
21/07/2025
(...) A Marina di Pietrasanta, nella magica atmosfera de ‘Lo Studio’, circondati da oggetti che sembrano essere stati depositati lì dopo un lungo viaggio attraverso il tempo, ha preso vita il libro ‘Mi chiamo Albert Einstein’. Davanti ad un numeroso pubblico, particolarmente attento, partecipe e curioso l’autrice ha svelato la genesi del libro e raccontato aneddoti che hanno ispirato la storia. Il Professor Pellizzari ha parlato del ruolo della letteratura ‘young adult’ nel panorama dell’editoria contemporanea. Ha spiegato come certi libri, che magari prima potevano essere considerati solo da adolescenti, oggi abbiano il potere anche di attirare gli adulti. Che questo sia forse frutto di un desiderio incoscio di allungare l’età della giovinezza? Ha posto inoltre l’accento sul fatto che questo libro vuole lanciare un chiaro messaggio di speranza ai giovani di oggi che spesso pensano e agiscono come se il tempo fosse finito e non ne fosse rimasto abbastanza per realizzare i propri sogni. Ha citato Roberta Marasco per sottolineare come il libro si può collocare in quel filone di storie che hanno ‘il privilegio di tracciare orizzonti per i lettori, di portare il loro sguardo sul futuro, di disegnare il mondo che li aspetta e aprirvi traiettorie immaginarie. In quel futuro deve esserci spazio per il loro coraggio, non per le nostre paure’ (citazione).
Infine Tommaso Iardella, con il suo estro da menestrello affabulatore, si è trasformato nel protagonista dando voce a Nick e alla sua quasi magica trasformazione in Albert Einstein. (...)
Monica Giovannini