Roberto Morra

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10/11/2025
🏛️ Il patrimonio comunale è un bene di tutti, non una riserva da vendereCon la delibera n. 77 del 6 novembre 2025, l’Amm...
08/11/2025

🏛️ Il patrimonio comunale è un bene di tutti, non una riserva da vendere

Con la delibera n. 77 del 6 novembre 2025, l’Amministrazione comunale ha approvato il Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni Immobiliari 2026–2028, che prevede la vendita di diversi beni comunali — tra cui immobili in via Marconi, terreni edificabili e soprattutto il “Mercato Coperto 167”, attualmente locato ad un supermercato e stimato in oltre 2,3 milioni di euro.

Abbiamo lasciato all’amministrazione in carica un bilancio solido, ma se oggi si arriva a svendere il patrimonio della città significa due cose: l’incapacità di attrarre finanziamenti pubblici per realizzare opere pubbliche, come in passato, e la fame di soldi per finanziare feste e festicciole che non portano nulla alla città.

Credo che vendere il patrimonio pubblico per fare cassa non sia una soluzione lungimirante.

Ogni bene comunale rappresenta una risorsa collettiva, un’opportunità per la comunità: può diventare uno spazio per i giovani, un presidio culturale, un servizio di quartiere, un luogo di aggregazione o di impresa sociale.

Chiediamo all’Amministrazione: quale progetto complessivo di sviluppo urbano accompagna queste alienazioni

Se sono stati valutati percorsi alternativi di riuso, partenariato o co-gestione con associazioni e cittadini.

Come si garantirà la trasparenza e la partecipazione nelle scelte che riguardano il futuro della città.

Canosa merita una politica che valorizzi senza svendere, che sappia coinvolgere la cittadinanza e trasformare i beni pubblici in opportunità condivise.

07/11/2025
Grazie all’intervento dell’associazione   e del suo presidente Massimo Lovino quel maledetto incrocio è stato reso final...
22/10/2025

Grazie all’intervento dell’associazione e del suo presidente Massimo Lovino quel maledetto incrocio è stato reso finalmente più visibile nella speranza che si possano evitare tragedie come quella del 27 luglio 2023.

A proposito di odio.• “Andate a lavorare”, cit. Gasparri ai medici italiani in sit-in davanti agli ospedali a sostegno d...
03/10/2025

A proposito di odio.
• “Andate a lavorare”, cit. Gasparri ai medici italiani in sit-in davanti agli ospedali a sostegno della Palestina.

• “Il diritto è importante ma fino a un certo punto”, cit. Tajani, Ministro della Repubblica Italiana.

• “Gli arresti di Israele sono leciti”, cit. Crosetto, Ministro della Difesa, sull’arresto degli attivisti della Flottiglia in acque internazionali, cioè acque di tutti.

• “Il volo lo paghino loro”, cit. Meloni, che non vuole spendere soldi per il rimpatrio degli italiani della Flottiglia.

• “Sciopero di venerdì? Weekend lungo e rivoluzione non stanno bene insieme”, cit. Meloni.

No comment.

🚨 Emergenza roghi nella BAT 🚨Negli ultimi giorni, in tutta la provincia BAT, si moltiplicano i roghi di rifiuti.Un fenom...
24/09/2025

🚨 Emergenza roghi nella BAT 🚨

Negli ultimi giorni, in tutta la provincia BAT, si moltiplicano i roghi di rifiuti.
Un fenomeno grave che avvelena l’aria, mette a rischio la salute dei cittadini e devasta l’ambiente.

È evidente che la sola repressione – già oggi carente – non basta: occorre intervenire con urgenza sul sistema di gestione dei rifiuti, che continua a mostrare tutte le sue fragilità.

I sindaci del territorio hanno il dovere di chiedere un tavolo in Prefettura, per alzare il livello di attenzione e coinvolgere tutte le istituzioni competenti.

Basta voltarsi dall’altra parte o minimizzare il problema, attribuendolo a singoli episodi di delinquenza. Nella BAT è ormai radicato un vero e proprio sistema di criminalità organizzata, ben strutturato e ramificato.

È il momento di affrontare l’emergenza con decisione e responsabilità, prima che il territorio e la salute dei cittadini subiscano danni irreversibili.

È trascorso oltre un anno da quando è stata istallata questa colonnina per auto elettriche su suolo pubblico. Peccato pe...
05/09/2025

È trascorso oltre un anno da quando è stata istallata questa colonnina per auto elettriche su suolo pubblico.
Peccato però che la stessa non sia mai stata collegata alla rete elettrica pertanto ad ora ha avuto solo l’effetto di eliminare ben 4 posti auto ai residenti e alle attività commerciali.

Canosa è da sempre un importante crocevia per il traffico dei rifiuti. Sulle nostre strade transitano rifiuti provenient...
30/08/2025

Canosa è da sempre un importante crocevia per il traffico dei rifiuti. Sulle nostre strade transitano rifiuti provenienti da tutta Italia, diretti verso contrada Tufarelle.

Non solo: camion carichi di b***e provenienti dalla Basilicata attraversano quotidianamente il nostro territorio per raggiungere i centri di riciclo o per immettersi in autostrada.

Accade purtroppo che durante il tragitto alcuni mezzi “perdano” parte del carico: b***e di rifiuti che finiscono abbandonate nelle campagne di Canosa e dei comuni limitrofi, spesso destinate ad essere incendiate grazie alla compiacenza di nostri concittadini.

A questo si aggiunge un altro fenomeno: l’abbandono e il rogo dei rifiuti prodotti da opifici e fabbriche locali, talvolta completamente abusive, che per risparmiare sui costi di smaltimento scelgono di disfarsi illegalmente degli scarti di lavorazione.

Si tratta di un problema che in passato fu affrontato con decisione, ma che ciclicamente torna ad emergere. È probabile che la forte puzza che in questi giorni ha invaso Canosa e San Ferdinando sia riconducibile proprio a questa tipologia di traffici illeciti.

Contrastare questi reati non è semplice: chi li compie conosce bene strade, orari e turni ridotti delle forze di polizia, soprattutto nelle ore serali, quando risulta più difficile intervenire nelle campagne.

Tuttavia, invece di provare ad inseguire i camion in flagranza, cosa che comunque non avviene, sarebbe più efficace mettere in campo controlli mirati:
• ordinare di bonificare i territori contaminati dagli incendi; oltre alla puzza, le sostanze tossiche bruciate entrano nel terreno e quindi nei cibi;

• verificare i registri dei rifiuti
speciali delle aziende;

• chiudere i laboratori e le fabbriche abusive.

In passato è stato fatto. Ed è proprio da lì che bisogna ripartire.
P.S. Ora hanno smesso, ma non illudiamoci stanno solo facendo abbassare il clamore e cercando un altro posto dove continuare a bruciare.

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Canosa Di

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