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editpress Casa editrice di saggistica universitaria.

Nata nel 2006, editpress è una casa editrice di saggistica universitaria che si rivolge a tutte le forme della comunicazione e della ricerca scientifica: monografie, saggi, manuali didattici, atti, riviste. La proposta di editpress per l’editoria universitaria si basa sull’uso affiancato del formato cartaceo ed eBook, sulla strutturazione sia di collane accademiche sia di collane ibride, sull’uso

del peer review e sulla possibilità della pubblicazione in open access. Negli anni il catalogo della casa editrice si è indirizzato maggiormente verso i temi proposti dalle scienze umane e sociali – in particolare antropologia, sociologia, storia, diritto – ma sempre con un approccio aperto all’interdisciplinarità e disponibile verso ogni disciplina di ricerca.

MARA BENADUSI VINCE IL NIGRA 2025!Il premio Antropologia ed Ecologia, ad autori italiani e stranieri per ricerche edite ...
20/12/2025

MARA BENADUSI VINCE IL NIGRA 2025!

Il premio Antropologia ed Ecologia, ad autori italiani e stranieri per ricerche edite negli anni 2023-2025 relative a temi connessi agli ecosistemi, ai mutamenti climatici, alle forme e pratiche di convivenza fondate sul rapporto sostenibile tra umani e non umani, ai processi migratori, è stato assegnato ex aequo a MARA BENADUSI, professoressa di Antropologia culturale all’Università di Catania, per l’opera "Maremoto. L’onda anomala degli aiuti umanitari", Firenze, Editpress, 2025; a ELISABETTA DALL’Ò, ricercatrice all’Università di Parma, per l’opera "Il cambiamento in-visibile. Antropologia dei cambiamenti climatici nel cuore delle Alpi", Torino, Rosenberg & Sellier, 2025.

Qui il comunicato ufficiale e le altre assegnazioni:
https://www.ricerchedea.it/wp-content/uploads/2025/12/COMUNICATO-PREMIO-NIGRA-BANDO-2025.pdf


CALLE AMERICA | 9Tre modi di fallireLa strega, il pagliaccio, l'usurpatoredi Magnus CourseUn'esplorazione etnografica su...
09/12/2025

CALLE AMERICA | 9

Tre modi di fallire
La strega, il pagliaccio, l'usurpatore
di Magnus Course

Un'esplorazione etnografica sul "fallimento" dell'antropologia attraverso gli archetipi mapuche di strega, pagliaccio e usurpatore.

Disponibile qui: https://www.editpress.it/catalogo/tre-modi-di-fallire/ e in tutto il circuito librario.

Come impariamo a riconoscere il fallimento? Durante gli anni trascorsi a vivere con gli indigeni mapuche nel sud del Cile, l’antropologo Magnus Course ha compreso il significato del fallimento, sia il proprio che quello della disciplina antropologica, attraverso i racconti mapuche sulla strega, il pagliaccio e l’usurpatore. In un contesto di povertà e razzismo endemici, crescente repressione statale e disgregazione personale, ha iniziato a rendersi conto che queste figure fallimentari, con la loro insaziabile sete di distruzione, avidità e possesso, riflettevano i suoi stessi fallimenti tanto quanto quelli di chiunque altro, ma indicavano anche la strada verso un modo migliore di vivere. Ambientato tra le splendide bellezze naturali e le tragedie politiche del Cile meridionale, Tre modi di fallire è la storia di cosa significa diventare parte della vita di altre persone, di cosa significa deluderle e di cosa significa vivere bene quando tutto va in pezzi. Basato su trent’anni di lavoro e collaborazione con il popolo mapuche, Tre modi di fallire getta nuova luce sugli stili di vita indigeni nelle Americhe, affrontando al contempo questioni più ampie sulla natura della scrittura etnografica e sul futuro dell’antropologia.



Sul sito di AISO - Associazione Italiana di Storia Orale, Cecilia Molesini recensisce "Con questo nemico ci facevamo l'a...
02/12/2025

Sul sito di AISO - Associazione Italiana di Storia Orale, Cecilia Molesini recensisce "Con questo nemico ci facevamo l'amore", di Virginia Niri, volume 9 della collana Storia Orale. Buona lettura!

Pubblichiamo la recensione di Cecilia Molesini al volume di Virginia Niri, "Con questo nemico ci facevamo l'amore".

01/12/2025

In apertura al suo volume Virginia Niri riporta lo stralcio di un’intervista a Franco Fortini del 1977, nella quale lo scrittore parlava delle “conseguenze molto serie” a cui avrebbe portato la tendenza oggettiva del femminismo a distruggere i punti di riferimento culturali.

