Patria Indipendente

Patria Indipendente Periodico di attualità e cultura antifascista e democratica. Testata giornalistica dell'Anpi Nazionale

🇵🇸 🌹 Perché continuerò a piangere per te, PalestinaFrancesco Soverina, storico 🖋 Siamo dinanzi a una deriva che sta face...
14/07/2025

🇵🇸 🌹 Perché continuerò a piangere per te, Palestina

Francesco Soverina, storico 🖋 Siamo dinanzi a una deriva che sta facendo saltare ogni regola; che comporta la fine dell’illusione di poter ancorare l’ordine mondiale ai diritti umani, al multilateralismo e alle libertà fondamentali; che sta erodendo la residua credibilità delle democrazie rappresentative occidentali, complici a vario titolo della tragedia che si sta consumando. Alle radici del “buco nero” della politica internazionale

(...) Un conflitto infinito quello israelo-palestinese che è tornato drammaticamente al centro dell’attenzione sul piano mondiale dal 7 ottobre 2023, quando miliziani di Hamas e della Jihad islamica, a bordo di furgoni, camioncini, moto, persino deltaplani e parapendio, si sono resi protagonisti della più efferata strage finora subita da Israele: 1.145 morti, per lo più civili, 251 ostaggi catturati, tra cui vecchi, donne e bambini. Tremenda la vendetta scatenata dal governo di Benjamin Netanyahu con l’operazione “Spade di Ferro”, presentata come la necessaria risposta per distruggere le infrastrutture di Hamas, ma rivelatasi, con il trascorrere delle settimane, l’attuazione di uno spietato piano di espulsione e di sterminio.

Infatti, dall’8 ottobre 2023 nel minuscolo territorio della Striscia di Gaza, allora abitato da oltre due milioni di palestinesi, è in corso l’annientamento – pure con l’impiego di ordigni bellici proibiti – di un’intera popolazione: bombardamenti su scuole, ospedali, campi profughi; demolizione e incendio di case e palazzi da parte dei soldati di Tsahal per impedire ai residenti di farvi ritorno; corpi dilaniati o irrimediabilmente storpiati di bambini, uomini e donne; medici e giornalisti ammazzati; torture e stupri; la fame utilizzata come mezzo di annichilimento; la distribuzione di soccorsi umanitari trasformata in occasione per proditori, infami attacchi (già 400, forse 600 persone sono decedute violentemente per mano dell’Idf, mentre erano in fila per ricevere gli aiuti che sono stati privatizzati da Israele). Più di 60.000 i morti accertati: un’ecatombe!

Le radici di questo «buco nero» della politica internazionale, che periodicamente insanguina il Medio Oriente e ne rende estremamente instabili gli equilibri, sono molteplici e lontane nel tempo. È un dramma che chiama in causa le strategie prima delle grandi potenze europee, poi del colosso statunitense, nonché gli effetti nefasti dell’antisemitismo nazista e gli interessi divergenti, se non contrapposti, del mondo arabo. Una data cruciale è certamente...
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🚢🌹🫂 In mare con la nave di Emergency sulla rotta migratoria più pericolosa del mondo Dal porto di Siracusa tutto pronto ...
14/07/2025

🚢🌹🫂 In mare con la nave di Emergency sulla rotta migratoria più pericolosa del mondo

Dal porto di Siracusa tutto pronto per salpare sulla Life Support di Emergency, una delle navi civili che soccorre chi rischia la vita nel Mediterraneo, da anni la rotta migratoria più pericolosa del mondo. A bordo anche Patria Indipendente con Mariangela Di Marco per raccontarvi la missione della Sar dell'associazione umanitaria. Sono oltre 20.000 i migranti morti o dispersi dal 2014, secondo l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), una media di sei persone al giorno. Più di 1.300 solo nel 2022.

Di Marco EMERGENCY

🌹⏳La straordinaria storia della Repubblica partigiana del VaraGiorgio Pagano* 🖋 Tra lo Spezzino e il Genovese, in una re...
13/07/2025

