Lavoro Politico

Lavoro Politico Rivista storica dal 1967. Nuova serie

L'Europa con il cerino in mano: come la russofobia e l'espansione della NATO hanno acceso la guerraLa guerra iniziò nel ...
15/11/2025

L'Europa con il cerino in mano: come la russofobia e l'espansione della NATO hanno acceso la guerra
La guerra iniziò nel 2014: le responsabilità dell'Occidente e il declino dell'Europa
📎Prima del colpo di Stato di Piazza Maidan a Kiev nel 2014, che determinò la cacciata del presidente (filorusso) Janukovyc, Mosca era tranquilla, si limitava a negoziare con gli ucraini un semplice contratto di rilocazione, fino al 2042, della base navale di Sebastopoli.
Dopo che la Nato si era espansa a Est (calpestando le promesse fatte a Gorbaciov), dopo che anche l’Ucraina era in procinto di entrarci, è a cavallo del colpo di Stato (propiziato dalla Cia americana) che la Russia annette la Crimea. E solo dopo che Kiev, stracciando gli accordi di Minsk, si mette a bombardare le popolazioni russofile del Donbass, provocando migliaia di vittime, la Russia invade l’Ucraina. Fermo restando che l’invasione è inaccettabile (non soffro la malattia del putinismo…). Ecco perché è giusto dire che la guerra inizia nel 2014 e non nel 2022. Ma: ci sarebbe stata quella guerra, senza “l’abbaiare della Nato alle porte di Mosca”, per usare l’espressione di Papa Francesco? E si vede ora come è destinata a finire: con l’Ucraina – e l’Occidente – militarmente perdente e sfiancata dalla corruzione.
Va dato merito a Trump (guardate cosa mi tocca dire) di averlo capito per primo e perciò intenzionato, avendo senso degli affari, a porre fine all’imbecillità di Biden. Così è l’Europa a rimanere con il cerino in mano. E, anziché spegnerlo, si estenua nel fornire armi e soldi a Kiev (tecnicamente l’Ucraina è uno Stato fallito) e continua ciecamente a surfare sull’onda alta della russofobia. I “volenterosi” sono rimasti i soli a voler continuare la guerra, nell’illusorio tentativo di fiaccare Mosca tramite vittime ucraine.
Quando i vari Rutte, Ursula von Der… Nichts, Merz, Starmer ecc. straparlano che la Russia, dopo l’Ucraina, porterebbe la guerra in Europa, prendono per fessi noi e i russi. Perché essi dovrebbero attaccare un Paese Nato, sapendo che scatenerebbero la risposta di tutti i Paesi dell’Alleanza atlantica? Perché dovrebbero farlo, avendo il territorio più vasto del pianeta, una popolazione consistente e grandi risorse energetiche? La stupidità di Bruxelles serve a giustificare l’insensato, e pericolosissimo, riarmo europeo, inviso alla maggioranza dei cittadini, questa è la realtà.
(Per inciso: non si sta riflettendo abbastanza sul rischio costituito dal poderoso riarmo della Germania – dove i sondaggi danno la nazisteggiante Afd come primo partito – e da quello del Giappone: c’è da sperare che non si ricostituisca l’Asse Roma-Berlino- Tokyo…).
Viene da chiedersi: quale obnubilazione rende cieche le élites comunitarie, incapaci di capire quanto sarebbe fruttuoso un rapporto di buon vicinato tra Europa e Russia, con scambi commerciali e culturali reciprocamente vantaggiosi fra due civiltà ricche di tradizioni? La Russia non è avversa all’Europa in quanto tale, e la prova è data dal fatto che non ha obiezioni all’ingresso dell’Ucraina nella Ue, avendo rinunciato di aderire alla Nato.
La russofobia è davvero la malattia infantile dell’Europa. La cura per la guarigione può ve**re solo dai popoli europei, dai loro intellettuali non addomesticati e dai giovani.
🖌️ mario capanna
https://t.me/lavoropolitico/1419

