Kairostudio

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🌿 Sustainable Creativity 🌍

La nostra passione è raccontare storie
che ci permettano di esplorare punti di vista insoliti sull’uomo e sul suo rapporto con la natura. Kairostudio è una società di produzione cinematografica e televisiva, specializzata in documentari e animazioni. La nostra grande passione è raccontare l'uomo e la natura, cercando sempre punti di vista insoliti e divertenti.

L’abbigliamento del pastore non era folclore, ma frutto di esperienza e necessità. Ogni capo aveva una funzione precisa,...
04/12/2025

L’abbigliamento del pastore non era folclore, ma frutto di esperienza e necessità. Ogni capo aveva una funzione precisa, studiata sul campo molto prima che arrivassero le tecnologie moderne.

La mantella in lana grezza, pesante e spessa, era una sorta di protezione universale: scaldava, riparava dalla pioggia e tagliava il vento.
Il cappello di feltro offriva riparo e ombra nelle giornate più dure, dalla pianura ai pascoli alti.
Le scarpe, spesso costruite a mano, venivano rinforzate con strisce di gomma ricavate dai copertoni usati: un rimedio semplice, resistente e sorprendentemente efficace per affrontare ore di cammino lungo i tratturi.

Nell’abbigliamento pastorale non c’era nulla di superfluo: ogni dettaglio nasceva da un’esigenza reale, affinata stagione dopo stagione.

🎬 Anche questi aspetti della vita pastorale fanno parte del mondo che raccontiamo in Le vie della lana, il nostro documentario sulla transumanza e sulla cultura dei tratturi.

📌 Presto in TV. Continuate a seguirci per aggiornamenti!

📷 Foto di Edmondo Di Loreto

Quando osserviamo un paesaggio, vediamo campi, boschi, paesi, strade. Ma c’è un livello nascosto che raramente notiamo: ...
27/11/2025

Quando osserviamo un paesaggio, vediamo campi, boschi, paesi, strade. Ma c’è un livello nascosto che raramente notiamo: la rete dei corridoi ecologici.

Questi corridoi sono fondamentali perché garantiscono il movimento delle specie, la diffusione della biodiversità e la connessione tra ecosistemi che altrimenti resterebbero isolati. Spesso coincidono con percorsi storici utilizzati anche dall’uomo: antiche strade rurali, cammini e, in molti casi, anche i tratturi.

Le infrastrutture create dall’uomo, infatti, non hanno sempre un impatto negativo sull’ambiente: in alcuni casi possono persino favorire la biodiversità. I tratturi ne sono un esempio concreto, perché nel tempo sono diventati spazi aperti che facilitano il passaggio di molte specie e mantengono collegati ambienti diversi.

Talvolta, però, quando un corridoio viene interrotto, la natura perde una parte della sua capacità di muoversi, adattarsi e rigenerarsi. Piccole barriere come recinzioni continue, strade molto trafficate o aree cementificate possono spezzare collegamenti che esistevano da secoli. Questo non significa solo limitare il passaggio degli animali: significa rendere i territori più fragili, meno connessi e meno capaci di sostenersi nel lungo periodo.

Per questo riconoscere e preservare i corridoi ecologici è importante: ci aiuta a capire come funziona davvero un paesaggio e ci ricorda che la biodiversità non è fatta solo di specie, ma anche dei percorsi che le uniscono.

Sul set, la pioggia è quasi sempre considerata un problema: si bagna l’attrezzatura, cambia la luce, si è costretti a mo...
20/11/2025

Sul set, la pioggia è quasi sempre considerata un problema: si bagna l’attrezzatura, cambia la luce, si è costretti a modificare una scena o addirittura rivedere un’intera giornata di riprese.

Eppure, durante la realizzazione del nostro ultimo documentario, è successo l’opposto.

Stavamo girando il passaggio della transumanza a T***a quando il tempo è cambiato all’improvviso: prima qualche goccia leggera, poi una pioggia sempre più decisa. In pochi minuti il paesaggio ha cambiato volto. I colori hanno cambiato tonalità, le superfici bagnate hanno iniziato a riflettere la luce in un modo insolito e l’aria si è fatta più densa, più silenziosa.

Il risultato? Una scena che non avremmo mai potuto pianificare: il calore degli animali in movimento ha sollevato un fitto vapore dal manto bagnato delle pecore, trasformando la marcia in un’immagine quasi surreale.

Lavorare in natura significa accettare che il meteo non è un antagonista, ma un co-autore. La pioggia può complicare le riprese, certo — ma può anche offrire profondità, tono e una sensibilità nuova alla storia. A volte basta fidarsi del momento… e lasciarsi sorprendere.

📺In foto trovate il frame della scena e il dietro le quinte di come è stata realizzata. Le vie della Lana: presto in TV!

Oggi va di moda parlare di vita lenta: rallentare i ritmi, camminare di più, vivere a contatto con la natura.Se lo racco...
12/11/2025

Oggi va di moda parlare di vita lenta: rallentare i ritmi, camminare di più, vivere a contatto con la natura.

