
11/10/2025
«Intelligenza Artificiale tra informazione ed etica», un confronto di grande valore al Club Nautico.
Una conferenza di alto spessore culturale è stata promossa presso il Club Nautico dall’instancabile editore Jason Forbus che ha coordinato l’incontro. «Intelligenza Artificiale tra informazione ed etica», un dialogo aperto sulle trasformazioni culturali, cognitive e sociali introdotte dalle nuove tecnologie dell’intelligenza artificiale, con interventi di valore del Prof. Enrico De Santis, afferente al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, Elettronica e Telecomunicazioni docente presso l’Università «La Sapienza» di Roma, e la Prof.ssa Antonella Giordano, giornalista e docente all’Università di Siena, autrice di numerosi contributi sull’etica della comunicazione, la cultura digitale e l’impatto dell’IA sull’informazione.
Il Prof. De Santis ha focalizzato il suo intervento sul progresso tecnologico come elemento centrale dello sviluppo dell’umanità, puntualizzando che ogni innovazione tecnologica nasce da una corrente filosofica, un’idea, una teoria elaborata da un individuo. Citando Aristotele, De Santis ha spiegato come la tecnica porti a compimento quello che la natura non può compiere da sola, specificando come anche la tecnologia abbia una semantica, una propria grammatica: la centralità del linguaggio nella prima IA è dovuta a Noam Chomsky, colui che tra gli anni ’50 e ’70 rivoluzionò la linguistica, traghettandola da un mondo di filologi, ad un mondo di matematici ed informatici. La sua nuova visione della sintassi come un insieme di regole computazionali ebbe una portata enorme anzitutto in informatica e poi in IA. De Santis ha incuriosito il pubblico ricordando come la storia dei pc sia nata in Italia grazie al visionario imprenditore Adriano Olivetti che nel 1965 presentò a New York il primo Desktop Computer, chiamato Programma 101.
Molto sentito e accorato l’intervento della Prof.ssa Antonella Giordano che si è rivolta ai numerosi giovani presenti in sala sollecitandoli ad essere sempre attenti alla ricerca delle fonti, a rispettare le regole deontologiche del giornalismo, ad approfondire le notizie. L’Intelligenza artificiale pone importanti interrogativi sull’etica, tuttavia solo lo studio e l’attenzione possono renderla uno strumento a servizio dello sviluppo umano. Il Senato lo scorso 17 settembre ha finalmente approvato la legge italiana sull’Intelligenza Artificiale che si fonda su princìpi di uso antropocentrico, trasparente e sicuro dell’IA, con particolare attenzione a innovazione, cybersicurezza, accessibilità e tutela della riservatezza. Interviene in modo organico su più settori che possono beneficiare di questa nuova tecnologia – sanità, lavoro, pubblica amministrazione e giustizia, formazione e sport – prevedendo garanzie di tracciabilità, responsabilità umana e centralità della decisione finale di una persona fisica.
Un incontro pregevole che si è aperto con i saluti del Presidente del Club Nautico Gaeta, Dott. Paolo Scalesse e che ha messo a confronto il punto di vista tecnico-scientifico e quello umanistico, affrontando temi cruciali come la «rivoluzione cognitiva» in atto e il futuro dell’IA, la responsabilità delle macchine, la trasparenza algoritmica, la disinformazione, la tutela della privacy e il ruolo dell’etica nella progettazione e nell’uso dell’intelligenza artificiale.