Gli aggiornamenti di novembre 2025 sul nostro sitoLa copertina a Jiang Quing e Mao al loro incontro a Yen’an (1937) http...
14/11/2025

Gli aggiornamenti di novembre 2025 sul nostro sito
La copertina a Jiang Quing e Mao al loro incontro a Yen’an (1937)

http://www.lavoropolitico.it

-Autonomia della sinistra di classe per l’alternativa di sistema -
13/11/2025

-Autonomia della sinistra di classe per l’alternativa di sistema -

Jiang Qing (nota anche con il nome d’arte Lan Ping) incontrò Mao durante il periodo di Yan’an e divenne la sua quarta mo...
12/11/2025

Jiang Qing (nota anche con il nome d’arte Lan Ping) incontrò Mao durante il periodo di Yan’an e divenne la sua quarta moglie proprio in quegli anni.
Era un’attrice e militante culturale; si trasferì a Yan’an nel 1937 come parte di troupe teatrali legate all’area rivoluzionaria. Il matrimonio con Mao fu formalizzato nel 1938 (anni di permanenza e attività politiche e culturali a Yan’an).
- A Yan’an Mao stava consolidando il suo ruolo centrale nel Partito e l’ambiente era quello delle istituzioni rivoluzionarie, dell’attività culturale e della formazione di quadri; l’incontro con Jiang Qing avvenne in questo contesto.
- Jiang Qing riemerse poi come figura politica di rilievo durante la Rivoluzione culturale.
Il 6 ottobre 1976, a poche settimane dalla morte di Mao, Jiang Qing e altri collaboratori furono arrestati con l'accusa di aver organizzato milizie armate a Pechino e Shanghai per rovesciare il governo; Jiang venne trasferita al carcere di Qincheng, dove rimase cinque anni. Il suo gruppo politico fu sconfitto durante l'XI Congresso del Partito nel 1977. Tra il 1981 e il 1982 si tenne il processo contro la “Banda dei Quattro” (oltre lei, Zhang Chunqiao, Yao Wenyuan, Wang Hongwen): la corte la ritenne responsabile degli eccessi della Rivoluzione Culturale. Jiang rifiutò l'assistenza legale, si difese da sola sostenendo la legittimità delle sue azioni e accusando Deng Xiaoping di restaurare i “revisionisti”. Nel 1981 fu condannata a morte, sentenza poi commutata nel 1983 in ergastolo. Dal carcere criticò il modello del “socialismo di mercato” e in seguito le fu diagnosticato un cancro alla gola; nel maggio 1991 fu trasferita in ospedale e il governo annunciò che si era suicidata il 14, impiccandosi. Alcuni movimenti maoisti la considerarono dopo la morte come l’ultimo dirigente rivoluzionario.
https://t.me/lavoropolitico/1418

“La conclusione è ed è sempre la stessa: ‘Il nostro futuro è luminoso, ma la strada davanti a noi è tortuosa’” 🖌️(lettera di Mao a Jiang Qing, luglio 1966)

Un fantasma si aggira nel Parlamento italiano: la patrimoniale! Non bastano le rassicurazioni che si tratta di patrimoni...
10/11/2025

Un fantasma si aggira nel Parlamento italiano: la patrimoniale! Non bastano le rassicurazioni che si tratta di patrimoni ingenti che interessano il 5% scarso della popolazione, arricchitosi sempre di più con la speculazione finanziaria che aumenta con la crisi delle attività produttive; no, da provvedimento socialdemocratico di redistribuzione per diminuire l’ineguaglianza sociale, passa per comunismo puro. E che fa fare, tra l’altro, un grave passo indietro al Mov5 stelle guidato dal Conte. Un passo avanti era stato fatto da questo movimento sull’opposizione alla guerra e alle politiche imperialiste. I due indietro sono, oltre le politiche sull’immigrazione e le alleanze conseguenti con la Lega di Salvini, ora anche la contrarietà (“non è all’ordine del giorno” ) alle politiche socialdemocratiche sul welfare redistributivo. / fe.d.

