Giornale Il Sette e Mezzo

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𝐓𝐫𝐚 𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐞 𝐧𝐮𝐦𝐞𝐫𝐢: 𝐥𝐞𝐭𝐭𝐮𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐞𝐦𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐧𝐞𝐥 𝐬𝐞𝐠𝐧𝐨 𝐞 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐔𝐧 𝐬𝐞𝐦𝐢𝐧𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐈.𝐎.  “𝐂.𝐀. 𝐃𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐂𝐡𝐢𝐞𝐬𝐚” 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐚 𝐂𝐚𝐬𝐚 ...
28/10/2025

𝐓𝐫𝐚 𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐞 𝐧𝐮𝐦𝐞𝐫𝐢: 𝐥𝐞𝐭𝐭𝐮𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐞𝐦𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐧𝐞𝐥 𝐬𝐞𝐠𝐧𝐨 𝐞 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚
𝐔𝐧 𝐬𝐞𝐦𝐢𝐧𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐈.𝐎. “𝐂.𝐀. 𝐃𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐂𝐡𝐢𝐞𝐬𝐚” 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐚 𝐂𝐚𝐬𝐚 𝐂𝐢𝐫𝐜𝐨𝐧𝐝𝐚𝐫𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐂𝐚𝐥𝐭𝐚𝐠𝐢𝐫𝐨𝐧𝐞

Giorno 30/10/2025 presso la Casa Circondariale di Caltagirone alle ore 12.30 l’I.O. “C.A. Dalla Chiesa” organizza il seminario “Tra arte e numeri: letture della memoria nel segno e nella forma”, realizzato in collaborazione con la Casa Circondariale di Caltagirone e rivolto agli studenti del triennio della sezione Casa Circondariale MAT.

L’iniziativa si inserisce nel contesto della tradizionale “Festa dei morti” in Sicilia, quando i defunti non si commemorano soltanto, ma si festeggiano, ribadendo il legame affettivo tra le generazioni.

Il seminario esplora i principali simboli della simbologia cimiteriale del Cimitero Monumentale di Caltagirone mettendone in luce:
Geometrie e proporzioni.
Numerologia simbolica
Connessioni storico-artistiche

L’iniziativa mette in dialogo linguaggi artistici e modelli matematici per esplorare il tema della memoria, del segno e della forma, con riferimenti letterari a cura della prof.ssa Simona Puglisi, riferimenti matematici a cura del prof. Sebastiano Russo e la partecipazione del prof. Antonio Navanzino in qualità storico dell’arte e cultore di storia patria.

“Questo seminario nasce dall’idea che la scuola debba saper uscire dalle aule per incontrare luoghi, persone e storie - dichiara a dirigente scolastica dell’I.O. “C.A. Dalla Chiesa” dott.ssa Maria Grazia De Francisci - Mettere in relazione arte e matematica significa offrire ai nostri studenti uno sguardo più ampio sulla realtà, capace di dare senso ai numeri e ordine alle emozioni. La collaborazione con la Casa Circondariale di Caltagirone è un atto educativo e civico: educa alla responsabilità, al dialogo e al rispetto nei percorsi di reintegrazione. Nella cornice della Festa dei morti, i simboli del nostro Cimitero Monumentale diventano una grammatica condivisa di memoria e speranza.”

“Nel nostro lavoro il trattamento rieducativo si nutre anche di esperienze culturali di qualità. - afferma la referente dell’Area Giuridico pedagogica dott.ssa Marta Pepe- L’incontro consente alle persone detenute di misurarsi con linguaggi nuovi dall’arte alla matematica. L’analisi dei simboli cimiteriali calatini, con le loro strutture geometriche e numeriche, è un’occasione per costruire competenze, autostima e ponti con la comunità.”

Nelle foto di Andrea Annaloro,  altri momenti della "due giorni" del progetto “𝐀𝐛𝐚𝐧𝐠 𝐚 𝐂𝐚𝐥𝐭𝐚𝐠𝐢𝐫𝐨𝐧𝐞” – 𝐔𝐧 𝐩𝐨𝐧𝐭𝐞 𝐜𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐚𝐥𝐞...
24/10/2025

Nelle foto di Andrea Annaloro, altri momenti della "due giorni" del progetto “𝐀𝐛𝐚𝐧𝐠 𝐚 𝐂𝐚𝐥𝐭𝐚𝐠𝐢𝐫𝐨𝐧𝐞” – 𝐔𝐧 𝐩𝐨𝐧𝐭𝐞 𝐜𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐚𝐥𝐞 𝐭𝐫𝐚 𝐒𝐢𝐜𝐢𝐥𝐢𝐚 𝐞 𝐂𝐨𝐫𝐞𝐚 (nell’ambito del viaggio in Sicilia di Espeeria, tour operator con sede a Marsiglia specializzato in viaggi culturali e d’autore nel Mediterraneo), con la celebre artista coreana e alcune sue allieve protagoniste di una sessione di disegno all'interno del Carcere Borbonico (sede del Museo civico "Luigi Sturzo"), dedicata al patrimonio culturale calatino.

