Insofferenti alle Catene

Insofferenti alle Catene Lotta contro ogni forma di oppressione, smascherando il privilegio e rifiutando la neutralità. Qui non c’è spazio per la complicità, solo per la resistenza.

Questo è uno spazio per chi è pronto a combattere il sistema, senza scuse, senza compromessi.

Per chi non avesse compreso,L'ospitalità è solo per l'inizio, devo mangiare e devo curarmi. Questa condizione è degenera...
06/30/2025

Per chi non avesse compreso,
L'ospitalità è solo per l'inizio, devo mangiare e devo curarmi. Questa condizione è degenerativa. Fra due mesi potrei perdere l'uso delle gambe e il controllo della vescica, perché non ho i soldi per curarmi.
E il dolore è sempre più insopportabile.

Sto campando con il crowdfunding e la mia invalidità di 300€ a Lecce città, dov'è il mio affitto costa più di 200€ nonostante sia anche fin troppo in nero.

In queste condizioni non dovrei assolutamente lavorare, ma mi sto adattando per pochi spicci ad un lavoretto su chiamata ad un b&b che non è faticoso, finché mi reggono le gambe e poi neanche quello.

Se ho la residenza mi spetta di diritto il reddito di inclusione.
Ho parlato giorni fa con un' assistente sociale qui a Lecce, che ha cercato di farmi accedere a questo contributo, ma non posso averlo perché non ho la residenza qui, e il mio proprietario ha iscritto la casa come "ad uso militare" per non pagare l'Imu, quindi non può farmi neanche un contratto di ospitalità, perché per legge quella casa non è nemmeno abitabile.

L'assistente sociale mi ha confermato che, vista la mia situazione di grave fragilità economica, familiare e sanitaria, ho pieno diritto all'Assegno di Inclusione e potenzialmente anche ad altre forme di tutela.
Nello specifico:
ho una disabilità riconosciuta all'80%;
attualmente non ho un reddito se non quello dell'invalidità civile e vivo in condizione di povertà assoluta;
non riesco a sostenere le spese mediche di base e faccio fatica perfino a fare la spesa alimentare: mi aiutano solo alcune persone amiche;
non posso contare su alcun tipo di supporto familiare;

sto cercando un alloggio in affitto: ho la possibilità di coprire il primo mese e la caparra iniziale.

Avendo poi, dopo la residenza, l'assegno di inclusione, potrei ricevere fino a 500 € mensili di base per chi vive da sola; + fino a 280 € al mese di integrazione per chi è in affitto (in base al contratto registrato).
Più o miei 300€ di pensione di invalidità.

Basta sbloccare questa cosa della residenza anagrafica per non farmi morire di fame e di dolore 😢

E la residenza andrebbe bene anche a Bari alla fine. Ho indicato Milano, Torino e Bologna come ipotesi perché sono note per avere servizi sociali più accessibili, una cultura amministrativa più trasparente, e reti LGBTQIA+ più solide e attive.
Ma valuto qualsiasi luogo (purché non Lecce, non nel Salento che non ha fatto altro che massacrarmi!) in cui possa avere una residenza anagrafica, una presa in carico da parte dei servizi sociali, e vivere in un contesto minimamente sicuro, dignitoso, rispettoso dei miei diritti e della mia esistenza.

Quind se conoscere assistenti sociali safer/compagnə di lì vi sarei infinitamente gratə se mi ci mettesse in contatto 🙏🏻❤️

📢 Vi prego, compagnə di lotta, condividete!Questa non è solo la mia storia. È la storia di chi viene schiacciatə da un s...
06/26/2025

📢 Vi prego, compagnə di lotta, condividete!

Questa non è solo la mia storia. È la storia di chi viene schiacciatə da un sistema che punisce la povertà, l'autonomia, la dissidenza.
È la storia di chi è lesbica, trans, disabile, neurodivergente, malata grave, senza rete familiare né privilegi.
È la storia di chi viene lasciatə indietro, ignoratə, ridotto a invisibile.

📌 Ho bisogno di aiuto.
📌 Ho bisogno che questa storia arrivi dove serve.
📌 Ho bisogno che tu non scrolli oltre.

Condividere può sembrare poco. Ma può salvare una vita.
Aiutami a rendere visibile l'invisibile.

Nessunə dovrebbe essere costrettə a sopravvivere così.



Maria Grazia Martina Cacciatore

Mi chiamo Mari, ho 32 anni e da fine dicembre 2024 vivo in uno stato di dolore cronico insopportabile. Ora è giugno 2025...
06/23/2025

Mi chiamo Mari, ho 32 anni e da fine dicembre 2024 vivo in uno stato di dolore cronico insopportabile. Ora è giugno 2025. Sono sei mesi che ogni attimo della mia esistenza è una tortura.

