Gold

Gold Unconventional dal 2003, portiamo innovazione ad aziende e persone con i nostri contenuti e servizi. Comunicazione • Cinema • VR • Eventi • Streetwear

Goldworld

Il magazine online, il canale di comunicazione ufficiale di Gold, il posto dove parliamo delle rivoluzioni digitali e del mondo, esprimiamo la nostra visione e le nostre teorie sulle cose che accadono. Su Goldworld si parla di tutto, tecnologia, musica, cinema e piani per conquistare l’universo. Il magazine è il grande libro digitale che racconta tutte le sfaccettature della nostra stor

ia, dalle origini, nel 2003, fino ad oggi. L’obiettivo ambizioso di Goldworld è riuscire a diffondere nuove idee, creare uno spazio libero che offra gli stimoli per stare al passo con le realtà internazionali. Goldworld è un modo di essere, è dinamicità e continuo fermento, un circolo aperto dove raccontiamo un mondo in continua evoluzione.

Mi giro e rigiro nel letto come su uno spiedo. Il lenzuolo si attacca alla pelle, lo scosto con fastidio ma anche così i...
18/12/2025

Mi giro e rigiro nel letto come su uno spiedo. Il lenzuolo si attacca alla pelle, lo scosto con fastidio ma anche così il caldo non passa. Prima un fianco. Poi l’altro. La finestra aperta lascia entrare solo il tempo scandito dal campanile, nessun refolo, neppure minimo. Vado in bagno e nel cuore della notte mi concedo un pediluvio rinfrescante. Il sollievo dura giusto il tempo di tornare a letto. La fronte è umida. È come se il mondo fosse stato immerso in un caldo brodo. Decido di spogliarmi completamente ma pure questa non è una soluzione. Allora, impudicamente, disperatamente, mi sdraio n**o sulle mattonelle e ottengo l’agognata frescura: peccato che la location sia maledettamente scomoda. Non riuscirò a dormire, sarà una lunga notte.

Per l’esattezza, quella dell’estate 2003, quando ancora non c’erano climatizzatori installati in casa mia e di cambiamento climatico si parlava poco. Oggi ascolto il climatologo Luca Mercalli definire quella lontana estate “la prima estate tropicale in Europa occidentale“, che nei mesi di luglio e agosto avrebbe mietuto circa 70mila vittime. Da allora, di passi avanti se ne sono fatti molti. E molti altri se ne sono fatti all’indietro, un po’ come quel giovane che nel 2003 non trovava pace nel suo letto di brace.

Oggi queste due parole – cambiamento climatico – sono sulle labbra di tanti, e forse tutti ne conoscono il significato, fosse anche solo per negarlo. L’anno di svolta, in questo senso, è stato probabilmente il 2019: da allora si susseguono i moniti e gli appelli del Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres; sempre nel 2019 un gruppo di 11mila scienziati ha messo in guardia sull’emergenza climatica che avrebbe portato a “sofferenze umane incalcolabili” se non fossero stati compiuti grandi cambiamenti.

[...] Leggi l'articolo completo su Goldworld.it qui:
https://goldworld.it/265918/stories/la-lunga-notte-del-cambiamento-climatico/

A cura di Filippo Bernardeschi✍️


Con l’opera di land art “Coste”, che segna il nuovo allestimento del M.A.U.Mi (museo di arte urbana sulle migrazioni) , ...
05/12/2025

Con l’opera di land art “Coste”, che segna il nuovo allestimento del M.A.U.Mi (museo di arte urbana sulle migrazioni) , e l’inaugurazione di “Riverbero”, l’installazione site-specific dell’artista visiva Maria Pia Picozza, il 12 e il 13 dicembre nascono a Roma i Co.He Days, giornate di conoscenza ed esplorazione delle eredità condivise del territorio, che avranno in Casa Scalabrini 634 il loro epicentro: un vero e proprio festival di arte contemporanea, una 2 giorni dove si intrecceranno immagine, storia, memoria e partecipazione pubblica.

