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Sofia Torre oggi ci parla di rappresentazioni del piacere femminile: «Sarebbe un sollievo scoprire che i tuoi rapporti s...
10/10/2025

Sofia Torre oggi ci parla di rappresentazioni del piacere femminile: «Sarebbe un sollievo scoprire che i tuoi rapporti sessuali non dicono niente di te. Perché, se è vero che il piacere femminile è stato a lungo un tabù e un mistero, è ancora più vero che oggi è molto difficile scovare un prodotto di intrattenimento che non ne parli senza trasformarlo in una questione politica, profonda e possibilmente sovversiva. Le ragazze in gamba fanno sesso e la televisione fornisce una rappresentazione piuttosto precisa delle meccaniche erotiche delle eroine da cui prendere esempio».

Nel romanzo ["Um"] vediamo una società della sorveglianza: riconoscimento facciale, impronte ecc. Fra tutto il gran parl...
09/10/2025

Nel romanzo ["Um"] vediamo una società della sorveglianza: riconoscimento facciale, impronte ecc. Fra tutto il gran parlare che si fa del corpo delle donne, dell’oggettificazione, del fat shaming, della body positivity e compagnia bella, si parla poco del corpo come insieme di dati biometrici, e invece è una questione delicatissima. Perché ti interessava parlare di questo e quanto pensi che siamo lontani da una società basata sulla sorveglianza biometrica?

"È inquietante pensare al corpo come insieme di dati biometrici – eppure, che comodità poter sbloccare il telefono con un dito! Sono sconcertata da come la nostra privacy viene erosa dalla sorveglianza costante, e quella di tipo biometrico esaspera tutto all’inverosimile. Che effetto rischia di avere sulle nostre vite interiori il fatto di aggirarci con la consapevolezza di poter essere identificati in qualsiasi momento? Come soppesiamo i pro (la facilità con cui sblocchiamo il telefono, appunto – o, ben più importante, la possibilità di identificare un rapitore) e i rischi (per esempio la ritrosia a esporre un’opinione contraria o prendere parte a una protesta per una causa che ci sta a cuore)? A mio parere la sorveglianza biometrica non farà altro che diffondersi in modo sempre più capillare, e con Um volevo esplorare un tipo di società in cui è ormai onnipresente".

👉 Martina Testa ha intervistato per Snaporaz Helen Phillips in occasione della poresentazione di "Um", il suo ultimo romanzo, pubblicato in Italia da Nottetempo edizioni e tradotto da Emilia Benghi.

Si tratta di un’opera distopica che racconta un mondo in cui le persone, per rimediare alle proprie difficoltà economiche, si sottopongono dietro compenso a procedure sperimentali eseguite da robot che stanno rimpiazzando gli umani.

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Fausto Paravidino oggi ragiona con noi su cosa significhi fabbricare un teatro di qualità: «Mi faceva notare Ramin Grey,...
08/10/2025

Fausto Paravidino oggi ragiona con noi su cosa significhi fabbricare un teatro di qualità: «Mi faceva notare Ramin Grey, un regista inglese che amo molto, che scrittore di teatro in Inglese è "playwright", non "playwriter". Non quindi uno che scrive le play, gli spettacoli, ma uno che li fa, che appartiene più alla famiglia dei carpentieri e dei lattonieri che degli artisti. Questa cosa del fabbricare le cose è molto centrale nel loro modo di fare teatro e non toglie nulla, direi, alla poesia».

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Sonia Bergamasco riflette sul rapporto fra il teatro e la polis a partire dall’esperienza dell’incontro fisico tra attor...
07/10/2025

Sonia Bergamasco riflette sul rapporto fra il teatro e la polis a partire dall’esperienza dell’incontro fisico tra attore e spettatore: «Quando il regista Roberto Andò mi telefonò per propormi di lavorare all’Elettra di Sofocle al Teatro Antico di Siracusa, ho sentito d’istinto che non potevo mancare quell’appuntamento. Metto questa esperienza al centro di un discorso sul teatro perché l’incontro di questa estate con il pubblico di Siracusa – cinquemila corpi desideranti riuniti ogni sera sotto lo stesso cielo – suggerisce meglio di ogni altro esempio qualcosa di sottile sull’esperienza teatrale dell’attore. Parlo di corpi perché è questo l’incontro. I corpi degli attori e i corpi degli spettatori che si specchiano gli uni negli altri e che, nel tempo sancito dal racconto di scena, respirano all’unisono».

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foto: © Foto Franca Centaro/AFI-SR

Un bilancio puntuale e senza sconti sul teatro italiano: Graziano Graziani apre la settimana di Snaporaz."Durante il cov...
06/10/2025

Un bilancio puntuale e senza sconti sul teatro italiano: Graziano Graziani apre la settimana di Snaporaz.

"Durante il covid girava una citazione di Winston Churchill che, mentre Londra era sotto le bombe, avrebbe risposto a chi sosteneva che occorreva chiudere le sale teatrali per motivi di sicurezza: “Se dobbiamo chiudere i teatri allora perché combattiamo?”. I teatri londinesi rimasero effettivamente aperti, ma la citazione è spuria, forse la riformulazione di un concetto espresso dal primo ministro britannico qualche anno prima. In ogni caso sintetizzava bene un sentimento diffuso: se viviamo nell’emergenza, dobbiamo lasciare che sia l’emergenza a dettare i contorni della nostra vita?

In questa epoca di nuove guerre il teatro pubblico italiano si trova ad attraversare una crisi profonda dovuta a tre questioni principali: una storica penuria di risorse (e può sembrare un azzardo sottolinearlo in tempi in cui la priorità dei bilanci statali europei è il riarmo); una burocrazia che detta tempi folli; un’impostazione che vuole trasformare i teatri in aziende di intrattenimento dimenticando la loro vocazione".

