Lavoro Politico

Lavoro Politico Rivista storica dal 1967. Nuova serie

🇯🇴 non possiamo permettere rifornimenti di carburante ai criminali di guerra nè trucchi e giochi sporchi a danno della m...
29/09/2025

🇯🇴 non possiamo permettere rifornimenti di carburante ai criminali di guerra nè trucchi e giochi sporchi a danno della martoriata popolazione di Gaza
La Taranto che lotta è

«La nave Seasalvia - scrive l'Usb in una nota - è ripartita con il greggio e la sua nuova destinazione risulta l' Egitto. Con ogni probabilità, si tratta di un trucco usato da Eni per salvare la faccia e smorzare le proteste, fatto che verificheremo. Questo è un altro affronto al popolo palestinese, ma anche alla cittadinanza di Taranto che prova a difenderlo e non vuole rendersi complice del suo massacro». «A maggior ragione, domani - insiste il sindacato - a partire dalle 04.00, saremo presenti con un presidio davanti alle portinerie della Raffineria, per bloccare ingressi e uscite, per quello che è già accaduto, per come è accaduto e perché non accada mai più".

SEPARAZIONE DELLE CARRIERE I complici di Al Masri rivogliono i ceppi per la Salis, parliamo di Ilaria naturalmente. I ga...
27/09/2025

SEPARAZIONE DELLE CARRIERE
I complici di Al Masri rivogliono i ceppi per la Salis, parliamo di Ilaria naturalmente. I garantisti dei ricchi e potenti separano le loro carriere da quelle dei loro oppositori, come insegnava nonno Benito e papà Silvio. Va bene tutto, salvare le terga agli amici ladruncoli o assassini conclamati, ma una donna che ha sganassato un nazista che era il doppio di lei, compreso di trucidi tatuaggi e varia ferramenta sul corpo, no, questo non si può. Ilaria, l’occupatrice di case che ha sacri-legato la proprietà privata, che ha fatto consumare ore e ore di Del Debbio alla ricerca della vendetta, no, ci dispiace, noi ti riconsegnamo alle confortevoli celle dell’amato Orban, amato anche da tanti compagnucci perchè è amico di Putin, il che lo fa un fascista intelligente per molti. E 24 anni in gattabuia, più che buia, care compagne.i da comodo salotto, per aver pestato un nazio, sono problemi suoi, in definitiva, mica collettivi dello stato disastroso in cui si trova la sinistra di classe e antagonista. / fe.d.

Rojava e Femminismo Proletario  Nei territori del Rojava in Siria, il femminismo si intreccia con una rivoluzione social...
26/09/2025

Rojava e Femminismo Proletario
Nei territori del Rojava in Siria, il femminismo si intreccia con una rivoluzione sociale che mira non solo alla parità assoluta di genere, ma anche alla costruzione di una società egualitaria e socialista. Questo dimostra come il femminismo possa diventare parte integrante di una lotta più ampia per la liberazione sociale e politica, in cui la parità di genere è vista come inseparabile dall'emancipazione di classe.
📌La critica marxista alla mercificazione si applica alla comprensione delle relazioni umane nella società capitalista, dove spesso le interazioni sociali vengono ridotte a meri scambi economici.
⚒️l'articolazione delle critiche verso il femminismo borghese e la cultura 'woke', contrapposte a esperienze di lotte più radicali e intersezionali come quella del Rojava, evidenzia la necessità di un femminismo che sia veramente inclusivo e impegnato nella trasformazione sociale. La riflessione sull'interconnessione tra genere, classe e capitalismo è cruciale per evitare che le lotte per l'uguaglianza vengano distorte o strumentalizzate da interessi più ampi che non coincidono con quelli delle comunità più marginalizzate.


