VFR Aviation

VFR Aviation VFR AVIATION mensile di aviazione
La rivista di chi vola per passione
Editore: Aero Media Press TV Ogni mese su VFR Aviation tutto ciò che vola per passione.

Rivista mensile di aviazione generale e sportiva: ogni mese prove in volo con l'escusivo protocollo FTE - Flight Test Eval (Aviazione generale ed executive, velivoli LSA e ultraleggeri, ala rotante, alianti e motoalianti), storia del volo, velivoli in kit e autocostruiti, velivoli d'epoca e warbirds, acrobazia aerea, tecnica, notizie sull'industria e sul mercato, itinerari e turismo aereo, eventi

e airshow, sicurezza volo con le relazioni di inchiesta ufficiali ANSV e la segnalazione dei principali inconvenienti di volo.

Riceviamo da Stefano Arcifa, Presidente di AeCI, e volentieri pubblichiamo con i nostri auguri di buon lavoro!AeCI - Con...
01/10/2025

Riceviamo da Stefano Arcifa, Presidente di AeCI, e volentieri pubblichiamo con i nostri auguri di buon lavoro!

AeCI - Consiglio Federale del 30 settembre 2025.
- Oggi la prima riunione di C.F. della governance che guiderà l’Ente per il prossimo quadriennio.
Ben 48 i punti all’ordine del giorno. Tra essi, le deliberazioni più significative:
- intitolazione della Sala del Consiglio a Giorgio Porta, esempio di dedizione e competenze messe al servizio di AeCI e dei suoi Federati;
- istituzione della Commissione Tecnica per la riforma della normativa VDS;
- istituzione dell’Albo degli Ispettori per il settore VDS;
- approvazione bilanci consuntivo 2024 e preventivo 2026;
- sospensione per mesi tre di una Scuola di Volo VDS per gravi irregolarità;
- approvazione contributi agli Aero Club (incrementati rispetto lo scorso anno di 20.000€ per progetti di promozione sportiva);
- revoca di federazione per alcuni Aero Club per i quali si trascinavano da anni commissariamenti e fasi di liquidazione;
- nomina dei delegati FAI.
A tutti noi…. buon lavoro!

(Foto Michele Grimaldi - VFR Aviation)

02/09/2025

L'editoriale di settembre 2025: Informazione aeronautica e social: facciamocene una ragione

“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.

Inizia così l’art. 21 della nostra Costituzione che aveva incluso “ogni altro mezzo di diffusione” in un periodo storico, l’immediato dopoguerra, nel quale l’informazione era veicolata esclusivamente dalla radio e dalla carta stampata, gestita quindi da aziende pubbliche e private, da editori e giornalisti, e da nessun altro. Certo, i Padri e le Madri Costituenti, 78 anni fa, non avrebbero mai immaginato Internet, Facebook, Youtube e TikTok. Nessuno avrebbe mai creduto alla possibilità offerta a chiunque, gratuitamente e senza necessità di formazione, di titoli o di appartenenze a Ordini Professionali, di poter parlare liberamente a platee di milioni di persone. E, lo penso da sempre, i social da questo punto di vista sono quanto di più costituzionale esista oggi nel mondo dell’informazione.

