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22/08/2025
💙⚽ La Nuova Sede del Club Napoli Piedimonte Matese: la Casa della Passione Azzurra ⚽💙Il cuore azzurro del Matese batte p...
22/08/2025

💙⚽ La Nuova Sede del Club Napoli Piedimonte Matese: la Casa della Passione Azzurra ⚽💙

Il cuore azzurro del Matese batte più forte che mai: il Club Napoli Piedimonte Matese ha una nuova sede, rinnovata e pronta ad accogliere tutti i tifosi!

🏟️ All’interno, la sede è un vero e proprio museo della storia del Napoli: bacheche piene di sciarpe, ricordi di sfide con le grandi squadre italiane ed europee, foto che raccontano momenti di gioia e sofferenza, sempre vissuti con la stessa passione azzurra.

🌟 Fiore all’occhiello è la nuova Sala Maradona, un tempio dedicato al Pibe de Oro e alla storia del Napoli. Un luogo da vivere, visitare e custodire come simbolo della nostra fede calcistica.

🤝 Il Club non è solo calcio: è aggregazione, amicizia e inclusione. In un mondo sempre più virtuale, noi vogliamo continuare a vivere le partite insieme, come se fossimo allo stadio, con la stessa voce, lo stesso entusiasmo, lo stesso sogno.

Di-Vagando verso Nord – Giorno 50 3200 km andati – The EndDal diario di Anna Rosa e e Elio Pagliaro Arrivati a Trondheim...
14/08/2025

Di-Vagando verso Nord – Giorno 50 3200 km andati – The End
Dal diario di Anna Rosa e e Elio Pagliaro

Arrivati a Trondheim, dopo 50 giorni e 3.200 km in sella, partiti da Milano, l’emozione è stata grande.

La meta di tanti pellegrini, la maestosa cattedrale di Nidarosdomen, ci è apparsa davanti come un abbraccio di pietra e storia. Lì, di fronte a quelle mura antiche, ci siamo guardati e ci siamo detti: «Il tempo è passato troppo in fretta… questi giorni sono volati».
Non ci siamo mai davvero fermati.

Ogni giorno era un piccolo capitolo di un’unica avventura: mo***re la tenda, accendere il fornello per qualcosa di caldo, addormentarsi sotto un cielo di stelle, svegliarsi all’alba, smo***re tutto e ripartire.
Lungo la strada, volti nuovi: altri viaggiatori, storie condivise, sorrisi scambiati prima di separarsi, ognuno verso la propria meta.

Negli ultimi giorni, le discese veloci e le salite ripide le ho sentite bruciare in ogni muscolo.
La stanchezza si accumulava, così come le fughe improvvise per evitare la pioggia o per trovare un po’ d’ombra.
Ma ogni tappa, affrontata con il vento in faccia, ci avvicinava al traguardo.
Ora siamo qui, avvolti nel pile, respirando l’aria fresca del Nord.
Domani, però, saremo a Roma, sotto un sole cocente dal quale non ci sarà scampo.
Le bici sono già smontate e imballate con cura, ogni vite e ogni pedale trattati come reliquie di questa avventura.
A Roma le rimonteremo e, dopo un treno per Caserta, torneremo ancora in sella per gli ultimi chilometri verso casa.
Poi… rivivremo il viaggio attraverso le foto, rendendoci conto di quanti siano stati i giorni e i chilometri percorsi.
Eppure, dentro di noi, resterà la sensazione che non siano stati abbastanza.
Forse inizieremo già a pensare alla prossima partenza.
Per ora le gambe chiedono ferie, e i nostri “cavalli alati” meritano riposo.
Oggi, per la prima volta, non pubblichiamo la foto di un paesaggio o di un tratto del nostro cammino in bici: oggi la foto è quella del ritorno… per poter partire ancora.
Perché ogni ritorno, in fondo, è solo il preludio di una nuova partenza.

Di-Vagando verso Nord – Giorno 50 3200 km andati – The End
Dal diario di Anna Rosa e e Elio Pagliaro

Arrivati a Trondheim, dopo 50 giorni e 3.200 km in sella, partiti da Milano, l’emozione è stata grande.

La meta di tanti pellegrini, la maestosa cattedrale di Nidarosdomen, ci è apparsa davanti come un abbraccio di pietra e storia. Lì, di fronte a quelle mura antiche, ci siamo guardati e ci siamo detti: «Il tempo è passato troppo in fretta… questi giorni sono volati».

