29/09/2025
MEET THE BEST 2025, MISSIONE COMPIUTA!
A MILANO, UN VIAGGIO NEL FUTURO DEL BASKET
✅ Missione compiuta.
Meet The Best, il workshop dal tema “Basket: il futuro è adesso” realizzato a A Better Basketball in collaborazione con LBA in anteprima alla finale della Supercoppa Frecciarossa di Milano, è riuscito a disegnare, grazie agli interventi dei relatori, la strada da seguire per far crescere il basket italiano e per comprendere le rivoluzioni in atto a livello internazionale, nel mondo dei diritti televisivi, dei club e nella formazione dei giovani.
Maurizio Gherardini, presidente LBA, dopo aver illustrato ciò che sta accadendo in queste ore nel basket continentale, del quale resta uno dei grandi protagonisti, e auspicando che i tre soggetti che stanno discutendo del futuro delle competizioni europee, Eurolega, NBA e FIBA, possano trovare un terreno comune sul quale operare, ha parlato del ruolo delle leghe nazionali, apparentemente schiacciate non solo per colpa dei calendari, da un futuro sempre più internazionale. “Il compito è migliorare il prodotto per migliorare la qualità generale delle leghe – ha dichiarato – e, contemporaneamente, perseguire la sostenibilità economica, quindi club più sani. Una lega nazionale deve essere la base affinché quelle società che ambiscono a crescere per entrare nelle grandi competizioni europee, possano avere sempre più peso e valenza internazionale. Ma non dimentichiamo che i campionati di ogni singolo Paese raccolgono una passione enorme, hanno numeri in crescita e club con una storia anche centenaria. In altre parole, i campionati nazionali esistono ed esisteranno per sempre”.
Andrea Marini, CEO di Deltatre, che ha rivoluzionato il mondo dei diritti del basket creando con la Lega basket LBATV, ha raccontato in un intervento video progetti e obbiettivi di una azienda leader nel mondo nello streaming, per la nostra pallacanestro.
Alessandro Mamoli, giornalista e Chief editor di LBATV, ha raccontato anche le ambizioni, non solo commerciali, di una televisione che è andata in onda con la Frecciarossa Supercoppa solo 51 giorni dopo la sua nascita ufficiale: “Vogliamo che LBATV diventi una scuola e quando qualcuno dei nostri verrà chiamato a un livello più alto possa dire ‘abbiamo imparato questo lavoro lì’. E’ il motivo della nostra particolare attenzione verso i giovani e le donne, ancora poco rappresentate in questo mondo: è un obbiettivo non solo professionale ma anche etico. Faremo cose nuove e un po’ rischiose, ma, perché abbiano successo, abbiamo bisogno della collaborazione dei club e che possano diventare la telecamera in più di LBATV”.
A livello di club, la grande novità è rappresentata dalla presenza sempre più numerosa, anche nel basket come nel calcio, di proprietà straniere. Paul Matiasic, avvocato, proprietario e presidente della Pallacanestro Trieste, ha permesso di capire immediatamente cosa significhi applicare una mentalità “americana” nel basket italiano: “La mia visione per la pallacanestro va oltre il parquet, dobbiamo anche intrattenere gli appassionati: il mio obiettivo è puntare sempre più in alto per costruire un modello di business sostenibile e innovativo sempre più elevato. Non è virtuoso un percorso nel quale solo una persona si fa carico di una società, ci vogliono dei partner per poter creare una struttura solida, con una mentalità imprenditoriale per questo motivo credo ho creduto fin da subito un progetto ambizioso come LBATV”. Un passaggio ha fotografato le difficoltà di un proprietario americano nel nostro Paese: “Io voglio vincere e il compito di un proprietario è mettere la sua società nelle condizioni per farlo. Impazzisco quando in Italia sento discorsi del tipo: ‘il nostro obbiettivo è una salvezza tranquilla’. Con una mentalità così, non si cresce”.
In un momento apparentemente splendente per i giovani giocatori italiani, ma anche di turbolenza per l’ingresso miliardario delle università statunitensi sul mercato dei diciottenni europei, il compito di Marco Crespi, direttore della Dolomiti Energia Academy di Trento, e Michele Catalani, responsabile del vivaio dell’Olimpia Milano, è stato quello di spiegare come aiutare davvero i nostri giocatori a crescere. Per Crespi l’aspetto fondamentale è: “Sviluppare i nostri ragazzi in un ambiente competitivo, cosa che oggi non accade perché le regole del campionato più formativo, l’Under 17, costringe i migliori a misurarsi in contesti mediocri. Che i college oggi possano offrire contratti elevanti ai nostri diciottenni è molto positivo, perché permette loro di crescere in un contesto formativo non solo sportivo, può diventare una fonte di guadagno per i club italiani che li hanno formati e li spinge a studiare, perché senza la Maturità non possono giocare in America”.
Michele Catalani ha sottolineato: “L’importanza che LBA, come già sta facendo con la Next Generation Cup, offra tornei più competitivi e mediaticamente più accattivanti per i giovani, anche se ciò dovesse significare aumentare la quota di stranieri permessa anche a livello giovanile. Come Olimpia Milano, siamo felici che i nostri ragazzi abbiano intrapreso le tante strade diverse che oggi vengono loro offerte, negli Stati Uniti o nei club europei che hanno la possibilità, a differenza dell’Armani che giocando in Eurolega non ha lo spazio per far maturare i giovani in prima squadra, di farli crescere. Noi li abbiamo accompagnati su questa strada, continuiamo a seguirli e a tenere aperte le comunicazioni con loro, nella speranza che possano tornare tra qualche anno come protagonisti nel nostro club”.