Dissipatio - Una cellula mediatica

Dissipatio - Una cellula mediatica Dissipatio è una cellula mediatica che si muove nello spaziotempo

Da questa storia, che si voglia credere o meno a una fazione o all’altra, emerge che in Algeria oggi come ieri appalti e...
01/12/2025

Da questa storia, che si voglia credere o meno a una fazione o all’altra, emerge che in Algeria oggi come ieri appalti e licenze vengono assegnate in base agli interessi dei generali, i quali controllano il mercato immobiliare, e non solo, dentro e fuori l’Algeria, limitando l’accesso al credito per gli imprenditori non compiacenti. Questo è quanto sostenuto anche dal blogger Amir DZ, al secolo Amir Boukhors, antagonista dell’inquieta oligarchia algerina sin dal precedente governo Bouteflika e per questo residente in Francia dal 2018, il quale nell’aprile del 2024 è stato sequestrato e torturato per 26 ore.

🖋 L'analisi di Emanuele Tardino

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Dal Transmed tra Capo Bon e Mazara del Vallo al potere di Sonatrach, Eni e Snam, passando per il ruolo di Abdelmadjid Tebboune, Saïd Chengriha ed El Jinn: gas, idrogeno, traffici di si*****te e cocaina, affari UAE-Philip Morris, ‘Ndrangheta e DZ Mafia si intrecciano con la guerra dei generali alg...

Luigi Di Gregorio, politologo e studioso dei processi comunicativi, ma anche consulente politico e stratega delle princi...
30/11/2025

Luigi Di Gregorio, politologo e studioso dei processi comunicativi, ma anche consulente politico e stratega delle principali campagne elettorali del centrodestra dal 2006 a oggi. Con “War Room. Attori, strutture e processi della politica in campagna permanente” (Rubbettino, 2024) apre una finestra sulle strategie che guidano le campagne elettorali moderne, mostrando come dati, narrativa e gestione dell’immagine costruiscano il consenso.

🖋 L'intervista a cura di Francesco Subiaco

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«Servirebbero oggi dei comitati elettorali permanenti per poter seguire i partiti e i candidati anche dopo le elezioni. Mentre oggi ciò esiste solo nel mondo statunitense. Delle war room permanenti invece sono vitali per affrontare questo clima ricco di incognite e rapide evoluzioni.»

Il problema non è tanto essere ponte – lo siamo da sempre – quanto non avere più un centro politico capace di decidere a...
30/11/2025

Il problema non è tanto essere ponte – lo siamo da sempre – quanto non avere più un centro politico capace di decidere a cosa, e a chi, quel ponte serva. Il libro non si perde in un antiamericanismo caricaturale, ma mostra con discreta crudeltà come l’Italia sia riuscita a ridursi a infrastruttura altrui, senza nemmeno rivendicare un pedaggio politico.

🖋 La recensione a cura di Andrea Falco Profili

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Andrea Muratore, ne “I confini più pericolosi del mondo” (Newton Compton, 2025) delinea i punti di rottura e di pressione della globalizzazione. Il confine, da rassicurante linea definita diviene sfumato e multisettoriale, gli Stati si confrontano con “non-Stati” e potentati economici. È u...

La necessità di mantenere l’affidabilità e la continuità di queste infrastrutture ha implicazioni dirette sulla sicurezz...
27/11/2025

La necessità di mantenere l’affidabilità e la continuità di queste infrastrutture ha implicazioni dirette sulla sicurezza e sulla pianificazione strategica. Costruire e mantenere tali opere richiede una pianificazione estremamente accurata, dallo studio del fondale marino fino alle fasi di posa, protezione e manutenzione in ambienti remoti e spesso ostili.

🖋 L'approfondimento di Alessandro Frandi

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Nascosta sotto le acque si trova una cruciale rete di infrastrutture che definisce la sicurezza energetica, la stabilità economica e l'interdipendenza internazionale. Il controllo dei flussi di dati e gas è oggi un vantaggio geopolitico fondamentale, spingendo Paesi e operatori verso la diversific...

