Interno Poesia

Interno Poesia Casa editrice e progetto editoriale dedicato alla promozione della poesia.

nel vuoto della sala da pranzo metto a fuoco la credenzae vedo un bicchiere di vetro campeggiare illibato.sicuro, di vet...
24/11/2025

nel vuoto della sala da pranzo metto a fuoco la credenza
e vedo un bicchiere di vetro campeggiare illibato.
sicuro, di vetro, di vetro dietro ad un vetro.
rotondo decorato smerigliato smaliziato, non viziato
dal suo contenuto, non ubriaco.
un bicchiere pallido e assorto...

la credenza I nel vuoto della sala da pranzo metto a fuoco la credenza e vedo un bicchiere di vetro campeggiare illibato. sicuro, di vetro, di vetro dietro ad un vetro. rotondo decorato smerigliato smaliziato, non viziato dal suo contenuto, non ubriaco. un bicchiere pallido e assorto.

Dovremo accettare di estinguerci,l’accorta astuzia dell’umano,l’ingratitudine è la nostra vergogna,l’aver pagato o il do...
21/11/2025

Dovremo accettare di estinguerci,
l’accorta astuzia dell’umano,
l’ingratitudine è la nostra vergogna,
l’aver pagato o il dover pagare in vita,
il volo dell’aquila, il sibilare della serpe,
le furie cieche e gli spettri, le falene,
l’incontro silente sui fiumi prosciugati,
l’acqua nelle cisterne vuote,
la resa al nemico, al vento forte,
allo spudorato rumore…

Ilaria Palomba

https://internopoesia.com/2025/11/21/ilaria-palomba/

Se è vero che li abbiamo perduti, è anchevero che ovunque li chiamiamo, lorosi girano nel buio per rispondere.Molto più ...
20/11/2025

Se è vero che li abbiamo perduti, è anche
vero che ovunque li chiamiamo, loro
si girano nel buio per rispondere.

Molto più fragili per dire come
la loro notte faccia un orlo nella nostra
e finisca di colpo per disincastrarsi e scivolare via,
non possiamo ripetere la paura ma spingerla
nello spazio, diminuirla da luce a luce,
tenere i nomi vicini come ossa, conchiglie.

Loro muoiono e noi continuiamo a sentirli.
Tra i vasi, le forchette, nel raschio
dei rami sulle finestre prima di dormire.

Chiesi di poterli guardare da vicino
e il cielo si aprì. Solo nuvole e lembi
di pioggia stretti intorno agli oggetti
che per l’ultima volta hanno toccato...

Giovanna Cristina Vivinetto
https://internopoesia.com/2025/11/20/giovanna-cristina-vivinetto-4/

Bruciano della gramignanei campiun’allegra fiamma suscitanoe un fumo brontolone.La bianca nebbia si rifugiafra le gaggie...
19/11/2025

Bruciano della gramigna
nei campi
un’allegra fiamma suscitano
e un fumo brontolone.
La bianca nebbia si rifugia
fra le gaggie
ma il fumo lento si avvicina
non la lascia stare.
I ragazzi corrono attorno
al fuoco
con le mani nelle mani
smemorati...

Fuochi in novembre Bruciano della gramigna nei campi un’allegra fiamma suscitano e un fumo brontolone. La bianca nebbia si rifugia fra le gaggie ma il fumo lento si avvicina non la lascia stare. I ragazzi corrono attorno al fuoco con le mani nelle mani smemorati, come se avessero bevu

Dall’abbraccio sull’angolo capiraiche qualcuno se ne va, da qualche parte.È sempre così. Vivo fra due veritàcome una luc...
18/11/2025

Dall’abbraccio sull’angolo capirai
che qualcuno se ne va, da qualche parte.
È sempre così. Vivo fra due verità
come una luce al neon che tremola
in un corridoio vuoto.
Nel mio cuore c’è posto
per sempre più persone, perché ormai non ci sono più…

Quando qualcuno se ne va tutto ciò che abbiamo fatto ritorna a Maryan K. Dall'abbraccio sull'angolo capirai che qualcuno se ne va, da qualche parte. È sempre così. Vivo fra due verità come una luce al neon che tremola in un corridoio vuoto. Nel mio cuore c'è posto per sempre più persone, pe

L’eternità è un concetto cupobr**ta copia dell’attimo che ancoraci separa; se il nostro respiroostenta il sorgere della ...
17/11/2025

L’eternità è un concetto cupo
br**ta copia dell’attimo che ancora
ci separa; se il nostro respiro
ostenta il sorgere della prima
luce in pieno giorno,
il tuo corpo senza fondo arresta...

L’eternità è un concetto cupo br**ta copia dell’attimo che ancora ci separa; se il nostro respiro ostenta il sorgere della prima luce in pieno giorno, il tuo corpo senza fondo arresta le mie mille vite slabbrate che scorrono in te verso l’eclissi totale del mondo. Qualità di tempo (Societ

Sono sempre stata così bellae così morta.Come pagine strappate da un libro appassionante,sono sempre stata cucitadentro ...
14/11/2025

Sono sempre stata così bella
e così morta.