Finalmente, grazie a chi ha già donato fino ad adesso, ho almeno una diagnosi.
Sono dovuta andare a pagamento da un medico chirurgo specialista in anestesia, rianimazione e terapia del dolore.
Ho la radicolopatia in discopatia o ernia discale e cervicobriacalgia bilaterale.

La radicolopatia è una condizione in cui una radice nervosa del midollo spinale viene compressa, infiammata o irritata, di solito a causa di una discopatia (cioè un disco intervertebrale che si è danneggiato, disidratato o abbassato) oppure per un'ernia del disco (quando il materiale gelatinoso del disco fuoriesce e preme sui nervi).
Il disco è come un cuscinetto tra una vertebra e l'altra. Quando si rovina o si sposta, può schiacciare i nervi che escono dalla colonna. Il risultato? Un inferno di sintomi che possono colpire ovunque quei nervi portano sensibilità o movimento.

I sintomi principali della mia radicolopatia lombare sono:
Dolore bruciante, pulsante e elettrico che parte dalla schiena bassa e scende lungo: gluteo, coscia posteriore, polpaccio, tallone e piede,
Sensazione di scosse elettriche lungo le gambe,
Crampi muscolari frequenti, anche a riposo (specie polpacci),
Camminita irregolare, sbilanciata, storta, asimmetrica a causa di dolore, debolezza, rigidità, crampi e spasmi,
Dolori che peggiorano da seduta,
Debolezza muscolare delle gambe coinvolte,
Stanchezza cronica invalidante: anche quando dormo è come non dormissi da settimane;
Difficoltà a dormire per il dolore o le gambe che si "risvegliano" la notte.

Cos'è invece la cervicobrachialgia bilaterale?
Cervico = collo
Brachialgia = dolore al braccio
Bilaterale = da entrambi i lati
Quindi: dolore e sintomi neurologici a entrambi gli arti superiori, che nascono da un problema nella zona cervicale della colonna.
Bilaterale perché la compressione coinvolge più nervi cervicali ed è particolarmente estesa.

I sintomi principali della mi radicolopatia cervicale:
Dolore al collo che si irradia alle spalle, braccia, mani;
Formicolii, scosse elettriche, bruciore, perdita di sensibilità alle dita;
Debolezza muscolare in entrambi gli arti superiori;
Difficoltà a girare il collo, tenere oggetti, alzare le braccia;
Nausea e vertigini,
Mani che si addormentano;
soprattutto di notte o al mattino

Avete presente quel gioco id**ta in cui da piccoli qualcuno ti stringeva il nervo del gomito e ti faceva sentire quelle scosse tremende fino alla mano?
Bene, ora immaginate che anziché avere due dita che vi comprimono un nervo che al massimo arriva alla mano avete parte del nucleo gelatinoso dell'ernia che fuoriuscita che schiaccia la radice nervosa, o che il vostro disco si è così assottigliato, disidratato, sgonfiato che il foro da cui esce il nervo si è ristretto, e il nervo viene stretto come in una morsa.
Risultato?
Il nervo viene compresso, stirato, infiammato, e comincia a lanciare segnali di dolore anche senza motivo.
La stessa dinamica si ripete più in alto, nella zona cervicale.
Qui le radici nervose escono dalla cervicale e vanno verso le spalle, le braccia, le maniñ
A causa o di un disco intervertebrale cervicale (protruso o erniato) o della degenerazione delle faccette articolari.

Immaginate i vostri nervi come fili elettrici che escono da una centralina (il midollo spinale).
Se il foro da cui escono si stringe per un disco schiacciato, osso in eccesso o infiammazione, quei fili iniziano a surriscaldarsi, perdere segnali, o mandare corrente dove non devono.

Praticamente sto con una morsa che stringe due dei nervi più dolorosi di tutto il corpo.
Da sei mesi.

Il dolore è così forte da farmi impazzire, senza esagerare.

Il medico mi ha detto come hai fatto a stare così per sei mesi? 🙃

Oggi ho fatto la prima infiltrazione di un ciclo, necessarie per sfiammare il nervo.
Solo per la cervicobriacalgia bilaterale, perché mi ha fatto due iniezioni sul collo a base di cortisone.
Per la radicolopatia lombare non ha fatto ancora nulla perché non è sano bombardarmi di cortisone.
Ho pagato una sola iniezione 120€.
È tutto a pagamento, come a pagamento sono le Tachipirine da prendere 3 volte al giorno e l'En per il principio miorilassante, e il collare morbido per non peggiorare la cervicobriacalgia.

Ho già lasciato più di 60€ euro solo in farmacia. E ho già finito un pacco di Tachipirine da 8.60€.
So che per una persona con una base economica, o almeno sostenuta dai suoi genitori è fattibile.

