Interno Poesia

Interno Poesia Casa editrice e progetto editoriale dedicato alla promozione della poesia.

«se d’amore si muore, siamo morti, noi:siamo un romanzo d’appendice in atto: (anzi,un romanzo nazionale-popolare, ma cal...
31/07/2025

«se d’amore si muore, siamo morti, noi:
siamo un romanzo d’appendice in atto: (anzi,
un romanzo nazionale-popolare, ma calibratamente camuffato da romanzetto rosa): (anzi,
siamo un romanzo osé): (un rosé): (anzi, una coppia di vegeti, di vegetanti vecchietti,
torchiati nel torpido torchio delle nozze d’argento): (a un passo, o un pelo, appena,
da un romanzo nero): (siamo un romanzo rosso, quasi): e noi facciamo, parliamoci chiaro,
pena piena, e pietà:
comunico le coordinate necessarie: torno da Como, è il 26
settembre, sono le 21.37, ho chiesto il conto al ristorante, prenderò il rapido
delle 21.50, e ti ho capito: è tutto:
perché, per te, per me, non è possibile
sopportarla più oltre, questa ambivalenza insolubile, nel vino della vita che viviamo:
questa vita, anzi: (la vita): (annacquata, innacquata): e se ti dico e se ti scrivo che
non sono altro che un contemporaneo, a capirmi, a capirci, se va bene, abbiamo, in tutto
e per tutto, il 25% dei nostri eredi naturali, allo stato attuale delle cose:
così, con tanti auguri, ti aggiungo, poi, che noi:
se d’amore si vive, siamo vivi:»

Edoardo Sanguineti
"Mikrokosmos: Poesie 1951-2004" (Feltrinelli, 2021)
Ph. Mario Dondero

«Sento il tuo disordinee lo comparo al mio. C’èsomiglianza. C’è lo stesso slabbrodi ferite identiche. C’è tutta la vogli...
29/07/2025

«Sento il tuo disordine
e lo comparo al mio. C’è
somiglianza. C’è lo stesso slabbro
di ferite identiche. C’è tutta la voglia
di un passo largo in una terra
sgombra che non troviamo.
Sento il tuo respiro schiacciato
lo sento somigliante
ti sento piano morire
come me che non controllo
l’accensione del sangue.

Anch’io cerco una libertà che mi
sbandieri, una falcata
perfetta, uno stacco d’uccello
dal suo ramo, quando si butta
improvviso e poi plana.»

Mariangela Gualtieri
"Senza polvere senza peso" (Einaudi, 2006)
Ph. Dino Ignani

«Ricordo i giorni della nostra prima felicità,quant’eravamo forti, storditi di passione,sdraiati tutto il giorno, poi tu...
24/07/2025

«Ricordo i giorni della nostra prima felicità,
quant’eravamo forti, storditi di passione,
sdraiati tutto il giorno, poi tutta notte sul letto stretto,
a dormire, mangiare anche: era estate,
sembrava che tutto fosse maturato
d’un tratto. E così caldo che giacevamo completamente scoperti.
A volte si alzava il vento; un salice sfiorava la finestra.

Ma, in certo qual modo, eravamo persi, non lo sentivi?
Il letto era una zattera; sentivo che andavamo alla deriva
distanti dalle nostre nature, verso un luogo dove non avremmo scoperto nulla.
Prima il sole, poi la luna, a frammenti,
rifulgevano nel salice.
Cose che chiunque avrebbe potuto vedere.

Poi i cerchi si chiusero. Piano le notti si fecero fredde;
le foglie pendule del salice
ingiallirono, caddero. E in ciascuno di noi iniziò
un profondo isolamento, anche se non ne parlavamo,
di questa assenza di rimpianto.
Eravamo di nuovo artisti, marito mio.
Potevamo riprendere il cammino.»

Louise Glück
(trad. it. Damiano Abeni)

«Una cantica d’amore, l’ultima silloge di Vincenzo Mascolo, "Il minimo comune viaggiatore" (Interno Poesia, con prefazio...
23/07/2025

«Una cantica d’amore, l’ultima silloge di Vincenzo Mascolo, "Il minimo comune viaggiatore" (Interno Poesia, con prefazione di Claudio Damiani), che si svolge come un diario odeporico in cui tutti i luoghi visitati, sognati o solo immaginati appartengono alla sfera interiore. Ma ad essere interiori sono anche le moltissime voci che compongono l’io lirico, proteiforme eppure univoco e indiviso.»

