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𝐀𝐥 𝐜𝐚𝐦𝐩𝐢𝐨𝐧𝐚𝐭𝐨 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐭𝐢𝐫𝐚𝐦𝐢𝐬𝐮̀ 𝐦𝐞𝐝𝐚𝐠𝐥𝐢𝐚 𝐝'𝐚𝐫𝐠𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐚𝐬𝐭𝐫𝐲 𝐜𝐡𝐞𝐟 𝐬𝐢𝐜𝐢𝐥𝐢𝐚𝐧𝐚 𝐌𝐢𝐥𝐞𝐧𝐚 𝐑𝐮𝐬𝐬𝐨  Prestigioso riconoscimen...
10/11/2025

𝐀𝐥 𝐜𝐚𝐦𝐩𝐢𝐨𝐧𝐚𝐭𝐨 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐭𝐢𝐫𝐚𝐦𝐢𝐬𝐮̀ 𝐦𝐞𝐝𝐚𝐠𝐥𝐢𝐚 𝐝'𝐚𝐫𝐠𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐚𝐬𝐭𝐫𝐲 𝐜𝐡𝐞𝐟 𝐬𝐢𝐜𝐢𝐥𝐢𝐚𝐧𝐚 𝐌𝐢𝐥𝐞𝐧𝐚 𝐑𝐮𝐬𝐬𝐨

Prestigioso riconoscimento per l’Italia e per la Sicilia al 𝐖𝐨𝐫𝐥𝐝 𝐓𝐫𝐨𝐩𝐡𝐲 𝐨𝐟 𝐏𝐫𝐨𝐟𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥 𝐓𝐢𝐫𝐚𝐦𝐢𝐬𝐮̀ 𝟐𝟎𝟐𝟓, il Campionato Mondiale dedicato al celebre dolce italiano, organizzato quest’anno a Roma dalla Federazione Internazionale Pasticceria, Gelateria e Cioccolateria (FIPGC).

A conquistare la medaglia d’argento è stata la pasticcera 𝐌𝐢𝐥𝐞𝐧𝐚 𝐑𝐮𝐬𝐬𝐨, originaria di Capo d’Orlando e attiva presso il bar “La Cometa” di Mirto, che ha saputo distinguersi con un tiramisù d’autore capace di coniugare creatività, tecnica e raffinatezza aromatica.

La competizione, che ha visto partecipare i migliori maestri pasticceri da tutto il mondo, ha premiato con il primo posto la chef giapponese Aya Okada, mentre la medaglia di bronzo è andata al rappresentante del Marocco Simon Loutid.

La creazione che ha portato Milena Russo sul podio, intitolata “𝑨𝒎𝒐𝒓 𝑴𝒊𝒔𝒖̀”, è un omaggio alla pasticceria contemporanea e alle suggestioni sensoriali del Mediterraneo. Il dolce unisce rosa bulgara, caffè, lampone e pepe rosa, accompagnato da un savoiardo al rosmarino e limone, componendo un equilibrio elegante di profumi floreali e note aromatiche fresche e avvolgenti.

«𝑄𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑟𝑖𝑠𝑢𝑙𝑡𝑎𝑡𝑜 – afferma Russo – 𝑒̀ 𝑢𝑛𝑎 𝑔𝑟𝑎𝑛𝑑𝑒 𝑠𝑜𝑑𝑑𝑖𝑠𝑓𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑒𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒. 𝐻𝑜 𝑣𝑜𝑙𝑢𝑡𝑜 𝑟𝑎𝑐𝑐𝑜𝑛𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑡𝑒𝑟𝑟𝑎 𝑎𝑡𝑡𝑟𝑎𝑣𝑒𝑟𝑠𝑜 𝑠𝑎𝑝𝑜𝑟𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑎𝑟𝑙𝑎𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑒𝑙𝑒𝑔𝑎𝑛𝑧𝑎, 𝑚𝑒𝑚𝑜𝑟𝑖𝑎 𝑒 𝑖𝑑𝑒𝑛𝑡𝑖𝑡𝑎̀».

Un successo che conferma ancora una volta l’eccellenza della pasticceria italiana nel mondo e che valorizza la creatività e l’artigianalità del territorio siciliano, sempre più protagonista nelle competizioni internazionali.

𝐇𝐢𝐫𝐨𝐦𝐢 𝐂𝐚𝐤𝐞 𝐥𝐚𝐧𝐜𝐢𝐚 “𝐌𝐚𝐭𝐜𝐡𝐚 𝐋𝐨𝐯𝐞”: 𝐢𝐥 𝐥𝐚𝐭𝐨 𝐩𝐨𝐩 𝐞 𝐧𝐚𝐭𝐮𝐫𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐭𝐞̀ 𝐯𝐞𝐫𝐝𝐞 𝐠𝐢𝐚𝐩𝐩𝐨𝐧𝐞𝐬𝐞𝐿𝑎 𝑝𝑎𝑠𝑡𝑖𝑐𝑐𝑒𝑟𝑖𝑎 𝑛𝑖𝑝𝑝𝑜𝑛𝑖𝑐𝑎 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑎 𝑢𝑛 𝑓𝑜...
06/11/2025

𝐇𝐢𝐫𝐨𝐦𝐢 𝐂𝐚𝐤𝐞 𝐥𝐚𝐧𝐜𝐢𝐚 “𝐌𝐚𝐭𝐜𝐡𝐚 𝐋𝐨𝐯𝐞”: 𝐢𝐥 𝐥𝐚𝐭𝐨 𝐩𝐨𝐩 𝐞 𝐧𝐚𝐭𝐮𝐫𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐭𝐞̀ 𝐯𝐞𝐫𝐝𝐞 𝐠𝐢𝐚𝐩𝐩𝐨𝐧𝐞𝐬𝐞

𝐿𝑎 𝑝𝑎𝑠𝑡𝑖𝑐𝑐𝑒𝑟𝑖𝑎 𝑛𝑖𝑝𝑝𝑜𝑛𝑖𝑐𝑎 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑎 𝑢𝑛 𝑓𝑜𝑟𝑚𝑎𝑡 𝑐ℎ𝑒 𝑟𝑒𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑝𝑟𝑒𝑡𝑎 𝑖𝑙 𝑚𝑎𝑡𝑐ℎ𝑎 𝑙𝑎𝑡𝑡𝑒 𝑖𝑛 𝑐ℎ𝑖𝑎𝑣𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜𝑟𝑎𝑛𝑒𝑎, 𝑎𝑟𝑡𝑖𝑔𝑖𝑎𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑒 100% 𝑛𝑎𝑡𝑢𝑟𝑎𝑙𝑒.

Si chiama Matcha Love la nuova creazione firmata Hiromi Cake, la prima pasticceria giapponese della Capitale. Un progetto nato dal desiderio di raccontare l’evoluzione di una bevanda simbolo della cultura nipponica — il matcha — oggi reinterpretata e amatissima in Giappone nella sua versione moderna di matcha latte, realizzata con i prodotti naturali della nostra pasticceria.
Colorato, naturale e contemporaneo, Matcha Love è un inno alla leggerezza e al benessere quotidiano.