L'intento, come evidenziato dal sindaco Fabio Roccuzzo e dal titolare di Espeeria, Giuliano La Rosa, è quello di promuovere Caltagirone, attraverso l'arte, in quel Paese, in considerazione dell'attività di digital storytelling che ne scaturisce in questi giorni e in quelli a ve**re e del fatto che Abang, tornata in patria, realizzerà un'opera ispirata ai luoghi e alle bellezze della nostra città, che donerà al Comune.

𝐒𝐩𝐨𝐫𝐭𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐝'𝐚𝐬𝐜𝐨𝐥𝐭𝐨 𝐞 𝐬𝐮𝐩𝐩𝐨𝐫𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐞 𝐝𝐨𝐧𝐧𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐮𝐛𝐢𝐬𝐜𝐨𝐧𝐨 𝐯𝐢𝐨𝐥𝐞𝐧𝐳𝐚, attivato a Caltagirone dall’associazion...
22/10/2025

𝐒𝐩𝐨𝐫𝐭𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐝'𝐚𝐬𝐜𝐨𝐥𝐭𝐨 𝐞 𝐬𝐮𝐩𝐩𝐨𝐫𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐞 𝐝𝐨𝐧𝐧𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐮𝐛𝐢𝐬𝐜𝐨𝐧𝐨 𝐯𝐢𝐨𝐥𝐞𝐧𝐳𝐚, attivato a Caltagirone dall’associazione Thamaia in collaborazione con l'Amministrazione comunale e la cooperativa Genesis: ecco 𝐦𝐨𝐝𝐚𝐥𝐢𝐭à 𝐞 𝐨𝐫𝐚𝐫𝐢

Per accedere allo sportello, fare richiesta d’aiuto telefonando al numero 095.722.3990 negli orari indicati sul sito thamaia.org (lunedì, mercoledì e venerdì 8,30-13,30; martedì e giovedì 13,30-18,30). L’accoglienza è gratuita, nel rispetto dell’anonimato e della riservatezza.

𝗗𝗔𝗟𝗟𝗔 𝗖𝗔𝗟𝗜𝗙𝗢𝗥𝗡𝗜𝗔 𝗔 𝗖𝗔𝗟𝗧𝗔𝗚𝗜𝗥𝗢𝗡𝗘: 𝗥𝗜𝗧𝗥𝗢𝗩𝗔 𝗜 𝗦𝗨𝗢𝗜 𝗣𝗔𝗥𝗘𝗡𝗧𝗜Sue Parry vive in California. Ci aveva scritto l’11 settembre scor...
21/10/2025

𝗗𝗔𝗟𝗟𝗔 𝗖𝗔𝗟𝗜𝗙𝗢𝗥𝗡𝗜𝗔 𝗔 𝗖𝗔𝗟𝗧𝗔𝗚𝗜𝗥𝗢𝗡𝗘: 𝗥𝗜𝗧𝗥𝗢𝗩𝗔 𝗜 𝗦𝗨𝗢𝗜 𝗣𝗔𝗥𝗘𝗡𝗧𝗜

Sue Parry vive in California. Ci aveva scritto l’11 settembre scorso, inviandoci delle foto dei suoi avi. Sua madre si chiamava Louise Lillian Belvedere e il nonno, Luigi Belvedere, era nato a Caltagirone il 31 gennaio 1872 ed era emigrato in America agli inizi del 1900.

Ma i suoi legami con Caltagirone si erano fermati a quel ricordo lontano e aveva perso tutti i contatti con eventuali parenti ancora viventi nella città della ceramica. Ma Sue è una donna intraprendente. Due anni fa decise di inviare, come un tempo, un “messaggio in bottiglia” che attraversasse l’oceano: cercò su internet e scrisse una lettera a tutti i Belvedere, residenti a Caltagirone. E si stabilirono primi contatti.

Ma si dovevano rintracciare anche i discendenti dei Belvedere, imparentati con le famiglie Cremona e Spataro. Sue aveva deciso di visitare a ottobre Caltagirone per vedere i luoghi dei suoi avi, assieme al marito Stephen Parry. Per l’occasione sperava di incontrare tutti i parenti che ancora vivevano a Caltagirone, ma di cui aveva perso le tracce. E così è stato: le foto sono state riconosciute da alcuni nostri lettori.

Alla reunion al Cimitero di Caltagirone, il 18 ottobre scorso, per rendere omaggio agli avi, erano una ventina i presenti. È stato un bel momento di storia familiare rivissuto: un incontro festoso e commosso per Sue, che ha potuto riabbracciare le sue radici. Ma anche per i caltagironesi c’è stata la felice sorpresa di scoprire legami di parentela, non solo oltreoceano, ma anche in città, che loro stessi ignoravano. Semel calatini, semper calatini!

