La Madia

La Madia “La Madia”, seleziona aziende per fare convenzioni a favore del mondo associativo piacentino.

20/11/2025

GIORNATA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA
Il 20 novembre si celebra, in tutto il mondo, la Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. In questa data, si ricorda il giorno in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò la Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, ratificata da 190 Paesi nel mondo. Per la prima volta, i bambini sono considerati soggetti a cui sono riconosciuti i diritti giuridici di carattere universale. Dal 1989, data della promulgazione della Convenzione, i bambini hanno diritto al nome, alla salute, a una corretta alimentazione, all’istruzione, alla sopravvivenza, alla riservatezza e libertà di espressione. Il riconoscimento di tali diritti serve a garantire che i minori possano avere, soprattutto in famiglia, tutte le cure e il sostegno di cui hanno bisogno per crescere sereni. Qualsiasi azione che minaccia la loro integrità fisica, mentale e spirituale è ritenuta una prevaricazione della loro libertà. È importante creare un rapporto di rispetto reciproco tra adulti e bambini, che hanno bisogni specifici. L’applicazione dei loro diritti deve essere in ogni singola azione quotidiana svolta nei loro confronti. Invece, in alcuni paesi, tutt’oggi, questi diritti sono continuamente traditi e trasgrediti e molti bambini e adolescenti subiscono violenze e abusi, sono discriminati, emarginati e vivono in estrema povertà. La celebrazione di oggi ha l’intento di mettere bambini e adolescenti sotto lo sguardo del mondo, c’è ancora molto da fare, perché la Convenzione sia ovunque applicata ed essi siano al sicuro, tutelati e protetti.
La Convenzione è composta da 54 articoli e si basa su 4 principi fondamentali:
1. Parità di trattamento: nessun bambino deve essere discriminato in base a sesso, origine, cittadinanza, lingua, religione, colore della pelle, disabilità o opinioni politiche.
2. Salvaguardia del benessere: in tutte le decisioni che possono avere ripercussioni sui minori (sia a livello familiare sia statale), è prioritario l’interesse superiore del bambino.
3. Diritto alla vita e allo sviluppo: ogni bambino deve avere accesso all’assistenza sanitaria e all’istruzione e deve essere protetto da abusi e sfruttamento.
4. Ascolto e partecipazione: il bambino deve poter esprimere la propria opinione ed essere ascoltato; deve essere informato in modo adeguato alla sua età e ve**re coinvolto nelle decisioni che lo riguardano.

13/11/2025

Iraq. All'indomani del voto dell'11 novembre, formare il governo sarà un processo complicato: la frammentazione tra sciiti e curdi paralizza il sistema tradizionale di spartizione dei poteri. Il peso delle milizie filo-iraniane e il ruolo di Teheran, indebolito dalla guerra con Israele.

13/11/2025

Nel 1895, nel cuore del Piemonte, Luigi Lavazza rivoluzionò il modo di gustare il caffè. Prima di allora, in Italia si consumava solo caffè "puro", cioè proveniente da una singola origine, con sapori spesso incostanti. Questo creava discontinuità e insoddisfazione tra i consumatori. Fu così che Lavazza introdusse una novità radicale: una miscela ottenuta mescolando chicchi selezionati provenienti da otto paesi diversi, tra cui Brasile, Colombia, Etiopia, Vietnam e India. Grazie a questa combinazione, nascevano aromi unici e costanti, con un equilibrio attentamente studiato tra aroma, corpo e dolcezza.

La miscela riscosse subito successo a Torino, conquistando i palati più esigenti. Da lì si diffuse rapidamente, ponendo le basi per la fama internazionale della torrefazione italiana. Ancora oggi, le miscele Lavazza mantengono questa varietà di origini, frutto di una ricerca scientifica che garantisce un’armonia perfetta in tazzina.

La torrefazione piemontese, partita da una piccola drogheria in Via San Tommaso, è diventata così un colosso con oltre 4.000 dipendenti. La famiglia Lavazza continua a guidare l’azienda, che nel 2018 ha inaugurato a Torino un museo dedicato a Luigi Lavazza e alla sua invenzione. Qui sono conservati strumenti e ricette originali, testimoni di una storia fatta di ingegno e passione.

Questa trasformazione segna un passaggio fondamentale nel modo di intendere il caffè in Italia e nel mondo. Da un passato di sapori variabili a un presente dove la miscela garantisce qualità e riconoscibilità. Il "caffè italiano" moderno nasce proprio da quell’intuizione piemontese più di 125 anni fa.

La storia di questa miscela insegna come la combinazione di culture e tradizioni diverse possa creare qualcosa di nuovo e duraturo. Un esempio di come il patrimonio locale possa influenzare e arricchire l’esperienza quotidiana di milioni di persone.