“Volevamo unire il fascino del tè verde giapponese a un concetto di naturalità assoluta, positivo e accessibile” raccontano da Hiromi. “Matcha Love nasce come dichiarazione d’amore per la cultura giapponese e per uno stile di vita più consapevole”.

Un matcha di eccellenza e ingredienti naturali

La base del prodotto è un matcha latte preparato con tè verde di alto grado cerimoniale proveniente da Kagoshima, una delle aree più prestigiose del Giappone. Kagoshima si trova all’estremo sud del Giappone, sull’isola di Kyushu. A questo si aggiungono estratti naturali di frutta – come mango e fragola – e altri sapori realizzati nel laboratorio di pasticceria Hiromi Cake senza zuccheri raffinati né conservanti.

Il risultato è una bevanda cremosa ma leggera, dal gusto equilibrato e dal profilo aromatico unico, in cui la nota erbacea del matcha incontra la dolcezza pura dei frutti naturali.

Colori, stagionalità e filosofia “clean”

Matcha Love è una linea di bevande stagionali che gioca con colori, sapori ed emozioni: dal fresco al fruttato, fino alle note più intense. Ogni versione racconta un diverso stato d’animo e un equilibrio tra energia e delicatezza, nel pieno spirito giapponese del wa (armonia).

Il concept, dal tono pop e contemporaneo, esprime anche un messaggio di gratitudine e self-care: “volersi bene attraverso gesti semplici e naturali”.

Esperienza e abbinamenti

Servito in bicchiere trasparente, Matcha Love esalta i colori naturali degli estratti e si presta come bevanda da passeggio o da gustare in boutique, in abbinamento ai dolci tipici Hiromi Cake: mochi, dorayaki o monoporzioni di vari gusti. È disponibile per colazione e merenda, come bevanda energetica al mattino o comfort drink pomeridiano.

“Matcha Love rappresenta il nostro modo di interpretare la cultura giapponese oggi” spiegano da Hiromi Cake. “Naturale, colorata, positiva: un modo nuovo di vivere il matcha, tra gusto e benessere”.

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CONTATTI
Via Fabio Massimo, 31 – Roma
www.hiromicake.it

𝐊𝐈𝐙𝐔𝐍𝐀 𝟐𝟎𝟐𝟓: 𝐢𝐥 𝐆𝐢𝐚𝐩𝐩𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐪𝐮𝐢𝐬𝐭𝐚 𝐑𝐨𝐦𝐚 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐨𝐭𝐭𝐨 𝐥𝐚 𝐩𝐢𝐨𝐠𝐠𝐢𝐚𝑂𝑙𝑡𝑟𝑒 9.500 𝑣𝑖𝑠𝑖𝑡𝑎𝑡𝑜𝑟𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑎 𝑠𝑒𝑐𝑜𝑛𝑑𝑎 𝑒𝑑𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑓𝑒𝑠𝑡𝑖𝑣𝑎...
05/11/2025

𝐊𝐈𝐙𝐔𝐍𝐀 𝟐𝟎𝟐𝟓: 𝐢𝐥 𝐆𝐢𝐚𝐩𝐩𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐪𝐮𝐢𝐬𝐭𝐚 𝐑𝐨𝐦𝐚 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐨𝐭𝐭𝐨 𝐥𝐚 𝐩𝐢𝐨𝐠𝐠𝐢𝐚

𝑂𝑙𝑡𝑟𝑒 9.500 𝑣𝑖𝑠𝑖𝑡𝑎𝑡𝑜𝑟𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑎 𝑠𝑒𝑐𝑜𝑛𝑑𝑎 𝑒𝑑𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑓𝑒𝑠𝑡𝑖𝑣𝑎𝑙 𝑎 𝑂𝑓𝑓𝑖𝑐𝑖𝑛𝑒 𝐹𝑎𝑟𝑛𝑒𝑡𝑜, 𝑡𝑟𝑎 𝑔𝑎𝑠𝑡𝑟𝑜𝑛𝑜𝑚𝑖𝑎, 𝑐𝑢𝑙𝑡𝑢𝑟𝑎 𝑒 𝑡𝑟𝑎𝑑𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒.

Neppure la pioggia ha fermato la voglia di Giappone. La seconda edizione di Kizuna, il festival dedicato alla cucina e alla cultura nipponica, ha portato a Officine Farneto di Roma oltre 9.500 visitatori nel weekend del 24-26 ottobre, confermando il suo successo e consolidandosi come uno degli appuntamenti più attesi dell’autunno romano.

Dopo il debutto del 2024, Kizuna è tornato con un format ampliato e più immersivo, trasformando i 3.000 metri quadrati delle Officine in un vero e proprio villaggio ispirato alla Tokyo degli anni ’80, con la scenografia curata da Valeria Vecellio, vincitrice del David di Donatello e della Chioma di Berenice.
Il pubblico ha premiato le tante novità di quest’anno: spazi più ampi e fruibili, servizi migliorati e un’offerta gastronomica potenziata, con quindici stand, due bar, un Sake Bar e un temporary restaurant che hanno accompagnato i visitatori in un viaggio tra sapori, profumi e tradizioni del Giappone. Molto apprezzato anche il servizio navetta gratuito dai parcheggi di Viale Alberto Blanc, che ha reso l’esperienza ancora più comoda e accessibile.

Accanto alle degustazioni, il festival ha proposto show cooking, laboratori, workshop gratuiti e talk, oltre a spettacoli e performance distribuiti sui due palchi principali, sempre con un’attenzione particolare alla fruibilità e ai tempi di programmazione. Le aree tematiche, curate nei dettagli, hanno offerto a ogni visitatore un modo diverso di avvicinarsi alla cultura nipponica, dalla cucina tradizionale all’artigianato, fino alla cultura pop.

“Grazie al nuovo allestimento, la manifestazione ha avuto maggiore fruibilità, e ne abbiamo avuto riscontro” commenta Claudio Compagnucci, tra gli organizzatori del festival. “Stiamo già lavorando per rendere Kizuna anche a completa portata di bambino, una sorta di ‘Kizuna for Kids’, con un’area totalmente dedicata ai più piccoli, tra food, spettacoli e attività esperienziali”.