𝐒𝐜𝐢𝐨𝐩𝐞𝐫𝐨 𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐨𝐩𝐞𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐞𝐢 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐢𝐳𝐢 𝐚𝐦𝐛𝐢𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐢: 𝐢𝐧 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐚 𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚, 𝐚𝐧𝐧𝐮𝐧𝐜𝐢𝐚𝐭𝐨 𝐥𝐨 𝐬𝐭𝐨𝐩 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐫𝐚𝐜𝐜𝐨𝐥𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐫𝐢𝐟𝐢𝐮𝐭𝐢...
16/10/2025

𝐒𝐜𝐢𝐨𝐩𝐞𝐫𝐨 𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐨𝐩𝐞𝐫𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢 𝐝𝐞𝐢 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐢𝐳𝐢 𝐚𝐦𝐛𝐢𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐢: 𝐢𝐧 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐚 𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚, 𝐚𝐧𝐧𝐮𝐧𝐜𝐢𝐚𝐭𝐨 𝐥𝐨 𝐬𝐭𝐨𝐩 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐫𝐚𝐜𝐜𝐨𝐥𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐫𝐢𝐟𝐢𝐮𝐭𝐢 𝐯𝐞𝐧𝐞𝐫𝐝ì 𝟏𝟕 𝐨𝐭𝐭𝐨𝐛𝐫𝐞. 𝐀 𝐂𝐚𝐥𝐭𝐚𝐠𝐢𝐫𝐨𝐧𝐞, “𝐩𝐞𝐫 𝐫𝐢𝐝𝐮𝐫𝐫𝐞 𝐢 𝐝𝐢𝐬𝐚𝐠𝐢”, 𝐬𝐚𝐛𝐚𝐭𝐨 𝟏𝟖 𝐨𝐭𝐭𝐨𝐛𝐫𝐞 𝐭𝐨𝐜𝐜𝐚 𝐚𝐥𝐥’𝐢𝐧𝐝𝐢𝐟𝐟𝐞𝐫𝐞𝐧𝐳𝐢𝐚𝐭𝐨 (𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐞, 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢, 𝐛𝐢𝐬𝐨𝐠𝐧𝐞𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐬𝐢𝐧𝐨 𝐚𝐥 𝐯𝐞𝐧𝐞𝐫𝐝ì 𝐬𝐮𝐜𝐜𝐞𝐬𝐬𝐢𝐯𝐨) 𝐚𝐥 𝐩𝐨𝐬𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐜𝐨, “𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐨𝐭𝐫à 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐪𝐮𝐞 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐩𝐨𝐬𝐢𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐥𝐮𝐧𝐞𝐝ì”

A Caltagirone, per ridurre i disagi conseguenti allo sciopero nazionale degli operatori dei servizi ambientali proclamato per venerdì 17 ottobre dai sindacati Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Fiadel con lo stop in tutta Italia alla raccolta dei rifiuti nella stessa giornata, la ditta Econord, che espleta il servizio, su input dell’Amministrazione comunale procederà a un cambio del turno di raccolta. Pertanto, sabato 18 ottobre ci sarà la raccolta dell’indifferenziato (“saltata” per lo sciopero) anziché dell’organico, considerato che quella dell’organico è comunque prevista anche il lunedì, quindi appena due giorni dopo.
A comunicarlo è l’assessora alle Politiche ambientali Lara Lodato: “In questo modo – spiega l’assessora –, di fronte a uno sciopero degli operatori del settore, che costituisce peraltro l’esercizio di un sacrosanto diritto - intendiamo garantire la qualità della raccolta differenziata e diminuire i disagi per i cittadini, evitando che si debba attendere una settimana (bisognerebbe, infatti, aspettare sino al venerdì successivo) per il conferimento dell’indifferenziato e tenendo conto che, invece, per ciò che attiene all’organico la raccolta potrà essere comunque effettuata a stretto giro, vale a dire lunedì 20”.
Dopo lo stop di alcuni giorni a causa di un guasto all'impianto, sono regolarmente ripresi dal 13 ottobre, i conferimenti degli ingombranti (per esempio, mobili e materassi) da parte della ditta Econord sia presso il Centro Comunale di Raccolta (CCR) di via Duca di Camastra, sia con prenotazione al numero verde.

𝐂𝐚𝐥𝐭𝐚𝐠𝐢𝐫𝐨𝐧𝐞, 𝐬𝐞𝐧𝐬𝐨 𝐮𝐧𝐢𝐜𝐨 𝐝𝐢 𝐦𝐚𝐫𝐜𝐢𝐚 𝐧𝐞𝐥 𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐯𝐢𝐚 𝐏𝐨𝐫𝐭𝐨 𝐒𝐚𝐥𝐯𝐨 𝐭𝐫𝐚 𝐯𝐢𝐚 𝐆𝐫𝐚𝐯𝐢𝐧𝐚 𝐞 𝐯𝐢𝐚 𝐏𝐢𝐞𝐫𝐬𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐌𝐚𝐭𝐭𝐚𝐫𝐞𝐥𝐥𝐚. 𝐋𝐞 𝐫𝐞𝐬𝐭𝐫𝐢𝐳𝐢...
06/10/2025

𝐂𝐚𝐥𝐭𝐚𝐠𝐢𝐫𝐨𝐧𝐞, 𝐬𝐞𝐧𝐬𝐨 𝐮𝐧𝐢𝐜𝐨 𝐝𝐢 𝐦𝐚𝐫𝐜𝐢𝐚 𝐧𝐞𝐥 𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐯𝐢𝐚 𝐏𝐨𝐫𝐭𝐨 𝐒𝐚𝐥𝐯𝐨 𝐭𝐫𝐚
𝐯𝐢𝐚 𝐆𝐫𝐚𝐯𝐢𝐧𝐚 𝐞 𝐯𝐢𝐚 𝐏𝐢𝐞𝐫𝐬𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐌𝐚𝐭𝐭𝐚𝐫𝐞𝐥𝐥𝐚.
𝐋𝐞 𝐫𝐞𝐬𝐭𝐫𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐚𝐥 𝐭𝐫𝐚𝐟𝐟𝐢𝐜𝐨 𝐟𝐢𝐧𝐨 𝐚𝐥 𝟏𝟓 𝐨𝐭𝐭𝐨𝐛𝐫𝐞.

