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Il magazine online, il canale di comunicazione ufficiale di Gold, il posto dove parliamo delle rivoluzioni digitali e del mondo, esprimiamo la nostra visione e le nostre teorie sulle cose che accadono. Su Goldworld si parla di tutto, tecnologia, musica, cinema e piani per conquistare l’universo. Il magazine è il grande libro digitale che racconta tutte le sfaccettature della nostra stor

ia, dalle origini, nel 2003, fino ad oggi. L’obiettivo ambizioso di Goldworld è riuscire a diffondere nuove idee, creare uno spazio libero che offra gli stimoli per stare al passo con le realtà internazionali. Goldworld è un modo di essere, è dinamicità e continuo fermento, un circolo aperto dove raccontiamo un mondo in continua evoluzione.

C’è una verità semplice e dura da digerire quando si parla di “Infinite“, il nono e — molto probabilmente — ultimo album...
31/10/2025

C’è una verità semplice e dura da digerire quando si parla di “Infinite“, il nono e — molto probabilmente — ultimo album dei Mobb Deep uscito il 10 ottobre 2025: è un disco costruito per onorare una leggenda senza trasformarla in reliquia.

Havoc, rimasto l’unico membro vivente del duo, ha preso sulle sue spalle il compito di cucire insieme vent’anni di materiale vocale inedito di Prodigy e di produrre (con il contributo sostanziale e riconoscibile di The Alchemist) un lavoro che suona deliberatamente familiare, ma non scolpito nel marmo del passato.

L’elemento più impressionante di Infinite è la coerenza produttiva. Havoc riafferma il marchio sonoro che ha reso i Mobb Deep iconici: bassi cupi, loop spogli ma ossessivi, percussioni essenziali che lasciano spazio alle voci. Quello che cambia è la cura della stratificazione — campionamenti meno grezzi in certi passaggi, qualche arrangiamento orchestrale sottile e micro-elementi moderni che non sviliscono la durezza originaria ma la rendono più “ascoltabile” al pubblico di oggi.

Il lavoro di The Alchemist, presente come co-produttore ed elegante contrappunto alle tessiture di Havoc, aggiunge un tocco di polaroid nostalgica che bilancia il suono: meno revival stucchevole, più continuità autoriale.

Questo non vuole dire che il disco sia perfetto sul piano sonoro. In alcuni momenti emergono scelte che puntano a un appeal più ampio — ritornelli costruiti per la radio, inserimenti di tastiere e ambientazioni che illuminano l’ombra — e questo può scontentare i puristi che chiedono un remake di un monolite come “The Infamous“.

Tuttavia, il progetto dimostra una nettissima attenzione al dettaglio: Havoc ha ripensato arrangiamenti, timbri e dinamiche delle tracce per consegnare un quadro compiuto.

[...] Leggi l'articolo completo su Goldworld.it qui:
https://goldworld.it/264831/music/mobb-deep-infinite-un-commiato-tra-la-nostalgia-e-il-presente/

A cura di Daniele Paduano✍️padu

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Dopo cinque anni, il rapper fiorentino torna con un album tra writing, polemiche, beats e rime.Dalle strade di Firenze f...
21/10/2025

Dopo cinque anni, il rapper fiorentino torna con un album tra writing, polemiche, beats e rime.

Dalle strade di Firenze fino a Parma, dai palchi della scena hip hop italiana, Coen — all’anagrafe Jose Leonardo, classe ’95 — è un nome che ha saputo crescere con autenticità, passione e rispetto per la cultura.

Il suo primo contatto con l’Hip Hop avviene a soli 13 anni, attraverso il writing e i dischi americani che ne hanno formato l’immaginario. Da lì, il passo verso il microfono è stato naturale: con la crew UrbanMooveClick dà vita al primo mixtape “50145”, mentre parallelamente si impegna nell’organizzazione di eventi locali, contribuendo attivamente a far vivere la scena fiorentina.