🔜ANDROFOBIA E FEMMINISMO 🛑
L’androfobia è un tratto, dominante, del “femminismo” borghese, ancorato alla cultura ‘woke’ tipicamente di origine americana, rischia di rendere ridicole le sacrosante lotte internazionaliste per la parità assoluta di genere del femminismo proletario, come nell’esperienza democratica del Rojava del popolo curdo. La mercificazione dei corpi come scambio contrattuale, l’alienazione delle relazioni a valore d’uso e valore di scambio, è una caratteristica dell’analisi marxista dell’economia politica che si attaglia ora anche alle lobbies borghesi. Non meravigliamoci più di tanto che politicamente in testa a queste élites vi sia il PD, come dimostra la ridicola proposta di legge di Laura Boldrini, ma in genere il ‘demokraticismo’ occidentale dei ‘supremi’ valori dell’egemonia capitalista. / fe.d.
https://t.me/lavoropolitico/1356

Il 'moderno Principe' di Gramsci (Q.13, le note su Machiavelli) rappresenta il partito comunista come un'organizzazione ...
25/09/2025

Il 'moderno Principe' di Gramsci (Q.13, le note su Machiavelli) rappresenta il partito comunista come un'organizzazione avanzata della classe lavoratrice, superando il primitivismo e la spontaneità per elevare la coscienza di classe attraverso la prassi politica. Questo partito funge da 'intellettuale collettivo', guidando la trasformazione rivoluzionaria. La classe lavoratrice, nelle sue diverse espressioni, dai braccianti ai diseredati urbani, esprime condizioni materiali e resistenza episodica contro l'egemonia delle classi dominanti. Il 'moderno Principe' deve integrare queste iniziative autonome nella coscienza di classe, sfidando il paradigma capitalistico e imperialistico occidentale e riscrivendo la narrazione dei subalterni.
📌Quanto c’era nel partito di Enrico Berlinguer del partito teorizzato da Gramsci? E perchè, dopo Berlinguer, inziò il suo processo di rapida dissoluzione?
📚a partire dal libro di Mario Toma, “Racconto per Enrico. C’erano una volta i partiti“, Quaderni dell’Ass. Enrico Berlinguer, Spagine ed., 2025, se ne discuterà ad Avetrana (TA) sabato prossimo ⬇️

Per comprendere la politica scolastica attuale, di “controriforma permanente” funzionale al mercato liberista e cultura ...
24/09/2025

Per comprendere la politica scolastica attuale, di “controriforma permanente” funzionale al mercato liberista e cultura aziendalista, un volume curato da Luca Cangemi. Il saggio di Ferdinando Dubla incentrato sulla storia di una filosofia pedagogica che va dalla Krupskaja a Paulo Freire, passando per la centralità del Quaderno 12 di Gramsci.
📌Il Quaderno 12 fu redatto da Gramsci a Turi nel 1932. Può considerarsi un vero compendio della sua filosofia dell’educazione, con concrete proposte di trasformazione rivoluzionaria delle politiche scolastiche adottate dalle classi dirigenti del Regno d’Italia, liberal conservatrici prima, fasciste dopo. Ma anche di critica delle pedagogie idealistiche, spontaneiste e/o attivistiche che non delineavano nessuna vera trasformazione rivoluzionaria, legate a schemi astratti affatto concreti. Il Quaderno profila infatti una vera e propria “pedagogia della praxis”.
https://t.me/lavoropolitico/1354

“marxismo e pedagogia nel futuro della scuola”

il nostro contributo passa in rassegna alcune esperienze storiche come momento fondamentale della lotta di classe: la pedagogia per la rivoluzione della N.Krupskaja e la pedagogia del "collettivo" di A. S.Makarenko, la 'pedagogia della prassi' di Antonio Labriola, l’alternativa pedagogica di Gramsci (e la centralità del Quaderno 12), la politica scolastica del PCI in particolare attraverso la rivista "Riforma della scuola", il modello 'depositario' della "coscientizzazione" di Paulo Freire.
fe.d.

