Edizioni Lussografica

Edizioni Lussografica Da oltre 90 anni è un punto di riferimento dell'editoria e dell'arte tipografica, che offre prodotti di qualità con la massima cortesia e puntualità.

Tra gli scultori nisseni che hanno operato dalla seconda metàdell’Ottocento fino ai primi decenni del Novecento, partico...
15/09/2025

Tra gli scultori nisseni che hanno operato dalla seconda metàdell’Ottocento fino ai primi decenni del Novecento, particolaree meritata attenzione è stata riservata ai due esponenti di spicco,Giuseppe Frattallone e Michele Tripisciano, alle cui vicendee produzioni artistiche sono stati dedicati, in varie epoche,approfonditi studi e accurate pubblicazioni. La fama dei due hafinito però per oscurare figure di artisti locali che, seppur ritenuti“minori”, hanno egualmente profuso impegno e passionerealizzando lavori sia nella loro Caltanissetta, sia ben oltre iristretti confini locali e addirittura oltre oceano. Soprattutto tredi loro, Salvatore Lo Verme, Giacomo Scarantino e FrancescoAsaro - di cui qui si presentano le biografie – hanno lavoratodovendo anch’essi fare i conti con le ristrettezze economichedelle loro numerose famiglie e non beneficiando, specie perla loro prima formazione, del supporto di blasonati mecenaticom’era stato il caso di Frattallone e Tripisciano; però, puntandoesclusivamente sul riconoscimento del loro talento, sarebberoriusciti ad ottenere il sussidio pubblico degli enti locali.Su di loro non era stato finora condotto uno specifico studiocon una ricerca approfondita sulla rispettiva attività artistica:solo fugaci riferimenti ad alcune delle loro opere rimaste aCaltanissetta, e ancora visibili, si ritrovano infatti in più ampicontesti e pubblicazioni di storia dell’arte nissena. Con il presentelavoro, che non ha la pretesa di considerarsi esaustivo, s’è intesodunque rendere omaggio alla memoria di questi tre scultori, conl’auspicio di trarli fuori da quell’ingiusto dimenticatoio in cui laloro città li ha finora relegati Mostra meno

Il racconto – intriso di colpi di scena e caratterizzato dalla recitazione enfatica tipica dei film dell'epoca – si dipa...
15/09/2025

Il racconto – intriso di colpi di scena e caratterizzato dalla recitazione enfatica tipica dei film dell'epoca – si dipana come un'avventura picaresca, sequel narrativo de I cavalieri dalle maschere nere (I Beati Paoli), già immortalato nel primo volume della collana. La narrazione fu concepita originariamente dalla penna del Natoli, sviluppando una metamorfosi triplice: dal testo scritto prima, all'immagine filmica sullo schermo poi, e, infine, alla vignetta. In questa odissea mediatica, la matita di Elisa Montali diviene il catalizzatore di una trasmutazione estetica della graphic novel. Questo cinefumetto incarna la natura proteiforme del cinema, dimostrando come la settima arte possa trascendere i propri confini, creando nuovi dispositivi di comunicazione, inedite forme espressive. Tratto dal film omonimo che Pino Mercanti diresse nel 1947 in quel di Palermo, Il principe ribelle risponde come un omaggio a un classico, e come manifesto della continua evoluzione del medium cinematografico, nel dialogo ininterrotto tra le arti visive.