Regolamentazione del traffico nel tratto della via Portosalvo interessato dai lavori Enel per un servizio più efficiente: da lunedì 6 ottobre a mercoledì 15 ottobre, dalle 6 alle 18, istituito il senso unico di marcia nella parte della via Portosalvo compresa tra la via Salvatore Gravina e la via Piersanti Mattarella. I veicoli procederanno, quindi, soltanto in direzione di via Piersanti Mattarella.

Lo stabilisce un'ordinanza del dirigente dell’Area 4 del Comune, ing. Gianpaolo Sottile. Nello stesso tracciato, istituito pure il divieto di sosta delle auto e di altri mezzi.

"Il provvedimento - spiega l'assessore ai Lavori pubblici e vicesindaco, Paolo Crispino - si è reso necessario per ridurre i disagi temporaneamente determinatisi lungo il tratto in questione, specialmente davanti all'ospedale e all'Istituto . Attivando il senso unico garantiamo un migliore accesso ai mezzi di soccorso nel nostro nosocomio. Contiamo, altresì, che ciò consenta all'Enel di ridurre i tempi necessari per i lavori nel percorso in questione, con conseguenti ricadute positive sulla viabilità. Confidiamo nella collaborazione dei cittadini".

Nelle foto, l'incrocio fra la via Salvatore Gravina e la via Portosalvo.

𝐒𝐎𝐒𝐏𝐄𝐒𝐀 𝐃𝐀𝐋𝐋𝐀 𝐏𝐎𝐋𝐈𝐙𝐈𝐀 𝐃𝐈 𝐒𝐓𝐀𝐓𝐎 𝐏𝐄𝐑 𝐒𝐄𝐓𝐓𝐄 𝐆𝐈𝐎𝐑𝐍𝐈 𝐋’𝐀𝐓𝐓𝐈𝐕𝐈𝐓𝐀’ 𝐃𝐈 𝐔𝐍 𝐂𝐄𝐍𝐓𝐑𝐎 𝐒𝐂𝐎𝐌𝐌𝐄𝐒𝐒𝐄 𝐃𝐈 𝐂𝐀𝐋𝐓𝐀𝐆𝐈𝐑𝐎𝐍𝐄 La Polizia di Stato ha...
05/10/2025

𝐒𝐎𝐒𝐏𝐄𝐒𝐀 𝐃𝐀𝐋𝐋𝐀 𝐏𝐎𝐋𝐈𝐙𝐈𝐀 𝐃𝐈 𝐒𝐓𝐀𝐓𝐎 𝐏𝐄𝐑 𝐒𝐄𝐓𝐓𝐄 𝐆𝐈𝐎𝐑𝐍𝐈 𝐋’𝐀𝐓𝐓𝐈𝐕𝐈𝐓𝐀’ 𝐃𝐈 𝐔𝐍 𝐂𝐄𝐍𝐓𝐑𝐎 𝐒𝐂𝐎𝐌𝐌𝐄𝐒𝐒𝐄 𝐃𝐈 𝐂𝐀𝐋𝐓𝐀𝐆𝐈𝐑𝐎𝐍𝐄

La Polizia di Stato ha sospeso temporaneamente l’attività di un centro scommesse a Caltagirone, in quanto, così come emerso dai diversi controlli finalizzati a verificare il rispetto delle norme in materia di legislazione della pubblica sicurezza, diventato un ritrovo abituale di pregiudicati.

A notificarlo al gestore sono stati i poliziotti del Commissariato di pubblica sicurezza di Caltagirone che hanno apposto i sigilli dopo aver effettuato più accertamenti in un ampio arco temporale.

Infatti, negli ultimi mesi, i poliziotti del Commissariato, durante gli accertamenti finalizzati alla verifica del rispetto delle norme in materia di legislazione della pubblica sicurezza, hanno riscontrato la costante presenza nel locale di diversi soggetti noti alle forze di Polizia per diversi gravi precedenti, per reati di particolare allarme sociale e, in particolare, per reati contro la persona e il patrimonio.

La presenza di questi clienti non è risultata sporadica, ma è stata riscontrata in molteplici verifiche al punto da rappresentare un rischio concreto per la sicurezza.

Pertanto, sulla base di quanto rilevato dai poliziotti, ultimata l’attività istruttoria da parte della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale, è stata disposta la chiusura del centro scommesse per 7 giorni, secondo quanto previsto dall’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza che prevede la possibilità per l’Autorità di Pubblica Sicurezza di sospendere temporaneamente le autorizzazioni e le licenze delle attività commerciali a tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini e per assicurare le legittime aspirazioni a vivere in una comunità sicura.

