
25/08/2025
Nel 1130, con l'incoronazione di Ruggero II, nasceva il Regno di Sicilia, uno degli Stati più avanzati d’Europa. In quell’anno, venne istituito anche il primo Parlamento del mondo, molto prima di quello inglese. Era un’assemblea articolata in tre bracci: l’aristocratico (i nobili), l’ecclesiastico (i rappresentanti del clero) e il demaniale (le città e i rappresentanti del popolo). Un modello innovativo, che anticipava il concetto di rappresentanza e partecipazione al potere.
Il Regno di Sicilia fu uno Stato indipendente per ben 686 anni, unendo in sé non solo la Sicilia ma anche gran parte del Sud Italia. Sotto i Normanni, e in particolare sotto Ruggero II, divenne un laboratorio di civiltà dove convivevano culture diverse: latini, greci, arabi, ebrei. La corte di Palermo era un crocevia di lingue, religioni e saperi. Proprio grazie a questa apertura, la Sicilia normanna raggiunse un’epoca d’oro di progresso culturale, giuridico e amministrativo.
Il Parlamento, anche se nei secoli cambiò ruolo e importanza, restò un simbolo della capacità siciliana di autogovernarsi. Era convocato per decidere su tasse, leggi e questioni di stato. Un’esperienza unica nel panorama medievale europeo.
Il lascito dei Normanni è visibile ancora oggi nell’architettura (la Ca****la Palatina, la Cattedrale di Monreale), nel diritto e nel senso profondo di identità. Non si trattò solo di un dominio militare, ma di una vera fusione culturale, che diede alla Sicilia un’impronta originale e duratura.
Ricordare la nascita del primo Parlamento del mondo significa riscoprire un capitolo di orgoglio, autonomia e innovazione che la storia del Regno di Sicilia ha regalato all’Europa intera. Un’eredità che ancora oggi merita di essere conosciuta e valorizzata.
L'immagine, generata in IA, ha solo scopo rappresentativo👌🏻🤗
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