Questa enorme e costituzionale libertà di pensiero e di parola, unita alla potenza della diffusione verso platee enormi, che vanno solo “intercettate”, ha creato figure nuove (influencer, youtuber, vlogger ecc.), ma ha anche cambiato drasticamente le dinamiche e le regole dell’informazione, dinamiche alle quali anche le grandi testate si sono dovute adattare: oggi il condizionale non è usato neanche per le notizie dubbie o inesistenti, l’esercizio della verifica non esiste più, si possono pubblicare anche stupidaggini colossali senza bisogno di successiva smentita o correzione, tanto la notizia successiva farà dimenticare tutto. Basta che le notizie siano in real time, anzi prima di tutti gli altri, e che abbiano il feedback dei “click”, dei “follower” e dei “like”, che cioè facciano girare il contatore delle visualizzazioni che poi è quello che porta pubblicità e soldi. Sto semplificando, ma ormai chiunque presti un minimo di attenzione a ciò che legge on line si è reso conto che sui social gran parte delle notizie sono presentate con titoli clamorosi acchiappa-click, che nulla hanno a che vedere con la notizia, o sono semplicemente notizie fasulle. L’arrivo poi dell’Intelligenza Artificiale e di programmi grafici che la utilizzano ci sta inondando di notizie false assolutamente credibili, con personaggi famosi che parlano con la loro voce e con il loro viso, senza averlo mai fatto davvero e senza aver mai detto o pensato quello che dicono in quel video. Ma restiamo nel nostro mondo: a pag 56 pubblichiamo un articolo sull’etica dell’informazione aeronautica, articolo con il quale si può essere o no d’accordo, che analizza nel dettaglio due notizie recenti. Il primo il video di uno youtuber (magari anche simpatico per la parlantina) che a pochi giorni da un incidente con due vittime si è morbosamente lanciato in mezz’ora di spiegazioni del nulla cosmico, alcune drammaticamente tragiche nella loro inconsapevole sciatteria e falsità tecnica: oltre ad aver riproposto in loop il video dell’incidente (peraltro morbosamente trasmesso anche in prima serata dai TG nazionali), ha concluso con queste parole testuali: “…non è vero che non sia rispettoso perché attraverso queste immagini noi tutti piloti attualmente in vita possiamo comunque trarre delle avvertenze e delle lezioni che ci aiutano a portare la pelle a casa”. Messaggio devastante per chi si avvicina all’aviazione per la prima volta seguendo un canale Youtube come quello di cui parliamo: il messaggio che ne esce è che chi vola è “solo attualmente in vita” e che il video appena visto può aiutare a “portare la pelle a casa”. Ma quale genitore con questi presupposti regalerà mai ai suoi figli un corso di volo? La seconda notizia è il “lunare” comunicato social di una società immobiliare svizzera che da poco gestisce l’Aeroporto dei Marmi a Massa e che, denunciando anni di presunte attività di volo illegali, invita ENAC e amministrazioni locali a prendere provvedimenti restrittivi verso chiunque osi volare in Versilia e vada a rompere le scatole alle loro attività! Per non parlare poi di un altro youtuber che apre un video (peraltro ben fatto) con un titolo a sensazione “Questo è il video più importante dell’anno! Ultraleggeri, cambia tutto con possibilità di ultraleggeri quattro posti, bimotore, che volano di notte, multicotteri…”. Ovviamente non è vero nulla, il tizio si limita a presentare il MOSAIC, operazione di revisione delle norme USA per l’aviazione leggera LSA che mira ad ampliare la platea di possibili piloti, cosa che negli USA è sempre stata fatta e che non vuole assolutamente dire che sarà ripresa dal regno della burocrazia aeronautica mondiale che risponde al nome di EASA, cosa che il tizio dà quasi per scontata, chiedendo ovviamente il like e l’iscrizione al canale.

Cosa possiamo fare per mantenere un accettabile livello di informazione aeronautica? Molto, ad esempio in caso di incidenti non è vietato parlarne in attesa dell’inchiesta e non è solo materiale per gli investigatori accreditati. Lo si può e lo si deve fare se l’informazione – tecnicamente corretta e verificata - può essere utile a tutti, ma a condizioni ben precise: basandosi su fatti accertati e su documenti ufficiali come nel caso dell’incidente al Cirrus avvenuto a fine luglio, sul quale vi proponiamo alcune riflessioni su questo numero. Gli Youtuber aeronautici, siatene certi, non cambieranno modalità di informare, in fin dei conti hanno bisogno di numeri e di essere seguiti, ed è purtroppo per questo che puttanate galattiche (scusatemi il termine volgare, ma non so definire certe affermazioni in altra maniera) ne ascolteremo ancora molte. Facciamocene una ragione.
Rodolfo Biancorosso

Venerdì primo agosto 2025, più di un migliaio di lettori e 70 fra aziende, collaboratori e operatori di settore, hanno r...
02/08/2025

Venerdì primo agosto 2025, più di un migliaio di lettori e 70 fra aziende, collaboratori e operatori di settore, hanno ricevuto sulla loro mail il ricchissimo numero di agosto. Il nuovo abbonamento digitale personale ha sostituito la piattaforma on line con un vero e proprio acquisto fisico che potrete conservare in archivio per sempre.
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L'EDITORIALE DI GIUGNO 2025La zona grigiaLo scorso 24 aprile la leggenda dell’acrobazia USA e mondiale Rob Holland ha pe...
27/07/2025