La disposizione normativa costituisce una garanzia per tutte quelle attività economiche che rispettano le regole ed esercita anche una funzione con effetti dissuasivi nei confronti di quei soggetti ritenuti pericolosi che, privati di un luogo di aggregazione abituale, vengono avvertiti che la loro presenza in questi luoghi è oggetto di attenzione da parte delle autorità.

𝐂𝐞𝐥𝐞𝐛𝐫𝐚𝐭𝐚 𝐥𝐚 𝐆𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐞𝐦𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐚𝐜𝐜𝐨𝐠𝐥𝐢𝐞𝐧𝐳𝐚, 𝐢𝐧 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐫𝐝𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐧𝐚𝐮𝐟𝐫𝐚𝐠𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝟐𝟎𝟏𝟑 𝐚𝐥 𝐥𝐚𝐫𝐠𝐨 𝐝...
03/10/2025

𝐂𝐞𝐥𝐞𝐛𝐫𝐚𝐭𝐚 𝐥𝐚 𝐆𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐦𝐞𝐦𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐚𝐜𝐜𝐨𝐠𝐥𝐢𝐞𝐧𝐳𝐚, 𝐢𝐧 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐫𝐝𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐧𝐚𝐮𝐟𝐫𝐚𝐠𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝟐𝟎𝟏𝟑 𝐚𝐥 𝐥𝐚𝐫𝐠𝐨 𝐝𝐢 𝐋𝐚𝐦𝐩𝐞𝐝𝐮𝐬𝐚 (𝟑𝟔𝟖 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐢): 𝐚𝐥 𝐜𝐢𝐦𝐢𝐭𝐞𝐫𝐨, 𝐦𝐨𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐠𝐡𝐢𝐞𝐫𝐚, 𝐫𝐢𝐟𝐥𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐞 𝐭𝐞𝐬𝐭𝐢𝐦𝐨𝐧𝐢𝐚𝐧𝐳𝐞. 𝐂𝐨𝐥𝐥𝐞𝐠𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐢𝐧 𝐝𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐚 𝐜𝐨𝐧 𝐥'𝐢𝐬𝐨𝐥𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐏𝐞𝐥𝐚𝐠𝐢𝐞

In occasione dell'anniversario del terribile naufragio del 2013, al largo di Lampedusa, nel quale persero la vita 368 persone, una delle quali, poi identificata in Weldu Robel, eritreo di 27 anni, è sepolta nel cimitero di Caltagirone, l'Amministratore comunale, le comunità di accoglienza dei progetti SAI, alcune scuole e associazioni si sono ritrovate stamani, al cimitero, per ricordare Robel e tutte le vittime del mare.

Si sono registrati un momento di preghiera, guidato da don Enzo Mangano (che ha insistito sulla difesa dell'identità e della dignità), e altri brevi riti di altre religioni. Spazio anche alle riflessioni degli studenti (del liceo artistico facente parte del "Secusio" e dell'istituto comprensivo "Narbone") e alle testimonianze di alcuni beneficiari dei progetti SAI.
Sono intervenute l'assessora al Welfare, Patrizia Alario, che ha sottolineato quanto sia importante "conservare e alimentare la speranza", e Gemma Marino (associazione Astra), che si è soffermata sui valori "della giustizia e della solidarietà".

Realizzato, inoltre, un collegamento in diretta con il gruppo di migranti ospiti delle comunità d'accoglienza calatine che, accompagnati da componenti delle equipe multidisciplinari, sono a Lampedusa per partecipare alla "tre giorni" promossa e organizzata dal Comitato 3 ottobre. E da Lampedusa suor Olga Rua ha ricordato come occorra "sentirsi tutti fratelli".

𝐂𝐡𝐢 𝐞𝐫𝐚 𝐥𝐚 𝐁𝐞𝐚𝐭𝐚 𝐋𝐮𝐜𝐢𝐚 𝐝𝐚 𝐂𝐚𝐥𝐭𝐚𝐠𝐢𝐫𝐨𝐧𝐞? 𝐕𝐢𝐭𝐚 𝐞 𝐦𝐞𝐦𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐟𝐫𝐚𝐧𝐜𝐞𝐬𝐜𝐚𝐧𝐚 𝐦𝐞𝐝𝐢𝐞𝐯𝐚𝐥𝐞.La Beata Lucia da Caltagirone (1360-1...
26/09/2025

𝐂𝐡𝐢 𝐞𝐫𝐚 𝐥𝐚 𝐁𝐞𝐚𝐭𝐚 𝐋𝐮𝐜𝐢𝐚 𝐝𝐚 𝐂𝐚𝐥𝐭𝐚𝐠𝐢𝐫𝐨𝐧𝐞? 𝐕𝐢𝐭𝐚 𝐞 𝐦𝐞𝐦𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐟𝐫𝐚𝐧𝐜𝐞𝐬𝐜𝐚𝐧𝐚 𝐦𝐞𝐝𝐢𝐞𝐯𝐚𝐥𝐞.