Attraverso un delicato lavoro di adattamento grafico, artistico e narrativo, i film che hanno segnato la storia del nost...
15/09/2025

Attraverso un delicato lavoro di adattamento grafico, artistico e narrativo, i film che hanno segnato la storia del nostro cinema rivivono in vignette, offrendo una nuova prospettiva e una rinnovata fruibilità. In questo secondo volume della collana, prende vita Il giorno della civetta (1968), opera cinematografica diretta da Damiano Damiani e tratta dall'omonimo romanzo di Leonardo Sciascia.
Attraverso la potenza evocativa del fumetto, questa trasposizione offre una nuova chiave di lettura di un’opera emblematica, che indaga con profonda sensibilità i temi della mafia, del potere e della giustizia. Come gli altri albi della serie, anche questo ha l’ambizione di rilanciare la cultura cine ma tografica e fumettistica, facendo dialogare le due forme artistiche per valorizzare l’eredità della settima arte.
Con un libero adattamento della sceneggiatura originale, le tavole astratte a fumetti restituiscono in chiave espressionista l’intensità e la bellezza del film, catturando l’essenza della narrazione visiva e proiettando il lettore in un’atmosfera carica di suggestione.

08/08/2025
Il succedersi delle generazioni dei signori Bonanno scandisce la trasformazione di Canicattì da semplice casale in terri...
08/08/2025

Il succedersi delle generazioni dei signori Bonanno scandisce la trasformazione di Canicattì da semplice casale in territorio di Naro a vera e propria città egemone su un vasto territorio, che è molto più ampio dei confini amministrativi.
La crescita economica e demografica del centro coincide con l’ascesa dei Bonanno nei ranghi dell’aristocrazia siciliana. Trasferitisi da Caltagirone a Siracusa quasi in coincidenza con l’acquisizione per via di matrimonio del feudo di Canicattì, i Bonanno si imparenteranno con alcune della maggiori casate della città aretusea, poi il baricentro delle loro alleanze familiari si sposterà su Messina per poi nella seconda metà del Seicento spostarsi definitivamente a Palermo.
Insieme all’insediamento di alcuni ordini religiosi, alla costruzione di una nuova Chiesa Madre, alla fondazione di un monastero benedettino femminile e alla trasformazione del castello feudale in palazzo, che sono interventi usuali in ogni centro feudale, la presenza di alcune opere scultoree, resti di una fontana monumentale, appare invece straordinaria.
La raffinate statue in marmo di una divinità fluviale, quella allegorica della Fama e di due vigorose erme maschili con sottostanti mascheroni ci testimoniano di una colta committenza degli stessi Bonanno che nella terra di Canicattì portarono opere dei migliori artisti operanti in Sicilia tra XVI e XVII secolo. Ancor più straordinaria è la presenza nel castello di Canicattì di una delle armerie più ricche della Sicilia feudale della quale gli inventari che qui si pubblicano in trascrizione ci danno una esauriente descrizione.
Il racconto su Canicattì si conclude nei primi decenni del Settecento e coincide con la crisi economica della famiglia Bonanno che culminerà nell’Ottocento con l’alienazione totale dei resti dell’amministrazione feudale e la donazione dell’intera armeria ai sovrani borbonici.

La mente: argomento impegnativo, specie quando comincia ad evaporare e volatilizzarsi. Non si può raccontare un'esperien...
06/08/2025

La mente: argomento impegnativo, specie quando comincia ad evaporare e volatilizzarsi. Non si può raccontare un'esperienza di demenza progressiva senza proiettare in essa il proprio vissuto, cioè le proprie paure. Quante immagini e sensazioni evoca la demenza! Come per esempio nei vecchi treni, quando si imboccava una galleria e si spegneva la luce, si rimaneva in balia delle dispercezioni nel frastuono del silenzio.

Il presente volume intende denunciare le criticità e, al contempo, evidenziare le potenzialità di alcuni dei principali ...
04/08/2025

Il presente volume intende denunciare le criticità e, al contempo, evidenziare le potenzialità di alcuni dei principali luoghi della cultura della Sicilia centrale e in particolare delle province di Caltanissetta ed Enna, il cui territorio, in un remoto passato, faceva parte dell’antica Sikanìa.Esso rappresenta, inoltre, l’occasione per offrire alle Istituzioni preposte alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale nisseno ed ennese, una schedatura aggiornata di questi luoghi, in cui sono stati riportati, ordinatamente, i dati identificativi e di localizzazione, quelli storici, amministrativi e descrittivi.