Io, invece, vivo a Lecce, in città, con 300€ al mese di invalidità civile, tra affitto, spesa alimentare e qualche fotocopia universitaria quando riesco.
Non ho famiglia su cui contare. Sono figlia di genitori abusanti, maltrattanti che non solo non mi aiutano e non mi hanno mai aiutata, ma hanno fatto di tutto perché io non diventassi autonoma e hanno attuato nei miei riguardi vere e proprie violenze, sia psicologiche, che fisiche. E solo di recente sono riuscita a scappare da loro.
Anche in questo caso non ho potuto denunciarli perché non ho ancora trovato un avvocato che mi segua gratuitamente.

E anche oggi, anche se avessi un lavoro regalato per pietà, non potrei farlo in queste condizioni.
Il dolore e la stanchezza mi stanno togliendo ogni possibilità di sopravvivere da sola.
L'unica cosa che potrei fare è riuscire a farmi spostare la residenza dal paesino di origine a Lecce, ma è una manovra non semplice perché sono in affitto in nero.
Così potrei contattare i servizi sociali per le condizioni di salute gravissime e la mia situazione di povertà grave.

Per essere chiara: sto male da sei mesi senza sosta. Non ho nessuna autonomia. Vivo costantemente in un livello di dolore che *spingerebbe chiunque al suicidio* .

Come userò i fondi:

- Eventuali terapie (come le infiltrazioni che inizierò il 23), cure, farmaci che verranno prescritti non coperti, come l'EN, Tachipirina che devo prendere 3 volte al giorno e l'ho già finita, e costa 8,70€, e il collare ortopedico che ho potuto prendere solo grazie a chi ha già donato.
- altre visite private specialistiche se necessarie
- Spese diagnostiche (risonanze, TAC, esami neurofisiologici non coperti)
- Spostamenti sanitari se necessari
- fisioterapista con un esperto in neurodinamica per fare esercizi mirati
- terapie fisiche come tecarterapia, TENS, ultrasuoni, laserterapia;
- Yoga terapeutico o Pilates clinico (con professionisti formati in riabilitazione)
- Psicoterapia anche per tecniche di rielaborazione del dolore (perché il mio dolore è cronico da mesi e si è integrato nel sistema limbico);
- fare la spesa alimentare, acquistando solo per fare un'alimentazione antinfiammatoria, cioè che riduce l'infiammazione cronica che alimenta il dolore, specie quello neuropatico (come nel mio caso). Quindi eliminando: glutine, lattosio, zuccheri semplici, nichel, cibi ultraprocessati etc...
Anche acquistando all’Eurospin o in discount, gli alimenti concessi (freschi, non processati, specifici per intolleranze) costano anche il triplo di più del normale.
È una dieta che mi aiuta davvero a ridurre il dolore e recuperare mobilità, ma è difficile sostenerla economicamente senza aiuto.

Anche una piccola donazione può aiutarmi.
E se non puoi donare, condividi. Ogni euro può portarmi più vicina alla cura e alla fine di questo dolore atroce che nessun essere umano dovrebbe essere costretto a vivere

Grazie di cuore.

https://www.gofundme.com/manage/aiutami-a-sopravvivere-al-dolore-cronico

Mi chiamo Mari, ho 32 anni e da fine dicembre 2024 vivo in un… Maria Grazia Martina Cacciatore ha bisogno del tuo sostegno per Aiutami a sopravvivere al dolore cronico

Mi chiamo Mari, ho 32 anni e da fine dicembre 2024 vivo in uno stato di dolore cronico insopportabile. Ora è giugno 2025...
06/19/2025

Mi chiamo Mari, ho 32 anni e da fine dicembre 2024 vivo in uno stato di dolore cronico insopportabile. Ora è giugno 2025. Sono sei mesi che ogni attimo della mia esistenza è una tortura.

Finalmente, grazie a chi ha già donato fino ad adesso, ho almeno una diagnosi.
Sono dovuta andare a pagamento da un medico chirurgo specialista in anestesia, rianimazione e terapia del dolore.
Ho la radicolopatia in discopatia o ernia discale e cervicobriacalgia bilaterale.

La radicolopatia è una condizione in cui una radice nervosa del midollo spinale viene compressa, infiammata o irritata, di solito a causa di una discopatia (cioè un disco intervertebrale che si è danneggiato, disidratato o abbassato) oppure per un'ernia del disco (quando il materiale gelatinoso del disco fuoriesce e preme sui nervi).
Il disco è come un cuscinetto tra una vertebra e l'altra. Quando si rovina o si sposta, può schiacciare i nervi che escono dalla colonna. Il risultato? Un inferno di sintomi che possono colpire ovunque quei nervi portano sensibilità o movimento.