🌹⏳La straordinaria storia della Repubblica partigiana del Vara

Giorgio Pagano* 🖋 Tra lo Spezzino e il Genovese, in una realtà contadina profondamente cattolica, fu un esperimento di autogoverno “dal basso” che nell’ottobre 1944 riuscì a saldare i valori del cristianesimo a quelli resistenziali. A realizzarlo la Brigata Centocroci e la Coduri. L’una formata da badogliani e inviati dal Pci, l’altra da operai e proletari “straccioni” di fede comunista, appartenevano a due differenti zone operative pur facendo base entrambe a Varese Ligure. Dopo aver già superato battaglie, sbandamenti, crisi interne ed essersi sempre rialzate, dettero vita a un sogno di democrazia durato troppo poco, spezzato dai terribili rastrellamenti nazifascisti del gennaio ’45. Ma la popolazione, grata, non dimenticherà e alla Liberazione accoglierà i combattenti con “una pioggia di petali di rose lanciati da tutte le finestre”

* Giorgio Pagano, storico, copresidente del Comitato Unitario della Resistenza della Spezia in rappresentanza dell’Anpi, sindaco della città di La Spezia dal 1997 al 2007
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Provinciale La Spezia Ligure per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea

🟥⏳ Gli 11 giorni di Srebrenica e le 8.000 vittime di genocidioAndrea Vitello 🖋 Luglio 1995. Sono passati trent’anni dal ...
11/07/2025

🟥⏳ Gli 11 giorni di Srebrenica e le 8.000 vittime di genocidio

Andrea Vitello 🖋 Luglio 1995. Sono passati trent’anni dal massacro dei musulmani bosniaci, riconosciuto dall’Onu come “distruzione intenzionale di un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso”. Per quel crimine sono stati condannati Radovan Karadžić (presidente della Bosnia) e il generale serbo-bosniaco Ratko Mladić. Nel maggio 2024, per quella strage, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha proclamato l’11 luglio Giornata internazionale di riflessione e commemorazione. Lo ha fatto adottando una risoluzione che condanna qualsiasi negazione storica. Le vittime totali della guerra in Bosnia ed Erzegovina furono circa 250 mila
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Vitello

⬛️ ⏳ Quando Reggio Calabria scelse i neofascisti. Dopo 55 anni il bilancio ancora incompleto del “boia chi molla”Frances...
10/07/2025

⬛️ ⏳ Quando Reggio Calabria scelse i neofascisti. Dopo 55 anni il bilancio ancora incompleto del “boia chi molla”

Francesco Rizza 🖋 La rivolta non fu affatto spontanea come certe ricostruzioni giornalistiche e storiografiche hanno voluto far credere. Tant’è vero che a distanza di tanto tempo non tutte le forze politiche hanno fatto i conti veramente con quanto accadde, mentre non è neppure corretto isolare quegli avvenimenti da un contesto di generale tensione e di stragismo. A guidare i moti della città calabra un allora sconosciuto Ciccio Franco, affiancato dal Msi nazionale con Giorgio Almirante che appositamente arrivò da Roma sullo Stretto

(...) La protesta esplose cavalcata dai movimenti di destra, e in particolare dal Msi, per opporsi alla scelta di Catanzaro come capoluogo di Regione.
Da tempo “nel Mezzogiorno – ricorda Pietro Ingrao – erano sorti potentati della destra assai prossimi al Movimento Sociale e in ogni caso caratterizzati da una dichiarata impronta conservatrice”.

Nella città calabra a guidare la rivolta fu un allora sconosciuto Ciccio Franco, sindacalista Cisnal, affiancato dal Msi nazionale con Giorgio Almirante che appositamente scese da Roma sullo Stretto.
Secondo Ciccio Franco “specie nei quartieri popolari v’erano tanti ragazzi che ritenevano che Reggio potesse esser difesa dai partiti della sinistra o di centro-sinistra. E, dopo la posizione assunta dai partiti di sinistra e di centro-sinistra contro Reggio, questi ragazzi hanno ritenuto di dover rivedere la loro posizione anche politicamente. Molti, oggi, fanno i fascisti semplicemente perché ritengono che la battaglia di Reggio sia interpretata in modo fedele solo dai fascisti”.

A ben vedere, però, Reggio Calabria non era una città fascista. Alle elezioni del 7 giugno 1970, cinque settimane prima della rivolta, il partito erede del fascismo, il Msi, ottenne 7.838 voti, l8,4%. I comunisti ne presero il doppio (15.761 voti), i socialisti andarono bene (11.315 voti) e la Dc conquistò la maggioranza relativa con 36.205 voti (38,9%). Due anni dopo, nel 1972, Ciccio Franco, inventore dello slogan “Boia chi molla”, venne eletto senatore del Msi con il 36,2% dei voti. (...)
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Francesco Rizza di Petilia Policastro ANPI Provincia di Crotone