La Beata Lucia da Caltagirone (1360-1367 ca. – † 1400, Salerno) fu una religiosa del Terz’Ordine Francescano, vissuta nella Sicilia medievale. Nata a Caltagirone, condusse una vita di penitenza, preghiera e servizio, attirando attorno a sé devozione e ammirazione per la sua santità. Morì a Salerno nel 1400, ma la sua memoria rimase viva nei secoli.
Oggi è ricordata come figura centrale della spiritualità francescana siciliana e la sua festa liturgica si celebra il 26 settembre.
In questo video approfondiamo la sua storia e il suo culto a Caltagirone grazie al contributo di:
• Dott. Mario Amore, cultore di storia patria, che ci accompagna nei luoghi legati alla sua memoria;
• Don Giuseppe Federico, parroco della Cattedrale di San Giuliano, che, con la parrocchia di San Giacomo, custodisce il culto e la tradizione legata alla Beata.
Un racconto che intreccia storia, fede e cultura, restituendo l’immagine di una donna che continua a parlare alla coscienza spirituale della comunità calatina e di tutta la Sicilia.
Scopri con noi la storia della Beata Lucia e il suo messaggio di fede.

La Beata Lucia da Caltagirone (1360-1367 ca. – † 1400, Salerno) fu una religiosa del Terz’Ordine Francescano, vissuta nella Sicilia medievale. Nata a Caltagi...

𝐂𝐚𝐥𝐭𝐚𝐠𝐢𝐫𝐨𝐧𝐞, 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐚𝐫𝐚𝐛𝐢𝐧𝐢𝐞𝐫𝐢 𝐜𝐞𝐫𝐜𝐚 𝐝𝐢 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐝𝐢𝐜𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐞 𝐩𝐢𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐜𝐚𝐧𝐚𝐩𝐚 𝐢𝐧𝐝𝐢𝐚𝐧𝐚. 𝟒𝟒𝐞𝐧𝐧𝐞 𝐚𝐫𝐫𝐞𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨I Carabinieri d...
24/09/2025

𝐂𝐚𝐥𝐭𝐚𝐠𝐢𝐫𝐨𝐧𝐞, 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐬𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐚𝐫𝐚𝐛𝐢𝐧𝐢𝐞𝐫𝐢 𝐜𝐞𝐫𝐜𝐚 𝐝𝐢 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐝𝐢𝐜𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐞 𝐩𝐢𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐜𝐚𝐧𝐚𝐩𝐚 𝐢𝐧𝐝𝐢𝐚𝐧𝐚. 𝟒𝟒𝐞𝐧𝐧𝐞 𝐚𝐫𝐫𝐞𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Caltagirone, con il supporto dei colleghi del Nucleo Elitrasportato Cacciatori di “Sicilia”, hanno arrestato in flagranza di reato un pregiudicato 44enne di Caltagirone, perché accusato di produzione illegale di sostanze stupefacenti.

Il monitoraggio investigativo svolto dai militari aveva individuato la “zona d’interesse operativo” in Contrada Paradiso e pertanto, sfruttando anche le specifiche capacità dei Cacciatori di “Sicilia” in contesti rurali, gli investigatori hanno effettuato svariati controlli nei fondi agricoli di quella zona.

Nel corso dell’attività, i Carabinieri hanno notato uno strano atteggiamento da parte del 44enne che, all’interno di un terreno adiacente quello controllato, era indaffaratissimo a sradicare alcune piante che, almeno a distanza, sembravano avere delle somiglianze con altre a loro ben note, quelle della canapa indiana.

A questo punto, i Carabinieri lo hanno rapidamente raggiunto, bloccandolo. L’uomo, visibilmente sorpreso di essere stato “beccato” così velocemente, ha ammesso che, dopo aver visto i Carabinieri, ha pensato di estirpare le piante di canapa indiana che egli stesso aveva pianto e stava curando: 16 arbusti alti fino a un metro e mezzo, di cui 5 già strappate dal terreno.

Nel prosieguo del controllo, inoltre, il 44enne, già con specifici precedenti in materia di droga, vistosi ormai scoperto, ha anche indicato ai Carabinieri un incavo ricavato in un muro di pietra, nel quale aveva nascosto un’infiorescenza di canapa di 6 grammi circa ed un bilancino di precisione che, ovviamente, sono stati sequestrati dai militari.

L’arresto del 44enne, ferma restando la presunzione d’innocenza degli indagati valevole ora e fino a condanna definitiva, è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria.

𝐃𝐢𝐬𝐬𝐞𝐫𝐯𝐢𝐳𝐢 𝐧𝐞𝐥𝐥'𝐞𝐫𝐨𝐠𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥' 𝐚𝐜𝐪𝐮𝐚 𝐚 𝐂𝐚𝐥𝐭𝐚𝐠𝐢𝐫𝐨𝐧𝐞 𝐆𝐫𝐚𝐦𝐦𝐢𝐜𝐡𝐞𝐥𝐞 𝐋𝐢𝐜𝐨𝐝𝐢𝐚 𝐄𝐮𝐛𝐞𝐚, 𝐌𝐚𝐳𝐳𝐚𝐫𝐫𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐕𝐢𝐳𝐳𝐢𝐧𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐠𝐮𝐚𝐬𝐭𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐫𝐞𝐭...
23/09/2025

