03/07/2025
Una mongolfiera che vola sospinta dal nostro stato emotivo: più siamo rilassati, più si solleva nel cielo. Al contrario, se ci lasciamo sopraffare da ansia e stress, comincia lentamente a scendere. È questo il cuore del progetto sviluppato dal team di bioingegneri del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa, coordinato da Alberto Greco ed Enzo Pasquale Scilingo.
La tecnologia si basa su una piattaforma di realtà virtuale adattiva, capace di modificare lo scenario in base ai segnali fisiologici emessi dal nostro corpo. “La persona indossa un visore VR ed è monitorata da sensori non invasivi che rilevano il battito cardiaco e la conduttanza cutanea – spiega Greco –. Questi dati vengono interpretati per identificare stati di ansia o rilassamento. Lo scenario virtuale, una mongolfiera in volo, si comporta di conseguenza: sale quando la persona è calma, scende quando percepisce tensione. Il meccanismo, oltre a essere immersivo, aiuta concretamente a imparare tecniche di autoregolazione del corpo e della mente. Già dopo cinque minuti si osservano miglioramenti significativi nella capacità di rilassarsi”.
La stessa tecnologia è oggi al centro di una sperimentazione clinica per il trattamento dell’ansia sociale, un disturbo in aumento, soprattutto tra i più giovani, dopo gli anni della pandemia. Il sistema è pensato per supportare la terapia dell’esposizione, una tecnica psicologica che prevede il confronto graduale con le situazioni che generano ansia.
“Si tratta di una terapia spesso rifiutata dai pazienti, comprensibilmente spaventati – afferma Sergio Frumento, psicofisiologo e assegnista di ricerca –. Ma la realtà virtuale adattiva rende l'esperienza più controllata, accettabile e personalizzabile. Questo la rende adatta sia all’uso clinico sia a contesti non sanitari, come scuole o luoghi di lavoro. Inoltre, grazie alla natura digitale, il sistema si presta a forme di telemedicina guidate a distanza”.
Un progetto che unisce scienza, empatia e tecnologia per affrontare una delle sfide più diffuse del nostro tempo: ritrovare l’equilibrio interiore.
FONTE: ANSA