I sintomi principali della mia radicolopatia lombare sono:
Dolore bruciante, pulsante e elettrico che parte dalla schiena bassa e scende lungo: gluteo, coscia posteriore, polpaccio, tallone e piede,
Sensazione di scosse elettriche lungo le gambe,
Crampi muscolari frequenti, anche a riposo (specie polpacci),
Camminita irregolare, sbilanciata, storta, asimmetrica a causa di dolore, debolezza, rigidità, crampi e spasmi,
Dolori che peggiorano da seduta,
Debolezza muscolare delle gambe coinvolte,
Stanchezza cronica invalidante: anche quando dormo è come non dormissi da settimane;
Difficoltà a dormire per il dolore o le gambe che si "risvegliano" la notte.

Cos'è invece la cervicobrachialgia bilaterale?
Cervico = collo
Brachialgia = dolore al braccio
Bilaterale = da entrambi i lati
Quindi: dolore e sintomi neurologici a entrambi gli arti superiori, che nascono da un problema nella zona cervicale della colonna.
Bilaterale perché la compressione coinvolge più nervi cervicali ed è particolarmente estesa.

I sintomi principali della mi radicolopatia cervicale:
Dolore al collo che si irradia alle spalle, braccia, mani;
Formicolii, scosse elettriche, bruciore, perdita di sensibilità alle dita;
Debolezza muscolare in entrambi gli arti superiori;
Difficoltà a girare il collo, tenere oggetti, alzare le braccia;
Nausea e vertigini,
Mani che si addormentano;
soprattutto di notte o al mattino

Avete presente quel gioco id**ta in cui da piccoli qualcuno ti stringeva il nervo del gomito e ti faceva sentire quelle scosse tremende fino alla mano?
Bene, ora immaginate che anziché avere due dita che vi comprimono un nervo che al massimo arriva alla mano avete parte del nucleo gelatinoso dell'ernia che fuoriuscita che schiaccia la radice nervosa, o che il vostro disco si è così assottigliato, disidratato, sgonfiato che il foro da cui esce il nervo si è ristretto, e il nervo viene stretto come in una morsa.
Risultato?
Il nervo viene compresso, stirato, infiammato, e comincia a lanciare segnali di dolore anche senza motivo.
La stessa dinamica si ripete più in alto, nella zona cervicale.
Qui le radici nervose escono dalla cervicale e vanno verso le spalle, le braccia, le maniñ
A causa o di un disco intervertebrale cervicale (protruso o erniato) o della degenerazione delle faccette articolari.

Immaginate i vostri nervi come fili elettrici che escono da una centralina (il midollo spinale).
Se il foro da cui escono si stringe per un disco schiacciato, osso in eccesso o infiammazione, quei fili iniziano a surriscaldarsi, perdere segnali, o mandare corrente dove non devono.

Praticamente sto con una morsa che stringe due dei nervi più dolorosi di tutto il corpo.
Da sei mesi.

Il dolore è così forte da farmi impazzire, senza esagerare.

Il medico mi ha detto come hai fatto a stare così per sei mesi? 🙃

Il 23 ho la prima infiltrazione di un breve ciclo, necessarie per sfiammare il nervo.
È tutto a pagamento, come a pagamento sono le Tachipirine da prendere 3 volte al giorno e l'En per il principio miorilassante, e il collare morbido per non peggiorare la cervicobriacalgia.

Ho già lasciato più di 40€ euro solo in farmacia. E ho già finito un pacco di Tachipirine da 8.60€.
So che per una persona con una base economica, o almeno sostenuta dai suoi genitori è fattibile.

Io, invece, vivo a Lecce, in città, con 300€ al mese di invalidità civile, tra affitto, spesa alimentare e qualche fotocopia universitaria quando riesco.
Non ho famiglia su cui contare. Sono figlia di genitori abusanti, maltrattanti che non solo non mi aiutano e non mi hanno mai aiutata, ma hanno fatto di tutto perché io non diventassi autonoma e hanno attuato nei miei riguardi vere e proprie violenze, sia psicologiche, che fisiche. E solo di recente sono riuscita a scappare da loro.
Anche in questo caso non ho potuto denunciarli perché non ho ancora trovato un avvocato che mi segua gratuitamente.

E anche oggi, anche se avessi un lavoro regalato per pietà, non potrei farlo in queste condizioni.
Il dolore e la stanchezza mi stanno togliendo ogni possibilità di sopravvivere da sola.
L'unica cosa che potrei fare è riuscire a farmi spostare la residenza dal paesino di origine a Lecce, ma è una manovra non semplice perché sono in affitto in nero.
Così potrei contattare i servizi sociali per le condizioni di salute gravissime e la mia situazione di povertà grave.

Per essere chiara: sto male da sei mesi senza sosta. Non ho nessuna autonomia. Vivo costantemente in un livello di dolore che *spingerebbe chiunque al suicidio* .