Non ci siamo mai davvero fermati.

Ogni giorno era un piccolo capitolo di un’unica avventura: mo***re la tenda, accendere il fornello per qualcosa di caldo, addormentarsi sotto un cielo di stelle, svegliarsi all’alba, smo***re tutto e ripartire.

Lungo la strada, volti nuovi: altri viaggiatori, storie condivise, sorrisi scambiati prima di separarsi, ognuno verso la propria meta.

Negli ultimi giorni, le discese veloci e le salite ripide le ho sentite bruciare in ogni muscolo.

La stanchezza si accumulava, così come le fughe improvvise per evitare la pioggia o per trovare un po’ d’ombra.

Ma ogni tappa, affrontata con il vento in faccia, ci avvicinava al traguardo.

Ora siamo qui, avvolti nel pile, respirando l’aria fresca del Nord.

Domani, però, saremo a Roma, sotto un sole cocente dal quale non ci sarà scampo.

Le bici sono già smontate e imballate con cura, ogni vite e ogni pedale trattati come reliquie di questa avventura.

A Roma le rimonteremo e, dopo un treno per Caserta, torneremo ancora in sella per gli ultimi chilometri verso casa.

Poi… rivivremo il viaggio attraverso le foto, rendendoci conto di quanti siano stati i giorni e i chilometri percorsi.

Eppure, dentro di noi, resterà la sensazione che non siano stati abbastanza.

Forse inizieremo già a pensare alla prossima partenza.

Per ora le gambe chiedono ferie, e i nostri “cavalli alati” meritano riposo.

Oggi, per la prima volta, non pubblichiamo la foto di un paesaggio o di un tratto del nostro cammino in bici: oggi la foto è quella del ritorno… per poter partire ancora.

Perché ogni ritorno, in fondo, è solo il preludio di una nuova partenza.

Di-Vagando verso Nord – Giorno 50 3200 km andati – The EndDal diario di Anna Rosa e e Elio Pagliaro Arrivati a Trondheim...
14/08/2025

Di-Vagando verso Nord – Giorno 50 3200 km andati – The End
Dal diario di Anna Rosa e e Elio Pagliaro

Arrivati a Trondheim, dopo 50 giorni e 3.200 km in sella, partiti da Milano, l’emozione è stata grande.

La meta di tanti pellegrini, la maestosa cattedrale di Nidarosdomen, ci è apparsa davanti come un abbraccio di pietra e storia. Lì, di fronte a quelle mura antiche, ci siamo guardati e ci siamo detti: «Il tempo è passato troppo in fretta… questi giorni sono volati».

Non ci siamo mai davvero fermati.

Ogni giorno era un piccolo capitolo di un’unica avventura: mo***re la tenda, accendere il fornello per qualcosa di caldo, addormentarsi sotto un cielo di stelle, svegliarsi all’alba, smo***re tutto e ripartire.

Lungo la strada, volti nuovi: altri viaggiatori, storie condivise, sorrisi scambiati prima di separarsi, ognuno verso la propria meta.

Negli ultimi giorni, le discese veloci e le salite ripide le ho sentite bruciare in ogni muscolo.

La stanchezza si accumulava, così come le fughe improvvise per evitare la pioggia o per trovare un po’ d’ombra.

Ma ogni tappa, affrontata con il vento in faccia, ci avvicinava al traguardo.

Ora siamo qui, avvolti nel pile, respirando l’aria fresca del Nord.

Domani, però, saremo a Roma, sotto un sole cocente dal quale non ci sarà scampo.

Le bici sono già smontate e imballate con cura, ogni vite e ogni pedale trattati come reliquie di questa avventura.

A Roma le rimonteremo e, dopo un treno per Caserta, torneremo ancora in sella per gli ultimi chilometri verso casa.

Poi… rivivremo il viaggio attraverso le foto, rendendoci conto di quanti siano stati i giorni e i chilometri percorsi.

Eppure, dentro di noi, resterà la sensazione che non siano stati abbastanza.

Forse inizieremo già a pensare alla prossima partenza.

Per ora le gambe chiedono ferie, e i nostri “cavalli alati” meritano riposo.

Oggi, per la prima volta, non pubblichiamo la foto di un paesaggio o di un tratto del nostro cammino in bici: oggi la foto è quella del ritorno… per poter partire ancora.

Perché ogni ritorno, in fondo, è solo il preludio di una nuova partenza.