La storia dei flussi migratori, la fatica e la difficoltà del viaggio, la speranza del “mondo nuovo” e le sfide dell’integrazione sono l’argilla in cui si modella il progetto culturale del M.A.U.Mi, un luogo culturale e comunitario unico nel suo genere: un museo open air che nelle sue otto opere (a cura di David “Diavù” Vecchiato, Simone Tso, Nicola Verlato, Ale Senso, Croma, Daniele Tozzi, Gio Pistone, Mr. Klevra) mette insieme i dinosauri e Sant’Elena, la rilettura di un moderno Costantino e la nascita di una Roma che già dalla sua fondazione è sempre stata meticcia, multiculturale, declinata al plurale.

[...] Leggi l'articolo completo su Goldworld.it qui:
https://goldworld.it/265703/arts/co-he-days-a-roma-2-giorni-di-arte-contemporanea/

A cura di Redazione✍️

👊



Oggi, quasi per caso, mi sono chiesto cosa significa “casa” per me.Camminavo scalzo sulle piastrelle della sala da pranz...
27/11/2025

Oggi, quasi per caso, mi sono chiesto cosa significa “casa” per me.

Camminavo scalzo sulle piastrelle della sala da pranzo quando all’improvviso mi sono reso conto che “casa” è un’estensione del mio corpo. Ci sono radici invisibili che, uscendo dai miei piedi, affondano nelle strutture portanti. Dalle finestre aperte circola un’aria che è anche il mio respiro. Ogni stanza è una nicchia spirituale consacrata a ben precise attività.

Proprio come un corpo, la casa ha una storia, un significato, cicatrici (piccole o grandi crepe nell’intonaco) e nel mio caso, pareti che mi hanno visto bambino. La casa è tempio, rifugio, memoria. È il guscio del paguro, la scorza della tartaruga: la portiamo con noi nel cuore e nella mente mentre siamo in viaggio. E lei ci aspetta. È una certezza, un’indicazione sulla strada del ritorno.

Ora, immaginiamo che in un istante venga cancellata: in un istante, tutto questo volatilizzato.

Così, sotto gli edifici di Gaza muoiono i corpi, schiacciati dai ricordi di una vita, soffocati dall’amore che fino a quel momento li proteggeva. Sotto le macerie muoiono le persone, le storie, la certezza del conforto. Le macerie sono la morte dell’identità.

A Gaza ci sono persone che non riconoscono neppure la propria strada, perché la strada scaturiva dagli edifici che la delimitavano, edifici ormai sventrati, dilaniati, schiacciati come i corpi di cui sono divenuti lapide colossale. Da città a cimitero nel volgere di due anni.

Tanto è letale l’accuratezza delle armi moderne, che in pochi secondi abbiamo potuto osservare, ammaliati e sbigottiti, il collasso di un grattacielo colpito da un singolo missile. Scienza tombale.

[...] Leggi l'articolo completo su Goldworld.it qui:
https://goldworld.it/265437/stories/se-gaza-e-una-casa/

A cura di Filippo Bernardeschi✍️


Un paio di settimane fa sono stato al cinema a vedere "Springsteen: Deliver Me from Nowhere" di Scott Cooper. Non è un f...
24/11/2025

Un paio di settimane fa sono stato al cinema a vedere "Springsteen: Deliver Me from Nowhere" di Scott Cooper. Non è un film che ti cambia la vita, ma è solido, intenso, con interpretazioni clamorose e soprattutto una storia che non conoscevo: Springsteen chiuso da solo in una casa nel New Jersey, all’inizio degli anni ’80, a registrare Nebraska su un 4 piste mentre fa i conti con depressione, pressione dell’industria e i soliti fantasmi familiari.

Mentre lo guardavo, però, mi è partita una riflessione che non mi ha mollato nemmeno una volta uscito dalla sala: perché questo biopic mi funzionava, mentre tanti altri no? (e sì, le aspettative contano sempre un po’, ma qui non è solo quello).

