
18/08/2025
In Estate anche la TV non voleva saperne più niente fino a Settembre. Per fortuna però restava il Gabibbo, insieme a Juliana Moreira a colorare il post TG5: erano gli anni d’oro di Paperissima Sprint. Categoria homemade, i performers di quelle papere potevano essere tutti, anche tu, anzi, “ti mando a Paperissima” era una minaccia. Il riso, infatti, emerge dalla rottura di uno schema predefinito, per questo si dice “scoppiare a ridere”; perché il comico irrompe nella vita come un petardo. È sempre per questo che lo humor diventa facilmente black humor, per il germe di tragico che c’è in ogni tipo di rottura, per la possibilità del male, che si rischia semplicemente essendo esposti alle casualità del mondo. Ma la possibilità di finire a Paperissima Sprint implicava un presupposto logistico ormai scontato: essere ripresi. Fino all’avvento degli smartphones, la gag era un mix di eventi perfettamente allineati dal caso, infatti le tre macrocategorie che fino al 2015 hanno monopolizzato le Papere italiane erano, di fatto, le categorie che più capitava di registrare a prescindere: animali, bambini, acrobazie e matrimoni.
Oggi, avrete notato che la fenomenologia di Paperissima è ormai profondamente diversa, perché è saltato quel guizzo di provvidenziale coincidenza: la sovraesposizione generale di noi stessi davanti alle nostre stesse telecamere ha moltiplicato all’infinito la possibilità statistica di riprendere un momento divertente, un passaggio comico, al punto da rendere sempre più difficile la spontaneità della “rottura” di cui sopra. Insomma, vivere in questo perpetuo stato di reality-show ha sciacquato i miracoli dell’accidente, della congiunzione mistica di decidere di registrare proprio nel momento in cui accadeva la caduta, l’espressione, l’evento. Insomma, la spontaneità dei fatti è nascosta dall’atroce sospetto che dietro ci sia un progetto, un ulteriore schema al posto di ciò che un tempo li sbaragliava, gli schemi, e il tutto contribuisce a un senso del grottesco più che del goffo, dell’inquietante più che del divertente.
L’estate ha un rito in meno, domani andrai a lavoro come sempre, tua nonna non c’è più, sei cresciuto e lo sai.