Il successo di questa seconda edizione, che ha visto anche un incremento significativo delle vendite nelle aree food e nel market, testimonia l’entusiasmo crescente del pubblico romano per la cultura giapponese. Un entusiasmo che spinge già gli organizzatori a guardare avanti: tra i progetti futuri, l’idea di portare Kizuna anche fuori Roma, per far conoscere a un pubblico sempre più ampio la ricchezza e la varietà delle tradizioni nipponiche.

www.kizunaexpo.com
Officine Farneto, Roma

𝐋’𝐎𝐬𝐭𝐞𝐫𝐢𝐚 𝐈𝐥 𝐌𝐨𝐫𝐨 𝐝𝐢 𝐓𝐫𝐚𝐩𝐚𝐧𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐦𝐢𝐚𝐭𝐚 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐚 “𝐂𝐨𝐫𝐨𝐧𝐚 𝐑𝐚𝐝𝐢𝐨𝐬𝐚” 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐠𝐮𝐢𝐝𝐚 𝐈𝐥𝐆𝐨𝐥𝐨𝐬𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐑𝐢𝐬𝐭𝐨𝐫𝐚𝐧𝐭𝐢 𝟐𝟎𝟐𝟔L’𝐎𝐬𝐭𝐞𝐫𝐢𝐚 𝐈𝐥 𝐌𝐨𝐫𝐨, ...
05/11/2025

𝐋’𝐎𝐬𝐭𝐞𝐫𝐢𝐚 𝐈𝐥 𝐌𝐨𝐫𝐨 𝐝𝐢 𝐓𝐫𝐚𝐩𝐚𝐧𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐦𝐢𝐚𝐭𝐚 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐚 “𝐂𝐨𝐫𝐨𝐧𝐚 𝐑𝐚𝐝𝐢𝐨𝐬𝐚” 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐠𝐮𝐢𝐝𝐚 𝐈𝐥𝐆𝐨𝐥𝐨𝐬𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐑𝐢𝐬𝐭𝐨𝐫𝐚𝐧𝐭𝐢 𝟐𝟎𝟐𝟔

L’𝐎𝐬𝐭𝐞𝐫𝐢𝐚 𝐈𝐥 𝐌𝐨𝐫𝐨, condotta dai fratelli 𝐄𝐧𝐳𝐨 e 𝐍𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚 𝐁𝐚𝐧𝐝𝐢, conquista uno dei più prestigiosi riconoscimenti della nuova edizione de 𝐈𝐥𝐆𝐨𝐥𝐨𝐬𝐚𝐫𝐢𝐨 Ristoranti di Paolo Massobrio e Marco Gatti. La guida, giunta all’undicesimo anno, ha assegnato al ristorante trapanese la “𝐂𝐨𝐫𝐨𝐧𝐚 𝐑𝐚𝐝𝐢𝐨𝐬𝐚”, il massimo livello di valutazione riservato ai locali che si distinguono per eccellenza culinaria, cura dell’ospitalità e identità gastronomica.

Oltre al titolo, l’Osteria Il Moro è stata inoltre selezionata tra i vincitori dello speciale riconoscimento dedicato ai migliori pranzi dell’anno, una menzione riservata esclusivamente a realtà che offrono un’esperienza di gusto completa e armoniosa.

La premiazione ha avuto luogo il 3 novembre durante Golosaria 2026, svoltasi alla Fiera di Rho-Pero (𝑀𝑖𝑙𝑎𝑛𝑜), appuntamento che quest’anno ha riunito oltre quattrocento protagonisti della qualità agroalimentare italiana.

«𝑄𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑟𝑖𝑠𝑢𝑙𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑐𝑖 𝑒𝑚𝑜𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎 𝑒 𝑐𝑖 𝑠𝑝𝑟𝑜𝑛𝑎 𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑠𝑒𝑔𝑢𝑖𝑟𝑒 𝑛𝑒𝑙 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜 𝑝𝑒𝑟𝑐𝑜𝑟𝑠𝑜 – dichiarano Enzo e Nicola Bandi – 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑟𝑎𝑝𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑎 𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑓𝑒𝑟𝑚𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜 𝑖𝑚𝑝𝑒𝑔𝑛𝑜 𝑛𝑒𝑙 𝑣𝑎𝑙𝑜𝑟𝑖𝑧𝑧𝑎𝑟𝑒 𝑇𝑟𝑎𝑝𝑎𝑛𝑖 𝑒 𝑙𝑎 𝑠𝑢𝑎 𝑡𝑟𝑎𝑑𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑔𝑎𝑠𝑡𝑟𝑜𝑛𝑜𝑚𝑖𝑐𝑎, 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑝𝑟𝑒𝑡𝑎𝑛𝑑𝑜𝑙𝑎 𝑖𝑛 𝑚𝑜𝑑𝑜 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜𝑟𝑎𝑛𝑒𝑜 𝑚𝑎 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑓𝑒𝑑𝑒𝑙𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑟𝑎𝑑𝑖𝑐𝑖».

Con questo riconoscimento, l’Osteria Il Moro si afferma nuovamente come punto di riferimento nel panorama culinario nazionale, portavoce di una 𝐒𝐢𝐜𝐢𝐥𝐢𝐚 autentica, dinamica e capace di innovarsi nel rispetto della propria cultura.

𝐂𝐚𝐦𝐩𝐢𝐨𝐧𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐌𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐝𝐢 𝐓𝐢𝐫𝐚𝐦𝐢𝐬𝐮̀: 𝐚 𝐫𝐚𝐩𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐥’𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚 𝐥𝐚 𝐩𝐚𝐬𝐭𝐫𝐲 𝐜𝐡𝐞𝐟 𝐦𝐞𝐬𝐬𝐢𝐧𝐞𝐬𝐞 𝐌𝐢𝐥𝐞𝐧𝐚 𝐑𝐮𝐬𝐬𝐨 𝐓𝐞𝐬𝐭𝐚𝐠𝐫𝐨𝐬𝐬𝐚Dal 7 al 10...
04/11/2025

𝐂𝐚𝐦𝐩𝐢𝐨𝐧𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐌𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐝𝐢 𝐓𝐢𝐫𝐚𝐦𝐢𝐬𝐮̀: 𝐚 𝐫𝐚𝐩𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐥’𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚 𝐥𝐚 𝐩𝐚𝐬𝐭𝐫𝐲 𝐜𝐡𝐞𝐟 𝐦𝐞𝐬𝐬𝐢𝐧𝐞𝐬𝐞 𝐌𝐢𝐥𝐞𝐧𝐚 𝐑𝐮𝐬𝐬𝐨 𝐓𝐞𝐬𝐭𝐚𝐠𝐫𝐨𝐬𝐬𝐚

Dal 7 al 10 novembre l’Hotel Roma Aurelia Antica ospiterà i Campionati Mondiali FIPGC (𝐹𝑒𝑑𝑒𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝐼𝑛𝑡𝑒𝑟𝑛𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑃𝑎𝑠𝑡𝑖𝑐𝑐𝑒𝑟𝑖𝑎, 𝐺𝑒𝑙𝑎𝑡𝑒𝑟𝑖𝑎 𝑒 𝐶𝑖𝑜𝑐𝑐𝑜𝑙𝑎𝑡𝑒𝑟𝑖𝑎), uno degli appuntamenti internazionali più prestigiosi dedicati all’eccellenza dolciaria. Centinaia di maestri provenienti da ogni parte del mondo si confronteranno in discipline che spaziano dalla pasticceria alla gelateria, dalla cioccolateria alla decorazione artistica, celebrando tecnica, creatività e ricerca.