https://t.me/scuolafilosofiaVanini/309

OPERAZIONI CHIRURGICHE: mentre in Italia si manifestava per por fine alla mattanza genocidiaria dell’esercito israeliano...
23/09/2025

OPERAZIONI CHIRURGICHE: mentre in Italia si manifestava per por fine alla mattanza genocidiaria dell’esercito israeliano, nella striscia il governo di Netanyahu ordinava la distruzione della clinica al-Samer di Gaza City. È la terza clinica della Pmrs attaccata nel giro di tre settimane. ⬇️
📌La clinica al-Samer fu istituita quasi venti anni fa e gestita dalla Società palestinese di soccorso medico, è stata una delle poche strutture sanitarie rimaste operative durante l'assalto militare israeliano. La clinica, insieme ad altre strutture, offriva vari servizi medici ed è stata gravemente danneggiata durante l'attacco, costringendo il personale e i pazienti a evacuare in fretta.
L'attacco ha causato la morte di almeno nove persone, inclusi bambini, e ulteriori vittime sono rimaste intrappolate tra le macerie. La situazione sanitaria a Gaza è critica, con numerosi ospedali costretti a chiudere a causa dei bombardamenti e della mancanza di carburante, aggravata dalla chiusura del valico di Zikim da parte di Israele.
⚒️Accanto alla devastazione fisica, il personale sanitario è anche oggetto di arresti e sequestri, che privano la popolazione di cure essenziali. È segnalato che ben 360 tra medici e operatori sanitari sono stati rapiti da ottobre 2023, con alcuni morti nelle prigioni israeliane. Infine, il blocco israeliano ha provocato una crescente emergenza alimentare, con casi di denutrizione che risultano fatali, come nel caso di un bambino di cinque anni.
🔜 In foto, effetti del raid israeliano sugli edifici Medical Relief e Shawa Family nel centro di Gaza City – Hashem Zimmo/Zuma/Ansa
https://t.me/lavoropolitico/1352

Si sciopera in tutt’Italia, blocchi e cortei contro il genocidio a Gaza. Mobilitazione senza precedenti, Meloni complice...
22/09/2025

Si sciopera in tutt’Italia, blocchi e cortei contro il genocidio a Gaza. Mobilitazione senza precedenti, Meloni complice di Israele.
La giornata organizzata da diversi sindacati di base. Almeno una 60ina le manifestazioni in piazza. Blocchi nei porti e nelle università.

FILOCINESI ieri e oggi Diventammo maoisti a Cutro, nella Bruzia che denominò l’Italia, eravamo (o credevamo di essere) a...
21/09/2025

FILOCINESI ieri e oggi
Diventammo maoisti a Cutro, nella Bruzia che denominò l’Italia, eravamo (o credevamo di essere) avanguardie leniniste e promotori di spinte rivoluzionarie; ci criticarono, non gli avversari che un pò temevano l’intraprendenza ribelle, ma compagne e compagni che identificavano Mao con il centralismo autoritario addirittura stalinista (nonostante diversità e contrasti del Timoniere rivoluzionario con il Comintern). Oggi sono sempre gli stessi che ci criticano per essere ancora filocinesi, perchè crediamo che l’attuale Cina di Xi abbia ripreso una transizione al socialismo e dunque la strada maoista. E che la Cina attuale sia in grande parte risultato dell’edificazione maoista, erede del soviet di Hailufeng di Peng Pai come della Comune di Chayashan. /

https://t.me/lavoropolitico/1348

Rosario Migale e Mao Tse Tung Rosario Migale +: Nel 1963, in disaccordo con la gestione della giunta comunale e della federazione pr...

