15/11/2025
Cinque anni.
Cinque anni di lavoro, di studio, di notti insonni, di prove, di sogni, di vittorie e di quella ostinazione lucida che solo chi ha davvero visione può permettersi. La nostra scuola è cresciuta fino a diventare una comunità viva e poliedrica, che oggi abbraccia tutto: lievitazione, pasticceria, cucina, gelateria, cioccolateria, tradizione, innovazione e persino il nuovo percorso del deficit calorico, che sta facendo rinascere persone desiderose di rimettere ordine nella propria vita.
E poi c'è anche il progetto Il Lievitista in Palestra - Dalla Bilancia al Bilanciere
In questi cinque anni il mondo è cambiato, e il pubblico con lui. Ciò che desideravano nel 2020 non è più ciò che cercano oggi. Nel post-pandemia c’era fame di evasione, di compensazione; oggi c’è voglia di equilibrio e velocità. Ci siamo ripresi la vita sociale che ci era stata tolta con la forza e con l’inganno. La lievitazione, un tempo fenomeno sociale travolgente, oggi è più intima, più adulta, più consapevole. Ma continua a unire chi vuole crescere.
Noi siamo cresciuti con loro. Abbiamo formato migliaia di corsisti, amatori e professionisti. Senza laboratori, senza punti vendita, senza prodotti da spingere. Siamo partiti dal basso, anche quando ci siamo ritrovati a lavorare molto in alto. Il nostro potere è sempre stato il metodo, la logica, la contro-letteratura, la conoscenza profonda della tradizione — e la libertà di superarla. Nessuna fazione, nessun padrone.
E oggi possiamo dirlo con un orgoglio che pesa come un "pani i casa": abbiamo 600 corsi attivi. Classi aperte ovunque. Corsisti in tutto il mondo. Gente che lavora nonostante tutto: famiglia, salute, impegni, età, ostacoli continui. Gente che studia con i bambini attaccati alle gambe, al seno, tra mille difficoltà… e non molla. Questa è la parte più vera. La più umana.
In tutto questo, le persone hanno imparato a conoscerci davvero. Hanno compreso la differenza tra i personaggi del web — necessari, funzionali, anche divertenti — e gli insegnanti, le persone, gli esseri umani che siamo in classe e nella vita di tutti i giorni. Ed è bellissimo vedere che chi ci segue sa distinguere. Ci vuole bene per ciò che siamo davvero. E noi ne vogliamo a loro. Un sentimento reciproco: stima, amicizia, condivisione. La parte più preziosa, quella che non si compra e non si finge.
La nostra dialettica è differente, inusuale, sconvolgente, unica nel panorama.
E come ogni realtà con un’identità forte, a volte qualcuno rimane deluso. È normale. Succede quando non si comprende che questo non è un salotto ma un lavoro. La metafora è semplice: non puoi andare al bar, prendere un caffè e restare lì tutto il giorno occupando un tavolo mentre gli altri lavorano.
Per questo esiste il gruppo Facebook: è il luogo dove si parla, si gioca, si scherza, ci si confronta. È lì che la comunità vive liberamente. La scuola, invece, è la scuola: ha un ritmo, un ordine, una direzione.
E proprio per questa direzione oggi confermo anche le persone che voglio al mio fianco.
Riparto dal mio team, da chi ogni giorno sostiene e costruisce insieme a me.
Annalisa Tirrito , mia moglie, regge tutto: il carico mentale, la gestione dei conti, il coordinamento, la precisione chirurgica che fa andare ogni cosa al posto giusto nel momento esatto. È la mente dietro le iniziative, l’artefice silenziosa che traduce le mie idee — spesso geniali, certo, ma talvolta partorite con l’entusiasmo del visionario — in realtà concrete. Senza di lei nulla sarebbe così solido.
Roberta Lauro, la mia direttrice didattica, è il mio braccio destro. La migliore allieva che io abbia mai avuto, la migliore allieva che chiunque possa desiderare. Ho il privilegio del suo attaccamento non solo a me e alla mia famiglia, ma alla maglia, al progetto. Ho accanto il più grande talento della lievitazione in assoluto. Un talento innato, sì, ma costruito giorno dopo giorno con disciplina, studio e dedizione.
E poi Ciampoli : per me un astro nascente. Una mente brillante, amata da tutti, capace di creare valore ovunque passi. È padrona dei suoi spazi, consapevole del proprio talento, sempre in crescita. Il futuro, per lei, è già una porta socchiusa: deve solo entrare.
Tra le moderatrici resta Plaitano , perché rappresenta perfettamente ciò che siamo: una donna piena di vita, famiglia, lavoro, impegni… e una voglia feroce di fare. È il simbolo della nostra comunità.
Mi sono formato coi maestri del web, sì. E spero di averli resi fieri: non solo applicandone gli insegnamenti, ma assorbendone il metodo, l’impostazione mentale, la struttura. Poi il resto è arrivato: l’evoluzione, il cambiamento, la forma mentis, lo studio all’estero, il dialogo con grandissimi lievitisti, la lettura di libri illuminanti, di dispense rare, di materiali preziosi. In tutte le lingue! E mentre la letteratura straniera brillava per logica ed elasticità, mancava però dei nostri prodotti straordinari, dei nostri sapori, delle nostre abitudini aromatiche. E lì sta la forza: prendere il meglio del mondo e portarlo dentro la nostra tradizione.
E io sono messinese.
Qui la contaminazione è un marchio di fabbrica.
Dettiamo legge nei dolci e nei salati.
Questa è una terra che non si fa impressionare da nulla, ma che assorbe tutto, metabolizza tutto, sputa fuori eccellenza.
E mentre il mondo impazziva tra formature, agnellini, cuoricini, impasti stellari e fuochi d’artificio… noi tenevamo il timone sulle cose serie: il dominio delle temperature, l’incordatura perfetta anche solo con acqua in macchina, i punti pasta ideali, le variazioni di struttura, analogie e anomalie della materia. Qui nasce il metodo. Qui si è formata la nostra scuola.
E poi arrivano i maestri.
Quelli veri.
Quelli che hanno fatto di me ciò che sono.
Un ringraziamento speciale va ai miei riferimenti più grandi: Lapi , Sernicoli, Claudio Silipigni e Anna Lamberti
A tutti gli altri Maestri che non posso nominare uno per uno: grazie. Ognuno di voi ha costruito un pezzetto di ciò che siamo oggi.
Cinque anni fa, il 14 novembre 2020, ci lanciammo con il nostro primo corso: Pasta Sfoglia Internazionale. Ieri — per puro caso, un allineamento del destino — abbiamo chiuso la giornata dei cinque anni con lo stesso corso. Un cerchio perfettamente chiuso.
Ma oggi non siamo più “I Lievitati di Christian”. Quel nome ci ha fatto nascere e ci ha fatto esplodere, ma ora ci sta stretto. Siamo diventati troppo grandi, troppo trasversali, troppo completi, troppo variegati.
Grazie a tutti quelli che hanno contribuito a questo viaggio: Valletti, Barbarino, Francesca Monforte e tutte le altre che non posso elencare per diverse ragioni.
Grazie a tutti corsisti, a tutti coloro i quali partecipano alle consulenze private, a tutti gli utenti per il supporto su ogni nostro canale.
Il futuro sarà ancora più grande.
Ci vediamo in classe
Hic Sunt Leones