Di-Vagando verso Nord – Dal Diario di Elio Pagliaro e Anna Rosa Giorno 50 3200 km andati – The End – Norvegia 🇳🇴🇳🇴🇳🇴Sono...
13/08/2025

Di-Vagando verso Nord – Dal Diario di Elio Pagliaro e Anna Rosa
Giorno 50 3200 km andati – The End – Norvegia 🇳🇴🇳🇴🇳🇴

Sono arrivati... Elio E Anna Rosa sono arrivati a conclusione del loro lungo viaggio.
Ma questa, più che una conclusione, è un punto e virgola.

Perché certe avventure continuano a vivere dentro chi le ha vissute e dentro chi le ha seguite passo dopo passo 50 giorni, 3200 chilometri, 25.000 metri di dislivello, 20 kg di pasta, 40 litri di birra, una sola foratura (che fortuna!), una manciata di sole, una di vento, e una buona dose di pioggia.

Ma soprattutto… un’abbondante scorta di pazienza reciproca, quella che non si compra al supermercato.

Negli ultimi 300 chilometri, attraversando il Parco del Dovrefjell, sembrava quasi che l’orizzonte non finisse mai.

Davanti, spazi così ampi da farti dubitare se stessi davvero andando da qualche parte.

Ma loro lo sapevano: ogni pedalata era un passo verso quell’obiettivo che mesi fa sembrava così lontano, quasi impossibile anche solo da pronunciare.

Elio e Anna Rosa ce l’hanno fatta.

Sono arrivati a Trondheim.

Sono partiti verso un Nord lontano, sconosciuto, e lo hanno trovato.

E con esso hanno trovato anche parti di sé, di coppia, di viaggio, che resteranno per sempre.

A noi, che li abbiamo seguiti fin dal primo giorno, mancheranno tante cose: le loro foto incredibili, i paesaggi che ci hanno fatto sognare, la loro arte di arrangiarsi anche nelle difficoltà, il loro modo di farci sentire parte di ogni tappa.

Questo racconto resterà scritto — e inciso nella memoria — metro dopo metro, come un film da rivedere mille volte. E ogni volta sarà come pedalare di nuovo accanto a loro.

Da oggi, ogni volta che vedremo sulle nostre strade una coppia di ciclisti carichi di borse, attrezzati per un lungo viaggio, non potremo fare a meno di pensare — anche solo per un istante — che forse anche loro, come nuovi esploratori, si sono imbarcati in un’avventura fatta di sacrifici e di emozioni, proprio come Elio e Anna Rosa.

Ora riposano le loro gambe, riposano le loro biciclette, spinte solo dalla forza dei muscoli.

E riposano anche i cuori di chi, in questi 50 giorni, è stato in apprensione, in attesa, e sempre, sempre in cammino con loro.
Elio e Anna Rosa sono arrivati.

E noi, nel salutarli, sentiamo già la nostalgia di questo viaggio.

Di-Vagando verso Nord – Dal Diario di Elio Pagliaro e Anna Rosa Giorno 50 3200 km andati – The End – Norvegia 🇳🇴🇳🇴🇳🇴Sono...
13/08/2025

Di-Vagando verso Nord – Dal Diario di Elio Pagliaro e Anna Rosa Giorno 50 3200 km andati – The End – Norvegia 🇳🇴🇳🇴🇳🇴

Sono arrivati... Elio E Anna Rosa sono arrivati a conclusione del loro lungo viaggio. Ma questa, più che una conclusione, è un punto e virgola. Perché certe avventure continuano a vivere dentro chi le ha vissute e dentro chi le ha seguite passo dopo passo.

50 giorni, 3200 chilometri, 25.000 metri di dislivello, 20 kg di pasta, 40 litri di birra, una sola foratura (che fortuna!), una manciata di sole, una di vento, e una buona dose di pioggia. Ma soprattutto… un’abbondante scorta di pazienza reciproca, quella che non si compra al supermercato.

Negli ultimi 300 chilometri, attraversando il Parco del Dovrefjell, sembrava quasi che l’orizzonte non finisse mai. Davanti, spazi così ampi da farti dubitare se stessi davvero andando da qualche parte. Ma loro lo sapevano: ogni pedalata era un passo verso quell’obiettivo che mesi fa sembrava così lontano, quasi impossibile anche solo da pronunciare.