Gisella Blanco oggi su Il Foglio

❤
23/07/2025

"Occhi da gigante e cuore di perla" è un libro di poesia compatto e luminoso, in cui Paola D'Agostino intreccia memoria e desiderio, geografia intima e collettiva, politica e affetti. I versi si muovono tra Sapri e Lisbona, tra l’infanzia e l’età adulta, tra l’amore e la perdita, senza mai abbandonare la tensione verso una parola che sia rifugio, lotta, canto. La lingua è diretta e porosa, attenta alla musica del quotidiano, e capace di restituire al lettore un senso profondo di appartenenza, di ritorno. Tra immagini vivide e slanci visionari, l’autrice attraversa il presente con occhi spalancati e cuore vulnerabile, evocando figure e paesaggi che restano impressi nella mente. Come scrive Gianni Montieri nella postfazione, questo «è un libro molto riuscito. Se dovessi sintetizzare tutto con una parola, userei la parola amore». Un libro da abitare, come si fa con le case sicure o i ricordi più vivi.

Dal 25 luglio in libreria: https://internolibri.com/libro/occhi-da-gigante-e-cuore-di-perla/

«Cara poesia che sai di chiostro,di muschio e di fiorita di sambuco,ormai suono stridente delle ruotedi carri incatenati...
14/07/2025

«Cara poesia che sai di chiostro,
di muschio e di fiorita di sambuco,
ormai suono stridente delle ruote
di carri incatenati al giogo di buoi
stanchi: taci e non brilli più.»

In "Epiloghi", Evaristo Seghetta Andreoli ci conduce in un viaggio poetico attraverso il tempo, la memoria e la natura, intrecciando riflessioni intime e visioni universali. Il paesaggio, spesso quello della campagna umbra, diventa specchio dell’anima, spazio di meditazione e luogo di attese e rivelazioni. Le poesie, dal tono crepuscolare e a tratti elegiaco, esplorano il senso della fine – delle stagioni, degli affetti, dei giorni – senza rinunciare alla luce sottile della speranza. Con una lingua essenziale e raffinata, Seghetta Andreoli costruisce versi densi di immagini evocative: gli ulivi parlano al poeta, le librerie custodiscono messaggi in bottiglia, la città di pianura si dissolve nella nebbia del ricordo. Ogni componimento è un frammento di un più ampio resoconto esistenziale, dove il dolore dei distacchi si mescola alla bellezza della persistenza. Un libro che attraversa il tempo con grazia e malinconia, capace di toccare corde profonde in chi legge. Epiloghi è un invito alla contemplazione, alla riscoperta del valore delle piccole cose e alla ricerca di un senso nella dissolvenza del presente.

Dal 18 luglio in libreria, da oggi in preordine: https://internopoesialibri.com/libro/epiloghi/

«Un’antologia di componimenti – dal 1937 al 1974 – celebra uno dei “padrini” della Beat Generation: il tema politico e q...
06/07/2025

«Un’antologia di componimenti – dal 1937 al 1974 – celebra uno dei “padrini” della Beat Generation: il tema politico e quello erotico-amoroso sono centrali. E non esiste testo in cui l'autore non canti la pienezza del mondo vivente.»

Roberto Galaverni scrive oggi su La Lettura - Corriere della Sera del nostro da poco edito “Lasciati celebrare” di Kenneth Rexroth, a cura di Francesco Dalessandro

Evviva Giuseppe Cavaleri, evviva Ritratti Di Poesia!
01/07/2025

Evviva Giuseppe Cavaleri, evviva Ritratti Di Poesia!

GIUSEPPE CAVALERI VINCE IL PREMIO 'CAMAIORE PROPOSTA - VITTORIO GROTTI' CON "I CORPI SANTI"

Dopo la pubblicazione delle prime rose di selezione per il ###VII Premio Letterario Camaiore - Francesco Belluomini (categoria generale, Premio Internazionale e Premio SIAE Under 35), il PLC svela anche il vincitore assoluto per la sezione Camaiore Proposta – “Vittorio Grotti”.

