15/07/2025
Si proietta che nel 2030 la Polonia sarà più ricca dell'Inghilterra. Sembra una barzelletta. Eppure se nel 1980 tu avessi detto ad un italiano 30 anni dopo la Germania sarebbe stata più ricca dell'Italia, l'italiano avrebbe riso. Chi? Quei crucchi mezzi tonti che sanno solo cucinare crauti? Ma andiamo! Eppure, eppure... il caso, qui è simile: mentre tutte le nazioni europee erano impegnate a sopravvalutarsi, lasciarsi andare, accettare atteggiamenti pressappochisti, edonisti, egoisti ed accidiosi dilaganti, la Polonia restava un popolo unito, preciso, efficace. Mentre noi ci riempivamo di migranti col mito delle pensioni che ci avrebbero pagato e intanto dilapidando tutti I nostri soldi in benefit per I nuovi venuti, mentre distruggevamo la sicurezza delle nostre strade, la Polonia restava una terra senza migranti, cristiana, cattolica. E si ha un bel dire che “tutte le religioni sono uguali” e che “bisogna essere tolleranti”, resta il fatto che un cristiano mantiene la parola, non mente, non inganna, lavora, fa famiglia. Lo stesso di certo non si può dire né della religione materialista che la fa da padrona nel resto d'Europa né di tante altre fedi importate insieme ai loro pericolosi portatori.
Quindi oggi si guarda sempre di più alla Polonia, soprattutto perché la Polonia somiglia molto all'Italia quando era forte, somiglia molto a come potrebbe essere continuata ad essere l'Italia se solo non fosse del tutto impazzita col genderismo, il migrazionismo, il materialismo e chi più ne ha più ne metta: una nazione cattolica, senza migranti, dove si rispetta la parola data, si arriva puntuali, si rispettano le leggi, ma anche una nazione rilassata, dove ci si organizza col vicino, ci si arrangia, ci si sa accontentare, si risolve tutto a tavola con una bella mangiata. La Polonia è un'Italia degli anni '70 che non ha mai (ancora?) iniziato a collassare
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