Non è senz’altro colpa di Sanna Marin se la domanda estera è stata fatta a brandelli da una pandemia e da un conflitto a...
26/11/2025

Non è senz’altro colpa di Sanna Marin se la domanda estera è stata fatta a brandelli da una pandemia e da un conflitto avviato dal proprio scomodo confinante. Ciononostante l’analisi in retrospettiva dei suoi esecutivi hanno finalmente reso evidente, in primis agli stessi finlandesi, che il modello scandinavo (regione cui la Finlandia appartiene per legami culturali) non era più sostenibile senza fare affidamento al debito.

🖋 L'analisi di Davide Arcidiacono

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Dietro l’immagine idealizzata della patria del welfare, dell’istruzione d’eccellenza e della felicità, dalle parti di Helsinki si nascondono crisi strutturali e contraddizioni profonde: stagnazione economica, debito crescente, disoccupazione elevata, declino tecnologico, tensioni con la Russi...

Rifiutare la pace ingiusta oggi significa impegnarsi ad accettare una pace più ingiusta domani; accettare la pace ingius...
25/11/2025

Rifiutare la pace ingiusta oggi significa impegnarsi ad accettare una pace più ingiusta domani; accettare la pace ingiusta oggi significa ammettere una sconfitta di civiltà, nel momento in cui la missione auto-intestata è quella di crociati dell’Occidente.

🖋 L'approfondimento a cura di Federico Oberto Tarena

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Con l’uscita dell’ultima proposta di pace americana è calato il gelo tra i commentatori europei. L’impressione è che questa volta la realtà non sia più rimandabile, gli equilibri sul campo e le posizioni diplomatiche non più dissimulabili. La pace ingiusta non è più rifiutabile perché ...

La paura, il sentimento più antico dell’uomo come scrisse il grande H.P. Lovecraft, ha spinto e spinge i popoli a ridefi...
24/11/2025

La paura, il sentimento più antico dell’uomo come scrisse il grande H.P. Lovecraft, ha spinto e spinge i popoli a ridefinirsi in continuazione. Come i francesi, che sciolsero le proprie tensioni interne e centrifughe nell’individualismo ateo della rivoluzione. Così anche i russi, i nordcoreani o i cinesi, che mediante il marxismo (e non per effetto di questo) tentarono di mettere fine alle proprie incoerenze interne. Incardinando nella più occidentale delle filosofie, l’ultima eresia del cristianesimo, la propria volontà di potenza e di sopravvivenza. “La storia siamo noi” cantava De Gregori. E non attende né mai ha atteso nessuno. Neanche chi, sospeso in un tempo inesistente scambiato per eterno, ha creduto che i popoli fossero una categoria del passato.

🖋 La recensione a cura di Massimiliano Vino

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Nell’ultimo libro di Dario Fabbri - Il destino dei popoli. Come l’umanità ha fatto la storia e creato il nostro tempo (Gribaudo, 2025) - l’autore restituisce la Storia alla sua più autentica materia prima: gli esseri umani. Fabbri indaga come le comunità si trasformino nel tempo attraverso ...

Per Di Pietro la riforma della giustizia non è solo una lotta contro la correntocrazia, ma l’ultimo treno per ricostruir...
23/11/2025

Per Di Pietro la riforma della giustizia non è solo una lotta contro la correntocrazia, ma l’ultimo treno per ricostruire la credibilità della magistratura dopo gli eccessi degli ultimi anni.

🖋 L'intervista a cura di Francesco Subiaco

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«Oggi il Pubblico Ministero è "fratello di sangue" del giudice. Fanno lo stesso concorso, seguono lo stesso percorso, possono scambiarsi i ruoli, siedono nello stesso Consiglio Superiore della Magistratura e appartengono alla stessa Associazione Nazionale Magistrati. È come se in una partita di c...