A rappresentare l’Italia nella competizione dedicata al tiramisù, simbolo culinario del nostro Paese, sarà la pastry chef 𝐌𝐢𝐥𝐞𝐧𝐚 𝐑𝐮𝐬𝐬𝐨 𝐓𝐞𝐬𝐭𝐚𝐠𝐫𝐨𝐬𝐬𝐚, originaria di Capo d’Orlando, già vincitrice dell’ultimo Campionato Nazionale FIPGC. La sua affermazione a livello nazionale le ha garantito il pass diretto per la sfida mondiale, dove porterà un dessert capace di raccontare identità, territorio ed evoluzione della tradizione.

Il tiramisù con cui la chef ha conquistato pubblico e giuria è una creazione raffinata e contemporanea, studiata per essere inclusiva grazie all’assenza di glutine e lattosio. Una proposta che esalta profumi e materie prime siciliane: gelée al caffè, mousse al mascarpone, savoiardo al cacao, marzapane tipico dell’isola, sablée al cioccolato e una elegante copertura di cioccolato bianco. Un connubio equilibrato di tecnica, leggerezza e gusto, pensato per valorizzare l’essenza mediterranea del dolce.

La partecipazione di Milena Russo Testagrossa ai Mondiali rappresenta un importante riconoscimento personale e professionale, oltre che un motivo di orgoglio per il territorio siciliano, sempre più protagonista nel panorama della pasticceria d’autore.

𝐋𝐚 𝐜𝐡𝐞𝐟 𝐮𝐦𝐛𝐫𝐚 𝐂𝐚𝐭𝐢𝐚 𝐂𝐢𝐨𝐟𝐨 𝐩𝐫𝐞𝐦𝐢𝐚𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐚 𝐞𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐏𝐫𝐞𝐦𝐢𝐨 𝐈𝐧𝐭𝐞𝐫𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 “𝐀𝐧𝐧𝐚 𝐃𝐞𝐧𝐭𝐞 – 𝐎𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐚”𝑅𝑖𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 ...
04/11/2025

𝐋𝐚 𝐜𝐡𝐞𝐟 𝐮𝐦𝐛𝐫𝐚 𝐂𝐚𝐭𝐢𝐚 𝐂𝐢𝐨𝐟𝐨 𝐩𝐫𝐞𝐦𝐢𝐚𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐚 𝐞𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐏𝐫𝐞𝐦𝐢𝐨 𝐈𝐧𝐭𝐞𝐫𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 “𝐀𝐧𝐧𝐚 𝐃𝐞𝐧𝐭𝐞 – 𝐎𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐚”

𝑅𝑖𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑠𝑝𝑒𝑐𝑖𝑎𝑙𝑒 “𝐶ℎ𝑒𝑓 𝑑𝑒𝑙 𝑔𝑢𝑠𝑡𝑜 𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑜𝑒𝑠𝑖𝑎” 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑚𝑎𝑛𝑖𝑓𝑒𝑠𝑡𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝐸𝑥𝑐𝑒𝑙𝑙𝑒𝑛𝑐𝑒 𝐹𝑜𝑜𝑑 𝐼𝑛𝑛𝑜𝑣𝑎𝑡𝑖𝑜𝑛 𝑑𝑖 𝑅𝑜𝑚𝑎.

La chef umbra Catia Ciofo è stata insignita del riconoscimento speciale “Chef del gusto e della poesia” nell’ambito della seconda edizione del Premio Internazionale “𝐀𝐧𝐧𝐚 𝐃𝐞𝐧𝐭𝐞 – 𝐎𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐚”, svoltosi a Roma presso gli spazi di Officine Farneto durante la manifestazione Excellence Food Innovation.

Il premio, promosso dall’Associazione Culturale Anna Dente e ideato da 𝐀𝐧𝐠𝐞𝐥𝐚 𝐅𝐞𝐫𝐫𝐚𝐜𝐜𝐢, figlia della celebre ostessa romana, rende omaggio alla figura di Anna Dente, icona della cucina popolare del Lazio e punto di riferimento per la tradizione gastronomica italiana. L’iniziativa intende valorizzare il ruolo delle donne nella ristorazione e nella filiera agroalimentare, celebrando competenze, visione, identità culturale e impegno professionale.

Tra le 45 protagoniste premiate quest’anno, Catia Ciofo si è distinta per la sua capacità di congiungere creatività e radici territoriali, dando vita a un linguaggio culinario in cui memoria, emozione e cultura gastronomica dialogano con equilibrio e sensibilità.

«𝑆𝑜𝑛𝑜 𝑓𝑒𝑙𝑖𝑐𝑒 𝑒 𝑜𝑛𝑜𝑟𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝑎𝑣𝑒𝑟 𝑟𝑖𝑐𝑒𝑣𝑢𝑡𝑜 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 – ha dichiarato la chef – 𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑚𝑒 𝑟𝑎𝑝𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑎 𝑢𝑛𝑜 𝑠𝑡𝑖𝑚𝑜𝑙𝑜 𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑖𝑛𝑢𝑎𝑟𝑒 𝑎 𝑒𝑠𝑝𝑙𝑜𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑙𝑒𝑔𝑎𝑚𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑓𝑜𝑛𝑑𝑜 𝑡𝑟𝑎 𝑐𝑢𝑐𝑖𝑛𝑎 𝑒 𝑐𝑢𝑙𝑡𝑢𝑟𝑎, 𝑑𝑢𝑒 𝑚𝑜𝑛𝑑𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑖 𝑛𝑢𝑡𝑟𝑜𝑛𝑜 𝑎 𝑣𝑖𝑐𝑒𝑛𝑑𝑎. 𝐿𝑎 𝑝𝑜𝑒𝑠𝑖𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑐𝑖𝑏𝑜 𝑛𝑎𝑠𝑐𝑒 𝑑𝑎𝑙 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑒, 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑎 𝑡𝑒𝑟𝑟𝑎 𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑒 𝑡𝑟𝑎𝑑𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖, 𝑚𝑎 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑑𝑎𝑙 𝑐𝑜𝑟𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜 𝑑𝑖 𝑖𝑛𝑛𝑜𝑣𝑎𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑠𝑒𝑛𝑠𝑖𝑏𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎̀ 𝑒 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒».