Come pagine strappate da un libro appassionante,
sono sempre stata cucita

dentro il cappotto di qualcuno,
alla tenera guancia di qualcuno.

Dal letto morbido, guardo solo in alto
mai fuori, felice

del celeste implacabile di questa stanza
dove sono bloccata e impacchettata...

Betty Blue I have always been this beautiful And this dead. Like pages ripped from a passionate book, I have always been stitched To the inside of someone’s greatcoat, Someone’s tender cheek. From my soft cot, I look only up, Never out, glad For the implacable pale blue of this ro

Per te, zia mia, che vorresti esplorareIl Chankley Bore letterario,Duro è il sentiero perché tu non seiUn’ottentotta let...
11/11/2025

Per te, zia mia, che vorresti esplorare
Il Chankley Bore letterario,
Duro è il sentiero perché tu non sei
Un’ottentotta letteraria
Ma sei una colta e gentile signora
Che non conosce Eliot (a suo disdoro).
È un’onta, zia, che tu non scorga
Nessun talento in David G.
E nessuna armonia, nessuna forma,
In Ezra Pound e T. S. E.
È un’onta, zia! Ora ti mostrerò
Come elevare la mediocrità
E salire a vedere il panorama
Da una moderna altezza parnassiana...

A letter to my aunt discussing the correct approach to modern poetry To you, my aunt, who would explore The literary Chankley Bore, The paths are hard, for you are not A literary Hottentot But just a kind and cultured dame Who knows not Eliot (to her shame). Fie on you, aunt, that you

Guardo questi schiavi e li dileggio,li chiamo eroi. Vedo i malati,i parenti e i loro amici chiedere la grazia,non si sa ...
10/11/2025

Guardo questi schiavi e li dileggio,
li chiamo eroi. Vedo i malati,
i parenti e i loro amici chiedere la grazia,
non si sa bene a chi. Mangiavamo
insieme, avremmo finito per rubare
ognuno dal piatto di un commensale...

Guardo questi schiavi e li dileggio, li chiamo eroi. Vedo i malati, i parenti e i loro amici chiedere la grazia, non si sa bene a chi. Mangiavamo insieme, avremmo finito per rubare ognuno dal piatto di un commensale. Li vedemmo invece morire, né di fame né di freddo, e nessuno se ne curava,

Proteggi le sorelledai fratelliche non sono stati in grado,dai padriche sono andati troppo presto.Dalle storie che ci ha...
07/11/2025

Proteggi le sorelle
dai fratelli
che non sono stati in grado,
dai padri
che sono andati troppo presto.
Dalle storie che ci hanno derubato,
dal significato.
Dai figli che non abbiamo amato,
da quelli che non abbiamo avuto,
da quelli che non abbiamo voluto...

Imparare a vietare il maschile plurale Proteggi le sorelle dai fratelli che non sono stati in grado, dai padri che sono andati troppo presto. Dalle storie che ci hanno derubato, dal significato. Dai figli che non abbiamo amato, da quelli che non abbiamo avuto, da quelli che non abbia

«Quando chiudi gli occhi,so che stai ascoltandouna camera oscuraattorno a un accordo di luce.So che stai decidendoche il...
06/11/2025

«Quando chiudi gli occhi,
so che stai ascoltando
una camera oscura

attorno a un accordo di luce.
So che stai decidendo
che il corpo è una domanda:

in che cosa credi.»

In "The Body’s Question", la lingua di Tracy K. Smith si fa vera e propria orchestra di voci: nelle quattro sezioni in cui si articola la raccolta troviamo lo spagnolo, il gospel, la lingua del desiderio, quella della memoria e della preghiera; la lingua della madre o language of the soul, unita a un linguaggio corporeo che attraversa ogni componimento in un intreccio di echi e richiami interni. Nella prima sezione i frequenti inserimenti di termini spagnoli creano un code‑switching intermittente, simulando una familiarità rudimentale con lo spagnolo acquisita durante un viaggio in Messico. Fondendo le tradizioni afroamericane spirituali con le storie contemporanee dei migranti messicani, Smith fa dei suoi Gospels uno spazio narrativo, di risonanza culturale e collettiva, capace di restituire la voce di corpi marginalizzati, mescolando comunità diverse in uno scambio simbolico e ritmico. La parte più consistente della raccolta spazia dall’onirico all’autobiografico, alla ricerca di una lingua che possa farsi poesia: una lingua che incorpori la lingua madre, quella del desiderio e quella dello spirito. In questa quest, il corpo è interrogativo: veicola desiderio, domanda e memoria in una scrittura che mette il lettore nella condizione di ascoltare e risuonare con l’alterità, con una lingua viva che vibri fuori dalla sola grammatica.

Dal 14 novembre in libreria, da oggi in preordine:
https://internopoesialibri.com/libro/la-domanda-del-corpo/

Indirizzo

Via SS. Rosario 14
Latiano
72022

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