🟥 Oc###x "Apo", il videoappello per il disarmo del suo partito,  la Turchia di Erdoğan e il Medio Oriente che verràAnton...
10/07/2025

🟥 Oc###x "Apo", il videoappello per il disarmo del suo partito, la Turchia di Erdoğan e il Medio Oriente che verrà

Antonella De Biasi 🖋 Dopo 26 anni di prigionia, dal carcere di massima sicurezza dove è richiuso, il Mandela curdo torna sul processo di pace e la fine del quarantennale conflitto turco-curdo: «Non credo nelle armi ma nel potere della politica e della pace sociale e vi invito a mettere in pratica questo principio». L’11 luglio una trentina di combattenti, in una cerimonia simbolica, deporranno i loro “strumenti bellici”

(...) Il 9 luglio 2025 per la prima volta abbiamo potuto vedere Oc###n in un videomessaggio, registrato a fine giugno, leggere il suo “manifesto del disarmo” e ribadire con parole ferme e consapevoli lo scioglimento del P..: «L’esistenza dei curdi è stata riconosciuta. Pertanto, l’obiettivo di base è stato raggiunto – ha detto Apo, così come viene soprannominato il leader curdo –. In questo senso, il P.. ha fatto il suo tempo», ha spiegato.

(...) Intanto l’iniziativa in corso della Turchia per porre fine all’insurrezione armata portata avanti dal P.. sta guadagnando slancio con il capo dei servizi segreti del Paese, Ibrahim Kalin, giunto a Sulaymaniyya, nel Kurdistan iracheno, per la cerimonia che si terrà l’11 luglio in cui 30 membri del P.. deporranno le armi. La cerimonia di disarmo sarà simbolica: un gruppo di combattenti consegnerà le proprie armi e le farà registrare da osservatori prima di bruciarle. Successivamente il gruppo farà ritorno nella roccaforte principale dell’organizzazione politica, sulle montagne del Qandil. L’evento è inteso come un gesto di buona volontà, è chiaro che il processo di disarmo inizierà dopo che saranno presi accordi legali in Turchia e che verrà istituita una commissione. (...)

Per quanto riguarda la situazione legata alla libertà di Oca### (da anni è attiva una campagna internazionale per favorirla) così come richiesto peraltro come clausola indispensabile nel testo della risoluzione finale del XXII congresso straordinario del KCK (l’Unione delle Comunità del Kurdistan) lo stesso leader afferma nel videomessaggio «non ho mai considerato la mia libertà una questione personale». E inoltre «L’istituzione di un meccanismo per deporre le armi farà progredire il processo», ha sottolineato Oca###. La strada da percorrere sarà probabilmente accidentata da una serie di domande senza risposta sul destino del P.. (...)

Il P.. non è solo una forza militare organizzata, ma anche una rete globale con milioni di sostenitori nella diaspora. Cosa accadrà ai 5.000 combattenti stimati nel Kurdistan iracheno? Quanti avranno diritto all’amnistia? Ne beneficeranno i comandanti di alto livello che figurano nella lista dei terroristi più ricercati in Turchia? Come reagirà l’opinione pubblica turca? (...)
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De Biasi

🌹🏳️‍🌈 Dalla parte di Gaza, dei diritti umani, dei soccorsi in mare. Con Emergency alla Festa di Anpi Monza BrianzaEmanue...
09/07/2025

🌹🏳️‍🌈 Dalla parte di Gaza, dei diritti umani, dei soccorsi in mare. Con Emergency alla Festa di Anpi Monza Brianza

Emanuela Manco 🖋 Cinque giorni a Cesano Maderno per celebrare insieme l’80° della Liberazione, nel segno di un rapporto costruito su comuni valori e intenti e avviato ormai da anni nel territorio. Incontri, mostre, testimonianze, concerti, ristorazione. La memoria resistente e l’impegno attuale. Il punto sulla situazione nella Striscia, dove l’organizzazione umanitaria ha aperto una clinica ospedaliera anche grazie al sostegno degli iscritti all’associazione dei partigiani, la denuncia delle condizioni in cui sopravvivono donne e bambini gazawi, l’appello ‘Ora’. E in programma una fiaccolata il 17 luglio tra i paesi di Nova e Muggiò e il 25 pastasciutta antifascista in Brianza con Emergency