Nel corso degli anni, Coen costruisce il proprio percorso solista pubblicando “WildLove” (2015) e condividendo il palco con artisti di peso come Inoki, Rancore e Bassi Maestro. L’ingresso nel collettivo Mofire Movement e la nascita del gruppo FunKoolHertz consolidano la sua identità artistica, sempre fedele alla filosofia “drop from the head”: scrivere e registrare d’istinto, con l’energia genuina delle jam.

Dopo l’EP “Freccia Rossa” (2018) e l’album “Vale la pena” (2020), Coen torna oggi con un nuovo progetto maturo e intenso: “Metropolitano”, uscito il 29 settembre 2025. Nove tracce prodotte da Dave Gr**go, Tao e Crazy Kid, arricchite dalla presenza di ospiti importanti.

Abbiamo incontrato Coen per parlare del nuovo album, e nell’intervista non ha risparmiato nessuno.

[...] Leggi l'articolo completo su Goldworld.it qui:
https://goldworld.it/264588/music/tra-yard-e-barre-coen-racconta-il-suo-nuovo-disco-metropolitano-e-non-risparmia-critiche-alla-scena-italiana/

A cura di Marco Giani✍️


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hiphop

1 Ottobre 2025. Le porte dell’Alcatraz di Milano si aprono alle 19:00 per “Dedicato alla Musica“, il super party in onor...
15/10/2025

1 Ottobre 2025. Le porte dell’Alcatraz di Milano si aprono alle 19:00 per “Dedicato alla Musica“, il super party in onore di Roc Beats aka DJ Shocca. Avremmo voluto essere lì con largo anticipo, ma con un po’ di impegno (che assume il nome di aperitivo) riusciamo ad arrivare con 20 minuti di ritardo.

Davanti a noi si è già formata una striscia compatta di spettatori che ci allontanano dal palco di una decina di metri. La maggior parte di loro sono giovani, dove per “giovani” si intende ben al di sotto dei trent’anni. DJ Tsura parte con ampio ritardo, ma ci rallegra e infotta subito con perle underground hardcore che spianano strada alla fantasia: quale sarà il prossimo pezzo?

Intanto però l’Alcatraz si riempie, e il tempo passa. Dopo quasi un’ora si vede un polso alzato nel gesto dell’orologio: tempo scaduto, adesso basta, vogliamo Shocca. E per citare un album del dj e produttore veneto che tutti aspettano, quel gesto, per quanto scortese, è “Sacrosanto“. Un’ora è lunga. Specie sapendo cosa precede: uno dei concerti Hip Hop più importanti dell’anno.

L’Alcatraz straripa. Centinaia di mani si agitano a tempo. E poi eccolo, Roc Beats.

Maglia numero 60, come il nome della sua ultima creazione, “60 Hz II“, secondo capitolo di una gemma che ha segnato la storia del rap made in italy venti anni or sono. 60 Hz II, pubblicato nel giugno 2025, ha avuto un successo strepitoso, e se lo merita: la sua qualità è sotto gli occhi di tutti (splendida copertina di DeeMo i cui riferimenti alla lotta di classe conferiscono spessore visivo a un prodotto già di per sé di alto valore sociale) e soprattutto nelle orecchie di tutti (fin dalle prime note avvertiamo un richiamo a ciò che è stato, ma il sound è irrobustito da dettagli sonori che evidenziano un percorso, e una mutazione, tutti da scoprire).

[...] Leggi l'articolo completo su Goldworld.it qui:
https://goldworld.it/264400/music/dedicato-alla-musica-dj-shocca-incoronato-king-ricorda-alle-generazioni-il-significato-di-cultura/

A cura di Filippo Bernardeschi✍️


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Dalla crew abruzzese Costa Nostra il nuovo progetto rap che omaggia Lou X.Due nomi del rap underground tornano a incroci...
03/10/2025

Dalla crew abruzzese Costa Nostra il nuovo progetto rap che omaggia Lou X.