Come userò i fondi:

- Eventuali terapie (come le infiltrazioni che inizierò il 23), cure, farmaci che verranno prescritti non coperti, come l'EN, Tachipirina che devo prendere 3 volte al giorno e l'ho già finita, e costa 8,70€, e il collare ortopedico che ho potuto prendere solo grazie a chi ha già donato.
- altre visite private specialistiche se necessarie
- Spese diagnostiche (risonanze, TAC, esami neurofisiologici non coperti)
- Spostamenti sanitari se necessari
- fisioterapista con un esperto in neurodinamica per fare esercizi mirati
- terapie fisiche come tecarterapia, TENS, ultrasuoni, laserterapia;
- Yoga terapeutico o Pilates clinico (con professionisti formati in riabilitazione)
- Psicoterapia anche per tecniche di rielaborazione del dolore (perché il mio dolore è cronico da mesi e si è integrato nel sistema limbico);
- fare la spesa alimentare, acquistando solo per fare un'alimentazione antinfiammatoria, cioè che riduce l'infiammazione cronica che alimenta il dolore, specie quello neuropatico (come nel mio caso). Quindi eliminando: glutine, lattosio, zuccheri semplici, cibi ultraprocessati.
Anche acquistando all’Eurospin o in discount, gli alimenti concessi (freschi, non processati, specifici per intolleranze) costano anche il triplo di più del normale.
È una dieta che mi aiuta davvero a ridurre il dolore e recuperare mobilità, ma è difficile sostenerla economicamente senza aiuto.

Anche una piccola donazione può aiutarmi.
E se non puoi donare, condividi. Ogni euro può portarmi più vicina alla cura e alla fine di questo dolore atroce che nessun essere umano dovrebbe essere costretto a vivere

Grazie di cuore.

https://www.gofundme.com/manage/aiutami-a-sopravvivere-al-dolore-cronico
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Mi chiamo Mari, ho 32 anni e da fine dicembre 2024 vivo in un… Maria Grazia Martina Cacciatore ha bisogno del tuo sostegno per Aiutami a sopravvivere al dolore cronico

Mi chiamo Mari, ho 32 anni e da fine dicembre 2024 vivo in uno stato di dolore costante insopportabile. Ora è giugno 202...
06/12/2025

Mi chiamo Mari, ho 32 anni e da fine dicembre 2024 vivo in uno stato di dolore costante insopportabile. Ora è giugno 2025. Sono sei mesi che ogni attimo della mia esistenza è una tortura.

Tutto è iniziato con un dolore ai fianchi, al gluteo e alla gamba destra. A febbraio non riuscivo più a camminare per più di 20 minuti senza dolori lancinanti. Da allora, il dolore si è diffuso in tutto il corpo, braccia, mani, gambe, schiena, cervicale, in modo progressivo, acuto, come bruciature, f***e, scosse elettriche. Non ho più tregua.

I sintomi principali sono:

- Dolore costante: pungente, bruciante, profondo.
- Scosse elettriche in tutto il corpo, soprattutto agli arti.
- rigidità muscolare, spasmi, formicolii.
- Crampi violenti, ogni notte e spesso anche di giorno.
- Nausea frequente legata al dolore.
- Stanchezza cronica invalidante: anche quando dormo è come non dormissi da settimane.
- Debolezza muscolare, difficoltà a mangiare, difficoltà a restare in piedi e seduta a lungo.

Il dolore è così forte da farmi impazzire, senza esagerare.

Ho già fatto una risonanza magnetica e un'elettromiografia, che non hanno rilevato nulla di decisivo, ma il dolore continua ad aumentare. Ho eliminato glutine, lattosio, zuccheri, ho preso integratori, ho cambiato dieta. Nulla è cambiato.

Raccontando i miei sintomi a persone che soffrono di patologie da dolore cronico, sospetto possa essere fibromialgia, neuropatia, malattia autoimmune, patologie neurologiche o rare.
Ma senza una diagnosi chiara e senza poter vedere i giusti specialisti non posso curarmi.
E qui, nel Sud Salento, trovare un medico competente su queste patologie è quasi impossibile. Impossibile totalmente se non si ha la possibilità di pagare visite private.

Di cosa ho bisogno:

Vorrei farmi seguire urgentemente da un/una neurologo/a e un/una reumatologo/a privatamente, in un centro specializzato e svolgere una lunga lista di esami diagnostici specifici.
Il sistema sanitario pubblico:
- Non mi garantisce in tempi umani (i tempi di attesa sono di mesi, spesso superiori all'anno).
- Spesso li nega o li sbaglia, per scarsa competenza in patologie come le mie.

Per essere chiara: sto male da sei mesi senza sosta. Non ho nessuna autonomia. Vivo costantemente in un livello di dolore che *spingerebbe chiunque al suicidio* .

Quanto ho?

