12/08/2025
Conversano saluta con commozione Franco Vitto, per tutti Franco del Bar dell’Incontro. Figura schiva e gentile, uomo di poche parole e di molti gesti, Franco ha incarnato per decenni l’essenza più autentica dell’ospitalità e della tradizione gastronomica cittadina, elevandola a segno distintivo anche oltre i confini regionali. Il suo nome resta legato in particolare allo Spumone, dolce simbolo delle feste e dei ricordi d’infanzia, che egli seppe interpretare con mano sapiente, custodendo ricette e rituali tramandati nel tempo. La sua maestria non si limitava alla perfezione tecnica: nel servire un caffè o nel porgere un dolce, Franco sapeva offrire un frammento di umanità, un’attenzione discreta, mai ostentata. Formatosi giovanissimo nello storico Bar Gigante, Franco seppe assimilare e conservare un patrimonio di saperi artigianali che, con pazienza e dedizione, ha trasmesso a decine di giovani conversanesi. Molti di loro sono oggi titolari di bar e pasticcerie, in città e altrove, segno tangibile di un’eredità che non si misura solo con le ricette, ma con lo spirito di un mestiere vissuto come servizio e dedizione. Per chi lo ha conosciuto, Franco è stato un maestro di vita prima ancora che di professione: esempio di umiltà, costanza e rispetto per il lavoro. Il Bar dell’Incontro, grazie a lui, divenne negli anni un punto di riferimento non solo gastronomico, ma anche umano, un luogo dove la comunità poteva ritrovarsi riconoscendo nei sapori la propria storia. La sua scomparsa lascia un vuoto silenzioso, colmato soltanto dalla gratitudine di una città che gli deve molto. La memoria di Franco continuerà a vivere nei gesti e nelle mani di chi, avendo imparato da lui, saprà mantenere viva quella stessa attenzione alla qualità, alla tradizione e, soprattutto, alle persone.