Due nomi del rap underground tornano a incrociare le loro strade.

Da una parte C.U.B.A. Cabbal, voce storica dell’Hip Hop della costa adriatica, attivo fin dai primi anni ’90 tra militanza culturale e ricerca artistica.

Dall’altra Gio Lama, produttore capace di coniugare rigore boom bap e visione contemporanea, che abbiamo già incontrato qui a Gold.

Il risultato di questo incontro è “Oro e Acciaio”, EP uscito il 21 maggio 2025 per Zona Brada Records: cinque tracce essenziali, asciutte, senza compromessi.

Non un disco pensato per inseguire le mode, ma un lavoro che cerca profondità e sostanza, fondendo memoria collettiva e sguardo al futuro.

Il titolo stesso racchiude la filosofia del progetto: l’oro come eredità culturale e lucidità intellettuale, l’acciaio come resistenza e volontà di cambiamento.

Due elementi che sembrano opposti, ma che insieme danno voce a un percorso di crescita, resilienza e visione artistica.

Tra i momenti più significativi spicca “Oro, Acciaio e Sangue”, che rielabora in chiave attuale il brano cult “Il mattino ha l’oro in bocca” di Lou X (1998).

Un passaggio di testimone che non è semplice nostalgia, ma un modo per rinnovare un’eredità preziosa e proiettarla in avanti.

Per Cabbal, che all’epoca era presente nel brano originale, è anche un atto personale di maturità e consapevolezza.

Abbiamo così intervistato C.U.B.A. Cabbal e Gio Lama per approfondire la genesi del progetto, il significato di questo ritorno alle radici e la visione che li guida oggi.

[...] Leggi l'articolo completo su Goldworld.it qui:
https://goldworld.it/264022/music/c-u-b-a-cabbal-e-gio-lama-oro-e-acciaio-un-ep-che-affonda-le-radici-nella-memoria-e-guarda-al-futuro/

A cura di Marco Giani✍️


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L’incontro tra Terence “Bud” Crawford e Saúl “Canelo” Álvarez ha superato le attese: non solo una sfida di titoli mondia...
26/09/2025

L’incontro tra Terence “Bud” Crawford e Saúl “Canelo” Álvarez ha superato le attese: non solo una sfida di titoli mondiali, ma un momento che scrive un pezzo importante nella storia pugilistica contemporanea.

Per capire davvero cosa ha significato la vittoria di Crawford, conviene prima ripercorrere brevemente da dove arrivano i due combattenti, che cosa li ha portati al faccia-a-faccia, le differenze di stile e personalità, e che cosa questo esito vuol dire non solo per il ring ma per tutto ciò che la boxe rappresenta come simbolo sociale.

Crawford, originario di Omaha, Nebraska, è cresciuto in un ambiente segnato da difficoltà economiche e sociali. Fin da giovane il pugilato gli ha offerto una via d’uscita: disciplina, sacrificio, un modo per costruirsi opportunità. Da professionista debutta nel 2008, passa per i pesi leggeri, superleggeri, welter, medi, fino a salire al supermedio per affrontare Canelo.

Ogni passo lo ha fatto con cura, scegliendo avversari che lo mettessero alla prova, costruendo una reputazione di abilità tecnica, intelligenza agonistica e versatilità, in particolare grazie alla sua capacità di cambiare guardia (orthodox / southpaw), moltiplicare gli angoli, usare la difesa non come mera reazione ma come parte della strategia.

Canelo, messicano, simbolo nazionale del pugilato d’èlite, ha iniziato in giovanissima età, dominando a livelli molto alti. È abituato alle sfide mediatiche e sportive, ha combattuto in varie categorie, da superwelter fino al supermedio, e ha sempre costruito anche fuori dal ring una dimensione commerciale, un’immagine che va oltre i guantoni: sponsor, brand personali, grande seguito popolare.