IL TERRORISMO DI STATO ISRAELIANO NON CONOSCE LIMITI ⬇️e il nuovo asse Italia-Germania protegge i terroristi israeliani ...
20/09/2025

IL TERRORISMO DI STATO ISRAELIANO NON CONOSCE LIMITI ⬇️
e il nuovo asse Italia-Germania protegge i terroristi israeliani
📎Testo ricopiato: C’ è un nuovo asse Italia-Germania schierato a difesa del terrorismo di Israele. Roma e Berlino si oppongono anche a sanzioni simboliche contro il genocidio in corso. E in questo modo utilizzano i regolamenti per bloccare l’Europa e lasciare via libera ai crimini di guerra a Gaza. Senza il loro consenso l’Europa non può fare niente. Il fatto che l’asse sia formato dai due paesi che furono responsabili della Shoah, ovviamente, non ha nessun valore politico.

È solo una suggestione simbolica. Perché si è formata proprio mentre per la prima volta dal 1945 un paese occidentale si rende protagonista di uno sterminio e di una azione militare razzista che tende ad annientare – come ha dichiarato il ministro israeliano Smotrich – il popolo della Palestina. Siamo di nuovo nel fango. Dico, siamo di nuovo nel fango noi italiani, come lo eravamo prima che i ragazzi della Resistenza, tra il 1943 e il 1945, ci riconquistassero un brandello di onore. Succede sempre così quando qualcuno inizia a gridare: “io sono patriota”. Succede che il patriota trascina la patria nella vergogna. Per motivi ideologici, o di interesse, o di quieto vivere, non lo so. Per calcoli di politica internazionale? Per condizionamenti di forze economiche potenti? Per passione ideologica di affetto verso chi scatena le guerre?
📌Comunque ora la situazione è questa. L’Italia, a differenza di molti paesi occidentali e di quasi tutto il resto del mondo, si sta rendendo complice del genocidio. In questi ottant’anni non era mai successa una cosa del genere in politica estera. I governi democristiani e socialisti sicuramente erano molto rispettosi verso gli Stati Uniti, ma non succubi. Per esempio non appoggiarono esplicitamente la guerra americana in Vietnam, che forse è l’unico precedente dell’orrore di Gaza. (..) Restano per fortuna delle sacche di resistenza. Ieri ci sono stati degli scioperi per Gaza. Ce ne saranno ancora nei prossimi giorni. E poi ci sono i portuali di Ravenna che hanno bloccato un rifornimento di armi a Tel Aviv. E c’è la forte partecipazione italiana alla flotilla. Ci sono anche dei nostri parlamentari nelle barche. Stanno viaggiando verso Gaza, con un discreto carico di aiuti, nella speranza di non essere bloccati dalla marina di Israele. Ieri a Gaza è proseguita l’avanzata dell’IDF. Il governo ha spiegato che questa volta la violenza sarà maggiore del solito. E così: il terrorismo quando si scatena non conosce limiti. 🖌️Piero Sansonetti, l’Unità, 20.09.2025. Il ritaglio è sempre da l’Unità.
https://t.me/lavoropolitico/1345

📌Oggi a Gaza, e domani prepara in Cisgiordania. Davanti alla «banalità del male» ognuno deve fare quello in cui crede e ...
19/09/2025

📌Oggi a Gaza, e domani prepara in Cisgiordania. Davanti alla «banalità del male» ognuno deve fare quello in cui crede e quello che può per fermare questi crimini contro l’umanità e ridare un senso a questa parola.

Ci sono momenti in cui la storia chiama per nome e cognome e ognuno deve dire da che parte sta. Ma in queste ore vedo ricomparire vecchie e cattive abitudini del «più uno» e del «meno uno», arrivare primi o secondi all’indizione di una manifestazione o provare a «mettere il cappello». Noi non diciamo a nessuno se deve scioperare, manifestare, raccogliere fondi, protestare, scrivere, cantare o imbarcarsi per fermare il governo israeliano.

⚒️Perché le differenze non devono essere divisioni ma base comune di confronto per iniziative più efficaci. Ci sono molti modi di incrociare le braccia, boicottare, ostacolare l’aggressione facendo pressione sui Governi. Dieci, cento, mille iniziative di mobilitazione per bloccare la guerra sono necessarie e sono in corso.