𝐃𝐢𝐬𝐬𝐞𝐫𝐯𝐢𝐳𝐢 𝐧𝐞𝐥𝐥'𝐞𝐫𝐨𝐠𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥' 𝐚𝐜𝐪𝐮𝐚 𝐚 𝐂𝐚𝐥𝐭𝐚𝐠𝐢𝐫𝐨𝐧𝐞 𝐆𝐫𝐚𝐦𝐦𝐢𝐜𝐡𝐞𝐥𝐞 𝐋𝐢𝐜𝐨𝐝𝐢𝐚 𝐄𝐮𝐛𝐞𝐚, 𝐌𝐚𝐳𝐳𝐚𝐫𝐫𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐕𝐢𝐳𝐳𝐢𝐧𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐠𝐮𝐚𝐬𝐭𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐫𝐞𝐭𝐞 𝐞𝐥𝐞𝐭𝐭𝐫𝐢𝐜𝐚
SIE, perdurante guasto alla rete elettrica e meno acqua nei serbatoi: domani 24 settembre disservizi nell'erogazione idrica a Caltagirone, Vizzini, Grammichele, Licodia Eubea e Mazzarrone
La SIE (Servizi idrici etnei), che gestisce il servizio idrico nei suddetti 5 Comuni, ha reso noto che il perdurare del guasto provocherà, domani 24, difficoltà nell'approvvigionamento dell'acqua.

𝐂𝐚𝐥𝐭𝐚𝐠𝐢𝐫𝐨𝐧𝐞. 𝐑𝐚𝐝𝐢𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐚 𝐈𝐧𝐭𝐞𝐫𝐯𝐞𝐧𝐭𝐢𝐬𝐭𝐢𝐜𝐚 𝐚𝐥 𝐆𝐫𝐚𝐯𝐢𝐧𝐚.𝐏𝐞𝐫𝐜𝐨𝐫𝐬𝐢 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐠𝐫𝐚𝐭𝐢 𝐞 𝟒𝟓𝟎 𝐩𝐫𝐨𝐜𝐞𝐝𝐮𝐫𝐞 𝐞𝐬𝐞𝐠𝐮𝐢𝐭𝐞Tre storie cliniche dimost...
23/09/2025

𝐂𝐚𝐥𝐭𝐚𝐠𝐢𝐫𝐨𝐧𝐞. 𝐑𝐚𝐝𝐢𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐚 𝐈𝐧𝐭𝐞𝐫𝐯𝐞𝐧𝐭𝐢𝐬𝐭𝐢𝐜𝐚 𝐚𝐥 𝐆𝐫𝐚𝐯𝐢𝐧𝐚.
𝐏𝐞𝐫𝐜𝐨𝐫𝐬𝐢 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐠𝐫𝐚𝐭𝐢 𝐞 𝟒𝟓𝟎 𝐩𝐫𝐨𝐜𝐞𝐝𝐮𝐫𝐞 𝐞𝐬𝐞𝐠𝐮𝐢𝐭𝐞
Tre storie cliniche dimostrano come la Radiologia Interventistica possa migliorare i percorsi di cura.
Interventistica all'ospedale Gravina, con oltre 450 procedure ad alto contenuto specialistico già eseguite e refertate. Questi interventi hanno permesso diagnosi più precise e trattamenti efficaci, spesso evitando la necessità di interventi chirurgici maggiori.
La Radiologia Interventistica, disciplina specialistica microchirurgica e mini-invasiva, sta assumendo un ruolo sempre più centrale nei percorsi di cura del Presidio Ospedaliero Gravina di Caltagirone. Grazie all'impiego integrato di fluoroscopia, ecografia e Tc, l'equipe del reparto è in grado di eseguire biopsie, paracentesi, nefrostomie, drenaggi biliari, posizionamenti di stent e drenaggi di ascessi e raccolte addominali, riducendo i tempi di ricovero e aumentando il comfort clinico.
L'attività specialistica è assicurata dalla Uos di Radiologia Interventistica, afferente alla Uoc di Diagnostica per Immagini del Presidio Gravina, diretta da Bruno Varsallona, e si avvale di un'équipe dedicata composta da medici radiologi, tecnici di radiologia e personale infermieristico specializzato, che operano in stretta integrazione funzionale. L'attività clinica è svolta da Camillo Tilocca, responsabile dell’Unità operativa, e da Stefano Cannizzaro, dirigente medico radiologo.
Il percorso di crescita del servizio è stato reso possibile grazie alla sinergia con il Dipartimento di Scienze radiologiche, diretto da Vincenzo Ricceri, e la Scuola di Specializzazione in Diagnostica per Immagini dell'Università di Catania, diretta da Antonio Basile, che ricopre anche il ruolo di direttore della Uoc di Radiologia del Policlinico Universitario Rodolico. In questo ambito sono state sviluppate ed eseguite procedure di II livello (biopsie polmonari Tc-guidate, nefrostomie percutanee, drenaggi biliari interni/esterni e bilioplastiche).
La collaborazione con l'università ha favorito un concreto trasferimento di competenze specialistiche, incrementando lautonomia operativa dell'équipe medica e garantendo la formazione mirata del personale infermieristico e tecnico di radiologia.
Le procedure hanno interessato reparti di area medica e chirurgica, in particolare la Uoc di Medicina Interna, diretta da Claudia Ferrigno, garantendo cure tempestive e di prossimità. Di particolare rilievo la valorizzazione delle competenze interne e la conseguente internalizzazione dei percorsi diagnostico-terapeutici, che consentono di garantire continuità assistenziale, ridurre la mobilità dei pazienti verso altri centri e rafforzare l'autonomia operativa della struttura, con ricadute concrete sulla qualità delle cure e sulla comunità.
Nei mesi estivi, grazie ai percorsi condivisi tra Medicina Interna e Radiologia Interventistica, sono stati affrontati, ad esempio, tre casi clinici particolarmente significativi. Una paziente con stenosi benigna del coledoco è stata seguita in un percorso terapeutico articolato in più fasi che ha evitato un intervento chirurgico maggiore. Un paziente con ittero colestatico da carcinoma pancreatico è stato trattato con il posizionamento di uno stent biliare percutaneo, soluzione sicura ed efficace alternativa alla chirurgia. Infine, un paziente con linfoadenopatia addominale profonda ha potuto ottenere diagnosi istologica grazie a una biopsia Tc-guidata, senza necessità di ricorrere alla chirurgia a cielo aperto.
Tre storie diverse che dimostrano come la Radiologia Interventistica possa migliorare percorsi di cura, riducendo rischi e disagi e offrendo soluzioni efficaci, tempestive e meno invasive, all'interno di una presa in carico del paziente a 360 gradi: Medicina Interna per la degenza e le cure mediche, Radiologia come intervento risolutivo.

