
13/06/2025
( ) “Sto bene al mare” è una frase che suona come una scusa, e forse lo è. Mengoni la canta con quella leggerezza che si conquista col tempo, quando impari a non voler dire tutto ma a lasciare il giusto in sospeso.
Il pezzo ondeggia tra chill-pop e malinconia di fondo: Sayf aggiunge la sincerità istintiva delle prime volte, Rkomi gioca col ritmo più che col senso, e Mengoni tiene insieme tutto con una voce che non ha bisogno di spiegarsi. L’atmosfera è piacevole, la scrittura è visiva, la produzione è morbida. A tratti, anche troppo. Perché sì, la canzone scorre bene. Forse fin troppo bene. Ci si sta comodi dentro, ma non lascia segni. Ti passa vicino senza sfiorarti davvero.
E da Mengoni, uno che sa affondare quando vuole, ti aspetti sempre qualcosa che ti scuota un po’ di più. Funziona. Ma resta in superficie.
Il testo alterna immagini evocative a frasi più generiche che non sempre reggono l’impatto emotivo.
L’arrangiamento è pulito, coerente, ma gioca in difesa: synth vellutati, beat rilassato, niente che disturbi e niente che lasci il segno.
Una canzone da ascoltare in panchina, al tramonto, senza aspettarsi una rivelazione.