16/06/2025
MASCAGNI L'UNICO - L'uomo di una sola opera tra amori, segreti e duelli rusticani
Ottanta anni fa, il 2 agosto 1945, a Roma, nel suo appartamento all'Hotel Plaza, moriva Pietro Mascagni, il compositore che aveva visto la luce a Livorno il 7 dicembre 1863. Si spegneva un artista che aveva segnato una stagione indimenticabile dell'opera lirica nel mondo, un divo di rinomanza internazionale. Un musicista segnato dall'indelebile etichetta di “One Man Opera”, l'uomo di una sola opera. Un giudizio affrettato e perdurante, che ha finito per deformare il giudizio critico sulla irripetibile carriera di un compositore il cui nome è diventato, ingiustamente, sinonimo di Cavalleria rusticana, l'opera in un atto con cui aveva esordito il 17 maggio 1890 al Teatro Costanzi di Roma accolta da un successo a dir poco clamoroso. La prima e sicuramente la più nota fra le sedici composte dal Livornese, ma che ha finito per offuscare le rimanenti, almeno nella considerazione di una parte della critica.
Una sorta di spada di Damocle che il giornalista e saggista Maurizio Sessa, già autore di alcuni contributi su Giacomo Puccini, tenta di rimuovere nel suo volume che si avvale di un corposo apparato iconografico che per la prima volta presenta documenti rari e inediti.
ℹ &🛒https://www.edizionimediceafirenze.it/prodotto/mascagni-lunico-luomo-di-una-sola-opera-tra-amori-segreti-e-duelli-rusticani/