18/12/2025
💸 “Le norme pensionistiche contenute nel pacchetto di emendamenti alla legge di bilancio rappresentano l’ennesimo passo nella direzione sbagliata: si rinvia ancora l’accesso alla pensione e si interviene sulla previdenza con logiche di corto respiro, dettate esclusivamente da esigenze di cassa.
Oggi il sistema pensionistico italiano si regge su due pilastri: quello pubblico e quello complementare. È ormai evidente, però, che il primo da solo non è più in grado di garantire pensioni adeguate e dignitose a tutte e tutti, mentre il secondo, così come è attualmente strutturato, raggiunge una platea troppo ristretta di lavoratrici e lavoratori.
‼ La previdenza non può essere governata con interventi episodici, frammentari o emergenziali. Lo dimostra l’ultimo intervento sul riscatto di laurea: uno strumento che avrebbe dovuto valorizzare i percorsi di studio e sostenere le nuove generazioni viene invece drasticamente ridimensionato, diventando di fatto accessibile solo a una ristretta fascia di contribuenti con redditi elevati.
Ancora una volta si colpiscono strumenti che potevano ridurre le disuguaglianze, aumentando al contrario incertezza sociale e divari generazionali. È urgente aprire un confronto vero, strutturato e trasparente con le parti sociali per una riforma complessiva della previdenza che risponda ai bisogni reali delle persone. In assenza di questa visione ogni intervento rischia di produrre solo nuove ingiustizie e maggiore insicurezza per il futuro del Paese”.
➡ È quanto ha dichiarato il segretario confederale della Uil, Santo Biondo.