Indirizzo

Caltagirone

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PERCHÉ “IL SETTE E MEZZO”? – Molti si saranno chiesti il significato del nome che abbiamo scelto per la nostra testata, che avrà suscitato curiosità e interesse. La maggior parte avrà pensato al noto gioco delle carte siciliane. C’è del vero in questo, anche se non è questa la principale motivazione che sta dietro la scelta di chiamare il giornale «Il Sette e Mezzo». Ci piacerebbe però poter essere la “matta”, la carta fuori dalle regole che spariglia la partita quando i giochi sono fatti e si sa ormai chi è il vincitore. La “matta” è quella dose di sana follia che ti consente di vincere col massimo punteggio proprio quando in mano non hai nulla, solo mezzo punto. Che manda a casa chi pensa di vincere facile. Scartata la spiegazione pià facile e immediata, occorre risalire all’anno 1866 per ritrovare le ragioni della scelta del nome. No, non vantiamo un così antico lignaggio. Siamo una testata neonata. Ma vorremmo riallacciare i fili di una storia interrotta tanti anni fa. Nel 1866, appunto. LA NOSTRA STORIA CHE NON CONOSCIAMO – In quell’anno, per sette giorni e mezzo, dal 16 al 22 settembre, tutto il popolo di Palermo insorse contro uno Stato unitario che aveva promesso la libertà ma aveva rivelato il suo volto vessatorio e poliziesco. Tra i ribelli, ex garibaldini delusi e partigiani borbonici, reduci dell’esercito meridionale e repubblicani, i nemici di una volta, si ritrovarono insieme oltre gli steccati ideologici, in nome della comune civiltà. Il governo italiano decise di mostrare i muscoli: proclamò lo stato d’assedio e fece interve**re l’esercito, mentre le navi della Regia Marina e quelle inglesi bombardarono per 4 giorni la città. Palermo fu messa a ferro e fuoco da 40.000 soldati. Molti dei rivoltosi furono arsi vivi e oltre mille civili passati per le armi. Al comando della spedizione era il generale Raffaele Cadorna, segnalatosi poi in altre lodevoli e gloriose imprese contro i contadini in rivolta per l’odiosa tassa sul macinato e alla Breccia di Porta Pia, dove sbaragliò le poche truppe pontificie, che avevano l’ordine di limitarsi ad un puro atto di resistenza simbolico. Per i suoi altissimi meriti il generale fu nominato deputato e senatore. Il figlio, Luigi, è rimasto negli annali di storia patria. Capo di Stato maggiore del Regio Esercito nel corso della prima guerra mondiale, si segnalò per l’alterigia sprezzante con cui trattava i suoi uomini, considerati carne da macello, e per l’ignominiosa disfatta di Caporetto. Una famiglia benemerita. NOI NON STIAMO CON CADORNA – Noi del giornale «Il Sette e Mezzo» non stiamo con i Cadorna, dovunque siano e sotto qualunque spoglia si celino. Siamo contro questa razza di miles gloriosus che unisce la supponenza e arroganza alla totale incapacità e incompetenza; che ha compiti di governo non per i suoi meriti ma per appartenenza di famiglia, di partito, di casta; che si fa forte con i deboli e debole con i forti; che vince a Palermo contro la folla inerme ma fugge vergognosamente a Caporetto contro un esercito ben armato e addestrato. È questa nefasta specie umana la mala pianta che ammorba il nostro paese. Per queste ragioni stiamo e staremo sempre con gli uomini e non con i caporali, come li definiva Totò. Un’ultima annotazione. L’insurrezione finì nel sangue all’inizio dell’ottavo giorno. Nel simbolismo cristiano, l’ottavo giorno è quello della Resurrezione, della vittoria della Vita dopo la catastrofe del Venerdì Santo. Sogniamo per la nostra amata Sicilia quella resurrezione che le è stata negata nel 1866. Vorremmo che le fosse restituito intero quell’ottavo giorno che allora fu troncato a metà. Il Sette e Mezzo