a invertire la rotta e tornare a mettere le storie al centro, o se aspetterà che il pubblico si stanchi del tutto. Una cosa è certa: nessun effetto speciale può salvare un film senza una buona sceneggiatura.