01/09/2025
Curiosità sulla famiglia Basta e la Ca****la della Consolazione a Civita.
(Da un articolo sull’ultimo numero di Katundi Ynë a cura di Federico Candiano).
Non tutti sanno….
I Basta si trasferirono dalla Puglia in Calabria nel 1539, dapprima a Spezzano Albanese, giunti in occasione del matrimonio della duchessa di Galatina Erina Castriota Skanderbeg con Pietro Antonio Sanseverino, principe di Bisignano, pronipote di Giorgio e figlia unica del conte Giovanni Castriota è di Irene Brankovic.
La famiglia Basta venne dunque a concentrarsi nei paesi di Spezzano e di Civita, nella Calabria Citra.
Il papas Nicola Basta, ultimo prete ortodosso di Spezzano, che si era battuto per conservare il rito greco a Spezzano, fu imprigionato per ordine del principe Spinelli di Tarsia che aveva un parente vescovo, e morì di stenti dopo aver invano chiesto clemenza.
I suoi discendenti furono risparmiati, ma nel 1668 Spezzano p***e il rito greco.
Da Spezzano la famiglia si trasferì a Civita, un paese abbarbicato sulle Gole del Raganello, su cui si affaccia la montagna della Timpa e il noto ponte del Diavolo.
La scelta non fu casuale, essendo la copia naturale del bacino di Ejanina in Epiro e delle Gole del fiume Arachthos, col suo Ponte Plaka e il monte Timphe, della catena del Pindo in Grecia, di cui il massiccio del Pollino ne rappresenta la continuazione, nonché delle gole dell’altro fiume importante dell’Epiro, l’Acheron.
Sempre a Civita, sappiamo di un Cosma Basta, secondo figlio di Carlo Basta (nato a Spezzano nel 1585) che si laurea a pieni voti in medicina e Filosofia presso l’almo Collegio medico Salentino il 27 dicembre 1644. Morì a Civita nel 1649.
Un Serafino Basta (1826-1909) figlio di Leonardo Basta e Diana Urbani, contribuisce con un saggio di storia e costumi albanesi del suo paese natale, Civita, all’opera più ampia “Nel Regno delle due Sicilie”, di Lorenzo Giustiniani.
A Civita esiste ancora la Ca****la della Consolazione, appartenuta alla famiglia Basta, che risulta intestata ad Eugenio Basta, a pochi passi dalla casa che appartenne all’omonima famiglia.
In questa Ca****la sarebbero sepolti Demetrio Basta e suo fratello Andrea.
La dedica sulla campana della ca****la riporta per inciso: “a.d. 1701 s.m. Consolazione ora pro nobis Caterina Cavassa feci pro sue devotione”.
Considerando che le cappelle a Santa Maria della Consolazione sorgevano per grazia ricevuta dei condannati a morte, la Ca****la potrebbe essere un ex voto della Cavassa per la liberazione del marito; oppure, se preesistente, avrebbe potuto contenere un’immagine miracolosa in seguito ad un’apparizione mariana, ragion per cui la Cavassa vi avrebbe eretto una ca****la e vi si sarebbe recata a fare le sue devozioni.
Nei pressi della Ca****la, in via Armando Diaz, si trova Casa Basta.
L’ultima discendente della famiglia Basta a Civita fu Fortuna Basta.