È la prima domenica del mese: diventiamo l'inserto culturale del Secolo XIX. Ci trovate in edicola!Vi aspettiamo alle 12...
05/10/2025

È la prima domenica del mese: diventiamo l'inserto culturale del Secolo XIX. Ci trovate in edicola!

Vi aspettiamo alle 12.30 a Palazzo Ducale: Filippo D'Angelo e Maria Teresa Carbone presenteranno il nuovo numero dedicato al teatro.

Con 91 punti su un massimo di 120, Tokyo si è aggiudicata il primo posto nella classifica del barometro annuale “Work fr...
03/10/2025

Con 91 punti su un massimo di 120, Tokyo si è aggiudicata il primo posto nella classifica del barometro annuale “Work from Anywhere” che l’International Workplace Group stila per gli aspiranti nomadi digitali. La capitale giapponese ha ottenuto l’ottimo risultato grazie alla banda larga veloce, alle infrastrutture di trasporto di alto livello, alla sicurezza e al nuovo visto specifico per chi può e vuole lavorare dall’estero, lanciato nella primavera dello scorso anno. Hanno contato inoltre la vicinanza alle montagne e ai parchi nazionali e la ricca offerta di musei e street food. Rio de Janeiro è arrivata seconda con 90 punti (elementi di forza: il basso costo della vita e l’introduzione del 5G in tutta la città) e Budapest terza con 89,5 punti per gli ottimi collegamenti di trasporto e i numerosi spazi culturali. A seguire, nell’ordine: Seoul, Barcellona, Pechino, Lisbona, Roma, Parigi, La Valletta.

La rassegna stampa internazionale di Maria Teresa Carbone è online.

Fabrizio Patriarca oggi ci parla di quello che già s’impone come il romanzo dell’anno: «Noi di Snaporaz lo sapevamo. Qua...
02/10/2025

Fabrizio Patriarca oggi ci parla di quello che già s’impone come il romanzo dell’anno: «Noi di Snaporaz lo sapevamo. Qualcuno – a denti stretti – aveva buttato lì una previsione. Aspettavamo l’autore al varco, e finalmente, dopo un serie di prove “milanesi” convincenti ma non esplosive, Giovanni V***a ha sfoderato il romanzo dell’anno. Ed è un libro bellissimo, urgente, necessario. Soprattutto, è un libro siciliano fino al midollo. I Malavoglia sta conquistando pubblico e critica – potete scegliere se fidarvi del rapsodico blurb di Nadia Terranova o della postfazione di Stefania Auci – e vedrete che tempo un paio di settimane avrà scalato le classifiche con la forza di una tempesta venuta dal mare di Aci Trezza».

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Linda Terziroli ha intervistato per Snaporaz un battitore libero, e ossessivo, dell’Europa orientale: «Ci si può innamor...
01/10/2025

Linda Terziroli ha intervistato per Snaporaz un battitore libero, e ossessivo, dell’Europa orientale: «Ci si può innamorare di un luogo come di una donna? Assolutamente sì. Esserne tormentati, avvinti, non vedere l’ora di ritornarci? Avere il chiodo fisso, l’ossessione? Me lo assicura, per esperienza personale, Antonio Armano, giornalista e scrittore (premio Parise nel 2019 per un reportage dall’Ucraina), collaboratore del “Fatto Quotidiano”, vogherese per nascita e da tempo afflitto dal Mal d’Est. Potrei definirlo uno scrittore di viaggi, ma se leggete i suoi reportage, vi sembra di cogliere da pochi, nitidi particolari, una straordinaria e spesso originale visione d’insieme. Da scrittore tout court. Ma che cosa è esattamente il Mal d’Est?».

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Alberto Pezzotta ha visto per Snaporaz l’ultimo film di Paul Thomas Anderson, "Una battaglia dopo l’altra": «Dei registi...
30/09/2025

Alberto Pezzotta ha visto per Snaporaz l’ultimo film di Paul Thomas Anderson, "Una battaglia dopo l’altra": «Dei registi contemporanei, Paul Thomas Anderson sembrerebbe l’unico a svolgere una funzione cui Altman e Scorsese hanno assolto per decenni, con alti e bassi: quella del grande autore, tecnicamente impareggiabile, in grado di rivolgersi al pubblico generalista con opere estremamente personali, ma anche di girare film su commissione redenti però da un marchio di qualità. Privo di una storia e di una mitologia personale come quella di Scorsese, PTA probabilmente si è sempre sentito più vicino ad Altman, l’analista dell’America attraverso le grandi metafore corali. Ma con Altman ha condiviso anche deviazioni bizzarre, che solo i critici più devoti alla causa autorialista sono in grado di inserire in un percorso coerente».

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Non fu attrice di scuola, di Accademia: Claudia amava ripetere che la propria scuola era stata se stessa, che nei person...
29/09/2025

Non fu attrice di scuola, di Accademia: Claudia amava ripetere che la propria scuola era stata se stessa, che nei personaggi portava il riflesso di quanto aveva sperimentato e appreso dalla vita, al di là di ogni tecnica o metodo. Nessun sacro fuoco della recitazione era mai arso in lei, e nelle sue dichiarazioni, così come nelle sue memorie autobiografiche, è ricorrente la chiamata in causa del destino come movente primo dell’approdo nel cinema.

Davide Pulici oggi scrive per Claudia Cardinale: dall'amore con Pasquale Squitieri all'intervista di Moravia, un saluto a una delle attrici più amate del cinema italiano.

L'intervento è sul sito.

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Salita Di Santa Caterina 2/17c
Genova
16123

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