(...) Per il primo incontro di approfondimento, abbiamo avuto il piacere di ospitare la professoressa Isabella Insolvibile, con cui abbiamo parlato di Antifascismo, Resistenza e Costituzione a 80 anni dalla Liberazione e delle numerose iniziative che in tutta Italia ci sono state e ci saranno per ricordare quegli straordinari uomini e donne che scelsero da che parte stare. “La Liberazione – ha detto la prof Insolvibile – non ha una data ‘conclusiva’: continuiamo a continueremo a raccontarla, così come facciamo per il fenomeno storico che la prepara e la permette, la Resistenza. Quest’ultima è stata la scelta (fatta, confermata e poi riconfermata) di donne e uomini comuni, gente di ogni provenienza e colore politico antifascista che, in armi e senz’armi, da 80 anni ci ha garantito e ci permette la libertà, la democrazia e la pace dalle quali siamo ‘costituzionalmente’ connotati”.

Nell’area feste vengono esposte sempre due mostre: una scelta da Anpi e una da Emergency.

Quest’anno abbiamo avuto la mostra “Nori e Giovanni, partigiani sempre”, a cura di Tiziana Pesce e Stefania Cappelletti, dedicata a Nori Brambilla e Giovanni Pesce, protagonisti della lotta partigiana del nostro Paese e dei diritti civili conquistati nei decenni successivi. Le autrici sono intervenute in un assolato sabato pomeriggio per raccontare la straordinaria vita di Giovanni e Nori e di come le loro singole esperienze si siano intrecciate con la Storia d’Italia e dell’Europa.

Attraverso la mostra “Life Support. La nave di Emergency”, che racconta il lavoro sulla Life Support, la nave di Emergency, abbiamo potuto scoprire l’attività di una nave SAR (Search And Rescue), l’impegno dello staff a bordo e le storie dei naufraghi soccorsi. Ad accompagnare la mostra, un visore 3D con cui è stato possibile “immergersi” nella vita quotidiana a bordo della nave e provare intense emozioni, capendo che “In mare salvare vite è l’unica cosa giusta da fare”. (...)

Nel 2024 la Life Support di Emergency ha soccorso 1.232 naufraghi, per un totale di 2.783 persone salvate dal dicembre 2022, quando ha iniziato le missioni Search and rescue nel Mediterraneo centrale, fino a giugno 2025. (...)

È doveroso ringraziare quante e quanti hanno partecipato all’organizzazione e gli oltre 50 tra volontarie e volontari che durante i cinque giorni di festa hanno donato tempo ed energia.

Gli ospiti musicali di questa edizione sono stati il CoroCantastoria, Lorenzo Monguzzi con Charlie Cinelli, gli Yo Yo mundi e Giacomo Sferlazzo. (...)
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🫂🌹  Con i popoli che resistonoAlbertina Soliani, presidente Istituto Alcide Cervi, vicepresidente nazionale Anpi 🖋 Lungo...
08/07/2025

🫂🌹 Con i popoli che resistono

Albertina Soliani, presidente Istituto Alcide Cervi, vicepresidente nazionale Anpi 🖋 Lungo il confine tra Myanmar e Thailandia in missione di solidarietà politica e umana al fianco delle donne e dei giovani che lottano per vivere in libertà. In sostegno della leader birmana Aung San Suu Kyi, in prigione isolata dal mondo; della giornalista filippina Maria Ressa, della siamese parlamentare e attivista dei diritti umani Chonthicha Lookkate Jangrew, più volte arrestate. Perché abbiamo molto da imparare dalle battaglie per la democrazia che con immensi sacrifici si combattono in luoghi dove milioni di persone subiscono l’oppressione di dittature e di colpi di stato militari. Il ruolo della cooperazione mondiale e della Ue. E a fine agosto, a Porto Alegre, un grande convegno internazionale del Brasile di Lula affronterà le grandi sfide globali, presente una delegazione del Myanmar democratico e dell’Italia

(...) Viviamo con le guerre e i massacri alle nostre porte, senza uno scudo della politica, della diplomazia, dell’umanità.
Vi sono luoghi nel mondo dove popoli interi resistono per vivere in libertà, con la democrazia, in pace. E neppure lo sappiamo.
Aspettano la nostra solidarietà. Noi possiamo metterci in cammino, al loro fianco. Non solo con il web, ma stringendo mani, guardandosi negli occhi.
Siamo potenti, se lo vogliamo.

Uno di questo luoghi è il Myanmar, tra la Cina e l’India, due volte e mezzo l’Italia, più di cinquantacinque milioni di abitanti. Milioni di persone sono stremate e abbandonate, migliaia incarcerate, uccise, stuprate, bombardate, almeno tre milioni sfollate nella foresta e sui confini. Molti sono i bambini.