🔜La Fiom insieme alla Cgil ha scelto da tempo da che parte stare: per questo abbiamo deciso – caso raro, se non unico, in Europa – di scioperare oggi per quattro ore e di manifestare dovunque siamo in nome dell’umanità e contro la guerra.
Sono mesi che siamo impegnati a sostenere l’informazione, raccogliere fondi nelle fabbriche e essere in piazza. E siamo disponibili a continuare a farlo insieme nei luoghi di lavoro.

⚒️Per i metalmeccanici scioperare rappresenta un impegno duro, tra casse integrazioni e crisi aziendali, e le 40 ore di sciopero per un contratto ancora tutto da conquistare. Non è facile ma abbiamo deciso di farlo. Scioperando le lavoratrici e i lavoratori pagano un costo, ma è un ulteriore modo di partecipare concretamente alla mobilitazione contro il genocidio in corso.

In queste ore c’è chi ci dice che quattro ore sono troppe, altri dicono che sono troppo poche. C’è chi dice che è uno sciopero che divide. È sempre un errore confondere le differenze delle pratiche con le divisioni.

L’unica divisione in corso è tra l’umanità e la barbarie. Ognuno, donna o uomo, organizzazione o sindacato, faccia quello che è nelle proprie forze e disponibilità per mettere un granello di sabbia negli ingranaggi.

Noi non giudichiamo iniziative e scelte degli altri, perché ora quello che conta per i palestinesi è che rompiamo l’assedio, come sta provando a fare la Sumud Flotilla, ognuno dal posto in cui è. Quello che conta è agire con tutti gli strumenti democratici necessari. Perché la guerra è portatrice dello «stato d’eccezione» e quindi nemica dei lavoratori e della democrazia.

Da chi vuol pregare a chi vuol scioperare o manifestare o raccogliere risorse: in movimento per fermare le armi con azioni e pratiche diverse. Uniti nell’obiettivo, plurali nelle pratiche. La Fiom-Cgil dà il suo contributo con umiltà e dignità: sciopera, raccoglie fondi, manifesta perché la bandiera palestinese oggi non è solo quella di un popolo che ha diritto a uno Stato ma quella della dignità.🇯🇴
Michele De Palma
*Segretario generale della Fiom – Cgil

🇵🇸 𝗙𝗘𝗥𝗠𝗜𝗔𝗠𝗢 𝗜𝗟 𝗠𝗔𝗦𝗦𝗔𝗖𝗥𝗢 𝗔 𝗚𝗔𝗭𝗔
🏳️‍🌈 𝗕𝗟𝗢𝗖𝗖𝗛𝗜𝗔𝗠𝗢 𝗧𝗨𝗧𝗧𝗘 𝗟𝗘 𝗚𝗨𝗘𝗥𝗥𝗘
🚩⚙️ 𝐕𝐞𝐧𝐞𝐫𝐝𝐢̀ 𝟏𝟗 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 𝟒 𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐬𝐜𝐢𝐨𝐩𝐞𝐫𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐦𝐞𝐭𝐚𝐥𝐦𝐞𝐜𝐜𝐚𝐧𝐢𝐜𝐢
Nell’ambito della mobilitazione decisa oggi dalla nazionale di fronte all’escalation militare in atto in con i bombardamenti alla popolazione civile, già allo stremo per la fame e la carestia, e l’odierna invasione di terra a , la Segreteria nazionale della dichiara lo stato di mobilitazione generale della propria organizzazione e la proclamazione di 4 ore di sciopero, da effettuarsi in coordinamento con le Cgil territoriali, nella giornata di venerdì 19 settembre prossimo, anche per favorire la partecipazione alle manifestazioni nei territori.
↘️ http://bit.ly/4pheviK

Michele De Palma

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Leporano
74020

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