Nulla.
Vivo a Lecce, in città, con 300€ al mese di invalidità civile, tra affitto, spesa alimentare e qualche fotocopia universitaria quando riesco.
Non ho famiglia su cui contare. Sono figlia di genitori abusanti che non solo non mi aiutano e non mi hanno mai aiutata, ma hanno fatto di tutto perché io non diventassi autonoma: non mi hanno mai permesso di lavorare, di prendere la patente, nemmeno banalmente di usare la bicicletta.
Non hanno mai creduto nel mio diritto di esistere come persona libera e autonoma, e hanno attuato nei miei riguardi vere e proprie violenze, sia psicologiche, che fisiche. E solo di recente sono riuscita a scappare da loro.
Anche in questo caso non ho potuto denunciarli perché non ho ancora trovato un avvocato che mi segua gratuitamente.

E anche oggi, anche se avessi un lavoro regalato per pietà, non potrei farlo in queste condizioni.
Il dolore e la stanchezza mi stanno togliendo ogni possibilità di sopravvivere da sola.

Come userò i fondi:

- Viaggio per raggiungere un centro diagnostico specializzato;
- Visite private specialistiche (neurologo, reumatologo, eventualmente immunologo);
- Esami ematici specialistici, test autoimmuni, vitaminici, ormonali, neurologici, potenziali evocati
- Spese diagnostiche (risonanze, TAC, esami neurofisiologici non coperti)
- Eventuali terapie, cure, farmaci che verranno prescritti
- Spostamenti sanitari se necessari

Sono ancora viva, ma non so per quanto.
Perché voglio curarmi, voglio capire cos'ho, voglio smettere di provare questo dolore allucinante costante.
Voglio poter vivere senza questa tortura.
Camminare, respirare, mangiare. Essere.

Anche una piccola donazione può aiutarmi.
E se non puoi donare, condividi. Ogni euro può portarmi più vicina alla diagnosi e alla cura e alla fine di questo dolore atroce che nessun essere umano dovrebbe essere costretto a vivere

Grazie di cuore.

Mi chiamo Mari, ho 32 anni e da fine dicembre 2024 vivo in un… Maria Grazia Martina Cacciatore needs your support for Aiutami a sopravvivere al dolore cronico

Io ero totalmente schiava della ceretta.Me la facevo totale anche in inverno.Ora con 40 gradi ovviamente per non rischia...
06/11/2025

Io ero totalmente schiava della ceretta.
Me la facevo totale anche in inverno.

Ora con 40 gradi ovviamente per non rischiare di svenire devo scoprirmi.
Ma non faccio la ceretta da mesi.
Non posso usare il rasoio perché soffro di follicolite, e non ho intenzione di provocare danni al mio corpo.
Non è una "provocazione".
Non è per "mandare un messaggio".
Ma perché sono povera.
Perché campo con 300 euro al mese di invalidità civile.
Da dividere tra affitto e poi devo scegliere ogni giorno se comprare da mangiare o fare le fotocopie per l'università, se prendere il detersivo o lo shampoo.

Ho una condizione di salute che peggiora ogni giorno. Dolori nervosi e articolari, crampi che mi spezzano le gambe di notte e di giorno, stanchezza cronica, nausea, scosse elettriche, rigidità, debolezza.
E ancora nessuna diagnosi. Nessuna cura.
Solo liste d'attesa infinite o medici privati che posso permettermi solo grazie a chi ha scelto di aiutarmi con una raccolta fondi.

E secondo voi.....adesso dovrei usare quei soldi per farmi la ceretta?
Per non turbare il narcisismo fragile di qualche maschio misogino?
O di qualche donna femminilizzata - e no, non è un insulto, è quel concetto usato per prima da Judit Butler (A partire dal 1993 con "Bodies that Matter" usando il termine "girled", "girling" e "feminized", tradotti in italiano con "femminilizzata" in tutti i casi), per d scrivere quando la soggettività delle donne viene costruita interamente a partire da ciò che soddisfa il desiderio patriarcale. Quindi, un termine che descrive come anche le persone socializzate donne interiorizzano il ruolo di oggetto sessuale, al servizio dello sguardo patriarcale odiando le socializzate donne che nonostante abbiano avuto la sola sfortuna di nascere con la fi4a, non ci sottomettiamo come loro a quel ruolo.

La mia domanda è: i disturbi psicologici degli altri devono diventare responsabilità mia anche quando io sto vivendo nel dolore e nella fatica?

Non sono sessualizzabile?
Ma meno male!
Tanto resto lesbica lo stesso.

Qui il problema non sono i peli.
Il problema è il patriarcato, che produce disturbi di personalità narcisistici, soprattutto negli uomini socializzati come tali, e crea aspettative deliranti sui nostri corpi.
Sì, è delirante la pretesa che ai corpi con va**na non crescano i peli.

E comunque se sei glabra, gnocca e dici "no", si triggerano.
Perché la loro erezione diventa inutile.
Ovviamente mi è successo tutta la vita.
Se hai i peli, si triggerano lo stesso.
Perché la loro erezione non arriva proprio.
In entrambi i casi, se il tuo corpo non serve a soddisfare il loro pene sei difettosa.