👉🏼Come scrive giustamente Niri, queste conseguenze all’epoca non erano ancora così visibili, ma oggi? “Che cosa ha lasciato il movimento femminista alle donne – e agli uomini – di oggi? Quali sono stati gli apporti significativi, quali i metodi, quali i risultati?”.

🌸Continua a leggere la recensione di Cecilia Molesini sul nostro sito!🌼

E' nata la pagina instagram di Editpress. Se vi va, seguitela!
20/11/2025

E' nata la pagina instagram di Editpress. Se vi va, seguitela!

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Cooming soon....Un'esplorazione etnografica sul fallimento dell'antropologia attraverso gli archetipi mapuche di Strega,...
19/11/2025

Cooming soon....

Un'esplorazione etnografica sul fallimento dell'antropologia attraverso gli archetipi mapuche di Strega, Pagliaccio e Usurpatore.

«Tre modi di fallire è una perla rara. Sono finite le solite discussioni su "chi è chi" nella letteratura antropologica, su moralità e personalità. Al loro posto, ci ritroviamo con esperienze di vita raccontate con scomoda e coraggiosa onestà».
(The Journal of Latin American and Caribbean Anthropology)

«Una riflessione personale, ponderata, splendidamente realizzata e scritta sul tema del fallimento. Una lettura obbligata».
(Marjorie Murray, Pontificia Universidad Católica de Chile)

Magnus Course, "Tre modi di fallire" (Calle America 9)

Dal 5 dicembre in tutto il circuito librario!

https://www.editpress.it/catalogo/tre-modi-di-fallire/



Su "ALTROCHEMESTRE. Documentazione e storia del tempo presente", Margherita Borsoi (che ringraziamo) recensisce il libro...
15/11/2025

Su "ALTROCHEMESTRE. Documentazione e storia del tempo presente", Margherita Borsoi (che ringraziamo) recensisce il libro di Zoe Battaglairin "A ognuna la sua stagione. Il lavoro delle donne negli alberghi a gestione familiare del riminese dagli anni Ottanta a oggi", volume 11 della collana Storia Orale.



Una giovane laureata in storia, con esperienze di lavoro stagionale sulla costa adriatica, legge la ricerca che una coetanea, con analoghe esperienze di lavoro stagionale, ha svolto sulla gestione e il lavoro nelle pensioni nel riminese dagli anni Ottanta a oggi. Dall’esperienza alla ricerca Zoe B...

Sull'ultimo numero (77-78) di "Quaderno di storia contemporanea", Graziella Gaballo (che ringraziamo) recensisce il libr...
15/11/2025

Sull'ultimo numero (77-78) di "Quaderno di storia contemporanea", Graziella Gaballo (che ringraziamo) recensisce il libro di Viginia Niri "Con questo nemico ci facevamo l’amore. Autocoscienza e costruzione di nuove identità nel lungo Sessantotto italiano", volume 9 della collana Storia Orale.



Con il numero 77/78 il “Quaderno di storia contemporanea” ha un nuovo editore: Derive e Approdi di Bologna. La nostra collaborazione si avvia nel segno della memoria della resistenza, filo rosso che lega buona parte dei contributi che compongono questo numero. Intitolato, Luoghi di memoria e ril...

CALLE AMERICA | 8Tra distopia e catastrofeSpazi, tempi e forme della narrativa speculativa in quattro romanzi ispanoamer...
05/11/2025

CALLE AMERICA | 8

Tra distopia e catastrofe
Spazi, tempi e forme della narrativa speculativa in quattro romanzi ispanoamericani contemporanei
di Edoardo Balletta

Disponibile qui: https://www.editpress.it/catalogo/tra-distopia-e-catastrofe/ e in tutto il circuito librario.

Partendo da una ricostruzione dei rapporti tra utopia e distopia il saggio analizza spazi, tempi e forme della narrativa speculativa in quattro romanzi ispano-americani contemporanei ("La suma de los ceros" di Eduardo Rabasa, "Kentukis" di Samanta Schweblin, "Plop" di Rafael Pinedo e "Tejer la oscuridad" di Emiliano Monge) mostrando come queste narrative riflettano le contraddizioni, le paure ma anche i desideri del presente. Le opere vengono lette nel quadro del dibattito internazionale sul “dystopic turn” che viene qui interpretato non tanto o non solo come un’istanza critica del presente ma come un agente di assuefazione al realismo capitalista. L’America Latina emerge così come un laboratorio privilegiato di immaginari radicali in cui l’angoscia del collasso convive, da sempre si potrebbe dire, con la ricerca di orizzonti utopici. Ne emerge un percorso critico che, oltre a smascherare i meccanismi di alienazione e dominio, invita a ripensare il potenziale utopico della letteratura come luogo di produzione di immaginari di resistenza, di speranza e di mutuo appoggio.



