
28/06/2025
🔴"Ho capito che i giudici aspettano che io muoia per poter chiudere la vicenda senza decidere". Con queste parole Gigliola Bono, la mamma di Monia Del Pero, bresciana uccisa dal fidanzato a 19 anni nel 1989, ha commentato il rinvio dell'udienza in Cassazione a luglio 2026
"Non hanno dato alcuna motivazione ma hanno solo spiegato che si tratta di un rinvio d'ufficio". L'udienza, prevista per domani, era stata fissata per discutere riguardo la richiesta che la donna porta avanti da 20 anni: che le famiglie delle vittime di femminicidio vengano riconosciute dallo Stato al pari delle vittime di mafia e terrorismo
Il fidanzato della figlia venne condannato a 11 anni e otto mesi di cui cinque anni passati in carcere "e il giorno dei funerali era già ai domiciliari" ricorda Monia Del Pero
E non hai mai risarcito come avrebbe dovuto da sentenza definitiva: "Sono passata da Tar e tribunali e non voglio mollare. Ma ho 71 anni e non so quanto ancora vivrò per poter garantire ai familiari delle vittime di femminicidio un trattamento diverso rispetto a quanto accaduto a noi con Monia. Questo rinvio di 13 mesi senza motivo mi fa male. E' come se Monia fosse morta ancora una volta. Non lo accetto"