Perché per il patriarcato le persone con va**na socializzatə donne non sono esseri umani.
Siamo giocattoli sessuali.
Se non funzioniamo come "dovremmo", vuol dire che siamo difettose, da aggiustare, o rotte da buttare.

06/11/2025

Una delle questioni del referendum, è stata di abbassare da 10 a 5 anni il requisito per ottenere la cittadinanza italiana.
Perché l'Italia è ancora uno dei Paesi più razzisti e restrittivi d'Europa sul tema della cittadinanza.

Ma poi, l'Italia è anche, senza giri di parole, uno dei paesi più incivili dell'Unione Europea.

In Italia:
- Non esiste ancora il matrimonio egualitario. Le famiglie q***r vivono nella precarietà legale, nei cavilli, nelle adozioni negate, nei lutti non riconosciuti.
- La GPA, invece di essere regolata, è stata definita reato universale.
- Le persone trans devono ancora dimostrare di "soffrire abbastanza" per essere riconosciute.
- Non c'è neanche l'immaginazione di una possibile parità di genere. Se hai la sfortuna di nascere con la fi4a non puoi neanche uscire di casa con una gonna senza essere almeno molestata.
- Gli aborti sono negati da medici obiettori, e in certe regioni il diritto esiste solo sulla carta.
- Chi è povero è criminalizzato. Chi è disabile è parcheggiato. Chi è grasso è deriso.
- Chi lotta per i diritti è definito estremista.
- Le scuole sono fatiscenti, i consultori svuotati, le case popolari scomparse, le università élitarie.

E ancora si parla di "merito" come se vivessimo in un paese dove partire uguali fosse la norma.

L'Italia quindi, a conti fatti, è un paese dove la dignità vale solo se sei bianco, maschio, eterosessuale, ricco e possibilmente cattolico.

E allora, davvero abbiamo il coraggio di tirarcela per la cittadinanza? 😅

"Sarò esattamente la figlia che hai cercato di cancellare"Mi hai partorita solo per costruirti uno specchio.Non una figl...
06/10/2025

"Sarò esattamente la figlia che hai cercato di cancellare"

Mi hai partorita solo per costruirti uno specchio.
Non una figlia: un riflesso da manipolare.
Un trofeo da esibire, una bambola da imbellettare.
Un riflesso addomesticato.
Una bambina docile, muta, riconoscente.
Ma io non ero docile.
Non ero muta.
E la riconoscenza non la concedo a chi mi calpesta.
Non riflettevo la tua immagine.
Io ero un errore del sistema.
Un bug nella tua commedia.
Io ero vera.
E la verità ti accecava.

Io ero viva.
Curiosa.
Intraprendente.
Testarda.
Avevo dentro l'istinto del volo,
e tu me l'hai odiato fin da subito.

Dicevi che tua madre è morta quando avevi cinque anni.
Lo racconti ancora, tutti i giorni,
quasi fosse una medaglia.
Dicevi che la tua matrigna ti odiava.
E io, che avrei dovuto capire.
Compatire.
Giustificare.

Ma allora dimmi, madre,
perché hai fatto di me la nuova matrigna da odiare?
Perché ogni giorno hai riversato la tua bile su di me,
su quella figlia che ti disgustava solo per il fatto di essere lesbica e trans?

Ma la verità è che ti facevo paura.
Perché io incarnavo tutto ciò che a te è stato tolto.
Io portavo nel corpo la libertà che a te hanno strappato, e che tu, invece di rivendicare, hai deciso di odiare per invidia.

Mi hai chiamata pu***na.
Perché capivo il mio desiderio.
Perché non mi vergognavo delle mie pulsioni.
Perché non volevo un uomo.
Perché non volevo nessun uomo.
Perché sapevo cosa volevo e non chiedevo scusa.

Ma chi era la malata, in fondo?
Chi è che si vanta di non aver più fatto sesso dal 1994?
Chi è che dice che il sesso serve solo a procreare, e che tutto il resto è perversione, è schifo, è malattia?

Tu, che mi chiamavi pervertita, mi odiavi perché io volevo solo godere.
Perché io volevo solo vivere.

E già quando ero bambina, dicevi
"Eh, peccato. Avresti dovuto nascere maschio".
Ogni volta che vedevi in me la forza.
Ogni volta che mi rifiutavo di piegarmi,
di tacere,
di comportarmi "come si deve".

Il tuo disprezzo è nato prima ancora del mio orientamento.
Non mi odiavi perché amavo le donne.
Mi odiavi perché amavo me stessa.
Perché avevo in me quelle qualità
che nella tua testa spettavano solo agli uomini:
la libertà, la dignità,
il coraggio di pensare e di scegliere.

