31/08/2025
GENOVA era ormai mezzanotte, hanno chiamato sul palco del Porto Antico la sindaca di Genova Silvia Salis.
E lei, con indosso orgogliosamente la fascia tricolore, davanti a 30.000 persone e a pochi metri dalle navi della Global Sumud Flotilla pronte a salpare per Gaza, ha dato una grande lezione di civiltà ai sedicenti “patrioti”, a chi tace, agli indifferenti, rivolgendosi direttamente al governo italiano e richiamandolo alle proprie responsabilità politiche e istituzionali.
“Genovesi e non, grazie di essere qui.
Prima mi hanno fatto una domanda: ‘Perché è qui con la fascia di sindaca?’. La mia risposta è che non ho una sola ragione per non essere qui con la fascia indosso. Non ce n’è una. Una.
I giornalisti mi hanno detto che sono vent’anni che non si vedeva una mobilitazione del genere, e io voglio scusarmi a nome della politica che in questo momento rappresento perché non hanno risvegliato quest’anima di Genova, di una città che è medaglia d’oro per la Resistenza. Di una città che sa da che parte stare quando è il momento di decidere.
Saluto Adelmo Cervi che è qui in prima fila. Ci siamo incontrati qualche giorno fa a Sant’Anna di Stazzema, dove mi hanno chiesto di tenere l’orazione civile. Non c’era nessun rappresentante del governo, non ci sono neanche stasera, non siamo mimimamente stupiti di questo.
Ma una cosa voglio chiederla al governo.
Devono aiutarci, devono seguire questa spedizione, devono fare in modo che raggiungano l'obiettivo e che tornino qua sani e salvi qua
Lo chiedo al nostro governo, al nostro Ministro degli Esteri, alla Farnesina, perché segua ogni momento di questa spedizione, perché le persone che si imbarcano con la Global Sumud Flotilla sono oggi i veri “patrioti”.
C’è una parte di questo Paese che si è appropriata di parole come patriottismo e nazione. Non sono parole loro. I patrioti sono quelli che si ricordano che questo Paese ha un’anima solidale, che si muove perché non esistono dei figli che vengono prima dei nostri figli o dopo i nostri figli.
Dove c'è un bambino che ha fame e non c'è nessuno che sa rispondere, lì non c'è nessun patriottismo. Nascondersi dietro queste parole per non riconoscere la dignità degli altri è una vergogna.
Noi stasera rappresentiamo l’Italia.
Sono orgogliosa ogni giorno di essere la sindaca di questa città e ancor di più nell'aver visto quanti di voi hanno consegnato tonnellate di cibo per la popolazione di Gaza. Ci impegniamo a seguirvi, ci impegniamo a difendervi istituzionalmente. Sappiate che Genova è con voi, sappiate che a Genova, in una città Medaglia d’oro per la Resistenza, si aiuta gli altri a resistere”.
GRAZIE SINDACA!!!