
13/09/2025
Per non dimenticare...
Questa foto ritrae l'epico sacerdote chiamato da tutti noi Lentinesi e non solo, Patri Cannila.
Nacque in un paesino della provincia di Siracusa (Cassaro) nel 1926 e mori' nel 1989.
Venne a Lentini quasi in punta di piedi dove gli venne "affidata" la chiesa della Santa Croce con la consapevolezza che era da ricostruire sia sotto l'aspetto strutturale che religioso.
Situata nel punto piu' alto della Citta' di Lentini nell'estremo quartiere di sopra fiera.
La zona era molto povera,abitata prevalentemente da braccianti agricoli e da piccoli artigiani.
Agli inizi degli anni 50 l'analfabetismo a Lentini,come il resto d'Italia era abbastanza elevato nonostante esistesse da oltre 20 anni l'istituto elementare "Vittorio Veneto" ma egli seppe inculcare ed indottrinare a tutti i suoi fedeli la vocazione allo studio.
Per molteplici aspetti oltre ad essere un uomo di grande spessore religioso fu un sacerdote di frontiera essendo stato un punto di rifermento spirituale per molte generazioni di giovani, porgendo una mano d'aiuto ed una parola di conforto a tante famiglie meno abbienti, soprattutto nel suo amato quartiere di sopra fiera.
Altresi' tolse dalla strada numerosi "carusi firioti" infondendo i veri valori religiosi e morali della vita.
Un sacerdote vulcanico ed un grande compagnone di vita.
Un sacerdote innovativo nella sua originalita' e che sapeva con grande caparbieta' richiamare all'ordine i suoi parrocchiani usufruendo anche del suo megafono posizionato nella parte sommitale della Chiesetta.
Forte ed arduo fu il suo impegno sociale a favore del "suo" quartiere dove negli anni 50 non esisteva nulla: strade non asfaltate e buie per scarsa illuminazione e con molte case fatiscenti.Mio padre ebbe il privilegio e l'onore di conoscerlo sia come persona simpatica allegra e amante della vita ,durante le attivita' ludiche che si svolgevano in parrocchia,sia come docente serio e professionale nell'Istituto Tecnico per Geometri C.Alaimo di Lentini, dove impartiva lezioni di Religione, ove si recava con il suo famoso pulmino ed in alternativa con la sua fedele Vespa 150.
Un grande uomo oltreche' un grande Sacerdote che ha lasciato un profondo solco nella memoria di tutti i che lo ricordano.