06/07/2025
🐝 Qual è il rapporto che gli apicoltori italiani hanno con i gruccioni? Che impatto hanno sulle produzioni apistiche, o per lo meno, com'è percepito questo impatto?
Per cercare di rispondere a queste e ad altre domande, Aapi, l'Associazione Apicoltori Professionisti Italiani - insieme alla Stazione Zoologica Anton Dohrn dell'Istituto nazionale di biologia, ecologia e biotecnologie marine, al Crea, al Cnr e all'Università degli Studi di Milano - sta proponendo un questionario per cercare di valutare i possibili danni produttivi legati alla presenza di questi uccelli e all'efficacia di eventuali metodi di allontanamento usati.
I gruccioni, nome scientifico Merop apiaster L., sono uccelli migratori tipici della nostra fauna, che si nutrono di insetti, tra cui anche le api da miele, da cui l'aggettivo apiaster del loro nome scientifico. Negli ultimi anni il loro areale di distribuzione, cioè l'insieme delle località in cui sono presenti, si è allargato notevolmente, creando una certa preoccupazione tra gli apicoltori.
Tuttavia è importante ricordare che i gruccioni sono animali protetti, per cui è necessario capire prima di tutto qual è il loro reale impatto sull'apicoltura per poi cercare di trovare delle soluzioni per una convivenza tra gli apicoltori e questi uccelli.
E in quest'ottica il questionario proposto da Aapi è uno strumento importante per iniziare a fare un punto sull'argomento. Il questionario è rivolto a tutti gli apicoltori, professionisti e non, e propone delle semplici domande sul rapporto che ognuno ha con questi uccelli.
Tra le domande è richiesto di indicare qual è la propria attività, in che regione ci si trova, se si produce miele o regine, qual è l'impatto percepito dei gruccioni e nel caso quali tecniche di allontanamento sono utilizzate.
Il questionario è in italiano, online, porta via poco più di 5 minuti per compilarlo ed è completamente anonimo, anche se alla fine, per chi vuole, è possibile lasciare una recapito mail per restare in contatto con i ricercatori.
🔗 Trovi il questionario qui: https://bit.ly/4l6NgVH
Fonte foto: Stephan Sprinz - Wikipedia