Stephen King's Italian Fans

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Dietro le quinte di "Shining" nel 1978, Jack Nicholson era ben lontano dal tranquillo e isolato hotel ritratto nel class...
13/05/2025

Dietro le quinte di "Shining" nel 1978, Jack Nicholson era ben lontano dal tranquillo e isolato hotel ritratto nel classico inquietante di Stanley Kubrick. La realtà delle riprese era quasi intensa quanto il film stesso.
Nicholson, noto per il suo stile carismatico e imprevedibile, era profondamente immerso nel ruolo di Jack Torrance. Mentre Kubrick spingeva i suoi attori al limite, l'approccio di Nicholson al personaggio era tanto affascinante quanto estenuante. Già famoso per la sua capacità di calarsi nei personaggi con energia sfrenata, Nicholson si trovò di fronte a una sceneggiatura che richiedeva non solo il suo talento recitativo, ma anche la sua resistenza fisica e mentale.
Le riprese si svolsero nei remoti Elstree Studios in Inghilterra, un luogo molto diverso dal paesaggio innevato dell'Hotel Overlook. Il set, meticolosamente progettato per somigliare alla maestosa e inquietante struttura dell'hotel fittizio, divenne l’ambiente in cui Nicholson trascorse lunghe ore di lavoro. Kubrick, noto per la sua ossessiva attenzione ai dettagli, richiedeva spesso numerose riprese per ottenere la scena perfetta. Le performance di Nicholson, caratterizzate da un'intensità feroce e un'energia quasi maniacale, divennero leggendarie tra il cast e la troupe.
Un momento particolarmente memorabile arrivò durante la famosa scena "Ecco Johnny!". Nicholson dovette sfondare una porta con un’ascia, e l’intensità della scena fu amplificata dalla forza che l’attore ci mise. Dietro le quinte, Nicholson manteneva un atteggiamento piuttosto giocoso, alleggerendo spesso l'atmosfera con il suo senso dell'umorismo, nonostante le riprese fossero estenuanti. Tuttavia, il suo impegno verso il ruolo era innegabile; spesso restava nel personaggio anche fuori dal set, per la fascinazione (e a volte lo sconcerto) dei suoi colleghi.
Lo stile esigente di Kubrick significava che Nicholson e il resto del cast dovevano sopportare lunghe ore e un numero apparentemente infinito di ciak. Il costo psicologico di lavorare a un film del genere era significativo, ma la dedizione di Nicholson era evidente. Si dice che si immergesse sempre più nel suo personaggio, creando un senso di imprevedibilità che contribuiva all'atmosfera inquietante del film.
Man mano che le riprese si avvicinavano alla conclusione, la performance di Nicholson divenne leggendaria, non solo per la sua intensità, ma anche per la trasformazione personale che aveva vissuto. I confini tra l'attore e il personaggio si sfumarono, e la sua interpretazione di Jack Torrance si trasformò in un momento cruciale della sua carriera.
Dietro le quinte di "Shining", l'esperienza di Jack Nicholson fu una combinazione di dedizione, intensità e un tocco occasionale di umorismo. Il risultato fu una performance che sarebbe stata ricordata come una delle più iconiche nella storia del cinema horror, con la realizzazione del film quasi affascinante quanto il film stesso.

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