Mi hai odiata perché non mi potevi controllare.
E allora hai provato a spezzarmi.
Hai fatto di me un bersaglio a lungo raggio,
una crociata privata contro l'autonomia.

Poi è arrivato il mio coming out,
e finalmente hai avuto la scusa perfetta.

Hai convinto i catto-fascisti del CSM che ero pazza.
Hai orchestrato la mia lobotomia chimica.
Mi hai fatto privare per anni della mia capacità giuridica.
Hai voluto vedermi spenta, docile, drogata, senza forza.
E forse, mentre mi vedevi annientatə, provavi un piacere sottile. Un fremito.
Sì, madre.
Lo ricordo come ti brillavano gli occhi nel vedermi debole e vuota.
Ti divertiva l'idea di ridurmi a una versione compatibile con la tua norma.

Perché così eri tu, finalmente, la persona "giusta".
Io, invece, il tuo mostro.
La tua vergogna.
Il tuo specchio, che hai provato a rompere mille volte - senza riuscirci mai davvero.

Hai fatto di me la tua valvola di sfogo.
Hai riscritto il copione della tua infanzia,
stavolta mettendoti tu nel ruolo della matrigna cattiva.
Con metodo.
Con freddezza.
Con malvagità.

Mi hai cresciuta a colpi di disprezzo,
di sarcasmo passivo-aggressivo,
di violenze che nessuno voleva vedere.
Hai trascinato un gatto che ti disturbava per la coda davanti a me, bambina,
solo per insegnarmi che l'empatia è un errore.
Che amare è pericoloso.
Che essere dolci significa offrire la gola al coltello.

Ma io no.
Io non ho imparato la lezione.
Ho disertato la tua pedagogia dell'odio.

E con i capelli colorati, i peli dove mi pare, la mente acuta, la bocca su altre vulve, la frusta in mano, la voce rotta e feroce, il corpo e la mente provati dal dolore cronico conseguenza di tutto l'odio che mi hai vomitato addosso...
Continuo a scegliere l'amore.
Continuo a scegliere la libertà.

E lo farò
Finché avrò la forza di respirare.

( Maria Grazia Martina Cacciatore)

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- In riferimento a quest'ultima regola, una precisazione per le persone etero cisgender: È molto importante per noi che una persona cisgender ed etero capisca che si trova in una pagina Q***r. Una pagina dove non solo vengono pubblicati post che approfondiscono tematiche q***r. Ma uno spazio soprattutto dedicato alle persone Q***r. Persone che possono essere trans*, lesbiche, gay, pansex, bisex, asessuali, non binary, intersex. Persone che possono avere avuto vissuti di discriminazioni e violenze per il loro orientamento sessuale e/o per la loro identità di genere. È quindi molto importante nutrire un profondo rispetto ed empatia per tutti questi vissuti. Un invito che vorrei fare alle persone cisgender ed etero presenti in questa pagina, è quello di considerare questo uno spazio dover poter imparare e conoscere. Quindi un'occasione per conoscere persone, vissuti e storie di persone lgbtqia+. Conoscere attraverso all'ascolto. Conoscere anche attravero domande. Quindi, ben vengano le persone cisgender ed etero interessate a conoscere il favoloso pianeta q***r in tutte le sue sfumature. Non è accettato il cisplaining o il mansplaining perché si tratta, appunto sovradeterminare, non conoscere. God Save the Q***r è uno spazio safe per tutt*, ma con una particolare attenzione alle persone LGBTQIA+, ovvero dove queste persone possano sentirsi safe anche nel poter parlare dei loro vissuti e di condividere anche storie della loro vita. Ma ciò è possibile soltanto in una clima safe. Gli admin della pagina provvederanno ad allontanare chi ha comportamenti discriminatori. E chi fa parte della pagina può segnalare agli admin della pagina eventuali comportamenti discriminatori. È altrettanto importante che chi racconta delle storie venga tutelat*. Quindi, per esempio, qualsiasi forma di di victim blaming non sarà assolutamente tollerata. Sia se il victim blaming venisse rivolto a una persona di questa pagina, sia se venisse fatto victim blaming nei confronti di persone esterne alla pagina. Inoltre, anche qualora il victim blaming fosse fatto nei confronti di una persona esterna alla pagina, (ad esempio si sta parlando di un articolo di giornale), tale comportamento potrebbe triggerare qualcun* che in vita sua ha subito forme di victim blaming. Chiaramente non sono tollerati atteggiamenti discriminatori nemmeno da parte di membri della comunità LGBTQIA+, per esempio omosessuali che discriminano bisessuali/pansessuali, LGB che discriminano persone transgender, transgender medicalizzati che discriminano transgender non-med, transgender binari che discriminano persone non-binary etc. Come stabilito dalla prima regola, se avete comportamenti discriminatori, non siete i benvenuti qui.