Elio e Anna Rosa ce l’hanno fatta. Sono arrivati a Trondheim.
Sono partiti verso un Nord lontano, sconosciuto, e lo hanno trovato. E con esso hanno trovato anche parti di sé, di coppia, di viaggio, che resteranno per sempre.

A noi, che li abbiamo seguiti fin dal primo giorno, mancheranno tante cose:
le loro foto incredibili, i paesaggi che ci hanno fatto sognare, la loro arte di arrangiarsi anche nelle difficoltà, il loro modo di farci sentire parte di ogni tappa.

Questo racconto resterà scritto — e inciso nella memoria — metro dopo metro, come un film da rivedere mille volte. E ogni volta sarà come pedalare di nuovo accanto a loro.

Da oggi, ogni volta che vedremo sulle nostre strade una coppia di ciclisti carichi di borse, attrezzati per un lungo viaggio, non potremo fare a meno di pensare — anche solo per un istante — che forse anche loro, come nuovi esploratori, si sono imbarcati in un’avventura fatta di sacrifici e di emozioni, proprio come Elio e Anna Rosa.

Ora riposano le loro gambe, riposano le loro biciclette, spinte solo dalla forza dei muscoli. E riposano anche i cuori di chi, in questi 50 giorni, è stato in apprensione, in attesa, e sempre, sempre in cammino con loro.

Elio e Anna Rosa sono arrivati.
E noi, nel salutarli, sentiamo già la nostalgia di questo viaggio.

Cascate di Carpinone (is) Se chiudo gli occhi, riesco quasi a sentirlo…lo scorrere dell’acqua che si infrange sulle rocc...
11/08/2025

Cascate di Carpinone (is)

Se chiudo gli occhi, riesco quasi a sentirlo…

lo scorrere dell’acqua che si infrange sulle rocce,
il sole che filtra tra i rami del bosco,
e intorno solo silenzio, rotto dal mormorio del torrente.

Un silenzio che avvolge e culla
nelle gole della montagna,
lungo il sentiero tracciato dal passaggio degli animali,
mentre il rimbombo dell’acqua sulla roccia echeggia nella valle

Sono questi i momenti in cui mi sento davvero in pace.
Estate o inverno, luce o tempesta.

È sulle sue sponde che ho trovato rifugio
quando tutto intorno crolla.

Le sue onde sanno cullare i pensieri
e regalare una pausa.

Pausa: la parola giusta di agosto.
Sotto un albero, o dentro una nuvola di acqua

Cascate di Carpinone (is) Se chiudo gli occhi, riesco quasi a sentirlo…lo scorrere dell’acqua che si infrange sulle rocc...
11/08/2025

Cascate di Carpinone (is)

Se chiudo gli occhi, riesco quasi a sentirlo…
lo scorrere dell’acqua che si infrange sulle rocce,
il sole che filtra tra i rami del bosco,
e intorno solo silenzio, rotto dal mormorio del torrente.

Un silenzio che avvolge e culla
nelle gole della montagna,
lungo il sentiero tracciato dal passaggio degli animali,
mentre il rimbombo dell’acqua sulla roccia echeggia nella valle

Sono questi i momenti in cui mi sento davvero in pace.

Estate o inverno, luce o tempesta.
È sulle sue sponde che ho trovato rifugio
quando tutto intorno crolla.
Le sue onde sanno cullare i pensieri
e regalare una pausa.

Pausa: la parola giusta di agosto.
Sotto un albero, o dentro una nuvola di acqua

Dal Diario di Anna Rosa e Elio Pagliaro Di-Vagando verso Nord – Giorno 47Milano → Trondheim – 3.000 kmLi vediamo lì, Ann...
11/08/2025

Dal Diario di Anna Rosa e Elio Pagliaro
Di-Vagando verso Nord – Giorno 47
Milano → Trondheim – 3.000 km

Li vediamo lì, Anna Rosa ed Elio, due puntini colorati in mezzo a un mare verde e grigio.

Il contachilometri segna 3000. Tre mila chilometri fatti di pedali, vento, pioggia e sole.

Le gambe, ormai, chiedono tregua… ma nei loro occhi brilla ancora quella scintilla che solo la strada sa accendere.

Dopo Fåberg, la Norvegia ha tolto ogni velo: boschi infiniti di pini, silenziosi e solenni, hanno lasciato il passo a spazi più nudi, dove il vento corre libero tra mu**hi colorati, licheni argentati e tundra.

Sopra, una luce fredda accarezza ogni cosa. Il termometro, ostinato, si ferma sugli 8 o 9 gradi.

