02/11/2025
🌿 2 Novembre – Il giorno della memoria, del silenzio e dei sapori antichi 🌿
Oggi, 2 novembre, la – come molte terre del Sud – si raccoglie in un momento di profonda riflessione e ricordo: la Commemorazione dei Defunti.
È un giorno in cui le famiglie si ritrovano attorno al tavolo, e il profumo delle lagane e ceci riempie le case, unendo passato e presente in un abbraccio di tradizione e memoria.
Le origini di questo piatto affondano nell’antichità, quando Greci e Romani portarono in Calabria le loro usanze culinarie. Le , antenate delle nostre fettuccine, venivano preparate con farina di grano duro e acqua, mentre i ceci rappresentavano il nutrimento umile e prezioso delle genti di campagna.
Insieme, questi ingredienti raccontano una storia di resilienza, spiritualità e appartenenza.
Non è un caso che proprio i legumi, e in particolare i ceci e le fave, siano protagonisti del 2 novembre.
Fin dai tempi antichi, infatti, si credeva che questi semi custodissero le anime dei defunti: per i Romani, le fave rappresentavano il legame tra la vita e la morte, tra la terra e l’aldilà. Con il passare dei secoli, il Cristianesimo trasformò questi riti pagani in momenti di preghiera e di condivisione, ma il gesto restò lo stesso: nutrire la memoria attraverso il cibo.
Così, anche oggi, nelle case calabresi, un piatto di lagane e ceci non è solo un pasto.
È un rito antico, un dialogo silenzioso con chi non c’è più.
È un modo per dire “ti ricordo” senza parole, con il calore del fuoco, il profumo del grano e la semplicità della terra.
🍂 Nel giorno dei Morti, la cucina diventa memoria, e la memoria diventa vita. 🍂
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