Se lo raccontassimo ai pastori di un tempo, probabilmente sorriderebbero: la loro vita era tutta a passo di gregge, lungo strade che non erano solo sentieri di transito ma veri e propri corridoi ecologici.

Forse la vita lenta che oggi rincorriamo era già tutta qui, tra cieli aperti e pascoli infiniti.

E voi, vi piacerebbe provare a vivere a questo ritmo, anche solo per qualche giorno?

Scrivetelo nei commenti 👇

📺 Le vie della Lana: presto in TV.

Con il freddo e il maltempo che stanno avanzando, tutti corriamo ai ripari con tisane e bevande calde. ☕❄️Ma lungo i tra...
05/11/2025

Con il freddo e il maltempo che stanno avanzando, tutti corriamo ai ripari con tisane e bevande calde. ☕❄️

Ma lungo i tratturi i pastori avevano già i loro rimedi naturali: la malva, ad esempio, veniva bollita per preparare un decotto contro la tosse.

E quella era solo una delle tante piante che i pastori conoscevano e raccoglievano lungo il cammino, trasformandole in rimedi e cibi per il loro lungo cammino. 🌿

Vi è mai capitato di usare una pianta selvatica in cucina o come rimedio naturale?

Raccontatecelo nei commenti 👇

📺 Questo e molto altro in Le vie della Lana: presto in TV!

Siamo felici di condividere una bella notizia! Il nostro progetto “Le vie della Lana” è stato premiato in occasione del ...
28/10/2025

Siamo felici di condividere una bella notizia! Il nostro progetto “Le vie della Lana” è stato premiato in occasione del Premio Letterario Internazionale “Il Tratturo Magno”, durante il Festival del Tratturo a L’Aquila. Abbiamo ricevuto il Primo Premio nella sezione “Progetti”.

La mattina si è svolto un convegno dedicato agli aspetti storici, paesaggistici e culturali del tratturo, un momento di riflessione sulle radici e sul futuro della transumanza: dalla valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale, fino alle prospettive di rigenerazione legate ai cammini.

Nel pomeriggio, le letture dal vivo dei testi vincitori e finalisti — tra prosa e poesia — hanno restituito un’impronta viva della transumanza e della sua storia. Un tempo, infatti, molti pastori erano anche poeti: intorno al fuoco, leggevano o recitavano componimenti e storie epiche per trovare conforto, tenere vivo il pensiero e rafforzarsi nel duro cammino.

Questo festival è prezioso perché ci ricorda come la parola e il racconto non siano accessori, ma parte integrante della cultura del territorio, e come possano ancora oggi ispirare nuove visioni e nuovi modi di valorizzare queste pratiche antiche.

Un grazie sincero agli organizzatori del Festival del Tratturo per aver dato vita a uno spazio di ascolto, condivisione e bellezza — e per continuare a dare voce alle storie che uniscono passato, presente e futuro.

Cari amici e sostenitori, Siamo felici di annunciarvi che sabato 25 ottobre ci troveremo a L’Aquila al Festival del Trat...
22/10/2025

Cari amici e sostenitori,

Siamo felici di annunciarvi che sabato 25 ottobre ci troveremo a L’Aquila al Festival del Tratturo, un appuntamento che celebra la cultura della transumanza e il legame profondo tra le persone e i territori.

In questa occasione presenteremo in concorso il nostro progetto “Le vie della Lana” e durante l’evento mostreremo alcuni spezzoni in anteprima esclusiva!

A questo link potete trovare ulteriori informazioni sull’evento e sul suo programma: https://www.kairostudio.it/it/le-vie-della-lana-festival-tratturo/

Non mancate!

📍 Festival del Tratturo – L’Aquila, Auditorium del Parco “Renzo Piano”

🗓 Sabato 25 ottobre

🎟️Ingresso libero

Cari amici e sostenitori, Siamo felici di annunciarvi che sabato 25 ottobre ci troveremo a L’Aquila al Festival del Tratturo, un appuntamento che celebra la cultura della transumanza e il legame profondo tra le persone e i territori. In questa occasione presenteremo in concorso il nostro progetto ...

Un tratturo non è mai lo stesso: cambia insieme al tempo. 🌿☀️🍂❄️La stessa strada, percorsa in primavera o in autunno, re...
15/10/2025

Un tratturo non è mai lo stesso: cambia insieme al tempo. 🌿☀️🍂❄️

La stessa strada, percorsa in primavera o in autunno, regala paesaggi completamente diversi: fioriture delicate, distese dorate, foglie rosse, silenzi. Per i pastori ogni stagione significava nuove sfide, ma anche nuove meraviglie.

E voi, in quale stagione vi piacerebbe percorrere un tratto di questo cammino?

Scrivetelo nei commenti 👇

📺 Le vie della Lana: presto in TV!

Questa storia nasce da una chiacchierata telefonica con Michele, 36 anni, pastore originario di Lugosano, in provincia d...
09/10/2025

Questa storia nasce da una chiacchierata telefonica con Michele, 36 anni, pastore originario di Lugosano, in provincia di Avellino. Dopo essersi imbattuto in un nostro post su Facebook, ha sentito il desiderio di raccontarci la sua esperienza. Ci ha fatto molto piacere sapere che il nostro racconto sulla transumanza lo ha ispirato a condividere la sua storia, e abbiamo accolto con entusiasmo la sua voce. Oggi la raccontiamo anche a voi!