💁‍♂️ La miscela Lavazza unisce otto origini diverse
👉 L'idea nasce a Torino nel 1895 da Luigi Lavazza
👉 La miscela garantisce aroma costante e armonia
👉 Oggi l'azienda ha 4.000 dipendenti e un museo a Torino
👉 La famiglia Lavazza guida ancora l'impresa

Con Itinerarius - Sto andando forte! Ho ottenuto un posto tra i fan più attivi per 19 mesi consecutivi. 🎉
11/11/2025

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09/11/2025

Li chiamiamo "tartufi", ma dal punto di vista scientifico sono funghi ipogei, cioè che nascono e si sviluppano completamente sottoterra. Non solo: non sono organismi isolati, ma entrano in una perfetta simbiosi naturale con le radici degli alberi (querce, pioppi, noccioli) formando le micorrize, uno scambio invisibile di acqua, sali minerali e zuccheri.
Ma la parte più geniale è la loro strategia di riproduzione: incapaci di disperdere le spore con il vento, hanno evoluto un segnale chimico irresistibile: l'aroma. Il loro profumo, che per alcuni è un tesoro e per altri "odore di gas", è composto da molecole volatili come il dimetilsolfuro (DMS) e il dimetildisolfuro (DMDS), composti solforati noti per il loro sentore intenso.
È un meccanismo evolutivo: l'odore attira animali come cinghiali o lupi che, scavando per mangiarli, ingeriscono le spore e le disperdono nell’ambiente attraverso gli escrementi.
Quello che ci arriva in tavola è lo sporoforo del fungo, formato da due parti:
- Il peridio: il rivestimento esterno ruvido o liscio.
- La gleba: la polpa interna con le caratteristiche venature che custodisce le spore. La gleba si scurisce man mano che il tartufo matura.
In Italia abbiamo molte tipologie, che si dividono spesso in "bianche" (peridio chiaro e liscio, come il pregiatissimo Tuber magnatum d'Alba) e "nere" (peridio scuro e ruvido, come il Tuber melanosporum o lo scorzone, Tuber aestivum).
Quindi la prossima volta che sentirete quel profumo intenso, saprete che state annusando il risultato di una complessa alleanza scientifica, una strategia chimica che dura da milioni di anni.

03/11/2025
02/11/2025

→ “Una ricerca di senso su Mario Pomilio” - Autore: Fabrizio Sclocchini, con versi di Tommaso Ottonieri, ideazione e saggio Introduttivo di Simone Gambacorta, pubblicato da Galaad Edizioni.
Galaad Edizioni annuncia l'uscita del volume Lo sguardo ricambiato. “Una ricerca di senso su Mario Pomilio”, un'opera che riaccende i riflettori su uno dei romanzi più significativi del Novecento italiano, “La compromissione” di Mario Pomilio (1921-1990), a sessant’anni dalla pubblicazione e dalla vittoria del Premio Campiello nel 1965.
Il volume, frutto della sensibilità e della raffinata ricerca di Fabrizio Sclocchini, offre una lettura contemporanea, attraverso le immagini e i testi dell'autore, del capolavoro pomiliano.
Sottolinea Simone Gambacorta, autore del saggio introduttivo: "Il libro vuole offrire una possibile lettura contemporanea del romanzo La compromissione di Mario Pomilio; è dunque anche un libro sulla 'provincia', sebbene non su di una città specifica: e tuttavia, vista la dichiarata ambientazione dell’opera pomiliana, è un libro che guarda a Teramo (e però non solo a Teramo)".
Sebbene Pomilio abbia ambientato in Abruzzo anche il suo primo romanzo, “L’uccello nella cupola” (1954), la ricerca di Sclocchini si concentra esclusivamente sull’analisi de La compromissione.
Il saggio è arricchito da dei versi inediti del poeta Tommaso Ottonieri.
L'autore, Fabrizio Sclocchini (Teramo, 1960). Si occupa di fotografia dal 1980. Diplomato all’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, docente di Storia dell’arte. È coautore di libri con Roberto Roversi, Franco Loi, Giuliano Scabia e Gianni D’Elia. Ha ideato la collana di poesia e fotografia Nuova Officina Adriatica, che cura con Gianni D’Elia. Dal 1998 al 2001 ha collaborato con Mimmo Jodice. Nel 2001 ha tenuto una personale alla GNAM di Roma. Ha esposto nel 2003 con Michelangelo Antonioni. Cura con Simone Gambacorta la collana non venale di plaquette di poesia e fotografia "fuorimercato".

Indirizzo

Località Caselle Caminata, 49
Fiorenzuola D'Arda
29017

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