CALLE AMERICA | 7Il nostro modo di essere nel mondoRe-esistenze afrofemminili nel carnevale di San Paolodi Ingrid D'Espo...
16/10/2025

CALLE AMERICA | 7

Il nostro modo di essere nel mondo
Re-esistenze afrofemminili nel carnevale di San Paolo
di Ingrid D'Esposito

Disponibile qui: https://www.editpress.it/catalogo/il-nostro-modo-di-essere-nel-mondo/ e in tutto il circuito librario.

"Il nostro modo di essere nel mondo" descrive una condizione re-esistenziale che prende forma nel crocevia atlantico tracciato dalla diaspora africana in Brasile. Una condizione plasmata da strategie e pratiche di lotta per l’affermazione di identità e forme di esistenza storicamente negate, che sfidano i sistemi di dominazione e le narrazioni egemoniche. A partire da una prospettiva intersezionale e decoloniale, questo testo traccia percorsi di ricerca etnografica e riflessioni teoriche concentrandosi sulle esperienze di alcune donne che compongono l’IIlú Obá De Min, un collettivo afrofemminile del carnevale di strada di San Paolo. Il gruppo è uno spazio privilegiato da cui osservare le pratiche di resistenza politica, culturale, artistica ed epistemologica contro il silenziamento delle persone afrodiscendenti e dei loro saperi, così come contro il razzismo, il sessismo e le molteplici forme di violenza e discriminazione cui sono storicamente soggette..



15/08/2025

Dopo una improvvisa e terribile malattia, giovedì 14 agosto 2025 si è spento il nostro collega e amico 𝐅𝐄𝐑𝐃𝐈𝐍𝐀𝐍𝐃𝐎 𝐅𝐀𝐕𝐀, Professore ordinario di Antropologia all’Università di Padova.
Lo ricordiamo con stima e affetto

STUDI | 25Cambiamento climatico e territori.Decisioni politiche, comunicazione, geografia e diritto, tra crisi e innovaz...
24/07/2025

STUDI | 25

Cambiamento climatico e territori.
Decisioni politiche, comunicazione, geografia e diritto, tra crisi e innovazione.

A cura di Gianni Petino, Guido Nicolosi, Daniela Fisichella, Giorgia Costanzo.

Disponibile qui: https://www.editpress.it/catalogo/cambiamento-climatico-e-territori/ e in tutto il circuito librario.

A circa cinquant’anni dalla Dichiarazione di Stoccolma, il gruppo GECO_ACT sottolinea l’urgenza di affrontare la crisi ambientale con un approccio integrato e multidisciplinare. Nonostante i progressi scientifici, permangono limiti nei dialoghi tra i diversi livelli istituzionali e nella definizione dei diritti ambientali. È necessario migliorare la comunicazione, tanto nella sensibilizzazione pubblica quanto nel coordinamento tra enti locali, Stato, Unione Europea e organismi internazionali. Progresso e tutela ambientale sono ormai interdipendenti: lo sviluppo, per essere reale, deve essere sostenibile. Tuttavia, persistono resistenze istituzionali e larghe fasce della popolazione restano distanti dall’emergenza ecologica. La recente pandemia ha evidenziato la fragilità dello spazio pubblico e della comunicazione istituzionale. In Italia, la pianificazione regionale ha mostrato le difficoltà di raccordo tra istanze locali e obblighi sovranazionali. Serve oggi una governance multilivello e cooperativa, capace di affrontare una crisi divenuta strutturale. Questo volume si inserisce in tale contesto con una riflessione critica e interdisciplinare che non pretende soluzioni definitive, ma mira ad aprire nuovi spazi di comprensione e confronto. L’obiettivo è immaginare modalità più eque, consapevoli e relazionali di abitare il mondo.



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La casa editrice editpress si rivolge a tutte le forme della comunicazione e della ricerca scientifica: monografie, testi didattici, atti, periodici. La proposta di editpress per l’editoria universitaria si basa su un largo uso del formato digitale, che affianca, senza sostituirle, le prerogative consolidate del cartaceo.