13/05/2025
Sono passati trent’anni dalla scomparsa del Maestro Adamo Covello, ma la sua eredità continua a vivere con forza in ogni nota che risuona tra le vie del nostro paese. Figura centrale e insostituibile nel panorama bandistico locale, il Maestro Covello non fu soltanto un Maestro di banda: fu un educatore appassionato, un punto di riferimento umano e artistico, un vero costruttore di comunità attraverso la musica.
Non è un’esagerazione dire che ogni persona che oggi suona uno strumento musicale nel nostro paese ha imparato grazie a lui.
Con pazienza, rigore e un amore sconfinato per l’arte bandistica, ha formato generazioni di musicisti, dai bambini alle persone adulte, trasmettendo non solo le nozioni tecniche, ma anche un profondo rispetto per la musica e per il valore collettivo di far parte di un ensemble.
Sotto la sua guida, la banda musicale è diventata molto più di un gruppo: è stata una scuola, una famiglia, un simbolo di identità culturale. Le sue lezioni non finivano con le prove; proseguivano nei consigli, nei sorrisi incoraggianti, nella fiducia che riponeva in ogni suo allievo, anche il più timido o inesperto.
Chi oggi continua a suonare lo fa anche nel suo nome. Ogni concerto, ogni marcia, ogni esecuzione pubblica è un piccolo omaggio alla sua memoria, un filo invisibile che ancora ci lega a lui. E in questo trentesimo anniversario, lo ricordiamo non solo con nostalgia, ma con gratitudine: per aver donato alla nostra comunità una voce, una tradizione musicale viva, e un senso di appartenenza che ancora oggi unisce le generazioni.
Il Maestro Adamo Covello è stato – e resterà – il cuore pulsante della nostra storia musicale, vive nei ricordi, negli spartiti, nei suoni della banda che oggi porta il suo nome, e in ogni giovane musicista che ancora oggi scopre, grazie anche a lui, la bellezza senza tempo della musica.