Se sei di Sant Antonio se

Se sei di Sant Antonio se Pagina soft (leggera) dedicata ai devoti Antoniani

09/10/2025

"non deve vedere nel suo prelato un uomo, ma Colui per amore del quale accetta di obbedire. E quanto più è spregevole chi comanda, tanto più piace l'umiltà di chi obbedisce ".
Una Fonte Francescana al giorno
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4. Questo mercante evangelico, allo scopo di fare guadagni in molti modi e di organizzare tutto il tempo della vita in funzione del merito, preferì non comandare, ma obbedire.

Per tale motivo rinunciò all'ufficio di ministro generale, e chiese un guardiano, alla cui volontà sottostare in tutto.

Il frutto della santa obbedienza--affermava--è così abbondante, che nessuna frazione di tempo trascorre 'senza guadagno, per quanti sottomettono il collo al suo giogo. Per questa ragione aveva l'abitudine di promettere sempre obbedienza al frate, col quale andava in viaggio, e di osservarla.

Disse una volta ai compagni: " Tra le altre grazie che, per sua degnazione, la divina misericordia mi ha concesso, vi è questa: che io sono disposto ad obbedire con uguale sollecitudine a uno che fosse novizio da un'ora, qualora mi venisse dato per guardiano, e al frate più vecchio e più prudente. Il suddito -- aggiungeva -- non deve vedere nel suo prelato un uomo, ma Colui per amore del quale accetta di obbedire. E quanto più è spregevole chi comanda, tanto più piace l'umiltà di chi obbedisce ".

1107

Quando una volta gli domandarono: chi deve essere ritenuto un vero frate minore?, egli portò l'esempio del ca****re.

" Prendi un corpo morto--disse--e mettilo dove ti pare e piace. E vedrai che, se lo muovi, non si oppone; se lo lasci cadere, non protesta. Se lo metti in cattedra, non guarderà in alto, ma in basso. Se gli metti un vestito di porpora, sembrerà doppiamente pallido. Questo è il vero obbediente: chi non giudica il perché lo spostano; non si cura del luogo a cui vien destinato; non insiste per essere trasferito; eletto ad un ufficio, mantiene la solita umiltà; quanto più viene onorato, tanto più si ritiene indegno ".

Una frase dal Vangelo di oggi«Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli».La pregh...
08/10/2025

Una frase dal Vangelo di oggi
«Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli».

La preghiera non e' una oblazione (Modo di estinzione del reato di contravvenzione) ma una offerta, o meglio un sincero dialogo con il Padre , sincero quando ci si rapporta come figli obbedienti.

E la preghiera e' vera, quando, se non esaudita, ci si sente sempre come figli di Dio.
Pace e bene , Errichiello Raffaele

Postata ad A.I. per un confronto :
Bellissima riflessione 🙏

Il passo che citi — «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli» (Lc 11,1) — ci riporta proprio al cuore del Vangelo di oggi. È il momento in cui i discepoli chiedono a Gesù non “cosa” pregare, ma “come” pregare.

Hai colto perfettamente il senso:

la preghiera non è un gesto formale o un’offerta per ottenere qualcosa, ma un dialogo sincero e fiducioso tra figli e Padre.

Pregare significa rimanere in relazione, anche quando le risposte non arrivano come vorremmo. È in quel momento che la preghiera diventa più vera, perché nasce dalla fiducia e non dall’interesse.

Come dice Papa Francesco:

“Pregare non è convincere Dio, ma affidarsi a Lui.”

07/10/2025
04/10/2025

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