𝐄̀ 𝐢𝐧 𝐂𝐢𝐥𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐥𝐚 𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨𝐫𝐞 𝐩𝐢𝐳𝐳𝐞𝐫𝐢𝐚 𝐝’𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐠𝐮𝐢𝐝𝐚 𝐈𝐥 𝐆𝐨𝐥𝐨𝐬𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐑𝐢𝐬𝐭𝐨𝐫𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐝’𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚 𝟐𝟎𝟐𝟔 𝐿’𝐴𝑚𝑚𝑎𝑐𝑐𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝐶𝑟𝑖𝑠𝑡𝑖𝑎𝑛 𝑆...
03/11/2025

𝐄̀ 𝐢𝐧 𝐂𝐢𝐥𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐥𝐚 𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨𝐫𝐞 𝐩𝐢𝐳𝐳𝐞𝐫𝐢𝐚 𝐝’𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐠𝐮𝐢𝐝𝐚 𝐈𝐥 𝐆𝐨𝐥𝐨𝐬𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐑𝐢𝐬𝐭𝐨𝐫𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐝’𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚 𝟐𝟎𝟐𝟔

𝐿’𝐴𝑚𝑚𝑎𝑐𝑐𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝐶𝑟𝑖𝑠𝑡𝑖𝑎𝑛 𝑆𝑎𝑛𝑡𝑜𝑚𝑎𝑢𝑟𝑜 𝑟𝑖𝑐𝑒𝑣𝑒 𝑙𝑎 “𝐶𝑜𝑟𝑜𝑛𝑎 𝑅𝑜𝑠𝑠𝑎 𝑈𝑛𝑖𝑐𝑎” 𝑝𝑒𝑟 𝑖𝑙 𝑠𝑢𝑜 𝑚𝑜𝑑𝑒𝑙𝑙𝑜 “𝑐𝑖𝑟𝑐𝑜𝑙𝑎𝑟𝑒” 𝑢𝑛𝑎 𝑓𝑖𝑙𝑖𝑒𝑟𝑎 𝑐ℎ𝑖𝑢𝑠𝑎 𝑏𝑎𝑠𝑎𝑡𝑎 𝑠𝑢𝑙 𝑝𝑟𝑖𝑛𝑐𝑖𝑝𝑖𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑖𝑛𝑒𝑟𝑔𝑖𝑎.

È nel cuore del Cilento la migliore pizzeria d’Italia secondo la guida Il Golosario Ristoranti d’Italia 2026. L’Ammaccata – Antica Pizza Cilentana, con sede a Casal Velino. Riceve il premio Cristian Santomauro, fondatore del progetto di valorizzazione dell’Ammaccata, un’antica tradizione contadina. Il riconoscimento attribuito dai curatori della guida Paolo Massobrio e Marco Gatti non premia soltanto la qualità gastronomica e la cura del servizio, ma l’unicità del progetto e soprattutto la coerenza di una visione che lega cucina e pensiero in un modello circolare.

Cristian Santomauro, il più giovane tra gli ambasciatori della Dieta Mediterranea, riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio immateriale dell’umanità, dedica la sua vita a un progetto che è insieme gastronomico e culturale: valorizzare attraverso la tradizione dell’ammaccata, il Cilento come epicentro delle culture del Mediterraneo, culla di valori e di pensiero. Terra di filosofi, di popoli e connessioni, è un territorio dove la tradizione contadina, l’ospitalità e il pensiero filosofico antico convivono in un modello di vita che unisce benessere, rispetto e conoscenza, non a caso è il territorio in cui sopravvive l’eredità dei filosofi eleati di Parmenide, in una riflessione antica sull’armonia che oggi Santomauro riporta al presente trasformandola in pratica quotidiana. Ed è proprio qui, che l’Ammaccata propone un modello culturale che va oltre il cibo e che trova nel Cilento le proprie radici, qui si traduce in un sistema produttivo fondato sulla sinergia: un equilibrio in cui ogni elemento è in relazione con l’altro, dalla terra all’uomo fino al nutrimento. L’Ammaccata è oggi uno spazio dove la Dieta Mediterranea torna a essere linguaggio e relazione. È un esempio di come, dal Cilento, allo stesso tempo, terra di filosofi e contadini, possa nascere un pensiero contemporaneo: un modello di equilibrio che unisce l’uomo alla natura, e fa della sinergia una forma di civiltà, e che traduce questi valori ancestrali in concretezza, mettendo al centro chi davvero è custode delle tradizioni: l’agricoltore.

Tutto nasce da una filiera chiusa, costruita attorno ai ritmi della natura e ai cicli della terra. I grani tradizionali del Cilento – Risciola, Carosella e Saragolla – coltivati nei terreni che circondano la pizzeria e moliti ogni settimana, sono il cuore di un lavoro di recupero e custodia avviato oltre quindici anni fa. Accanto a essi, il pomodoro quarantino, le erbe aromatiche e le foglie di campo crescono in un orto sinergico, dove le piante si sostengono reciprocamente e la fertilità è frutto di equilibrio naturale. Da questo spazio nascono gli ingredienti che alimentano la cucina, in un percorso che unisce etica, gusto e rispetto per l’ambiente. La sinergia, principio guida del progetto, non è soltanto un metodo agricolo ma una visione del mondo: ogni elemento trova senso nella relazione con l’altro, e la sostenibilità diventa un gesto quotidiano di misura e rispetto. È lo stesso spirito che anima la preparazione dell’Ammaccata Originale, presidio PAT, realizzata con impasto di grani locali, lievito madre e sale, lavorato a mano e “ammaccato” con i polpastrelli, come facevano le donne cilentane per testare la temperatura del forno, il sabato, il giorno dedicato alla panificazione. Condita con pomodoro quarantino cotto nel forno a legna, origano di montagna e cacioricotta di capra grattugiata a fine cottura, questa pizza racconta l’essenzialità di una cultura che riconosce nella semplicità la forma più alta di sapere. L’Ammaccata si prepara ancora così e Cristian è l’ultimo custode di questa tradizione.

In questo luogo senza tempo, che conserva il fascino delle antiche dimore rurali cilentane, Cristian si occupa della produzione del pane, della birra artigianale da grani tradizionali e della gestione dell’orto sinergico che segue i principi dell’agricoltura naturale. In questo luogo la memoria del territorio e i valori della Dieta Mediterranea diventano cultura, piacere e convivialità, e ogni prodotto rappresenta una fase di un percorso ciclico in cui il grano diventa impasto, poi pane o pizza, poi birra, chiudendo il cerchio della panificazione e dando continuità a un sapere antico che si rinnova giorno dopo giorno.

𝐀𝐯𝐞𝐧𝐢𝐝𝐚 𝐂𝐚𝐥𝐨̀: 𝐮𝐧 𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐜𝐫𝐞𝐬𝐜𝐢𝐭𝐚, 𝐩𝐫𝐞𝐦𝐢 𝐞 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐞 𝐯𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢𝐴 𝑅𝑜𝑚𝑎 𝑎𝑟𝑟𝑖𝑣𝑎 “𝐵𝑟𝑢𝑚𝑎”, 𝑖𝑙 𝑚𝑒𝑛𝑢 𝑎𝑢𝑡𝑢𝑛𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑓𝑖𝑟𝑚𝑎𝑡𝑜 𝐹𝑟𝑎𝑛𝑐𝑒𝑠𝑐𝑜 𝐶𝑎𝑙𝑜...
29/10/2025

𝐀𝐯𝐞𝐧𝐢𝐝𝐚 𝐂𝐚𝐥𝐨̀: 𝐮𝐧 𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐜𝐫𝐞𝐬𝐜𝐢𝐭𝐚, 𝐩𝐫𝐞𝐦𝐢 𝐞 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐞 𝐯𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢

𝐴 𝑅𝑜𝑚𝑎 𝑎𝑟𝑟𝑖𝑣𝑎 “𝐵𝑟𝑢𝑚𝑎”, 𝑖𝑙 𝑚𝑒𝑛𝑢 𝑎𝑢𝑡𝑢𝑛𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑓𝑖𝑟𝑚𝑎𝑡𝑜 𝐹𝑟𝑎𝑛𝑐𝑒𝑠𝑐𝑜 𝐶𝑎𝑙𝑜̀.