La giuria tecnica - presieduta da Michele Brancale e composta da Cinzia Demi, Simone Gambacorta, Federico Migliorati, Renato Minore, Ottavio Rossani e Irene Marchegiani – ha premiato il volume dal titolo “I corpi santi” di Giuseppe Cavaleri, edito da Interno Poesia.

Giuseppe Cavaleri (Catania, 1994) è laureato in Filologia moderna presso l’Università di Catania e attualmente vive a Milano. Dal suo lavoro di tesi sul poeta David Maria Turoldo, è stato pubblicato un estratto nella rivista Quaderni XII (Inschibboleth, 2019). Collabora con i lit-blog “Poesia del nostro tempo” e “Almapoesia”. “I corpi santi”, titolo con cui si aggiudica il ‘Camaiore Proposta’ è la sua raccolta di esordio: il premio intitolato a Vittorio Grotti, infatti, è dedicato all’opera prima di poeti italiani edita nell’anno precedente.

Questa la motivazione del riconoscimento redatta dalla Giuria Tecnica. “In una città antica e attuale, in questo caso Milano (ma potrebbe essere anche un altro centro), l'autore incontra le vite di persone comuni, di donne e uomini ai margini, di dimenticati dalla società e le loro micro-storie diventano la memoria che alimenta la metropoli, ricomposta con un linguaggio moderno, essenziale, diretto, in cui tutto si tiene. I versi di Cavaleri, tessuti con eleganza e acribia, racchiudono una sapienza antica, portano a meditare sulla deriva individualista e, come in Buzzati, orientano verso un Dio che sembra non esistere eppure è vivo e fonte di speranza. La parola si rivela origine e culmine di ogni esperienza umana. Cavaleri riscopre anche un’infanzia atemporale, come nei versi dedicati all’amata Sicilia, e ripercorre il lungo cammino della storia dell’uomo e la china sulfurea che questi sembra avere ormai assunto”.

La premiazione si terrà, come di consueto, durante la Serata Finale del PLC, in programma a settembre.

Care lettrici e cari lettori,da oggi il blog internopoesia.com entra in pausa estiva. Noi ci fermiamo qualche giorno per...
30/06/2025

Care lettrici e cari lettori,

da oggi il blog internopoesia.com entra in pausa estiva. Noi ci fermiamo qualche giorno per ricaricare le energie sulle nostre spiagge salentine, per poi tornare in redazione nel bel mezzo dell’estate e prepararci ai libri che usciranno da settembre in poi (e a quelli che stanno già prendendo forma). Le pubblicazioni quotidiane del blog riprenderanno lunedì 1 settembre, ma da fine luglio a fine agosto continueremo a condividere sui social alcune delle poesie che abbiamo amato di più.

Nel frattempo, buona estate e buona poesia!

Il pesce-telescopio rompe pietre in fondo ai libriE il piacere trascina queste pietreCome vanno a dorso d’asino ragazzin...
26/06/2025

Il pesce-telescopio rompe pietre in fondo ai libri
E il piacere trascina queste pietre
Come vanno a dorso d’asino ragazzine d’una volta
In vesti d’acacia
Il tempo è così chiaro che tremo al solo pensiero che finisca
Un colpo di vento sui tuoi occhi e non ti vedrei più
Tutti gli scogli hanno già preso il largo
Gli ultimi lampioni di paglia arretrano davanti agli spegnitoi...

https://internopoesia.com/2025/06/26/andre-breton-3/

Abbiamo visto il volgersi dei collie gli occhi gialli aggrapparsiai rami sul retro dell’ospedale.Tu hai detto devono ess...
25/06/2025

Abbiamo visto il volgersi dei colli
e gli occhi gialli aggrapparsi
ai rami sul retro dell’ospedale.
Tu hai detto devono essere venuti qui
come a raccogliere un presagio.
Non capivo questa tua espressione...

Gufi nella palude Abbiamo visto il volgersi dei colli e gli occhi gialli aggrapparsi ai rami sul retro dell’ospedale. Tu hai detto devono essere venuti qui come a raccogliere un presagio. Non capivo questa tua espressione. Ci siamo alzati al mattino presto con gli uccelli. Un telefono ha

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Via SS. Rosario 14
Latiano
72022

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