Non sono un fanatico di Springsteen e, in generale, non sono uno di quelli che conoscono ogni dettaglio della vita degli artisti musicali. Il mio livello di nerditudine si è distribuito in troppi campi diversi per trovare spazio anche lì. Ascolto tantissima musica attraverso il cinema, questo sì: playlist piene di colonne sonore o brani scovati nei film, ma senza alcuna fedeltà da archivista.

E forse è proprio questo il motivo per cui i biopic musicali mi attirano così tanto: mi permettono di entrare in mondi che altrimenti ignorerei.

Il problema è che spesso non ci riescono affatto.

Prendi "All Eyez on Me", "Back to Black" e "Bohemian Rhapsody": tre film che aspettavo per motivi diversi e che mi hanno deluso per la stessa ragione. Sono tutti, chi più chi meno, didascalici.

[...] Leggi l'articolo completo su Goldworld.it qui:
https://goldworld.it/265241/arts/cinema/springsteen-deliver-me-from-nowhere-mi-ha-ricordato-cosa-deve-fare-un-biopic-musicale/

A cura di Omar Rashid✍️


A partire da oggi, venerdì 14 novembre, Street Levels Gallery presenta e cura la prima mostra personale dell’artista Ach...
14/11/2025

A partire da oggi, venerdì 14 novembre, Street Levels Gallery presenta e cura la prima mostra personale dell’artista Ache77, dal titolo “Ecce Homo, Ecce Eva. (Quelli che si ricordano)”. L’esposizione, allestita negli spazi della galleria in via Melegnano 4r a Firenze, sarà visitabile con relativo vernissage dalle ore 17:00 alle ore 23:30 a ingresso libero, e resterà aperta fino all’11 gennaio 2026.

Ache77 è un artista poliedrico, conosciuto in Italia e all’estero per le sue opere figurative caratterizzate da maschere ieratiche: volti di uomini e donne senza tempo. Le sue creazioni fortemente evocative, che compaiono all’improvviso agli angoli delle strade o lungo i vicoli di città italiane ed europee, contribuiscono a trasformare e arricchire gli spazi urbani rendendoli gallerie a cielo aperto. I suoi volti sono presenze dallo sguardo profondo, capaci di oltrepassare la forma per cogliere l’essenza dell’Io.

In questa sua prima mostra personale Ache77, decide di trascendere la maschera, di andare oltre, per scoprire cosa si cela sotto. Da questa ricerca interiore e artistica ne sono fuoriuscite oltre cinquanta opere, raffiguranti quarantaquattro archetipi: uomini e donne – Homo, Eva – che hanno bisogno di una macchina biologica per manifestarsi.

[...] Leggi l'articolo completo su Goldworld.it qui:
https://goldworld.it/265157/arts/ecce-homo-ecce-eva-quelli-che-si-ricordano-la-prima-mostra-personale-di-ache77/

A cura di Redazione✍️

👊





Questo venerdì, 14 novembre, Spezia diventa un punto di connessione tra Liguria e Venezuela: per la prima volta in assol...
12/11/2025

Questo venerdì, 14 novembre, Spezia diventa un punto di connessione tra Liguria e Venezuela: per la prima volta in assoluto in regione arrivano due pesi massimi della net label internazionale YoYoDOJO: Ríal Guawankó e Nichess One.

Un evento unico, organizzato da Skills La Spezia e Jam Antifa La Spezia in collaborazione con il Circolo Arci Canaletto. Un evento in cui la Cultura Hip Hop si esprimerà in tutte le sue forme: musica, ballo, arte e connessione; per una serata piena di DJ Set, Cypher di Breaking e Freestyle, Live Painting su tele e canvas, e ovviamente una scarica di live Rap come si deve.

