06/06/2025
130069
Il numero pittorico “130069” rappresenta un’epopea eroica. È un trittico, una rappresentazione simbolica di tre fasi di sviluppo. Si comincia dalla fine, per finire all’inizio.
Il sei indica la nostra personalità terrena, l’eredità dei nostri genitori, il risultato della nostra discendenza. Il nove simboleggia la parte eterna e immortale dell’uomo. È l’eredità del nostro Padre celeste.
Quando il sei non riesce a riconoscere il nove, il pesce terrestre non riesce a riconoscere il pesce celeste e viene gettato sulla spiaggia dalle onde impetuose. Anche noi ci troviamo sulla riva con gli occhi aperti. Tuttavia, non si tratta dell’occhio dell’anima, ma dei due occhi terreni.
Poi inizia un lungo percorso di sviluppo. Questo percorso è rappresentato dallo “0” situato accanto al “6”. È un magico viaggio circolare con dodici aspetti, sono dodici concentrazioni di forze che interagiscono con noi, perché noi stessi siamo i creatori di queste forze.
Queste influenze irresistibili determinano la direzione del nostro cammino terreno e sono chiamate “eoni” nell’insegnamento gnostico.
Costituiscono la catena dell’illusione, le dodici ore del giorno dialettico, le dodici porte di Maya.
Forse è bene sottolineare che gli aspetti eonici abbracciano molte incarnazioni. Il nostro patrimonio di esperienze accumulato, anche se inconscio, si manifesta in ogni nuova vita sulla terra. Se abbiamo vissuto una certa fase e ne abbiamo scoperto l’essenza in un’incarnazione precedente, non è necessario ripetere questa esperienza. Possiamo comprendere la nostra personalità e il nostro carattere attuali come risultato del passato. Come personalità individuali siamo molto distinti a causa dei diversi aspetti eonici che predominano in noi al momento. Tuttavia, tutte queste caratteristiche eoniche non sono l’essenza dell’essere umano, ma cambiano con il movimento delle lancette del tempo.
Perché l’approccio eonico non potrà mai avere successo?
Perché l’immortalità perseguita dialetticamente è un’utopia. Ha a che fare con la natura e le leggi fondamentali della materia: quella che costituisce il campo terrestre della vita.
Cosa succede quando l’orologio eonico segna il dodici?
Ci sono due possibilità: uno sviluppo positivo e uno negativo. Possiamo scegliere tra un declino collettivo e una rivoluzione interiore.
La soluzione positiva, la rivoluzione interiore, porta a un’ascesa personale. Se molte persone scegliessero questa strada liberatoria, ci sarebbe anche un’ascesa collettiva. Anche in questo caso, l’ascesa e il declino avvengono contemporaneamente.
La caduta forzata e collettiva è la soluzione negativa.
Gli eoni, alimentati dalla forza del pensiero umano, non possono aumentare all’infinito in potenza e forza perché disturbano l’ordine dell’universo.
Quando le concentrazioni di forza eonica superano i limiti del tollerabile, l’universo interviene. Attraverso il fuoco cosmico, si verifica un processo di pulizia. Giganteschi processi di fuoco purificano l’atmosfera astrale e l’umanità viene separata dagli eoni. Il nostro progresso culturale, spinto e ispirato dalle forze eoniche, si trasforma in un movimento verso il basso. La cultura umana, sebbene necessaria per la nostra esistenza sulla terra, non risolve il problema della vita.
La soluzione positiva si ha quando una persona, o un gruppo di persone, prende coscienza dell’illusione eonica, dell’anello che non va oltre.
Questo può avvenire in qualsiasi momento, non dipende dal raggiungimento del dodicesimo eone da parte della collettività. Questa persona, sulla base della sua esperienza, si rende conto della mancanza di speranza del percorso eonico. Capisce che ogni progresso è contemporaneamente un declino. Cerca una via d’uscita dai percorsi circolari e vuole interrompere le forze motrici eoniche costringenti dentro di sé.
Questo significa neutralizzare l’Io.
La coscienza dell’Io con tutti i suoi aspetti è il risultato delle dodici ore eoniche.
Ora siamo arrivati allo “0” situato accanto al “3” nel numero pittorico “130069”. Questo zero rappresenta la neutralizzazione, la separazione, l’annullamento del passato. È un movimento che gira in senso antiorario. È il passaggio attraverso il deserto, l’inversione dei dodici sviluppi eonici.
Una persona può annullare il proprio “io”?
L’Io-coscienza può da solo, attraverso l’esperienza, prendere coscienza di alcuni aspetti eonici e neutralizzarli. Tuttavia, non può annullare le proprie fondamenta: l’io non può conquistare l’io.
Come risolvere questo problema impossibile?
L’umanità non rimane mai senza guida spirituale, senza aiuto nella sua lotta attraverso la vita. Solo che non si tratta di un tipo di aiuto che ci rafforza nelle nostre aspirazioni centrate sull’Io.
Quando desideriamo liberarci dai cicli eonici, quando la nostra anima grida disperata, l’Universo ci viene in aiuto. Tutti i veri tipi di aiuto provengono dall’onnipresente centro spirituale. Quando diventiamo consapevoli che questo centro esiste anche dentro di noi, troviamo la porta di una nuova realtà.
Come ha risolto questo problema Gesù il Cristo, il tredicesimo tra i dodici?
Quando Gesù vide la folla che lo seguiva, disse: “Fateli sedere”.
A loro dice: “Smettete di correre nei cicli eonici e sedetevi”. Essi seguono il suo consiglio e ora il tredicesimo può fornire loro un cibo soprannaturale.
Gesù ha due pesci e cinque pani. I due pesci sono il “6” e il “9”, la parte terrena e quella spirituale dell’uomo. Ma ora, attraverso l’esperienza della desolazione dei corsi circolari, il pesce terreno è pronto a riconoscere e seguire il pesce spirituale. Il “6” si trasforma in “9”; la folla segue Gesù. Nel cristianesimo interiore significa che accettiamo la nostra eredità spirituale, che ci rivolgiamo al principio Cristo che è in noi.
La persona terrena si apre alla fonte spirituale al centro del suo essere e nel deserto inizia a piovere manna. Questa manna proviene dai cinque pani. Il numero cinque è associato all’anima umana rinata, simbolicamente rappresentata dal pentagramma. Quattro eteri costruiscono la personalità umana, ma il quinto etere, chiamato anche etere dell’anima o etere del fuoco, è una rivelazione spirituale. È una forza spirituale che si rivela nell’uomo terreno come una nuova ispirazione. Questa forza animica rompe il cubo di Borg e lo trasforma in una croce. L’immagine della cristallizzazione eonica, il cubo con le sue dodici costole, subisce una trasformazione. I dodici pilastri eonici non costituiscono più la forza motrice dell’anima umana, ma la rosa che incontra la croce. Questo è il simbolismo della rosa spirituale che sboccia e della croce, della Rosacroce.
La nuova coscienza animica può sostituire la vecchia coscienza dell’Io a condizione che l’io si arrenda a questa nuova coscienza.. Allora siamo diventati nuovi.
Allora abbiamo costruito la Nuova Gerusalemme, la città santa con le dodici porte dove il Sole spirituale, il tredicesimo, non tramonta mai.
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Si propone il testo:
I MISTERI GNOSTICI DELLA PISTIS SOPHIA
http://www.edizionirosacroce.it/
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