07/11/2025
Un modello fragile, fatto di terra cruda, stoppa, gesso e filo di ferro, concepito per non durare — e invece capace di attraversare i secoli.
Il Dio Fluviale di Michelangelo, realizzato intorno al 1526-27 per la Sagrestia Nuova di San Lorenzo, è finalmente tornato nella sede dell' Accademia delle Arti del Disegno, in via Orsanmichele 4, alla quale era stato donato da Bartolomeo Ammannati nel 1583.
Un’opera che oggi ci restituisce le tracce dirette delle mani e degli strumenti del maestro.
Come raccontato dal servizio di Italia7, il nuovo allestimento degli architetti David Palterer e Norberto Medardi di P&M Architecture, permette di osservare da vicino questa scultura “sopravvissuta” — una delle testimonianze più autentiche del gesto creativo michelangiolesco.
La sala è aperta al pubblico ogni lunedì, martedì, mercoledì e venerdì, ore 10.00–13.00 e 14.00–17.00 (orario invernale).
👉 Per le aperture nel fine settimana: www.aadfi.it
🎟 Ingresso con donazione minima di 5 euro.
Il Dio fluviale di Michelangelo allestito all'interno dell'Accademia delle Arti del Disegno serv. di G.Giuliano