[...] Leggi l'articolo completo su Goldworld.it qui:
https://goldworld.it/265050/events/rial-guawanko-nichess-one-la-spezia/

A cura di Pietro Raheem✍️


👊




canaletto

C’è una verità semplice e dura da digerire quando si parla di “Infinite“, il nono e — molto probabilmente — ultimo album...
31/10/2025

C’è una verità semplice e dura da digerire quando si parla di “Infinite“, il nono e — molto probabilmente — ultimo album dei Mobb Deep uscito il 10 ottobre 2025: è un disco costruito per onorare una leggenda senza trasformarla in reliquia.

Havoc, rimasto l’unico membro vivente del duo, ha preso sulle sue spalle il compito di cucire insieme vent’anni di materiale vocale inedito di Prodigy e di produrre (con il contributo sostanziale e riconoscibile di The Alchemist) un lavoro che suona deliberatamente familiare, ma non scolpito nel marmo del passato.

L’elemento più impressionante di Infinite è la coerenza produttiva. Havoc riafferma il marchio sonoro che ha reso i Mobb Deep iconici: bassi cupi, loop spogli ma ossessivi, percussioni essenziali che lasciano spazio alle voci. Quello che cambia è la cura della stratificazione — campionamenti meno grezzi in certi passaggi, qualche arrangiamento orchestrale sottile e micro-elementi moderni che non sviliscono la durezza originaria ma la rendono più “ascoltabile” al pubblico di oggi.

Il lavoro di The Alchemist, presente come co-produttore ed elegante contrappunto alle tessiture di Havoc, aggiunge un tocco di polaroid nostalgica che bilancia il suono: meno revival stucchevole, più continuità autoriale.

Questo non vuole dire che il disco sia perfetto sul piano sonoro. In alcuni momenti emergono scelte che puntano a un appeal più ampio — ritornelli costruiti per la radio, inserimenti di tastiere e ambientazioni che illuminano l’ombra — e questo può scontentare i puristi che chiedono un remake di un monolite come “The Infamous“.

Tuttavia, il progetto dimostra una nettissima attenzione al dettaglio: Havoc ha ripensato arrangiamenti, timbri e dinamiche delle tracce per consegnare un quadro compiuto.

[...] Leggi l'articolo completo su Goldworld.it qui:
https://goldworld.it/264831/music/mobb-deep-infinite-un-commiato-tra-la-nostalgia-e-il-presente/

A cura di Daniele Paduano✍️padu

👊





Dopo cinque anni, il rapper fiorentino torna con un album tra writing, polemiche, beats e rime.Dalle strade di Firenze f...
21/10/2025

Dopo cinque anni, il rapper fiorentino torna con un album tra writing, polemiche, beats e rime.

Dalle strade di Firenze fino a Parma, dai palchi della scena hip hop italiana, Coen — all’anagrafe Jose Leonardo, classe ’95 — è un nome che ha saputo crescere con autenticità, passione e rispetto per la cultura.

Il suo primo contatto con l’Hip Hop avviene a soli 13 anni, attraverso il writing e i dischi americani che ne hanno formato l’immaginario. Da lì, il passo verso il microfono è stato naturale: con la crew UrbanMooveClick dà vita al primo mixtape “50145”, mentre parallelamente si impegna nell’organizzazione di eventi locali, contribuendo attivamente a far vivere la scena fiorentina.

Nel corso degli anni, Coen costruisce il proprio percorso solista pubblicando “WildLove” (2015) e condividendo il palco con artisti di peso come Inoki, Rancore e Bassi Maestro. L’ingresso nel collettivo Mofire Movement e la nascita del gruppo FunKoolHertz consolidano la sua identità artistica, sempre fedele alla filosofia “drop from the head”: scrivere e registrare d’istinto, con l’energia genuina delle jam.

Dopo l’EP “Freccia Rossa” (2018) e l’album “Vale la pena” (2020), Coen torna oggi con un nuovo progetto maturo e intenso: “Metropolitano”, uscito il 29 settembre 2025. Nove tracce prodotte da Dave Gr**go, Tao e Crazy Kid, arricchite dalla presenza di ospiti importanti.