Il suo percorso non è stato privo di controversie o critiche—perché ogni campione che mantiene alti standard è sotto costante scrutinio —ma è stato sempre all’insegna della conquista, della difesa dei titoli, delle vittorie pesanti, e del saper reggere la pressione.

[...] Leggi l'articolo completo su Goldworld.it qui: https://goldworld.it/264174/stories/crawford-batte-canelo-la-vittoria-che-ridisegna-i-confini-della-boxe-e-della-cultura-pop/

A cura di Daniele Paduano✍️padu

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Quello che sta accadendo - che continua ad accadere - in Palestina, è tragico e catastrofico.Tragico prima di tutto per ...
23/09/2025

Quello che sta accadendo - che continua ad accadere - in Palestina, è tragico e catastrofico.

Tragico prima di tutto per i palestinesi, stretti come pesci in una tonnara, ai quali è dato scegliere (nel migliore dei casi) fra perdere la vita e perdere la terra - vale a dire ogni bene materiale - per un futuro dove l'unica coordinata certa sembra essere la povertà assoluta.

Ed è catastrofico per le fragili coscienze di noi occidentali. Anche quelle di chi non è interessato. Anche quelle di chi preferisce voltarsi altrove. Anche quelle di chi la pensa diversamente.

Come acqua che sgocciola da una tubatura nascosta, gli effetti devastanti dell’offensiva israeliana raggiungono i nostri salotti interiori più riposti. Ben presto pezzi d’intonaco cadranno sulle nostre teste e alcuni di noi si chiederanno ammutoliti quale ne sia la causa.

Questi pezzi d’intonaco sono i nostri figli.

Io non ne ho, ma lavoro con bambini e adolescenti da oltre vent’anni. E vedo già nei loro occhi, parole e gesti, i segni della mancanza di autorevolezza o dell’eccesso di autorità e il disorientamento che ne consegue, spesso dovuti al dissesto famigliare.

Il gesto violento di Israele, e ancor più il balbettio dei governi occidentali incapaci di un atto di coraggio – chiudere i rapporti con lo stato ebraico almeno fino al cessate il fuoco – sanciscono in modo inequivocabile la preminenza della legge del più forte.

Molti sottovalutano l’effetto che questo disprezzo delle regole del diritto internazionale e dell’etica umana avranno sui ragazzi di Gaza e su quelli di uno sperduto paesino di provincia italiano.

Questo sciame di violenza fisica e verbale costellato di menzogne e manipolazioni mediatiche si concretizzerà in un voto di morte nel peggiore dei casi (terrorismo, e sto pensando ai bambini di Gaza) e in un modello comportamentale basato sul disprezzo delle istituzioni nel migliore (vandalismo, bullismo, e sto pensando ai ragazzini italiani).

[...] Leggi l'articolo completo su Goldworld.it qui: https://goldworld.it/264081/stories/palestina-scendere-in-piazza-e-un-esempio-di-civilta-anche-per-i-nostri-ragazzi/

A cura di Filippo Bernardeschi✍️


È finalmente arrivato Heels Have Eyes 2, il nuovo album di Westside Gunn uscito nella giornata speciale ribattezzata da ...
18/09/2025

È finalmente arrivato Heels Have Eyes 2, il nuovo album di Westside Gunn uscito nella giornata speciale ribattezzata da lui stesso “WSG Day”, ovvero il 28 agosto 2025.

Con questo progetto, il rapper di Buffalo conferma il suo ruolo di icona underground e allo stesso tempo innovatore, portando avanti la sua ossessione per il mondo del wrestling in un racconto in cui musica e spettacolo si fondono in un’unica esperienza immersiva.

L’album, di cui Gunn è anche Executive Producer, conta dodici tracce e vede all’opera una squadra di produttori di primissimo piano come Conductor Williams (suo il beat di “Mandela” che mi ricorda, non senza nostalgia, le produzioni del primo Kanye), Harry Fraud, DJ Muggs, Mr. Green, Cee Gee e Denny Laflare, che costruiscono basi sonore perfette per il suo universo lirico e teatrale.