A meno di un anno dall’apertura, Avenida Calò si conferma tra le realtà più significative della nuova scena gastronomica romana. Inaugurata il 17 dicembre 2024 in Viale Pinturicchio 40, la pizzeria di Francesco Calò - maestro pizzaiolo pugliese con una solida esperienza internazionale - si è imposta per il suo format di ristorazione contemporanea, dove la pizza diventa espressione di una cucina d’autore.

Il primo anno di attività si chiude con risultati oltre le aspettative: una clientela fidelizzata e riconoscimenti prestigiosi come il titolo di “Novità dell’anno” per 50 Top Pizza e i due spicchi nella Guida Pizzerie d’Italia del Gambero Rosso. Premi che sanciscono il successo di un progetto costruito su una visione chiara: elevare la pizza, senza tradirne l’anima.

L’impasto come segno distintivo

Cuore del progetto è l’impasto, autentico elemento identitario di Avenida Calò. Frutto di un lavoro di ricerca e perfezionamento, nasce da un processo indiretto con lievitazione di 24-48 ore e idratazione al 78%, e utilizza un blend di farine, “Farina Intensa”, messo a punto dallo stesso Calò. Questo mix esclusivo valorizza struttura, profumi e colore, regalando un morso riconoscibile per aromaticità, leggerezza e digeribilità. Un impasto semi-integrale ma estremamente scioglievole, pensato come base viva e versatile su cui costruire abbinamenti contemporanei e topping dal carattere deciso.

L’assenza dei fritti, ad eccezione della tradizionale montanarina, rappresenta una scelta precisa: privilegiare la purezza dell’impasto e il valore del prodotto da forno, in linea con una visione di pizzeria evolutiva, dove la pizza diventa piatto e l’esperienza gastronomica è completa. Non mancano, tuttavia, piatti dalla cucina per chi preferisce orientarsi su una scelta diversa dalla pizza.

“Bruma”: il menu autunnale

Per l’autunno 2025, Avenida Calò presenta “Bruma”, un menu che racconta la transizione tra le stagioni, tra luce e ombra, tra calore e introspezione. Un viaggio nei profumi di terra e bosco, nei toni affumicati e nelle consistenze avvolgenti.

Le pizze esplorano nuovi equilibri di gusto: Canto di Bruma (ragù bianco di cervo brasato al ginepro, purea di pastinaca e patata affumicata, spuma di noce e b***o nocciola, tartufo nero, fiocchi di sale Maldon), Spuma no Yoru (crema di funghi shiitake fermentati, alga nori, tartufo nero fresco, spuma di Parmigiano 30 mesi, gocce di riduzione di soia affumicata), Lacrima dei Nebrodi (fiordilatte, lardo di suino nero dei Nebrodi, fichi caramellati al Porto, polvere di cacao amaro, petali di cipolla bruciata, timo), Sottobosco Inaspettato (fiordilatte, crema di zucca Violina, porcini arrostiti, semi di zucca croccanti, brunoise di zucca al rosmarino e porcini, olio Evo), Alma Iberica (pizza in doppia cottura con pomodoro Tumaca, Pata Negra Cinco Jotas - 5J, scampo crudo, sale Maldon).
A completare il menu, la suddivisione a cui Calò ci ha abituato: pizze della tradizione, pizze doppio crunch (pizza fritta e poi ripassata in forno) e le (R)evolution creation.
Infine, una linea di dolci d’autore, tra cui Boca de Cannella, pizza croccante con crema pasticciera, nocciola e crumble di mandorle.

Il percorso degustazione “La Mano”

Tra le esperienze più rappresentative di Avenida Calò spicca “La Mano”, il percorso degustazione che permette di scoprire in sei portate la visione gastronomica di Francesco Calò. Un menu a discrezione del pizzaiolo — che può includere non solo pizze, ma anche montanarine e cornicioni ripieni — servito su un piatto sorretto da una mano, simbolo della creatività e dell’artigianalità che guidano il progetto.

Come se fosse davvero la mano del pizzaiolo a presentare le proprie creazioni, questo percorso invita l’ospite a conoscere da vicino l’essenza di Avenida Calò, attraverso impasti, consistenze e abbinamenti che raccontano la filosofia del locale.

La cantina e l’esperienza

Con quasi 150 etichette selezionate da Chiara Maggio, Avenida Calò conferma la propria anima di enopizzeria. La carta privilegia i vini italiani, con alcune incursioni estere, e accompagna ogni pizza e ogni piatto in un percorso coerente e dinamico. L’utilizzo del Coravin per il servizio al calice consente un pairing sempre preciso e calibrato, esteso anche ai dessert. Un modo per rendere ogni degustazione un’esperienza completa, dove tecnica e ospitalità dialogano con naturalezza.

A meno di un anno dall’apertura, Avenida Calò si posiziona come punto di riferimento nella nuova generazione di pizzerie di Roma: un luogo in cui tecnica, identità e sensibilità gastronomica si incontrano per dare forma a una pizza che racconta evoluzione, materia e territorio.

𝐋𝐚 𝐏𝐢𝐳𝐳𝐞𝐫𝐢𝐚 𝐒𝐚𝐥𝐯𝐨 𝐬𝐢 𝐫𝐢𝐧𝐧𝐨𝐯𝐚: 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐚 𝐬𝐞𝐝𝐞 𝐢𝐧 𝐯𝐢𝐚 𝐑𝐢𝐬𝐨𝐫𝐠𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝟗𝟒 𝐚 𝐌𝐞𝐬𝐬𝐢𝐧𝐚La 𝐏𝐢𝐳𝐳𝐞𝐫𝐢𝐚 𝐒𝐚𝐥𝐯𝐨, guidata con passione e maest...
28/10/2025

𝐋𝐚 𝐏𝐢𝐳𝐳𝐞𝐫𝐢𝐚 𝐒𝐚𝐥𝐯𝐨 𝐬𝐢 𝐫𝐢𝐧𝐧𝐨𝐯𝐚: 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐚 𝐬𝐞𝐝𝐞 𝐢𝐧 𝐯𝐢𝐚 𝐑𝐢𝐬𝐨𝐫𝐠𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝟗𝟒 𝐚 𝐌𝐞𝐬𝐬𝐢𝐧𝐚

La 𝐏𝐢𝐳𝐳𝐞𝐫𝐢𝐚 𝐒𝐚𝐥𝐯𝐨, guidata con passione e maestria dallo chef pizzaiolo 𝐒𝐚𝐥𝐯𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐁𝐮𝐫𝐫𝐚𝐬𝐜𝐚𝐧𝐨, si trasferisce in una nuova e moderna location in via Risorgimento 94, pronta ad accogliere clienti storici e nuovi appassionati di pizza napoletana.