Abbiamo incontrato Coen per parlare del nuovo album, e nell’intervista non ha risparmiato nessuno.

[...] Leggi l'articolo completo su Goldworld.it qui:
https://goldworld.it/264588/music/tra-yard-e-barre-coen-racconta-il-suo-nuovo-disco-metropolitano-e-non-risparmia-critiche-alla-scena-italiana/

A cura di Marco Giani✍️


👊mofire

hiphop

1 Ottobre 2025. Le porte dell’Alcatraz di Milano si aprono alle 19:00 per “Dedicato alla Musica“, il super party in onor...
15/10/2025

1 Ottobre 2025. Le porte dell’Alcatraz di Milano si aprono alle 19:00 per “Dedicato alla Musica“, il super party in onore di Roc Beats aka DJ Shocca. Avremmo voluto essere lì con largo anticipo, ma con un po’ di impegno (che assume il nome di aperitivo) riusciamo ad arrivare con 20 minuti di ritardo.

Davanti a noi si è già formata una striscia compatta di spettatori che ci allontanano dal palco di una decina di metri. La maggior parte di loro sono giovani, dove per “giovani” si intende ben al di sotto dei trent’anni. DJ Tsura parte con ampio ritardo, ma ci rallegra e infotta subito con perle underground hardcore che spianano strada alla fantasia: quale sarà il prossimo pezzo?

Intanto però l’Alcatraz si riempie, e il tempo passa. Dopo quasi un’ora si vede un polso alzato nel gesto dell’orologio: tempo scaduto, adesso basta, vogliamo Shocca. E per citare un album del dj e produttore veneto che tutti aspettano, quel gesto, per quanto scortese, è “Sacrosanto“. Un’ora è lunga. Specie sapendo cosa precede: uno dei concerti Hip Hop più importanti dell’anno.

L’Alcatraz straripa. Centinaia di mani si agitano a tempo. E poi eccolo, Roc Beats.

Maglia numero 60, come il nome della sua ultima creazione, “60 Hz II“, secondo capitolo di una gemma che ha segnato la storia del rap made in italy venti anni or sono. 60 Hz II, pubblicato nel giugno 2025, ha avuto un successo strepitoso, e se lo merita: la sua qualità è sotto gli occhi di tutti (splendida copertina di DeeMo i cui riferimenti alla lotta di classe conferiscono spessore visivo a un prodotto già di per sé di alto valore sociale) e soprattutto nelle orecchie di tutti (fin dalle prime note avvertiamo un richiamo a ciò che è stato, ma il sound è irrobustito da dettagli sonori che evidenziano un percorso, e una mutazione, tutti da scoprire).

[...] Leggi l'articolo completo su Goldworld.it qui:
https://goldworld.it/264400/music/dedicato-alla-musica-dj-shocca-incoronato-king-ricorda-alle-generazioni-il-significato-di-cultura/

A cura di Filippo Bernardeschi✍️


👊


🙏📸


Dalla crew abruzzese Costa Nostra il nuovo progetto rap che omaggia Lou X.Due nomi del rap underground tornano a incroci...
03/10/2025

Dalla crew abruzzese Costa Nostra il nuovo progetto rap che omaggia Lou X.

Due nomi del rap underground tornano a incrociare le loro strade.

Da una parte C.U.B.A. Cabbal, voce storica dell’Hip Hop della costa adriatica, attivo fin dai primi anni ’90 tra militanza culturale e ricerca artistica.

Dall’altra Gio Lama, produttore capace di coniugare rigore boom bap e visione contemporanea, che abbiamo già incontrato qui a Gold.

Il risultato di questo incontro è “Oro e Acciaio”, EP uscito il 21 maggio 2025 per Zona Brada Records: cinque tracce essenziali, asciutte, senza compromessi.

Non un disco pensato per inseguire le mode, ma un lavoro che cerca profondità e sostanza, fondendo memoria collettiva e sguardo al futuro.