La sinergia tra questi produttori ha permesso a “Heels Have Eyes 2” di emergere come un album coeso e ricco di personalità, confermando Gunn come una figura imprescindibile del rap contemporaneo underground.

“Heels Have Eyes 2” si presenta come una sorta di sequel dell’EP uscito l’anno precedente, che aveva già mostrato un lato “heel” (villain) di Westside Gunn legato alla cultura del wrestling, qui amplificato e raffinato.

Il rapper si cala completamente nel ruolo dell’antieroe, giocando sul contrasto tra l’ego smisurato e momenti di intensa vulnerabilità, come in tracce che parlano di lotta personale e fede, senza mai perdere quella durezza tipica del suo stile.

[...] Leggi l'articolo completo su Goldworld.it qui:
https://goldworld.it/263917/music/westside-gunn-heels-have-eyes-2-il-trionfo-del-villain-del-rap/

A cura di Daniele Paduano✍️padu

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Circa 15 anni fa ero in crisi perché non sapevo che strada intraprendere all’Università. Lo sono ancora, in crisi, un po...
15/09/2025

Circa 15 anni fa ero in crisi perché non sapevo che strada intraprendere all’Università. Lo sono ancora, in crisi, un po’ meno (forse) ma non è questo il punto.

Non sapendo a che santo rivolgermi, provai a chiedere consiglio a qualcuno che avesse già realizzato i suoi sogni: scelsi Stefano Benni che era il mio idolo, grazie a mia madre prima, e alla mia professoressa del liceo poi, e scrissi una lettera un po’ nevrotica, piena di fermento e ricalcata sullo stile umoristico e tumultuoso dei suoi romanzi.

Speravo di colpirlo ma non ci credevo troppo. Invece lui rispose. Fu un’emozione enorme. Sapevo di che largo seguito godesse e l’idea di essere stato scelto fra le migliaia di suoi fans mi stese, letteralmente.

Benni fu molto serio in quella lettera, che ancora conservo (e non desidero pubblicare).

Mi disse, in sostanza, che la scelta era solo mia, che se avessi optato per Lettere non sarei entrato nel mondo dei sogni (aveva ragione) ma qualunque cosa avessi scelto, mi consigliava di perseguirla con passione.

Scrisse: passione non è solo calore, ma anche profondità, cioè voglia di andare a fondo. Ho cercato di applicare questo consiglio non solo alle scelte di vita, per quanto tribolate, ma anche ai rapporti umani.

Quella lettera, al di là dell’aiuto che può avermi fornito nel caso specifico, mi ha rassicurato sul fatto che esistono persone di successo che scelgono di fermarsi ad ascoltare chi le segue e pensano che il successo comporti delle responsabilità.

Benni era così. Ti metteva in gioco e si metteva in gioco. Amava giocare, ma non era un superficiale. Sapeva che giocare è una cosa seria e che essere seri è una cosa di cui – talvolta – si può ridere.

L’ho incontrato diverse volte. La prima fu alla Feltrinelli di Pisa. Arrivai con un’ora di anticipo e lo riconobbi dall’abbigliamento largo, elegante e consunto al contempo, oltre che dalla inconfondibile nube di zucchero filato sulla testa.

[...] Leggi l'articolo completo su Goldworld.it qui:
https://goldworld.it/263843/stories/stefano-benni-il-lascito-umano-di-un-lupo-psichedelico-che-mi-ha-cambiato-la-vita/

A cura di Filippo Bernardeschi ✍️


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Everybody write GoLd...Throwback...anno 2003. Ex-Emerson (Firenze). Foto di Duccio Mauro.
14/09/2025

Everybody write GoLd...

Throwback...anno 2003. Ex-Emerson (Firenze). Foto di Duccio Mauro.