L’inaugurazione del Teatro d’Arte Roma avvenne il 2aprile 1925.Fu un successo, che si ripeté il 22 aprile con Nostra Dea...
04/08/2025

L’inaugurazione del Teatro d’Arte Roma avvenne il 2aprile 1925.Fu un successo, che si ripeté il 22 aprile con Nostra Deadi Massimo Bontempelli con una portentosa Marta Abbanella parte della protagonista, confermandosi attrice riccadi potenzialità interpretative, per come Pirandello avevaintuito sin dal primo incontro. E si rivelerà di lì a poco l’attricepirandelliana per eccellenza. Il Centro Pirandellianoha celebrato tale debutto col 62° Convegno internazionaledi studi pirandelliani, omaggiando una figura di donna e diprimattrice del Teatro d’Arte di Roma e della CompagniaPirandello e seguendola nelle successive tournée, in città eteatri di tutto il mondo, accolte sempre con ammirazionesia per lei attrice che per Pirandello autore. Ma non soltanto,ché sono stati presi in esame da parte di studiosi italianie stranieri, i cui contributi sono contenuti nel presentevolume, lo stato del teatro italiano coevo, le drammaturgiedi autori italiani e stranieri presenti nei cartelloni, i rapportifra le varie compagnie e il “nuovo” modo di fare regiatutto pirandelliano. Uno sguardo particolare è stato datoai cartelloni nelle stagioni 1925-26, 1926-27, 1927-28, cosìimportanti e coraggiosi per la novità e la valenza artisticadei testi, secondo la volontà programmatica manifestata daPirandello, e per la presenza di attori di alto profilo. Il 62°Convegno ha portato a termine il progetto in due fasi delCentro Nazionale di Studi Pirandelliani sul Teatro d’Artedi Roma, del quale s’era già occupato col 61° Convegno aiprimi di dicembre 2024 per celebrarne la fondazione (1924)nella ricorrenza del centenario.

La grande spedizione ateniese in Sicilia del 415- 413 a.C., tragicamente conclusasi nelle acque del fiume Assinaros, sen...
04/08/2025

La grande spedizione ateniese in Sicilia del 415- 413 a.C., tragicamente conclusasi nelle acque del fiume Assinaros, senza dubbio ha notevolmente condizionato non solo la storia dell’isola, confermando Siracusa come città leader della grecità occidentale, ma soprattutto la storia di Atene, che si avvia verso un inarrestabile declino.
Per Tucidide, che del disastro ateniese è lucido cronista, il fallimento in Sicilia è un errore di valutazione da addebitare non solo alla incapacità del demos ateniese di determinare realisticamente vantaggi e svantaggi di un’impresa senza dubbio impegnativa, ma anche alla irresponsabilità di coloro che avventatamente sostennero l’invio oltre mare di uomini e mezzi e alle divergenze ideologiche e caratteriali che non poco condizionarono sul piano operativo e militare le decisioni dei tre protagonisti, Alcibiade, Lamaco e Nicia.

La festa del SS. Crocifisso dell’Olmo ha, da sempre, attratto numerosi fedeli per i suoi elementi processionali, le cele...
01/08/2025

La festa del SS. Crocifisso dell’Olmo ha, da sempre, attratto numerosi fedeli per i suoi elementi processionali, le celebrazioni
liturgiche e il suo simbolo: il Crocifisso stesso. Dopo secoli e una grande ricerca storica che ha abbracciato i documenti degli Archivi di Mazzarino, Caltanissetta, Piazza Armerina e Siracusa,
finalmente, possiamo conoscere compiutamente le vicende della Chiesa e della sua Confraternita dal XVI al XXI secolo.
Questa Confraternita, che nelle sue vicende storiche ha conservato gloriosa grandezza, ha reiterato una festa, quale quella del Crocifisso, per quattro secoli, mantenendo una viva fede e devozione popolare.