Una lunga storia di amicizia mi unisce al popolo birmano e alla sua leader Aung San Suu Kyi, incarcerata a Naypyidaw, isolata dal mondo.
Sono andata a metà di giugno, sui confini tra Thailandia e Myanmar, nelle città di Chiang Mai e Mae Sot, e poi a Bangkok. Non mi è consentito entrare in Myanmar. (...)

La democrazia in Asia è giovane, il continente è giovane, ed è donna.
Una volta allontanati i presidi dei militari, la resistenza organizza subito l’amministrazione civile, scuole per i ragazzi, servizi sanitari per la popolazione. Anche costruendo bunker per la difesa dalle bombe.

La comunità internazionale, i Parlamenti, la società civile possono agire. Non lasciamo, senza resistenza, che gli autarchi schiaccino i popoli.
Si uniscano le energie migliori, quelle che credono nella libertà e nella democrazia. Sul piano globale tutto si muove, con l’economia, la politica, le armi. Lavoriamo per una presenza forte dell’Unione Europa, sollecitiamola con le reti globali che oggi attraversano i continenti, le università, le associazioni. Puntiamo sulle donne e i giovani, sono in testa ai cambiamenti. (...)

Sul confine dove si vive e si soffre la sfida di oggi tra democrazia e dittatura, ho incontrato la speranza del futuro.
Anche lì può arrivare l’ANPI, incontrando le resistenze di oggi.
Il mappamondo di Casa Cervi indica l’orizzonte.
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Istituto Alcide Cervi per l'Amicizia Italia Birmania Rede Unida di Parma Emilia-Romagna

🟥🌹“Muoviamoci”. Quegli intensi sedici giorni della Staffetta partigianaGabriele Bartolini  🖋 L’iniziativa Anpi “Muoviamo...
07/07/2025

🟥🌹“Muoviamoci”. Quegli intensi sedici giorni della Staffetta partigiana

Gabriele Bartolini 🖋 L’iniziativa Anpi “Muoviamoci, staffetta partigiana per un’altra Europa: pace, lavoro, democrazia, diritti” ha preso il via il 12 giugno nella sala consiliare del Comune di Ventotene. Dieci tappe più una in tutta Italia, per non restare alla finestra e ritrovare quell’idea federale immaginata dai confinati politici autori del Manifesto che prende il nome dall’isola laziale. Da Ragusa a Milano, da Acerra a Predappio, passando per Marzabotto alla marcia “Save Gaza”; gran finale il 28 giugno al “Narodni Dom” di Trieste, la Casa degli Sloveni incendiata nel 1920 dai fascisti

(...) L’impegno per un’Europa sociale dei popoli, luogo di inclusione, dialogo e rispetto reciproco in cui le decisioni spettano ai cittadini tramite la Politica, e non alle logiche e alle potenze del mercato. La necessità e l’urgenza dell’azione è stata espressa dall’Anpi nazionale con l’esortativo “Muoviamoci!”(...)
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🌹🌹🌹🌹🌹🎼7 luglio 1960. Oggi, 65 anni fa. Per i Morti di Reggio EmiliaCon Chiara Ferrari, la storia della canzone di Fausto...
07/07/2025

🌹🌹🌹🌹🌹🎼7 luglio 1960. Oggi, 65 anni fa. Per i Morti di Reggio Emilia
Con Chiara Ferrari, la storia della canzone di Fausto Amodei diventata patrimonio popolare ed emozione condivisa. Ascolta 🎧
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🟥 Il racconto di quel mese di rivolta e sangue nella ricostruzione dei fatti di Domenico Stimolo e in un video di Ottavio Terranova
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Ferrari ANPI Provinciale Reggio Emilia - Ente Morale ANPI Palermo

📚 Quei nazifascisti in ritirata “più arrognati di un cane con la rabbia”. Il “tutti a casa” di un giovane pastore del Su...
05/07/2025

📚 Quei nazifascisti in ritirata “più arrognati di un cane con la rabbia”. Il “tutti a casa” di un giovane pastore del Sud