La pioggia li segue a distanza, a volte li raggiunge, a volte li risparmia.

Domani, chissà.

A Driva, dove le montagne custodiscono i corsi d’acqua come scrigni preziosi, il loro viaggio prosegue.

Meno due giorni alla meta.

E noi, da lontano, sentiamo quasi la loro stanchezza, la vediamo appoggiarsi a ogni piccolo stimolo per affrontare l’ultimo tratto.

Uno degli amici che li segue, con il tono affettuoso di chi li conosce bene, ha scritto:

“La vostra avventura è stata epica, 3000 km di strada e tanta natura selvaggia: resterà sempre nel vostro cuore! Io intanto metto su le purpette per il vostro rientro!”

E allora li immaginiamo sorridere, pensando alla cucina di casa.

Alle polpette di mamma Emilia, alla fonduta di mamma Antonietta.

Manca poco, pochissimo… ma l’ultimo miglio è sempre il più pesante.

La resistenza è alla corda, la voglia di casa è alle stelle.

Eppure, in questa fatica c’è ancora bellezza.

C’è la sensazione che ogni pedalata sia un tassello di un mosaico più grande.

E noi, spettatori privilegiati, sappiamo che quando arriveranno a Trondheim ci mancheranno le loro parole, le loro foto e quella finestra aperta su un Nord che per molti resta sconosciuto.

Intanto il conto alla rovescia è iniziato.

E noi restiamo qui, ad aspettarli… pedalata dopo pedalata.

Dal Diario di Anna Rosa e Elio Pagliaro
Di-Vagando verso Nord – Giorno 47
Milano → Trondheim – 3.000 km

Li vediamo lì, Anna Rosa ed Elio, due puntini colorati in mezzo a un mare verde e grigio.

Il contachilometri segna 3000. Tre mila chilometri fatti di pedali, vento, pioggia e sole.

Le gambe, ormai, chiedono tregua… ma nei loro occhi brilla ancora quella scintilla che solo la strada sa accendere.

Dopo Fåberg, la Norvegia ha tolto ogni velo: boschi infiniti di pini, silenziosi e solenni, hanno lasciato il passo a spazi più nudi, dove il vento corre libero tra mu**hi colorati, licheni argentati e tundra.

Sopra, una luce fredda accarezza ogni cosa. Il termometro, ostinato, si ferma sugli 8 o 9 gradi.

La pioggia li segue a distanza, a volte li raggiunge, a volte li risparmia.

Domani, chissà.

A Driva, dove le montagne custodiscono i corsi d’acqua come scrigni preziosi, il loro viaggio prosegue.

Meno due giorni alla meta.

E noi, da lontano, sentiamo quasi la loro stanchezza, la vediamo appoggiarsi a ogni piccolo stimolo per affrontare l’ultimo tratto.

Uno degli amici che li segue, con il tono affettuoso di chi li conosce bene, ha scritto:

“La vostra avventura è stata epica, 3000 km di strada e tanta natura selvaggia: resterà sempre nel vostro cuore! Io intanto metto su le purpette per il vostro rientro!”

E allora li immaginiamo sorridere, pensando alla cucina di casa.

Alle polpette di mamma Emilia, alla fonduta di mamma Antonietta.

Manca poco, pochissimo… ma l’ultimo miglio è sempre il più pesante.

La resistenza è alla corda, la voglia di casa è alle stelle.

Eppure, in questa fatica c’è ancora bellezza.

C’è la sensazione che ogni pedalata sia un tassello di un mosaico più grande.

E noi, spettatori privilegiati, sappiamo che quando arriveranno a Trondheim ci mancheranno le loro parole, le loro foto e quella finestra aperta su un Nord che per molti resta sconosciuto.

Intanto il conto alla rovescia è iniziato.

E noi restiamo qui, ad aspettarli… pedalata dopo pedalata.

Dal Diario di Anna Rosa e Elio Pagliaro Di-Vagando verso Nord – Giorno 47Milano → Trondheim – 3.000 kmLi vediamo lì, Ann...
11/08/2025

Dal Diario di Anna Rosa e Elio Pagliaro
Di-Vagando verso Nord – Giorno 47
Milano → Trondheim – 3.000 km

Li vediamo lì, Anna Rosa ed Elio, due puntini colorati in mezzo a un mare verde e grigio.

Il contachilometri segna 3000. Tre mila chilometri fatti di pedali, vento, pioggia e sole.