Tra gli scultori nisseni che hanno operato dalla seconda metàdell’Ottocento fino ai primi decenni del Novecento, partico...
01/08/2025

Tra gli scultori nisseni che hanno operato dalla seconda metàdell’Ottocento fino ai primi decenni del Novecento, particolaree meritata attenzione è stata riservata ai due esponenti di spicco,Giuseppe Frattallone e Michele Tripisciano, alle cui vicendee produzioni artistiche sono stati dedicati, in varie epoche,approfonditi studi e accurate pubblicazioni. La fama dei due hafinito però per oscurare figure di artisti locali che, seppur ritenuti“minori”, hanno egualmente profuso impegno e passionerealizzando lavori sia nella loro Caltanissetta, sia ben oltre iristretti confini locali e addirittura oltre oceano. Soprattutto tredi loro, Salvatore Lo Verme, Giacomo Scarantino e FrancescoAsaro - di cui qui si presentano le biografie – hanno lavoratodovendo anch’essi fare i conti con le ristrettezze economichedelle loro numerose famiglie e non beneficiando, specie perla loro prima formazione, del supporto di blasonati mecenaticom’era stato il caso di Frattallone e Tripisciano; però, puntandoesclusivamente sul riconoscimento del loro talento, sarebberoriusciti ad ottenere il sussidio pubblico degli enti locali.Su di loro non era stato finora condotto uno specifico studiocon una ricerca approfondita sulla rispettiva attività artistica:solo fugaci riferimenti ad alcune delle loro opere rimaste aCaltanissetta, e ancora visibili, si ritrovano infatti in più ampicontesti e pubblicazioni di storia dell’arte nissena. Con il presentelavoro, che non ha la pretesa di considerarsi esaustivo, s’è intesodunque rendere omaggio alla memoria di questi tre scultori, conl’auspicio di trarli fuori da quell’ingiusto dimenticatoio in cui laloro città li ha finora relegati

Il volume, sulla base dell’inedito corpus documentario della maestranza degli orafi e argentieri di Palermo, restituisce...
01/08/2025

Il volume, sulla base dell’inedito corpus documentario della maestranza degli orafi e argentieri di Palermo, restituisce alla memoria collettiva la storia della Confraternita di Sant’Eligio dal 1594, epoca della sua costituzione, sino al 1874.
Un tassello di fondamentale importanza si aggiunge al mosaico di conoscenze nell’ambito dell’oreficeria e dell’argenteria siciliana e palermitana spesso considerato minore.
Lo studio dà nuova luce all’attività del Monte e della Chiesa di Sant’Eligio, individua nomi e anni di operosità di artigiani palermitani, siciliani e anche «stranieri», i quali per aprire bottega nel capoluogo siciliano dovevano pagare una specifica tassa.
Di grande interesse per la conoscenza delle personalità artistiche della maestranza degli orafi e argentieri di Palermo, testimonia importanti commissioni di creazioni artistiche realizzate nell’inconfondibile lavorazione alla maniera siciliana.
Lo spirito della maestranza, simbolicamente espresso nel motto Flammescat igne charitas, hic intus aurum purificandum adest, guida la ricostruzione di un mondo artigianale mai irrigiditosi in schemi fissi, ma vivo e produttivo all’interno del quartiere di San Giacomo la Marina, ove operosissime botteghe di orafi e argentieri costellavano l’antico quadrilatero circostante la Chiesa di Sant’Eligio.

Indirizzo

Via L. Greco, 19/21
Caltanisetta
93100

Orario di apertura

Lunedì 08:30 - 13:00
15:00 - 18:30
Martedì 08:30 - 13:00
15:00 - 18:30
Mercoledì 08:30 - 13:00
15:00 - 18:30
Giovedì 08:30 - 13:00
15:00 - 18:30
Venerdì 08:30 - 13:00
15:00 - 18:30

Telefono

+39093425965

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Edizioni Lussografica pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta L'azienda

Invia un messaggio a Edizioni Lussografica:

Condividi

Digitare