09/11/2025

Nessuno ha chiesto alla Schlein ieri in tour elettorale a Taranto e a Lecce, e al pluridecorato De Caro, dai guerrafondai e dagli immobiliaristi, di questa schifezza censoria della Picierno, la neuroparlamentare Picierno e il sindaco di Torino, vertici del PD, contro uno dei più insigni intellettuali italiani, il prof. Angelo d'Orsi , tra gli studiosi del pensiero di Gramsci più importanti al mondo? E cianciate pure di fare ‘fronte comune’ per sconfiggere il fascismo. Quale? Il vostro? Fu Mussolini l’ultimo a censurare Gramsci, mandando un biglietto al giudice che lo condannò, in cui c’era scritto “questo cervello deve smettere di funzionare”. Cosa ha scritto la Picierno al sindaco di Torino? / fe.d.
https://t.me/lavoropolitico/1416

EMILIANO BRANCACCIO SU il manifesto L'Italia dei forti: sfruttare i deboli, premiare i ricchiSintesi: Emiliano Brancacci...
07/11/2025

EMILIANO BRANCACCIO SU il manifesto
L'Italia dei forti: sfruttare i deboli, premiare i ricchi
Sintesi: Emiliano Brancaccio analizza come la legge di bilancio proposta dal governo Meloni favorisca nettamente i ricchi, contraddicendo le affermazioni del ministro Giorgetti riguardo alla tutela delle classi più deboli. L'Italia si distingue per una crescente disuguaglianza interna: dai dati della Banca Mondiale posizionata tra i paesi più iniqui al mondo, mostra disparità non solo tra classi sociali, ma anche all'interno delle stesse. La nuova manovra fiscale, che avrebbe dovuto alleviare la pressione fiscale sui ceti medio-bassi, si traduce invece in benefici sproporzionati per i due quinti più ricchi, con sgravi fiscali che premiano principalmente i dirigenti rispetto agli operai. Inoltre, l'approccio del governo sugli aumenti contrattuali rischia di avvantaggiare le imprese, consentendo loro di mantenere salari bassi mentre lo Stato copre la differenza. Questo crea una situazione paradossale e perversa, dove le classi lavoratrici sono portate a pagare per i privilegi dei ricchi, illustrando una chiara politica dei forti in cui i deboli vengono ulteriormente sfruttati.⬇️
https://t.me/lavoropolitico/1413
https://t.me/lavoropolitico/1415
https://ilmanifesto.it/litalia-dei-forti-dove-a-pagare-pensano-i-lavoratori

OPERAICIDIO aprite pure i fascicoli per le “eventuali responsabilità” come fanno eco alle toghe i giornalisti compiacent...
05/11/2025

OPERAICIDIO
aprite pure i fascicoli per le “eventuali responsabilità” come fanno eco alle toghe i giornalisti compiacenti. Ma, come eco di Pasolini, noi sappiamo chi sono i responsabili. Chi ritiene che rientri nella ‘legalità’ che un operaio specializzato sia in un cantiere appaltato da un’istituzione pubblica a 66 anni. In perfetta linea con la legge Fornero. Un crimine contro l’umanità avallato dal centro.sx ai tempi del sostegno al governo Monti. La cui abolizione poi cialtroni alla Salvini hanno cavalcato per portare la destra al governo anche con i voti dei coloni del Sud. Chi preferisce il riarmo, compreso il presidente della nostra amata Repubblica che ieri ha festeggiato non i caduti in guerra ma le forze armate. Il riarmo europeo sponsorizzato dalla Picierno del PD per salvare la ‘democrazia’ dalle grinfie ungulate dell’orso russo: orrore le parole di Maria!, portavoce del ministro degli Esteri Lavrov, portavoce questa volta anche nostra. E di Octav. /

https://www.unita.it/2025/11/05/octav-stroici-morto-nella-torre-dei-conti-a-66-anni-vittima-del-lavoro-e-dello-sfruttamento-un-omicidio-bianco/

La ristrutturazione della Torre dei Conti riguarda lo Stato. Possibile che non fossero state studiate le possibilità di un crollo?

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