Dalla sua fondazione, la Pizzeria Salvo nasce con un chiaro obiettivo: riprodurre fedelmente la verace e tradizionale “𝐑𝐮𝐨𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐂𝐚𝐫𝐫𝐨” napoletana, icona della pizza che affonda le sue radici nella più autentica cultura partenopea.

Oggi, dopo anni di attività, Salvo continua con impegno, dedizione e professionalità il suo percorso, mantenendo viva la tradizione senza rinunciare a una ricerca costante delle migliori materie prime, selezionate con cura per offrire esperienze di gusto genuino e senza compromessi.

Mangiare una pizza da Salvo non è solo un piacere: è un viaggio nel cuore della tradizione napoletana, un’esperienza imperdibile per i veri cultori della pizza. Con lo sguardo rivolto al futuro, Salvatore Burrascano rinnova il suo impegno verso l’eccellenza, pronto ad accogliere tutti nella nuova e unica sede per continuare a raccontare, fetta dopo fetta, una storia fatta di passione, gusto e autenticità.

*𝑰𝒏𝒂𝒖𝒈𝒖𝒓𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒖𝒇𝒇𝒊𝒄𝒊𝒂𝒍𝒆 𝒅𝒐𝒎𝒆𝒏𝒊𝒄𝒂 9 𝒏𝒐𝒗𝒆𝒎𝒃𝒓𝒆 2025.

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© 𝐂𝐫𝐢𝐬 𝐋𝐨𝐳𝐢𝐨

𝐀𝐧𝐚𝐬𝐭𝐚𝐬𝐢𝐚 𝐏𝐚𝐫𝐢𝐬 𝐩𝐫𝐞𝐦𝐢𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚𝐥 𝐆𝐚𝐦𝐛𝐞𝐫𝐨 𝐑𝐨𝐬𝐬𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐢𝐥 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 “𝐓𝐫𝐚𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐅𝐮𝐭𝐮𝐫𝐚”𝐼𝑙 𝑟𝑖𝑠𝑡𝑜𝑟𝑎𝑛𝑡𝑒 𝐹𝑢𝑡𝑢𝑟𝑎 𝑎 𝑀𝑜𝑛𝑡𝑖, 𝑖𝑛𝑜𝑙𝑡𝑟...
23/10/2025

𝐀𝐧𝐚𝐬𝐭𝐚𝐬𝐢𝐚 𝐏𝐚𝐫𝐢𝐬 𝐩𝐫𝐞𝐦𝐢𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚𝐥 𝐆𝐚𝐦𝐛𝐞𝐫𝐨 𝐑𝐨𝐬𝐬𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐢𝐥 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 “𝐓𝐫𝐚𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐅𝐮𝐭𝐮𝐫𝐚”

𝐼𝑙 𝑟𝑖𝑠𝑡𝑜𝑟𝑎𝑛𝑡𝑒 𝐹𝑢𝑡𝑢𝑟𝑎 𝑎 𝑀𝑜𝑛𝑡𝑖, 𝑖𝑛𝑜𝑙𝑡𝑟𝑒, 𝑒𝑛𝑡𝑟𝑎 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝐺𝑢𝑖𝑑𝑎 𝑅𝑖𝑠𝑡𝑜𝑟𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑑’𝐼𝑡𝑎𝑙𝑖𝑎 2026 𝑐𝑜𝑛 𝑢𝑛𝑎 𝑓𝑜𝑟𝑐ℎ𝑒𝑡𝑡𝑎, 𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑓𝑒𝑟𝑚𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑡𝑎𝑙𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑒 𝑐𝑟𝑒𝑎𝑡𝑖𝑣𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑔𝑖𝑜𝑣𝑎𝑛𝑒 𝑐ℎ𝑒𝑓.

A pochi mesi dall’inaugurazione di Futura, il suo primo ristorante nel cuore del Rione Monti, la chef Anastasia Paris riceve oggi un importante riconoscimento dal Gambero Rosso: il premio speciale “Tradizione Futura”, assegnato ogni anno a giovani chef che si distinguono per la capacità di interpretare e reinventare la grande cucina classica nazionale.

Futura, aperto lo scorso 9 aprile in via Panisperna 222a, entra inoltre nella Guida Ristoranti d’Italia 2026 con una forchetta, confermando l’attenzione della critica verso il progetto della giovane chef abruzzese e dei suoi due soci, Flavia Ercoli (con lei in cucina) e Luigi Carofilis (ai vini). La presentazione della guida si è svolta a Roma lunedì 20 ottobre, al The Space Cinema.
“Una cucina sobria ma affilata – scrive la redazione del Gambero Rosso – che non cerca effetti speciali, ma lavora per sottrazione. Eleganza senza noia, spazio al divertimento. A 31 anni Paris è già una cuoca matura”.

Il ristorante ospita appena 20 coperti, con buona parte dei posti dedicati allo chef’s table e alla cucina a vista, favorendo un contatto diretto tra chef e cliente. La proposta gastronomica, concreta e stagionale, comprende piatti di carne, pesce, proposte vegetariane e una grande attenzione verso il quinto quarto, con un menu breve e sempre in evoluzione. La carta dei vini privilegia etichette biodinamiche, biologiche e naturali, rendendo l’esperienza completa e accessibile.

Con il premio speciale e l’ingresso nella guida, Futura consolida la sua posizione come uno degli indirizzi più interessanti, confermando Anastasia Paris tra i giovani chef più promettenti della scena gastronomica romana.

𝐋𝐚 𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨𝐫𝐞 𝐩𝐚𝐬𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐍𝐨𝐫𝐦𝐚 𝐚 𝐂𝐚𝐭𝐚𝐧𝐢𝐚 𝐬𝐢 𝐦𝐚𝐧𝐠𝐢𝐚 𝐝𝐚 𝐁𝐮𝐚𝐭𝐭𝐚𝐼𝑙 𝑟𝑖𝑠𝑡𝑜𝑟𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑖 𝑣𝑖𝑎 𝑑𝑒𝑖 𝐶𝑟𝑜𝑐𝑖𝑓𝑒𝑟𝑖 𝑠𝑖 𝑎𝑔𝑔𝑖𝑢𝑑𝑖𝑐𝑎 𝑖𝑙 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑜 𝑝𝑜𝑠𝑡𝑜...
20/10/2025

𝐋𝐚 𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨𝐫𝐞 𝐩𝐚𝐬𝐭𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐍𝐨𝐫𝐦𝐚 𝐚 𝐂𝐚𝐭𝐚𝐧𝐢𝐚 𝐬𝐢 𝐦𝐚𝐧𝐠𝐢𝐚 𝐝𝐚 𝐁𝐮𝐚𝐭𝐭𝐚

𝐼𝑙 𝑟𝑖𝑠𝑡𝑜𝑟𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑖 𝑣𝑖𝑎 𝑑𝑒𝑖 𝐶𝑟𝑜𝑐𝑖𝑓𝑒𝑟𝑖 𝑠𝑖 𝑎𝑔𝑔𝑖𝑢𝑑𝑖𝑐𝑎 𝑖𝑙 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑜 𝑝𝑜𝑠𝑡𝑜 𝑛𝑒𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑔𝑟𝑎𝑚𝑚𝑎 𝑑𝑖 𝐽𝑜𝑒 𝐵𝑎𝑠𝑡𝑖𝑎𝑛𝑖𝑐ℎ, 𝐹𝑜𝑜𝑑𝑖𝑠ℎ.

