01/09/2025
Il capitale oltre il denaro: una prospettiva ampliata per le imprese familiari.
Nel contesto di un’impresa familiare, il successo non si misura solo attraverso il capitale finanziario ma anche grazie a risorse più impalpabili, legate alla dimensione relazionale. Nelle aziende familiari non basta analizzare i flussi economico-finanziari: serve saper misurare e governare ciò che è non-finanziario, ossia l’insieme di relazioni sociali che permeano l’impresa.
Relazioni familiari e clima organizzativo sono una componente ineluttabile per la longevità dell’impresa, la fiducia reciproca, la coesione, la qualità della comunicazione tra membri della famiglia e la storia relazionale condivisa. Questi elementi condizionano il clima organizzativo, la governance e perfino le performance aziendali.
Diagnosi e strumenti di governo
La “diagnosi” che va effettuata verte su due fronti: il lato familiare (relazioni, fiducia, coesione) e il lato impresa (competitività, organizzazione, finanza). Un quadro integrato (come una matrice combinata) aiuta a identificare criticità e punti di forza, per agire in modo mirato.
Questo patrimonio relazionale si inscrive in concetti più ampi:
• Capitale sociale: la rete di relazioni fiduciarie, informali e formali, che facilita la cooperazione e il raggiungimento di obiettivi comuni .
• Capitale umano: competenze, abilità, esperienze e relazioni interpersonali all’interno dell’azienda familiare .
• Capitale organizzativo: cultura, valori condivisi, processi e modalità di fare impresa, elementi intangibili che rendono unica e sostenibile l’organizzazione aziendale .
Queste sono risorse intangibili non sono spesso monetizzabili facilmente, ma costituiscono la base di vantaggi duraturi.
L’approccio dell’“embeddedness” ci deve sempre ricordare che l’azione economica non è neutra o isolata: è profondamente radicata nelle relazioni sociali, nella fiducia, nei legami forti e deboli interni ed esterni all’impresa.