Se non ora quando Sisters

Se non ora quando Sisters Se non ora quando Sisters: organizzazione femminista indipendente impegnata per i diritti delle donne Collaboriamo con il FeministPost.

Se non ora quando Sisters – Per una nuova civiltà

Siamo un'organizzazione femminista radicale indipendente impegnata in un lavoro di sensibilizzazione culturale per il riconoscimento e la valorizzazione delle donne e per un rinnovamento del rapporto tra i sessi. Nel 2011 Se non ora quando nasce come un grande movimento spontaneo nazionale di rivolta culturale contro il modello di donna reso popol

are da Berlusconi, svalorizzante per le donne e che contribuì alla decadenza dei valori della nostra società. Prendendo radice da queste origini, il nostro femminismo, ispirato da Carla Lonzi, è basato sulla diversità: accettazione delle differenze, rispetto per i corpi, denuncia del patriarcato all’origine di dominio, ingiustizia e violenza sulle donne. Rifiutiamo l’esclusione e l’emarginazione delle donne, gli stereotipi di genere, lottiamo per riconoscere (e fare riconoscere) la violenza sulle donne e per contrastarla: la violenza “domestica” quindi nascosta, psicologica, verbale, economica e/o fisica, che trova la sua estrema espressione nei femminicidi, la più grande piaga della nostra società fin a violenze subdole, quelle del mercato dei corpi, del fenomeno dell’utero in affitto che commercializza e mette in pericolo il corpo della donna e della prostituzione che sfrutta donne bisognose e traumatizzate da precedenti maltrattamenti. Lottiamo contro la pornografia aperta a tutti e gratuita, dove pratiche sempre più estreme e violente sulle donne incidono su persone sempre più giovani normalizzando maltrattamenti e stupri sulle donne. Siamo aperte all’ascolto e aiutiamo donne a smascherare la violenza domestica o di coppia. Facciamo parte della rete nazionale “In radice - Per l’inviolabilità del corpo femminile” e lavorariamo in stretto contatto con varie organizzazioni e associazioni del femminismo radicale a livello nazionale e internazionale. Non realizziamo profitti: Siamo tutte Sisters, generose volontarie disinteressate.

 #25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Per un cambio di civiltà.
25/11/2025

#25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Per un cambio di civiltà.

Un rifugiato yemenita poligamo querela l’Olanda alla Corte europea dei diritti dell’uomo che non gli permette il ricongi...
07/11/2025

Un rifugiato yemenita poligamo querela l’Olanda alla Corte europea dei diritti dell’uomo che non gli permette il ricongiungimento con due delle sue tre mogli. È la prima volta che la Corte è chiamata a decidere sul tema. Ma accettare di discutere del diritto di avere più mogli è già una sconfitta. La vicenda svela le debolezze del sistema dei diritti umani: un patriarca ingrato usa la tutela dei minori per aggirare i divieti e imporre un modello di dominio maschile. Dietro il linguaggio dei diritti e del relativismo culturale c'è una trappola: la regressione a un patriarcato più feroce di quello che abbiamo sconfitto.

Riportiamo una sintesi della dettagliata analisi del caso Al-Anesi contro Olanda a cura del giurista francese Grégor Puppinck, il documento si può leggere

A Genova il convegno “RELIGIONI PER LA PACE”Parlare di Pace in un mondo dilaniato dalle guerre. E’ quello che fanno le d...
30/10/2025

A Genova il convegno “RELIGIONI PER LA PACE”

Parlare di Pace in un mondo dilaniato dalle guerre. E’ quello che fanno le donne di Parole di Pace, una rete trasversale e femminile nata a Genova che si prefigge da andare al di là di ogni retorica, appiattimento del tema della pace come di ogni banalizzazione del male. Sono appunto le donne che si mobilitano. Le associazioni CIF e UDI nate 80 anni fa, unite negli intenti ma separate per tutti questi anni dalla politica, scoprono la necessità di operare insieme, da alleate, da sorelle con una profonda responsabilità verso il tema e riconoscendo il potere delle parole. Parole di odio, superficiali da arginare con l’attenzione, l’approfondimento culturale e religioso dell’altro costruendo un percorso di dignità per tutti.
Parlano rappresentanti del mondo religioso delle religioni monoteiste.
Un documento poco conosciuto sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune che nel 2019 Papa Francesco firmò con il Grande Imam di Al-Azhar Ahmed Al-Tayyeb a Abu Dhabi il 4 febbraio 2019 è il punto di partenza per una cultura del dialogo interreligioso dove la conoscenza reciproca sono metodo e criterio. La guerra non è fatale, la pace si impara con la consapevolezza delle nostre fragilità.
Per Aisha Lazzerini del CO.RE.IS (Comunità Religiosa Islamica) Italiana il dialogo interreligioso non è un dialogo di convenienza, bensì un dialogo di sostegno, base per un dialogo di principio, cioè di riconoscimento reciproco con un grande valore spirituale, non solo quello di purificarci ma anche quello di elevare la concezione di Dio stesso. Nel Corano molti versetti parlano del dialogo tra Cristiani e Musulmani. Ogni comunità ha ricevuto una rivelazione autentica, dove i profeti sono chiamati fratelli spirituali. Lazzerini accenna anche al rischio di polarizzazione della nostra epoca e alla forte strumentalizzazione della religione mentre invece si dovrebbe estranearsi da ideologie e settarismo. L’appello “Fermi tutti” è un appello a un bene superiore fuori di noi.
Miriam Camerini, regista e studiosa di ebraismo, richiama alla consapevolezza dell’umano imperfetto che traspare dalle Sacre scritture dove l’uomo è portato alla violenza, alla prevaricazione, al volere ciò che non ha. La pace è perseguibile e sempre in divenire. E’ una questione di dialogo e cita la Genesi 37,3 e la storia di Caino e Abele.
Carla Zappa invece, giornalista di Mondo e Missione, esperta in Medio Oriente racconta “storie vere” tratte dalla sua esperienza e dal suo libro. Ci sono dati reali. In una comunità religiosa armata catalizzata sull’odio, il potere delle donne, delle madri (non solo nel senso fisico) esprime la volontà di creare una vita migliore, di pace, per i figli e per le generazioni future. Qui l’energia femminile è voce di cambiamento, dà voce a chi non ne ha e si esprime nella vera volontà di conoscere la storia dell’altro, una storia anche collettiva, educando i figli “diversamente” e insieme con “gli altri”, proprio per conoscere il “diverso” imparando a rispettarlo fin dalla giovane età. Un approccio aperto e curioso di una sorellanza realistica e pragmatica.

28/10/2025

23/10/2025

Se.
Se volete difendere le ragioni di una nelle questioni di o NON postate mai immagini di donne coi lividi o con le mani sulle testa, in un angolo, in lacrime. Anche se l’intento è buono non fa che rimbalzare violenza e mettere l’accento sulla donna che subisce e non su chi quella violenza opera.

21/10/2025
Da Simona Sforza che ringraziamo.
21/10/2025

Da Simona Sforza che ringraziamo.

L'uomo, un egiziano integralista, è stato denunciato dalla figlia una volta divenuta maggiorenne. Ecco che cosa ha dovut...
12/10/2025

L'uomo, un egiziano integralista, è stato denunciato dalla figlia una volta divenuta maggiorenne. Ecco che cosa ha dovuto sopportare la ragazza, nata e cresciuta a Milano.

L'uomo, un egiziano integralista, è stato denunciato dalla figlia una volta divenuta maggiorenne. Ecco che cosa ha dovuto sopportare la ragazza, nata e cresciuta a Milano

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