Oggi oltre il 75% dei taiwanesi considera il Giappone il proprio miglior amico al mondo. Al secondo posto compare la Cor...
21/11/2025

Oggi oltre il 75% dei taiwanesi considera il Giappone il proprio miglior amico al mondo. Al secondo posto compare la Corea del Sud, indicata solo dal 4% degli intervistati, seguita da Cina e Stati Uniti, entrambi fermi al 3%. Per Tokyo, difendere Taiwan significa proteggere un alleato naturale, ma anche salvaguardare la propria sicurezza nazionale: la caduta dell’isola nelle mani di Pechino rappresenterebbe una minaccia diretta alle rotte marittime che sostentano l’economia giapponese e metterebbe a rischio il suo stesso accesso all’Oceano Pacifico.

🖋 L'approfondimento di Riccardo Ficicchia

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Il mare, più della terra, definisce l’identità strategica del Giappone. Sotto la nuova guida di Sanae Takaichi, Tokyo rilegge l’eredità di Abe e prepara un nuovo ciclo di assertività militare per contenere l’espansione cinese. Tra demografia in declino, turismo soffocante e un sistema inte...

René Girard ha mostrato che il desiderio umano non nasce dall’oggetto, ma dagli altri che lo desiderano. Sui social ques...
21/11/2025

René Girard ha mostrato che il desiderio umano non nasce dall’oggetto, ma dagli altri che lo desiderano. Sui social questa logica diventa trasparente: l’identità non è ciò che si è, ma ciò che si riesce a far desiderare. La schermata dello smartphone è un mercato dove ognuno cerca di mostrare valore evitando nello stesso tempo di sembrare bisognoso di riconoscimento. La relazione si fa duello: chi desidera per primo perde.

🖋 La visione di Stefano Menegaldo

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La generazione che vive nei social non ha più un “fuori scena” dove spogliarsi del proprio personaggio. Il ruolo coincide con l’identità, la performance sostituisce la presenza. Il rito non serve più a ricordare la finzione del genere, ma a trasformarla in verità. La parodia non libera: in...

Oggi l’inconscio ha perduto il suo mistero e da punta inabissata dell’iceberg è divenuto piuttosto un “cubo” di vetro sp...
19/11/2025

Oggi l’inconscio ha perduto il suo mistero e da punta inabissata dell’iceberg è divenuto piuttosto un “cubo” di vetro specchiato, contenente al suo interno tutti gli elementi più profondi e segreti della mente, ma rendendoli ora visibili alla collettività tramite le sue mutevoli facce.

🖋 L'analisi di Francesco Teodori

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In un mondo che ha trasformato l’inconscio da abisso segreto a vetrina luminosa, esibiamo ciò che un tempo era nascosto senza davvero comprenderlo. Liberi dai tabù ma prigionieri dello spettacolo del sé, smarriamo la via della consapevolezza e alimentiamo nuove nevrosi: mostrate al pubblico, ma...

Il nuovo governo presieduto da al-Sharaa sta utilizzando le concessioni delle basi come armi di pressione diplomatica ne...
18/11/2025

Il nuovo governo presieduto da al-Sharaa sta utilizzando le concessioni delle basi come armi di pressione diplomatica nei confronti della Russia, a cui ha richiesto la cancellazione dei 23 miliardi di dollari di debito accumulati dall’inizio della guerra civile, oltre alla ripresa dell’export di greggio e grano a prezzi agevolati.

🖋 Lo scenario di Francesco Iasevoli

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Le navi della Marina russa oscillano lente nel porto di Tartus, ancorate a un futuro sempre più incerto. I soldati fumano si*****te passeggiando sulle banchine, gli elicotteri di sorveglianza hanno smesso di decollare, le navi più grandi stazionano al largo in attesa di nuovi ordini e i radar dell...

Indirizzo

Palazzo Del Drago
Magnano In Riviera
00186

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