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Psiche attraversò l'Inframondo per amoreNell'antica Grecia viveva Psiche, una principessa così bella che la gente cominc...
29/04/2025

Psiche attraversò l'Inframondo per amore

Nell'antica Grecia viveva Psiche, una principessa così bella che la gente cominciò a venerarla come se fosse la stessa Afrodite. La dea, gelosa di tanta attenzione, decise di punirla. Chiese a suo figlio, Eros (Cupido), di farla innamorare dell'uomo più brutto del mondo. Ma il piano non andò come previsto...

Eros, vedendola, si innamorò perdutamente di Psiche. Senza rivelare la sua identità, la portò in un palazzo magico dove la amò in segreto, ma con una condizione: non doveva mai vederlo.

La curiosità umana prevalse su Psiche. Una notte, accese una lampada per vedere il volto del suo amante mentre dormiva... e lo riconobbe come un dio. Tradendo la sua fiducia, Eros la abbandonò. Disperata per recuperarlo, Psiche si rivolse ad Afrodite in cerca di aiuto. La dea, ancora furiosa, le impose una serie di compiti impossibili.

Il più difficile e pericoloso: scendere nell'Inframondo e portare ad Afrodite una scatola con un po' della "bellezza di Persefone", regina del mondo dei morti.

Per compiere questa missione, Psiche ricevette istruzioni molto precise: doveva portare due monete (oboli) per pagare il viaggio di andata e ritorno dal traghettatore Caronte, e due pani d'orzo per calmare Cerbero, il cane a tre teste che custodiva l'ingresso dell'Inframondo.

Psiche fece tutto come le era stato detto. Quando arrivò al fiume Stige, apparve Caronte, il traghettatore dei morti. Senza pronunciare parola, Psiche gli consegnò la prima moneta e attraversò con lui sulla sponda opposta. Una volta nell'Ade, resistette a tutte le tentazioni, i lamenti delle anime, le suppliche... e arrivò fino a Persefone, che le consegnò la scatola misteriosa.

Caronte la aiutò a tornare con la seconda moneta. Psiche aveva già compiuto l'impensabile: uscire viva dall'Inframondo.

Ma il viaggio non era ancora finito. Curiosa di sapere cosa contenesse la scatola, la aprì. E invece della bellezza, trovò un sonno eterno che la fece cadere in un profondo letargo.

Fu allora che Eros, già perdonato da sua madre, discese dall'Olimpo, la svegliò con un bacio e pregò Zeus per la loro unione. Il re degli dèi, commosso dal loro amore, concesse a Psiche l'immortalità.

E così, una semplice mortale che attraversò il regno dei morti per amore, divenne una dea dell'anima (Psiche significa "anima" in greco), e si unì per sempre a Eros, il dio del desiderio.

29/04/2025

Montu è l'antico dio egizio della guerra e del sole cocente, rappresentato come un guerriero con la testa di falco.

Il Combattimento tra Eracle e il Leone di NemeaQuesto fu il primo lavoro di Eracle, nonché uno dei più simbolici. Il Leo...
29/04/2025

Il Combattimento tra Eracle e il Leone di Nemea

Questo fu il primo lavoro di Eracle, nonché uno dei più simbolici. Il Leone di Nemea era una bestia gigantesca inviata da Era, con un pelo impenetrabile alle armi umane. Sembrava il terrore nei dintorni di Nemea, divorando bestiame, soldati e cacciatori senza distinzione.

Eracle arrivò con arco, spada e lancia… ma scoprì presto che nessuna arma poteva penetrare la pelle della bestia. Decise quindi di affrontarlo a mani n**e.

In un combattimento selvaggio all'interno di una caverna oscura, Eracle lo strangolò con le proprie braccia. Poi, utilizzando gli stessi artigli del leone, gli strappò la pelle e la trasformò nella sua armatura personale: la famosa pelle di leone con la testa sulle spalle, che lo avrebbe accompagnato per il resto delle sue imprese.

Fonti classiche:

Apollodoro, Biblioteca mitologica, Libro 2

Diodoro Siculo, Biblioteca storica, Libro 4

Esiodo, frammenti

Simbolo: Questo combattimento rappresenta la nascita dell'eroe, il confronto diretto con la morte e come la bestia sconfitta diventi parte dell'identità del vincitore.

29/04/2025

Huitzilopochtli è il dio del sole e della guerra dell'antico impero azteco, raffigurato con un elmo a forma di colibrì.

Chi fu Dante Alighieri?Dante Alighieri (in italiano, Durante di Alighiero degli Alighieri) fu un poeta, filosofo e pensa...
29/04/2025

Chi fu Dante Alighieri?

Dante Alighieri (in italiano, Durante di Alighiero degli Alighieri) fu un poeta, filosofo e pensatore italiano nato a Firenze nel 1265 e morto a Ravenna nel 1321. È considerato uno dei più importanti scrittori della letteratura universale e il principale rappresentante della letteratura medievale italiana.

La sua opera più famosa è La Divina Commedia, un poema epico diviso in tre parti: Inferno, Purgatorio e Paradiso. In essa, Dante narra un viaggio immaginario attraverso i tre regni dell'aldilà, guidato inizialmente dal poeta romano Virgilio e poi da Beatrice, una figura ispirata a una donna reale di cui Dante fu innamorato. Quest'opera è un'allegoria della salvezza dell'anima ed è profondamente influenzata dalla teologia, dalla filosofia e dalla politica dell'epoca.

Oltre al suo valore letterario, La Divina Commedia contribuì a consolidare l'uso del dialetto toscano come base dell'italiano moderno, in un'epoca in cui la maggior parte delle opere colte venivano scritte in latino.