Le gambe, ormai, chiedono tregua… ma nei loro occhi brilla ancora quella scintilla che solo la strada sa accendere.

Dopo Fåberg, la Norvegia ha tolto ogni velo: boschi infiniti di pini, silenziosi e solenni, hanno lasciato il passo a spazi più nudi, dove il vento corre libero tra mu**hi colorati, licheni argentati e tundra.

Sopra, una luce fredda accarezza ogni cosa. Il termometro, ostinato, si ferma sugli 8 o 9 gradi.

La pioggia li segue a distanza, a volte li raggiunge, a volte li risparmia.

Domani, chissà.

A Driva, dove le montagne custodiscono i corsi d’acqua come scrigni preziosi, il loro viaggio prosegue.

Meno due giorni alla meta.

E noi, da lontano, sentiamo quasi la loro stanchezza, la vediamo appoggiarsi a ogni piccolo stimolo per affrontare l’ultimo tratto.

Uno degli amici che li segue, con il tono affettuoso di chi li conosce bene, ha scritto:

“La vostra avventura è stata epica, 3000 km di strada e tanta natura selvaggia: resterà sempre nel vostro cuore! Io intanto metto su le purpette per il vostro rientro!”

E allora li immaginiamo sorridere, pensando alla cucina di casa.

Alle polpette di mamma Emilia, alla fonduta di mamma Antonietta.

Manca poco, pochissimo… ma l’ultimo miglio è sempre il più pesante.

La resistenza è alla corda, la voglia di casa è alle stelle.

Eppure, in questa fatica c’è ancora bellezza.

C’è la sensazione che ogni pedalata sia un tassello di un mosaico più grande.

E noi, spettatori privilegiati, sappiamo che quando arriveranno a Trondheim ci mancheranno le loro parole, le loro foto e quella finestra aperta su un Nord che per molti resta sconosciuto.

Intanto il conto alla rovescia è iniziato.

E noi restiamo qui, ad aspettarli… pedalata dopo pedalata.

🚲 Di-Vagando verso Nord – Giorno 46📍 Presso Dovrefjell – Dombås, Oppland, Norvegia🇳🇴 3000 km pedalatiIn Norvegia è uffic...
09/08/2025

🚲 Di-Vagando verso Nord – Giorno 46
📍 Presso Dovrefjell – Dombås, Oppland, Norvegia
🇳🇴 3000 km pedalati

In Norvegia è ufficialmente iniziato il festival degli “accampati on the road”. Era inevitabile, e, a dire il vero, ci piace.

Il tratto da Oslo a Trondheim, percorso lungo la Nasjonal Sykkelrute 7 o seguendo le tracce del Cammino di Sant’Olav, è uno dei modi più autentici per entrare nel cuore della Norvegia. Qui la natura si presenta nella sua forma più nuda e cruda, senza fronzoli e senza filtri.

È esattamente come ce lo aspettavamo:

un po’ di freddo,

un po’ di vento,

un po’ di pioggia,

le gambe un po’ a pezzi…
…e il dilemma quotidiano: “Come diavolo ci vestiamo oggi?”

In queste latitudini le quattro stagioni possono alternarsi in una singola giornata. Si pedala sotto il sole, si pranza sotto la pioggia, si affronta la salita col vento e si spera che la sera non arrivi l’inverno.

Il Cammino di Sant’Olav – patrono di Norvegia – è un antico itinerario di pellegrinaggio che attraversa Norvegia, Svezia e Danimarca per raggiungere Trondheim. Riconosciuto nel 2010 come Itinerario Culturale Europeo dal Consiglio d’Europa, è un percorso che unisce storia, fede e natura.

Ma anche in estate, la Norvegia non regala un clima docile. Le temperature oscillano mediamente tra i 15°C e i 20°C nei mesi più caldi, con variazioni legate a quota e latitudine. Le giornate sono lunghissime, la luce sembra non finire mai, ma la pioggia qui è fredda, l’aria è umida e il sole spesso fatica a scaldare.

Dopo 46 giorni di viaggio e 3000 chilometri percorsi, anche con l’andamento lento che li contraddistingue, Elio e Anna Rosa sentono un po’ di stanchezza nelle gambe. Ma è una stanchezza buona, quella che sa di traguardi raggiunti.

Il Nord li accoglie con la sua bellezza selvaggia e imprevedibile.
E loro continuano, passo dopo passo, pedalata dopo pedalata.

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