Il titolo stesso racchiude la filosofia del progetto: l’oro come eredità culturale e lucidità intellettuale, l’acciaio come resistenza e volontà di cambiamento.

Due elementi che sembrano opposti, ma che insieme danno voce a un percorso di crescita, resilienza e visione artistica.

Tra i momenti più significativi spicca “Oro, Acciaio e Sangue”, che rielabora in chiave attuale il brano cult “Il mattino ha l’oro in bocca” di Lou X (1998).

Un passaggio di testimone che non è semplice nostalgia, ma un modo per rinnovare un’eredità preziosa e proiettarla in avanti.

Per Cabbal, che all’epoca era presente nel brano originale, è anche un atto personale di maturità e consapevolezza.

Abbiamo così intervistato C.U.B.A. Cabbal e Gio Lama per approfondire la genesi del progetto, il significato di questo ritorno alle radici e la visione che li guida oggi.

[...] Leggi l'articolo completo su Goldworld.it qui:
https://goldworld.it/264022/music/c-u-b-a-cabbal-e-gio-lama-oro-e-acciaio-un-ep-che-affonda-le-radici-nella-memoria-e-guarda-al-futuro/

A cura di Marco Giani✍️


👊

rec

L’incontro tra Terence “Bud” Crawford e Saúl “Canelo” Álvarez ha superato le attese: non solo una sfida di titoli mondia...
26/09/2025

L’incontro tra Terence “Bud” Crawford e Saúl “Canelo” Álvarez ha superato le attese: non solo una sfida di titoli mondiali, ma un momento che scrive un pezzo importante nella storia pugilistica contemporanea.

Per capire davvero cosa ha significato la vittoria di Crawford, conviene prima ripercorrere brevemente da dove arrivano i due combattenti, che cosa li ha portati al faccia-a-faccia, le differenze di stile e personalità, e che cosa questo esito vuol dire non solo per il ring ma per tutto ciò che la boxe rappresenta come simbolo sociale.

Crawford, originario di Omaha, Nebraska, è cresciuto in un ambiente segnato da difficoltà economiche e sociali. Fin da giovane il pugilato gli ha offerto una via d’uscita: disciplina, sacrificio, un modo per costruirsi opportunità. Da professionista debutta nel 2008, passa per i pesi leggeri, superleggeri, welter, medi, fino a salire al supermedio per affrontare Canelo.

Ogni passo lo ha fatto con cura, scegliendo avversari che lo mettessero alla prova, costruendo una reputazione di abilità tecnica, intelligenza agonistica e versatilità, in particolare grazie alla sua capacità di cambiare guardia (orthodox / southpaw), moltiplicare gli angoli, usare la difesa non come mera reazione ma come parte della strategia.

Canelo, messicano, simbolo nazionale del pugilato d’èlite, ha iniziato in giovanissima età, dominando a livelli molto alti. È abituato alle sfide mediatiche e sportive, ha combattuto in varie categorie, da superwelter fino al supermedio, e ha sempre costruito anche fuori dal ring una dimensione commerciale, un’immagine che va oltre i guantoni: sponsor, brand personali, grande seguito popolare.

Il suo percorso non è stato privo di controversie o critiche—perché ogni campione che mantiene alti standard è sotto costante scrutinio —ma è stato sempre all’insegna della conquista, della difesa dei titoli, delle vittorie pesanti, e del saper reggere la pressione.

[...] Leggi l'articolo completo su Goldworld.it qui: https://goldworld.it/264174/stories/crawford-batte-canelo-la-vittoria-che-ridisegna-i-confini-della-boxe-e-della-cultura-pop/

A cura di Daniele Paduano✍️padu

🥊👊



Indirizzo

Via Masaccio 105
Florence
50132

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 18:00
Martedì 09:00 - 18:00
Mercoledì 09:00 - 18:00
Giovedì 09:00 - 18:00
Venerdì 09:00 - 18:00

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Gold pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta L'azienda

Invia un messaggio a Gold:

Condividi