Dante partecipò anche attivamente alla politica fiorentina, il che gli costò l'esilio dalla sua città natale, da dove scrisse gran parte della sua opera.

28/04/2025

Apri i cancelli di Asgard! Esplora i grandi dèi degli Aesir della Mitologia Norrena: Odino, Thor, Loki e molti altri! Le leggende del Ragnarok sono arrivate!

💔 La storia di Orfeo ed Euridice 💔Una delle leggende più tragiche dell'amore eterno, direttamente dalla mitologia greca....
28/04/2025

💔 La storia di Orfeo ed Euridice 💔

Una delle leggende più tragiche dell'amore eterno, direttamente dalla mitologia greca.
Orfeo, il musicista più talentuoso di tutti i tempi, suonava la lira con tale bellezza che calmava le fiere, gli alberi... e perfino le pietre!
Si innamorò profondamente di Euridice, una ninfa bella come l'alba. Si sposarono, ma la loro felicità durò poco...
Un giorno, Euridice fu morsa da un serpente velenoso e morì. Orfeo, distrutto, fece qualcosa di impensabile: scese nell'oltretomba per recuperarla.
Con la sua musica, commosse Ade e Persefone, re e regina dell'oltretomba, che gli diedero una possibilità...
MA con una condizione: doveva guidare Euridice fuori dal mondo dei vivi senza voltarsi a guardarla fino a quando non fossero completamente fuori.
E qui arriva il colpo di scena...
Quasi alla fine, Orfeo, consumato dal dubbio e dall'amore, si girò per assicurarsi che Euridice fosse lì.
In quel momento… lei scomparve per sempre.
Orfeo tornò da solo, con l'anima distrutta, cantando il suo dolore fino alla fine dei suoi giorni.
Una storia d'amore, di perdita… e della fragilità della speranza.

28/04/2025

Perun è il dio slavo del tuono, del fulmine e della guerra, rappresentato come un possente guerriero barbuto.

La relazione tra Efesto e AglaiaEfesto, il dio greco del fuoco, della forgiatura e della metallurgia, ebbe una relazione...
28/04/2025

La relazione tra Efesto e Aglaia

Efesto, il dio greco del fuoco, della forgiatura e della metallurgia, ebbe una relazione particolare con Aglaia, una delle tre Cariti (o Grazie), dee della bellezza, del fascino e della creatività. Aglaia, in particolare, era conosciuta come la dea della splendidezza e della chiarezza, attributi che la facevano distinguere tra le sue sorelle, Eufrosine e Talia.

La relazione tra Efesto e Aglaia nasce dopo che Efesto si separa da Afrodite, con cui aveva avuto un matrimonio pieno di difficoltà e tradimenti. Afrodite non ricambiava i sentimenti di Efesto, e le sue infedeltà, specialmente con Ares, il dio della guerra, portarono a una rottura. Aglaia, invece, rappresentava per Efesto una compagna che lo comprendeva e apprezzava il suo lavoro come dio della forgiatura.

Sposandosi con Aglaia, Efesto trovò una compagna fedele e serena, il che gli permise di godere di una vita molto più pacifica e felice. Entrambi si completavano nelle loro virtù; Efesto, essendo un dio dedicato al lavoro e alla creazione, trovò in Aglaia una musa e un'ispirazione per continuare a sviluppare le sue abilità. Questa relazione rifletteva un'unione meno turbolenta e più armoniosa, che permetteva loro di condividere momenti di tranquillità e reciproco rispetto, in contrasto con i conflitti che aveva vissuto con Afrodite.

Nella mitologia, non esistono storie drammatiche su conflitti tra Efesto e Aglaia, il che suggerisce che la loro unione rimase stabile e discreta. Questa relazione è, in un certo senso, una rivendicazione per Efesto, che, nonostante i suoi difetti fisici e il fatto di essere stato rifiutato dai suoi stessi genitori, Zeus ed Era, trovò in Aglaia una dea che lo accettava e lo apprezzava per la sua dedizione e creatività.

Chi è Ade?Nella mitologia greca antica, Ade non era il "diavolo", come molti credono. Era uno dei tre fratelli più poten...
28/04/2025

Chi è Ade?

Nella mitologia greca antica, Ade non era il "diavolo", come molti credono. Era uno dei tre fratelli più potenti dell'Olimpo: Zeus (re del cielo), Poseidone (dio del mare) e lui, Ade, signore degli inferi.

Quando gli dèi sconfissero i titani in una guerra epica chiamata la Titanomachia, divisero l'universo. Ad Ade fu assegnato il dominio del mondo sotterraneo, il regno dei morti. Non era l'inferno, ma il luogo dove andavano tutte le anime: buone, cattive o nel mezzo.

Ade non era malvagio, ma era temuto. Era giusto e severo, e non permetteva che nessuno sfuggisse al suo dominio. Accompagnato dal suo fedele cane a tre teste, Cerbero, manteneva l'ordine in quel misterioso regno.

Ma la sua storia più famosa è quella d'amore... o di rapimento. Ade si innamorò di Persefone, figlia di Demetra. Un giorno, la rapì e la portò negli inferi.

Demetra, dea dell'agricoltura, entrò in lutto e la terra smise di fiorire. Per calmarla, Zeus ordinò che Persefone trascorresse metà dell'anno con sua madre e metà anno con Ade.

E così nascono le stagioni dell'anno: primavera e estate con Demetra; autunno e inverno con Ade.

In sintesi:
Ade non era un cattivo, ma un dio dell'equilibrio, che governava il ciclo eterno della vita e della morte. Un personaggio oscuro, sì... ma assolutamente essenziale.

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