L'EDITORIALE DI GIUGNO 2025

La zona grigia

Lo scorso 24 aprile la leggenda dell’acrobazia USA e mondiale Rob Holland ha perso la vita in un incidente apparentemente privo di senso: non era in volo rovescio a 350 km/h rasente il suolo e non stava effettuando manovre da 10 g; era in finale per atterrare sulla pista di Langley (Virginia), dove nel fine settimana sarebbe stato la star dell’Airshow. L’aereo era livellato a 15 metri sopra la pista (probabilmente stava effettuando un passaggio basso e sarebbe atterrato successivamente) quando improvvisamente si è impennato, rollando poi a sinistra e finendo per distruggersi a terra, il tutto di fronte a parecchi testimoni. Una fine amara per uno dei piloti acrobatici più estremi al mondo, un durissimo colpo per milioni di appassionati che lo hanno amato e seguito agli airshow e da ogni parte del mondo grazie a internet e al suo sito www.ultimateairshows.com (che, incredibilmente, mentre scrivo questo editoriale a un mese di distanza è ancora attivo, cristallizzato, e non riporta la notizia di quanto accaduto). Rob non pilotava un aeroplano acrobatico qualsiasi, il suo MXS-RH era un esemplare unico profondamente modificato da MX Aircraft su specifiche di Rob, con un Lycoming da 380 hp, un f***e fattore di carico utile +/- 16 g e roll rate di 500 gradi secondo, un velivolo experimental con prestazioni estreme. L’ente per la sicurezza NTSB ha emesso una relazione preliminare il 2 maggio, appena una settimana dopo l’incidente, rendendo pubblica un’evidenza riscontrata che si ritiene all’origine dell’incidente. Rob, infatti, aveva ideato un sistema per modificare il feeeling del comando dell’elevatore a seconda del tipo di programma, variando i contrappesi di bilanciamento trattenuti in situ nelle “horns” dell’elevatore da un tappo a vite. Ebbene, gli investigatori immediatamente intervenuti hanno trovato il tappo dell’elevatore sinistro svitato, a breve distanza dal relitto. Il tappo aveva la filettatura integra e segni di attrito con tracce della vernice rossa dello stabilizzatore, appare verosimile che si sia svitato per le vibrazioni e abbia interferito con lo stabilizzatore, probabilmente sfilandosi completamente e bloccando il comando. La relazione finale chiarirà il tutto.
Tra gli appassionati il rapporto preliminare ha generato sincero sconcerto: possibile che in un aereo così estremo un particolare delicatissimo non avesse una spina di sicurezza o una frenatura, soluzioni “sacre” che in aviazione esistono da sempre e che avrebbero evitato questo disastro? Sembra incredibile, ma è proprio così, e si tratta di un particolare che rientra in una sorta di zona grigia nella quale alcune soluzioni sono considerate accettabili, specie nel mondo delle competizioni e delle prestazioni estreme. Un tappo che era semplice e pratico, che consentiva di intervenire rapidamente sui contrappesi e che per centinaia di ore era rimasto al suo posto senza creare problemi era diventato non critico. Forse in questo caso non era stato serrato con la necessaria coppia, o forse, semplicemente, prima o poi si sarebbe svitato. Impossibile non andare indietro al settembre 2011 a Reno, quando il racer Mustang Galloping Ghost p***e in volo il trim dell’elevatore impennandosi e ricadendo sulla tribuna VIP (10 morti e 69 feriti), il tutto a causa dei dadi autobloccanti del trim svitatisi in volo perché riutilizzati e non sostituiti dopo uno smontaggio. Una zona grigia che è tacitamente accettata in un certo mondo di macchine estreme, e che sicuramente non riguarda nessuno di noi con le nostre macchine semplici, turistiche e correttamente mantenute. Immagino che la FAA, a indagini terminate, interverrà in qualche modo, fermo restando che nelle competizioni pylon racing o negli airshow estremi nessuna “carta” garantirà mai l’assoluta sicurezza. Ma condivido con tutti voi una mia personalissima riflessione: se il grandissimo Rob Holland avesse avuto un capo meccanico di vecchia scuola una simile soluzione non sarebbe mai stata accettata.

Your official source for information about Rob Holland Ultimate Airshows, record-breaking aerobatic champion.