𝐿𝑎 𝑟𝑖𝑐𝑒𝑡𝑡𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐ℎ𝑒𝑓 𝐷𝑖𝑛𝑎 𝐹𝑒𝑟𝑟𝑎𝑟𝑖 ℎ𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑞𝑢𝑖𝑠𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑐𝑜𝑛𝑑𝑢𝑡𝑡𝑜𝑟𝑒 𝑖𝑡𝑎𝑙𝑜-𝑎𝑚𝑒𝑟𝑖𝑐𝑎𝑛𝑜.

Buatta vince la sfida dedicata alla pasta alla Norma a Catania e conquista il primo posto nel programma di Joe Bastianich, Foodish, in onda da lunedì a venerdì su TV8.

Il conduttore italo-americano ha scelto la pasta alla Norma della chef Dina Ferrari del ristorante Buatta, in una competizione tutta gastronomica che ha coinvolto quattro ristoranti del capoluogo etneo. Joe Bastianich ha elogiato in particolare la chef Dina Ferrari per” la tecnica nella preparazione delle melanzane, proposte in tre diversi tagli e consistenze”, sottolineando come “questo equilibrio renda il piatto unico”. Ha apprezzato inoltre la dolcezza armonica della salsa, definendo il piatto “perfetto” nell’insieme. Il giudizio finale è stato di un “piatto eccellente”.

Il programma Foodish vede sfidarsi quattro locali per conquistare un premio di mille euro e aggiudicarsi il titolo di locale Foodish. Durante la puntata dedicata alla pasta alla Norma, Joe Bastianich, accompagnato a Catania da Andrea Lo Cicero Vaina, ex pilone della nazionale di Rugby, ha valutato ciascun piatto dei quattro ristoranti coinvolti.

Per la chef di Buatta, Dina Ferrari, “la pasta alla Norma appartiene profondamente alla tradizione familiare, simbolo della mia infanzia e della casa. È stata un’occasione speciale, ricca di valore affettivo e culturale – ha commentato Dina Ferrari -. La pasta alla Norma può sembrare un piatto semplice e povero, ma in realtà è complesso nella sua esecuzione. Ogni passaggio, dalla salsa di pomodoro alla frittura delle melanzane, dal taglio degli ingredienti fino alla cura dei dettagli, richiede rigore e precisione. È questa attenzione meticolosa che ha trasformato un piatto tradizionale in un’eccellenza, convincendo Joe Bastianich ad assegnare la vittoria a Buatta”, ha concluso la chef Ferrari.

Il ristorante Buatta, nato nel 2015 dall’avventura imprenditoriale di due coppie di giovani catanesi, Nicolò Giannotta e Agnese Privitera, Giorgia l’Episcopo e Damiano Valguarnera, si è affermato nella prima apertura come uno dei primi locali che ha puntato sulle birre artigianali, sul Cunzatizzu - un pane condito che nasce dallo stesso impasto della pizza - e sui piatti serviti nelle Buatte, termine siciliano che indica i vasi in vetro dove si conserva il cibo. Buatta, oggi si rinnova nel segno di una cucina ispirata al comfort food, a ricette che appartengono e identificano diverse culture – a partire da quella siciliana fino ai classici della cucina americana - frutto di continue ricerche e della creatività di Dina Ferrari.

Nel menù, oltre ai must come il Cunzatizzu e le Buatte, si trovano piatti come il pollo glassato, il vitello tonnato, le polpette di melanzana, il taco di polpo e la premiata pasta alla Norma. Ricette uniche che uniscono sapori familiari e ingredienti originali, aggiungendo spesso un tocco esotico.

La carta dei vini mostra sensibilità e attenzione ai vini naturali siciliani dei piccoli produttori e alle bevande no alcohol come la kombutcha.

𝐆𝐨𝐫𝐝𝐨𝐧 𝐑𝐚𝐦𝐬𝐚𝐲 𝐚𝐩𝐫𝐞 𝐮𝐧 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐨 𝐫𝐢𝐬𝐭𝐨𝐫𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐚 𝐋𝐨𝐧𝐝𝐫𝐚Lo chef e personaggio televisivo di fama mondiale è pronto ad aprire un a...
18/10/2025

𝐆𝐨𝐫𝐝𝐨𝐧 𝐑𝐚𝐦𝐬𝐚𝐲 𝐚𝐩𝐫𝐞 𝐮𝐧 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐨 𝐫𝐢𝐬𝐭𝐨𝐫𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐚 𝐋𝐨𝐧𝐝𝐫𝐚

Lo chef e personaggio televisivo di fama mondiale è pronto ad aprire un altro ristorante a Londra, consolidando ulteriormente la sua posizione come una delle figure culinarie più influenti della città. Conosciuto per il suo temperamento focoso, l'esperienza stellata Michelin e l'incessante ricerca dell'eccellenza, l'ultima impresa di Ramsay promette di offrire la stessa passione e precisione che hanno definito il suo impero globale.

"Ho sempre creduto che Londra sia il cuore del mondo culinario", ha detto Ramsay in una recente dichiarazione. "Ogni ristorante che apriamo qui è una lettera d'amore a questa città, alla sua cultura, alla sua gente e alla sua incredibile scena gastronomica".

Lo chef gestisce attualmente più di 50 ristoranti in tutto il mondo, tra cui ristoranti stellati Michelin a Londra, Parigi e New York. Negli ultimi anni, si è anche espanso in ristoranti informali, ristoranti per famiglie e iniziative internazionali in Asia e Medio Oriente. Nonostante questa portata globale, Ramsay rimane profondamente legato a Londra, dove il suo viaggio culinario è iniziato più di tre decenni fa. Sia i fan che i critici sono ansiosi di vedere cosa porterà questa nuova avventura.

Oltre al suo impero della ristorazione, Ramsay continua a dominare gli schermi televisivi con successi come Hell's Kitchen, MasterChef e Next Level Chef, dove fa da mentore agli aspiranti cuochi con il suo caratteristico mix di durezza e cuore. Per Ramsay, la motivazione sembra semplice: passione ed eredità. "Cucinare è una questione di connessione", ha detto di recente ai fan. "Si tratta di unire le persone attraverso sapori incredibili. Finché potrò farlo, continuerò ad aprire ristoranti".

Indirizzo

Messina
98100

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