Floriana Mastandrea 🖋 “La promessa” è un romanzo-verità di Gianlivio Fasciano. Il protagonista è Romolo Di Meo, un ventenne molisano spedito al fronte che, nostante le brutture a cui è stato costretto e ha assistito, ha assolto i suoi compiti senza lamentarsi. L’8 settembre è a Roma. Quel giorno, intento a fare un turno di guardia a una statua di Mussolini, non solo aspetterà invano il cambio ma si ritroverà svenuto per il caldo e la sete, ignaro che in quelle ore cruciali è stato firmato l’armistizio. Le peripezie per tornare nella sua terra, i bombardamenti, la fame, i campi minati, le violenze degli occupanti in fuga sulle sorelle, la moglie incinta risparmiata dalla morte, i dubbi sulla differenza tra fascisti e germanici. L’autore: “Anpi? Un’officina di avanguardia”

(...) Quei tedeschi che, gli racconta l’anziano che lo ha avvertito del pericolo, entrano in paese e in quel che rimane delle case, puntano le pistole alle tempie degli anziani e se la ridono, prendendosi qualsiasi cosa trovino: un uovo, una fetta di pane. “Se non trovano niente scassano quello che avevano già rotto il giorno prima”.

Proprio due di loro gli ammazzeranno il padre e tenteranno di violentare le sorelle, che lui riuscirà a difendere uccidendoli. Dovrà darsi di nuovo alla macchia, mentre gli altri tedeschi bruceranno una casa al giorno in attesa che qualcuno riveli chi ha ucciso i due soldati. (...)

Una storia commovente, d’amore e di ferro, raccontata con un linguaggio autentico e genuino di un soldato del Sud che spreca quattro anni di vita in una guerra che non avrebbe voluto fare, di cui non comprende il senso: quale guerra ne ha uno? (...)
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libreriauniversitaria.it ANPI-Avellino Fasciano Floriana Mastandrea

🇵🇸🏳️‍🌈 Anpi Messina con Gaza. Un successo la mostra di 85 artisti per l’ospedale di EmergencyGiuseppe Restifo, vicepresi...
04/07/2025

🇵🇸🏳️‍🌈 Anpi Messina con Gaza. Un successo la mostra di 85 artisti per l’ospedale di Emergency

Giuseppe Restifo, vicepresidente Anpi provinciale 🖋 Non è vero che non possiamo fare niente, a volte bastano anche piccole iniziative. Dopo la raccolta fondi promossa mesi fa dall’associazione dei partigiani a livello nazionale, l’esposizione siciliana ha voluto essere sia un gesto umanitario sia un atto di denuncia verso l’inerzia delle istituzioni europee e la diplomazia occidentale, dando voce a un sentimento di indignazione e dolore condiviso da molti. L’ottimo risultato grazie alla generosità e all’impegno di numerosi protagonisti: i pittori, scultori e fotografi che hanno donato le loro opere, i soci della Galleria Spazioquattro che hanno messo a disposizione locali, esperienza e professionalità, e chi ha versato il proprio contributo solidale

(...) “Quando mi sembrava di essere sul punto di perdere ogni speranza, sono stata invitata all’inaugurazione della mostra e oggi non posso far altro che ringraziare tutti quelli che si sono impegnati in quest’iniziativa”: l’intervento di Hana Barqawi, architetta palestinese adesso operante a Messina, è stato interrotto più volte dagli applausi e dagli abbracci dei presenti. La solidarietà non può sostituire del tutto l’assenza di una politica internazionale di pace, ma sicuramente è il mezzo più efficace per poter dire “Restiamo umani”. E l’arte in questo senso, si conferma strumento potente per sensibilizzare le coscienze e promuovere il cambiamento. (...)

Sfidando un caldo asfissiante, si è mosso un corteo formato da oltre mille persone. Promossa dal Coordinamento Messina-Palestina, con la partecipazione di diverse organizzazioni fra cui l’Anpi, la manifestazione ha avuto un solo e unitario obiettivo. “Free, free Palestine” è stato gridato da tutti i partecipanti per le vie della città. (...)

Significativa è stata la sosta davanti all’Università: qui è stata ricordata la proposta avanzata tempo fa dall’Udu, Unione degli Universitari, di interrompere qualsiasi rapporto dell’Ateneo messinese con le Università israeliane. L’intreccio letale fra ricerca cosiddetta “civile” e sua destinazione bellica è ormai palese e gli universitari messinesi, ricercatori e studenti, non vogliono più essere complici della “pulizia etnica”, condotta dall’establishment israeliano in maniera “scientifica”. (...)

“Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni” sono un passaggio concreto per i diritti del popolo palestinese: lo ha ricordato Carmelo Chitè del Coordinamento Messina-Palestina in un suo intervento. Lo hanno promosso tanti giovani con un volantinaggio. (...)
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