Giovedì primo maggio 2025, alcune centinaia di lettori e 50 fra aziende, collaboratori e operatori di settore, hanno ric...
01/05/2025

Giovedì primo maggio 2025, alcune centinaia di lettori e 50 fra aziende, collaboratori e operatori di settore, hanno ricevuto sulla loro mail il numero di maggio. Il nuovo abbonamento digitale personale ha sostituito la piattaforma on line con un vero e proprio acquisto fisico che potrete conservare in archivio per sempre.
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Comunicato stampa Porto Aviation Group
03/03/2025

Comunicato stampa Porto Aviation Group

Birdstrike Risen SuperveloceIl 28 febbraio 2025, di prima mattina, un probabile birdstrike ad alta velocità ha gravement...
28/02/2025

Birdstrike Risen Superveloce

Il 28 febbraio 2025, di prima mattina, un probabile birdstrike ad alta velocità ha gravemente danneggiato il canopy del Risen Superveloce 916. Alberto Porto, ai comandi, è stato colpito al volto da un frammento riportando una seria lesione. Ha subito ridotto motore e velocità, e ha configurato l'aereo per l'atterraggio estraendo carrello e flap, ma si è subito reso conto di non essere in grado di poter pilotare in sicurezza fino alla pista. Da qui la decisione corretta di azionare il paracadute a razzo. Il Risen ha toccato terra su un pendio, è integro e il telaio del canopy è risultato intatto e collegato tramite le chiusure alla fusoliera. La passeggera che era a bordo sta bene e non è stato necessario il ricovero. Auguriamo di cuore ad Alberto di superare questo momento impegnativo con una pronta guarigione e lo abbracciamo con affetto.

Lettera al nuovo annoCaro 2025,ti abbiamo aspettato come accade ogni 31 dicembre, quando in moltissimi contano i secondi...
07/01/2025

Lettera al nuovo anno
Caro 2025,
ti abbiamo aspettato come accade ogni 31 dicembre, quando in moltissimi contano i secondi alla mezzanotte carichi di speranze e di progetti, quando si festeggia l’anno in arrivo solo perché si spera sia migliore di quello appena trascorso (e solo per quello!). Il 31 dicembre è tempo di bilanci, tempo di raccogliere l’esperienza fatta, è il momento di mettere in atto il punto cardine della sicurezza volo, che vale non solo per piloti e aeroplani, ma anche per ciò che ci accade nella vita di tutti i giorni: trasformare il “precedente conosciuto” in esperienza per il futuro, evitando di ripetere errori ben individuati, errori che alla fine sono sempre “quelli”. Perché, caro 2025, negli errori che verranno, per quanto noi potremo fare per evitarli, tu non c’entrerai assolutamente nulla. Gli errori li fanno gli uomini, con le loro umane fragilità e inadeguatezze, o con le loro altrettanto umane prepotenze, quelle che ti fanno perdere di vista il ruolo e il compito che dovresti svolgere, per lavoro o per passione. E nel 2024, nel bistrattato settore dell’aviazione, gli uomini potevano fare meglio, tanto meglio, specie coloro che avevano il potere per farlo.

Ne ho scritto spesso, e per averne scritto in termini realistici ho ricevuto critiche anche pesanti: sono da tempo sicuro che “la madre di tutti i nostri problemi” sia l’assoluto disinteresse, tutto italiano, nei confronti del volo. Un disinteresse che ha portato i governi di qualsiasi colore a non fare assolutamente nulla per favorirlo. Anzi, il volo è stato vessato in ogni modo, al punto che gli Enti che per legge lo devono normare, o amministrare, sembra considerino l’aviazione generale e leggera un fastidio del quale meno ci si occupa e meglio è, specie adesso che con i ridicoli progetti sulla mobilità aerea avanzata urbana (veri insulti all’intelligenza e alle leggi della fisica) e con l’altrettanto ridicolo progetto di una rete di consegna pacchi con i droni, l’aviazione di chi semplicemente ama volare è meglio che sia confinata più lontano possibile. Chi ci difende? Nessuno, a parte i pochi che intervengono però solo per rimediare in extremis (e per il poco che è possibile) ai danni di normative e decisioni prese senza un reale confronto con gli utenti del cielo.

