14/09/2025
Don Lorenzo Milani - Loris Cario
Una strada impervia che si percorre a fatica:
sassi, alberi, discese e salite.
Dopo tanti passi, silenziosa e lontana,
ecco che i miei occhi intravedono Barbiana.
Poche case sparse, un po’ di qua e un po’ di là,
una chiesa e la scuola per chi molto non ha;
qui gli ultimi sono trattati da primi,
perché l’istruzione è uguale per tutti i bambini.
In quel campanile suona la libertà,
ogni parola è un seme di dignità;
sulle pagine bianche cresce l’uguaglianza,
Barbiana è una voce che canta speranza.
Le mani sporche d’inchiostro e di terra,
perché la vita si studia ma anche si afferra;
nei quaderni si annota la storia e il presente,
nei campi si impara a stare alla corrente.
Ogni errore diventa occasione,
non c’è bocciatura ma discussione;
il maestro ascolta, domanda e chiarisce,
la classe s’accende, nessuno svanisce.
In quel campanile suona la libertà,
ogni parola è un seme di dignità;
sulle pagine bianche cresce l’uguaglianza,
Barbiana è una voce che canta speranza.
I figli dei contadini, dei muratori,
portano al banco i propri dolori;
li trasformano in lettere e frasi decise,
le loro ferite diventano analisi.
Il mondo là fuori li chiama “scartati”,
ma qui dentro sono i più apprezzati;
la lingua diventa strumento di lotta,
una chiave che apre qualsiasi porta.
In quel campanile suona la libertà,
ogni parola è un seme di dignità;
sulle pagine bianche cresce l’uguaglianza,
Barbiana è una voce che canta speranza.
Sotto il tetto di legno che scricchiola piano,
si sogna un Paese diverso, più umano;
un Paese in cui chi nasce nel buio più fitto
possa accendere luci con diritto scritto.
Se la cultura è un pane da spezzare,
don Milani insegna a non sprecarne neanche un grammo:
«Ho fallito se qualcuno resta indietro», dice,
e per quel “qualcuno” sacrifica la sua pace felice.
In quel campanile suona la libertà,
ogni parola è un seme di dignità;
sulle pagine bianche cresce l’uguaglianza,
Barbiana è una voce che canta speranza.
Trasparente e duro come un diamante,
uomo umile, mai arrogante;
le sue lettere ardono ancora di fuoco,
bruciano l’ingiustizia un poco dopo un poco.
E se oggi parliamo di scuola inclusiva,
di rispetto, di pace, di forza educativa,
è perché un prete di montagna, con fermezza gentile,
ci ha lasciato un cammino, un’eterna scintilla.
In quel campanile suona la libertà,
ogni parola è un seme di dignità;
sulle pagine bianche cresce l’uguaglianza,
Barbiana è una voce che canta speranza.
E mentre il vento porta via la campana,
rimane la lezione che non s’allontana:
l’ultima fila può andare davanti,
se la scuola è un ponte fra tutti i distanti.
Insegnanti di sostegno In classe con Paola SCUOLA: Il gruppo accoglie tutti i Docenti, Personale ATA, Tecnici, Educat Scuola Informa Scuola Primaria con innovazione Maestra Antonella Maestra Antonella Maestra Filo Maestra Emy Maestra Mary Maestra disegnata Maestra a righe Maestro Alessandro