Michele è cresciuto in una famiglia di contadini e allevatori. Tra tutti gli animali, fin da piccolo, si è sentito più legato alle pecore. Dopo alcuni anni di lavoro in fabbrica, ha deciso di tornare alle sue radici. Suo padre aveva dovuto chiudere l’azienda di famiglia, e così Michele ha ricominciato da zero: prima con poche mucche e qualche pecora, poi scegliendo di dedicarsi completamente al gregge.

Oggi l’azienda è familiare: solo lui e sua moglie, che lo aiuta ogni giorno nel lavoro con gli animali. Il padre non può più affiancarlo, colpito dall’Alzheimer, ma lei lo sostiene da sempre, fin da quando erano fidanzati. È un mestiere duro, fatto di sacrifici e giornate che non conoscono vacanza, ma Michele non ha mai avuto dubbi: la pastorizia per lui non è solo un lavoro, è un modo di vivere.

Quest’anno, per la prima volta, ha portato il gregge in transumanza sui Monti Dauni, seguendo un tratto dell’antico Regio Tratturo Pescasseroli–Candela. «È stata un’esperienza bellissima — ci racconta —. Quando sono passato con gli animali, la gente è uscita di casa, scattava foto, faceva video. Mi hanno detto che forse erano più di ottant’anni che un gregge non attraversava quel tratto».

L’accoglienza che ha trovato in quei paesi lo ha colpito profondamente: persone curiose e sincere che gli hanno trasmesso calore e rispetto per un mestiere antico.
Michele sa che il futuro del suo lavoro è fragile, e non lo nasconde: «Purtroppo è un mestiere che sta scomparendo. Spero solo che un giorno i miei figli possano portare avanti quello che io ho creato, perché io ho ricominciato da niente».

E mentre il suo gregge avanza lungo i sentieri del Regio Tratturo, Michele continua il cammino di chi, passo dopo passo, tiene viva una tradizione che rischia di perdersi — ma che, anche grazie a lui, ancora resiste.

In un mondo che corre veloce, c’è ancora chi custodisce gesti antichi che rischiano di andare perduti.A prima vista in q...
02/10/2025

In un mondo che corre veloce, c’è ancora chi custodisce gesti antichi che rischiano di andare perduti.

A prima vista in questa foto sembra esserci solo un intreccio di giunchi. Ma dietro quei movimenti silenziosi c’è un mestiere antico, quasi scomparso. Giovanni è l’ultimo a praticare quest’arte nel suo paese: un sapere strettamente legato alla pastorizia, fatto di pazienza e memoria.

Qualcuno riconosce cosa sta intrecciando? Provate a indovinare nei commenti!

🎬 La risposta — insieme ad altre curiosità e mestieri antichi — potete trovarla nel documentario Le vie della lana, presto in onda in TV. Continuate a seguirci per aggiornamenti!

Che fine ha fatto Reginella?Durante uno degli spostamenti stagionali verso la Puglia, Reginella — un cane da pastore abr...
25/09/2025

Che fine ha fatto Reginella?

Durante uno degli spostamenti stagionali verso la Puglia, Reginella — un cane da pastore abruzzese — cadde dal camion in partenza. Quando il gregge arrivò a destinazione, di lei nessuna traccia.

Sabatino, il pastore più anziano, non se ne fece una ragione. Per lui Reginella non era solo un cane da lavoro, era parte della famiglia.

📽️ Quello che è successo dopo ce l’ha raccontato Edmondo Di Loreto, erede di una storica famiglia di armentari abruzzesi — lo scoprirete in “Le vie della lana”, il nostro documentario sulla transumanza e sulle storie, umane e animali, che li attraversano.

📌 Presto in onda in TV. Seguiteci per non perdere gli aggiornamenti!

📞Comunicare con una zampogna? Sì, i pastori lo facevano davvero!Altro che Whatsapp: un tempo bastavano due soffi e qualc...
19/09/2025

📞Comunicare con una zampogna? Sì, i pastori lo facevano davvero!

Altro che Whatsapp: un tempo bastavano due soffi e qualche nota per mandare messaggi a chilometri di distanza come “Hai perso una pecora!”, “C’è un lupo!”.

La zampogna era lo strumento dei pastori: facile da trasportare, da suonare anche mentre si camminava. Serviva per passare il tempo, certo, ma anche per restare in contatto quando non era possibile comunicare altrimenti.

Ce l’ha raccontato Settimio Rapposelli, zampognaro. Potrete conoscere la sua storia e tante altre curiosità legate alla transumanza nel nostro documentario “Le vie della lana”, presto in TV.

📌Seguiteci per non perdere tutti i dettagli della messa in onda!

Indirizzo

Via Ravenna, 61
Cesena
47521

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 18:00
Martedì 09:00 - 18:00
Mercoledì 09:00 - 18:00
Giovedì 09:00 - 18:00
Venerdì 09:00 - 18:00

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