Immagina Ghostface, alias Tony Starks, che emerge dall’ombra con un album che sembrava più leggenda che realtà. Il 22 ag...
11/09/2025

Immagina Ghostface, alias Tony Starks, che emerge dall’ombra con un album che sembrava più leggenda che realtà. Il 22 agosto 2025 Supreme Clientele 2 ha finalmente visto la luce — la sua tredicesima fatica in studio, pubblicata da Mass Appeal Records.

C’è chi lo attendeva come il Messia del rap classico e chi, più cinico, l’ha già bollato come un sequel con troppa “eredità pesante” sulle spalle. Ma andiamo con ordine, e facciamo il confronto tra le cose positive e quelle meno riuscite di un disco che incide con forza e determinazione il suo marchio a forma di W sul 2025.

I pro: quando il Wu batte ancora forte

• L’energia del veterano non tradisce: Ghostface dimostra di avere ancora la voce graffiante e l’intensità di sempre. Su pezzi come “Iron Man” e “Curtis May”, il suo flow è affilato, violento, cinematografico—una roba che ti fa dimenticare che esistano i cosiddetti “mumble rappers”.

• Un colpo di maestria formale: Gli intermezzi—i famigerati skit—come “Pause” e “Sale of the century” non sono lì solo per riempire spazio, ma aggiungono un pizzico di teatro popolare, anche con battute sulla “no-homo culture” che, ve ne accorgerete, ha evidentemente stufato il nostro Iron Man.

• Il clan risponde presente: Volevi i Wu-Tang? Eccoli: Raekwon, GZA, Method Man insieme a Ghost in “The Trial” portano aria di reunion autentica. Poi nascono momenti d’oro con Nas su “Love Me Anymore”, M.O.P. su “Sample 420”, Styles P e Conway The Machine che rivoltano “Curtis May” con un feeling tutto new-school ma senza tradire le radici.

I contro: tra filler e frammentazione

• Sequela di skit e discontinuità: L’album, a volte, sembra più una collezione di tracce che un’opera compiuta. Tra 22 pezzi e skit che qualcuno definirebbe “skippabili”, la coesione evapora un po’.

[...] Leggi l'articolo completo su Goldworld.it qui:
https://goldworld.it/263770/music/non-un-sequel-ma-una-rivendicazione-supreme-clientele-2-ghostface-killah/

A cura di Daniele Paduano✍️padu

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Crookers, Sam Ruffillo, Elasi, Godblesscomputers, Superbuut, Vittilucchi e molti altri nomi ancora. Un festival di music...
03/09/2025

Crookers, Sam Ruffillo, Elasi, Godblesscomputers, Superbuut, Vittilucchi e molti altri nomi ancora.

Un festival di musica, arte e cultura a Marzabotto, ai piedi dell’Appennino bolognese, con dj e live di livello internazionale. Un luogo carico di memoria, ma anche di immaginazione e futuro. Tre giorni immersi nel verde, tra musica, parole, relazioni e bellezza condivisa.

Dopo il successo della preview nel 2024, INTRO Festival torna così con la sua prima edizione completa: dal 5 al 7 settembre il Parco Peppino Impastato si trasformerà in uno spazio aperto alla festa, all’incontro e all’ascolto. Un evento che vuole rallentare il tempo e farlo vibrare: tra live e DJ set sì, ma anche talk, laboratori, un market indipendente, food locale e attività per tutte le età.

Per l’occasione, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Luca Ciarallo, organizzatore e co-direttore artistico del festival assieme ad Albi Scotti e Memoryman aka Uovo.

[...] Leggi l'articolo completo su Goldworld.it qui:
https://goldworld.it/263653/events/intro-festival-2025-se-ti-perdi-sei-nel-posto-giusto/

A cura di Redazione✍🏻
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Indirizzo

Via Masaccio 105
Florence
50132

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 18:00
Martedì 09:00 - 18:00
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