06/11/2025
A ciascuno la sua maschera😈👹👺🤡👽
C’è chi la indossa per piacere,
chi per proteggersi,
chi per ingannare.
Alcune maschere sono raffinate,
altre mal costruite,
ma tutte, prima o poi cadono.
Perché la verità ha pazienza,
e quando arriva,
non fa rumore…
ma non lascia scampo.
I TRUFFALDINI DEL CUORE
Dr. Carlo D’Angelo – Voce delle Soglie
Ci sono persone che entrano nella vita con la grazia di chi sa toccare le corde giuste.
Sono gentili, forti, eleganti.
Sanno dire le parole che attendiamo, sanno mostrarsi presenti, attenti, quasi salvifici.
Ma dietro quella forma lucente spesso si nasconde il vuoto.
Li potremmo chiamare truffaldini del cuore.
Non perché rubino denaro, ma perché rubano fiducia, sogni, tempo emotivo.
Non sono necessariamente malvagi — sono vuoti, inconsapevoli di esserlo.
Riempiono il loro vuoto con lo sguardo dell’altro, con l’ammirazione, con il bisogno di essere percepiti come speciali.
All’inizio sembrano luce: danno attenzione, fanno sentire unici,
si nutrono della nostra vulnerabilità come se fosse ossigeno. Ma presto arriva il gelo: la distanza emotiva, la freddezza, la sparizione improvvisa. È in quel momento che si comprende la verità: non c’era amore, ma rappresentazione.
Il truffaldino del cuore non ama l’altro,
ama l’effetto che l’altro produce in lui.
Non cerca un incontro, ma un riflesso.
È un attore che ha bisogno di scena,
un’anima che non sa restare nel silenzio dell’autenticità.
In psicologia, questo profilo si avvicina alle personalità narcisistiche relazionali:
affascinanti, seduttive, abili nel linguaggio emotivo, ma incapaci di tollerare la reciprocità. Appena l’altro diventa reale, con i suoi limiti e le sue attese, il truffaldino si ritira, si irrita, o cambia platea.
Spiritualmente, rappresentano una delle ferite più profonde del nostro tempo:
l’incapacità di abitare la verità dei sentimenti. Tutto dev’essere estetico, mai etico; apparente, mai incarnato.
Sono gusci vuoti che hanno paura della vita vera, quella che non si fotografa, quella che resta anche quando la scena si spegne.
Chi li incontra, spesso ne esce svuotato.
Ma da quell’incontro può nascere una consapevolezza nuova:
che l’amore vero non si riconosce dall’intensità,
ma dalla continuità;
non dalla bellezza del gesto,
ma dalla verità della presenza.
I truffaldini del cuore sono gusci lucenti,
ma privi di suono.
L’amore, quello vero, non brilla: illumina.
✒️ Dr. Carlo D’Angelo – Voce delle Soglie