Si può cambiare? Sì, caro 2025, si può cambiare se cambiano le persone. Dopo un 2024 che ha visto concludersi il ciclo di quello che ritengo il peggior Direttore Generale che l’Aero Club d’Italia abbia mai avuto (è una critica che sono pronto a documentare in qualsiasi sede), quello del “grippaggio del pistone” su cui i piloti di aerei con motori a due tempi ridono (amaramente) ancora oggi, ma anche quello del blocco per quasi tre anni dei rinnovi avanzati, quello degli “Istruttori senior”. Adesso sta proprio a te, caro 2025: a febbraio ci saranno le elezioni in Aero Club d’Italia, ovviamente non dipende da te chi sarà il nuovo presidente, dipenderà dai presidenti di Aero Club che votano, ma sappi che il 31 sera ho stappato una bottiglia augurandomi che il nuovo presidente sia un appassionato e soprattutto una persona competente, che lavori per far volare la gente e per sostenere chi il volo lo diffonde e lo promuove. Mettendo da parte feudi, piccolezze e ridicoli esercizi di potere dei quali abbiamo piene le b***e. E concludo con una richiesta, caro 2025, almeno posso dire di averci provato: magari tenta di non privarci più delle persone di valore, di quelli che per il volo fanno tantissimo e che proprio per questo ci sono particolarmente care. Fai uno sforzo, va’…

Dedico questo editoriale al caro Giorgio Porta, che ci ha lasciato dopo una breve malattia: storico presidente dell’Aero Club Como, pilota e tecnico di grande valore, uno dei maggiori esperti del volo idro; ma soprattutto Consigliere Federale in AeCI, uno dei pochissimi, se non l’unico, che quando è stato necessario ha alzato la voce per fare un solo interesse: quello del volo.
Rodolfo Biancorosso

Sabato 30 novembre alcune centinaia di lettori e 40 fra aziende, collaboratori e operatori di settore, hanno ricevuto su...
04/12/2024

Sabato 30 novembre alcune centinaia di lettori e 40 fra aziende, collaboratori e operatori di settore, hanno ricevuto sulla loro mail il numero di dicembre, 5 giorni prima dell'uscita in edicola. Il nuovo abbonamento digitale personale ha sostituito la piattaforma on line con un vero e proprio acquisto fisico che potrete conservare in archivio per sempre.
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Buona lettura!

L'editoriale di dicembre 2024
01/12/2024

L'editoriale di dicembre 2024

DIGITALE Vs CARTAVFR Aviation da gennaio 2025 sarà distribuita solo in abbonamento, una scelta che avremmo dovuto fare g...
27/11/2024

DIGITALE Vs CARTA
VFR Aviation da gennaio 2025 sarà distribuita solo in abbonamento, una scelta che avremmo dovuto fare già da tempo, ma abbiamo cercato di sostenere le vendite in edicola in ogni modo e per mesi, rinunciando solo quando il numero degli abbonamenti, da parte di lettori le cui edicole avevano chiuso ha superato ampiamente il numero delle copie vendute al dettaglio. Follia continuare a stampare migliaia di copie che poi andavano al macero invendute mentre gli abbonamenti aumentavano ogni mese. I lettori hanno risposto a questa decisione compatti con una vera esplosione degli abbonamenti, in particolare i digitali che ieri, 26 novembre, hanno superato quota 500 (erano 350 un mese fa). Il digitale è indubbiamente comodo, arriva puntualissimo il primo del mese sulla vostra mail, lo leggete ovunque voi siate, potete creare una cartella sul PC con le annate intere, fare ricerche in tempo reale, tutto senza occupare spazio in casa. Ma il fascino della carta rimane per noi ancora irrinunciabile, e per questo già dal mese di novembre, abbiamo adottato un nuovo formato di stampa su carta lucida patinata pesante, che sarà definitivo, con una eccezionale resa grafica. L'esplosione del digitale spiega, purtroppo, la crisi epocale delle edicole, il mondo dell'editoria sta cambiando ed è impossibile non adeguarsi, anche se questo cambiamento a noi non piace. Ma sino a che esisterà VFR Aviation la carta sarà sempre il nostro punto di orgoglio. A tutti auguriamo buona lettura!

Indirizzo

Grottaferrata

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 13:00
14:00 - 18:00
Martedì 09:00 - 13:00
14:00 - 18:00
Mercoledì 09:00 - 13:00
14:00 - 18:00
Giovedì 09:00 - 13:00
14:00 - 18:00
Venerdì 09:00 - 13:00
14:00 - 18:00

Telefono

0039069413047

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